on the road

Da Houston a Los Angeles: il viaggio di Tiziana

Aprile 6, 2021 /

Il nostro viaggio è stato di quasi 10 mila km ed è stato piuttosto economico rispetto alle aspettative (circa 2500 euro a testa). Io ed il mio fidanzato siamo partiti da Milano Malpensa il 10 agosto 2015, con un volo acquistato 4 mesi prima a meno di mille euro, alla volta dell’aeroporto internazionale George Bush di Houston.

Qui abbiamo pernottato nell’hotel Magnolia, un albergo 4 stelle bellissimo (e carissimo) che si trova nella downtown della città. Consiglio questo albergo per provare l’ebbrezza di vivere due giorni nel lusso.

Ci siamo fermati a Houston 2 giorni. La downtown è molto carina ma molto costosa in tutto, alberghi, ristoranti e parcheggi! Il secondo giorno abbiamo visitato Galveston, l’isola che si trova a sud di Houston nel golfo del Messico; abbiamo percorso l’isola in auto in tutta la sua lunghezza per ammirare le tipiche case a palafitta ed i bellissimi panorami.

houston
Houston

Il giorno successivo, il 12/08, siamo partiti alla volta di New Braunfels, una carinissima cittadina vicino a San Antonio, città del Texas di cui si parla nell’articolo Cosa vedere a San Antonio. Questa località è rinomata perché possiede una parco acquatico enorme e bellissimo che sorge intorno al Comal River; nel parco è anche possibile affittare le camere d’aria galleggianti (Inner tube) con cui percorrere il fiume.

Due giorni dopo, il 14/08, partiamo alla volta di Amarillo per visitare il famoso “Cadillac Ranch”, tappa immancabile della Route 66. Qui abbiamo pernottato al Travelodge Amarillo a soli 34 $. La qualità degli alberghi della catena Travelodge non è molto alta ma i prezzi sono davvero convenienti!

Il 15/08 partiamo alla volta di Albuquerque, in Nuovo Messico, visitando prima Santa Fe, in modo da percorrere la via dei Turchesi, ovvero la strada che va da Santa Fe ad Alburqueque che ricalca la via dei cercatori dei turchesi. Santa Fè è la capitale del New Mexico ed è una città dedicata alla fede a San Francesco d’Assisi! Consiglio vivamente la visita a questa bellissima cittadina per i suoi  caratteristici edifici in stile Adobe e perchè intrisa di cultura dei nativi e negozietti di artisti.

La sera siamo giunti ad Alburqueque dove abbiamo pernottato per una notte al “Travelodge Alburqueque Midtown” per soli 38$.

vla

Il giorno successivo ci siamo avventurati alla ricerca del Very Large Array che si trova nella località di Soccorro a due ore di auto da Albuqueque. Il VLA è un’enorme radio-osservatorio astronomico nazionale costituito da 27 antenne paraboliche (del diametro di 25 metri ciascuna), disposte lungo 3 braccia a forma di una gigantesca Y. La stazione ha il compito di raccogliere le onde radio provenienti dall’universo e decodificarle in immagini (buchi neri, galassie, stelle).

Il 16/08 siamo partiti per Gallup dove avevamo prenotato una notte all’America’s Best Value Inn & Suites, a soli 40$; questa è un buona catena di motel (puliti e con una bella colazione) dai prezzi abbastanza accessibili; in particolare il motel di Gallup era ottimo ma, purtroppo, la vicina stazione dei treni rendeva impossibile dormire la notte. Siccome la rete ferroviaria attraversa quasi interamente la città, conviene prenotare alberghi lontani dal centro. L’assordante e frequente fischio dei treni ha disturbato notevolmente tutto il nostro soggiorno a Gallup, ma è una cittadina che consiglio assolutamente di visitare, perché è una cittadina bella ed interessante. Qui, come in molte altre città e villaggi della regione, è ancora vivo il ricordo dell’oppressione subita dai nativi. I conflitti che si sono susseguiti nei secoli e le sofferenze di questi periodi bui, vengono ricordati nei murales disseminati per la città, di cui ne narrano la storia.

Il 17/08 abbiamo visitato Acoma Pueblo, un antico villaggio di nativi Acoma, la cui riserva si estende intorno al pueblo per circa 1.530 km².  Il sito si trova sulla cima di un altopiano che si erge verticalmente per circa 110 metri sulla valle. Nella Skycity ci sono solamente le antiche abitazioni, tuttora in uso, e la chiesa di San Esteban Rey, che però oggi è sconsacrata ed utilizzata dal popolo Acoma. Il villaggio è tenuto benissimo ed è molto suggestivo. Il popolo Acoma organizza visite guidate ogni mezz’ora al costo di 20$ circa con incluso il servizio navetta per raggiungere il sito; non è possibile accedere al villaggio con la proria auto e senza la guida. L’organizzazione per l’accoglienza dei turisti è molto ordinata ed efficiente.

 

 

I due giorni seguenti, il 17-18 agosto, abbiamo pernottato al “Red Roof Inn Gallup”, modificando il nostro itinerario, per via dell’infezione al dente (vedi sotto nelle note). Era per noi fondamentale non allontanarci molto da Alburquque, che è infatti l’unico grande centro abitato dotato di un Emergency care center fino a Las Vegas. I Red Roof sono una catena di alberghi piuttosto valida e dotati quasi sempre di piscina.

Da Gallup abbiamo quindi compiuto le escursioni a Canyon De Chelly ed alla Monument Valley, due siti imperdibili di questo tour.

Il 19/10 siamo ripartiti alla volta di Page, la cittadina affacciata sul Lake Powell, il lago generato dalla diga costruita sul Colorado River; da Page siamo quindi scesi verso il Grand Canyon, dove la notte del 19 agosto abbiamo pernottato presso Hotel Quality Inn Navajo Nation (a circa 130 euro) un hotel grazioso in stile Navajo, a Tuba city, in una simpatica cittadina nata nel sito di un antico Trading Post.

Nel viaggio da Page al Grand Canyon ci siamo fermati per per un breve walking tour alla scoperta dei coralli e dei resti dei dinosauri disseminati nella valle; consiglio vivamente anche questa piccola escursione in compagnia dei nativi.

Il 20/08 dedichiamo l’intera giornata al Grand Canyon, (bellissimo, immenso, incredibile) e la sera pernottiamo al Travelodge Kings House di Flagsaff a circa 75$. Abbiamo prenotato questo hotel due giorni prima del nostro arrivo a causa della variazione di itinerario per motivi di salute e, nonostante l’alta stagione, il prezzo non è stato eccessivo. Flagstaff è una cittadina montana un po’ hippy e molto graziosa che consiglio vivamente; inoltre nell’area ci sono molte attrazioni e bellissimi parchi da visitare.

Il 21/08 approdiamo nella caotica Las Vegas. Qui abbiamo pernottato Whiskey Pete’s Hotel & Casino, a Primmvalley (NV), una sorta di sobborgo che dista circa 50 km da Las Vegas (in realtà a Primvalley c’è solo il Casinò ed un parco divertimenti). Consiglio vivamente questo hotel perchè: si trova lontano dal caos di Las Vegas, ha una grande piscina con tanto di vasca idromassaggio Jacuzzi ed ha un ottimo rapporto qualità/prezzo (solo 34 euro a notte); per contro, è un po’ lontano dalla città ed al piano terra dell’albergo c’è il Casinò sempre affollato. A Las Vegas abbiamo visitato il negozio del celebre programma televisivo Affari di Famiglia (“Gold & Silver Pawn Shop”) e la famosa “Strip”.

Siccome Primavelley dista solo 400 miglia da Los Angeles, domenica 23 agosto decidemmo di finire il nostro coast to coast con un bel bagno nell’Oceano Pacifico. Los Angeles è una città immensa, il cui centro dista 60 km dall’inizio dell’area urbana! La metropoli è interamente percorsa dalle Highways, perennemente congestionate dal traffico, dalle quali si esce per raggiungere i vari distretti; ci sono talmente tante autostrade che persino il nostro navigatore (europeo) è impazzito!!

Da Los Angeles è iniziata la via per il ritorno a Houston.

noi-china-town-LAIl 23 agosto, come priima tappa del ritorno, abbiamo pernottato al Travelodge Kings House di Flagstaff (AZ), per circa 65$.

Il giorno seguente, il nostro itinerario prevedeva di visitare il “Meteor Crater” vicino a Wislow, rinomato per essere il cratere meteoritico meglio preservato del mondo.

Nella stessa giornata siamo riusciti a visitare la famosa “Petrified National Forest”, un bellissimo sito archeologico-naturale dove si posso ammirare enormi minerali derivanti dalla pietrificazione degli alberi di foreste risalenti a milioni di anni fa, nonché un vero e proprio deserto dipinto in Arizona! Un’altra esperienza mozzafiato che ci ha riempito gli occhi ed il cuore!!

I giorni seguenti abbiamo quasi solo guidato per tornare a Houston ed assaporarci per l’ultima volta i paesaggi di questo paese così variegato.

Il 24/08, abbiamo nuovamente pernottato al “Travelodge” di Alburqueue (a 38$) ed il 25/08 al “Red Roof Inn” di Wichita Falls (a 50$). Quest’ultima è una cittadina texana abbastanza triste ed anonima che sconsiglio totalmente, anche perché, qui abbiamo subito l’invasione di grandi cavallette nere scappate dai campi, forse in seguito a qualche violento temporale, ed è stato terribile.

Abbiamo infine trascorso l’ultima notte prima del volo (il 26/08) al “Knights Inn” di Houston, un hotel con una buon rapporto qualità/prezzo, situato nei pressi dell’aeroporto.

Note di viaggio

  1. A Houston abbiamo affittato una macchina prenotata su Budget. L’auto era un bellissimo fuoristrada nuovo che ci è costato solo 560 euro (la spesa finale è stata poi di 700 euro circa) per 21 giorni, ma senza navigatore. Per risparmiare abbiamo invece utilizzato il mio navigatore italiano sul quale ho installato la mappa degli Usa acquistata on line sul sito. Viaggiare in auto negli USA è la scelta migliore perchè la benzina è piuttosto economica (si passa da 1.30 $ al gallone in Texas ai 4 $ a gallone di Los Angeles) e non si pagano le autostrade. La patente internazionale non è obbligatoria in tutti gli stati USA; in alcuni basta quella italiana.
  2. Durante la prima giornata negli USA il mio compagno ha cominciato ad avvertire un forte dolore al dente. Il giorno dopo quindi, siamo finiti da un dentista che ci ha fatto una visita basilare a soli 100$ (in cui è stata diagnosticata l’infezione e ci hanno prescritto gli antibiotici). Pertanto, con le opportune attenzioni per non farsi caricare spese inutili, negli USA si può andare anche da un dentista privato senza indebitarsi troppo. Invece, sconsiglio fortemente di recarsi in ospedale che è molto costoso; è meglio rivolgersi agli Emergency Care Centers. Per la visita del odontoiatrica ho dovuto anticipare tutte le spese, che l’assicurazione mi ha poi rimborsato, una volta rientrati in Italia (attenzione per le spese dentistiche le assicurazioni base coprono solo fino a 300 euro di spesa!). Mi sono trovata molto bene con l’assicurazione Columbus, che è piuttosto vantaggiosa e mi ha fornito una buona assistenza telefonica per tutto il decorso dell’infezione.
  3. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal fatto che tutti i parchi nazionali governativi siano piuttosto economici, inoltre possano essere visitati con la propria auto e senza bisogno di prenotazione, anche in alta stagione. Invece è essenziale prenotare con largo anticipo il pernottamento; in agosto infatti i prezzi sono piuttosto alti e le strutture alberghiere al completo.
  4. Il visto chiamato Esta costa circa 20$. Fate attenzione ai siti che utilizzate per il suo acquisto. Io ho usato il sito usavisaonline.org e me lo ha fatto pagare 79 euro!!

Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Tiziana Gerace

Di professione sono un chimico analista ma insegno matematica e scienze nelle scuole medie. Sono appassionata di fotografia, viaggi e culture del mondo. Sono inoltre appassionata della lingua inglese che cerco di migliorare continuamente. Nel tempo libero scrivo il mio blog che tratta di tutti gli argomenti che amo ( i racconti dei miei viaggi, ecologia, nutrizione, scienza e tecnologia, riciclo creativo...).

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