Le immense pianure del North Dakota vengono a malapena raggiunte dagli itinerari standard del Great American West, uno stato che conserva a suo modo un fascino incontaminato e primordiale, adatto a chi è in ricerca di un rapporto autentico con la natura. Ecco la nostra guida allo stato con spunti su come visitarlo.
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North Dakota (USA): informazioni generali
Etimologia del nome, motto, soprannome
Dakota e Lakota erano i nomi di due tribù degli indiani Sioux che abitavano queste terre. Per questo è stato denominato così il territorio, poi diviso fra i due stati del nord e del sud.
Il motto dello stato è Liberty and Union, Now and Forever, One and Inseparable. Questa frase venne pronunciata dal senatore Daniel Webster in uno dei discorsi più venerati degli Stati Uniti, nella sua risposta a Hayne durante il famoso dibattito Webster-Hayne nel 1830. La citazione riguardava la questione dei diritti e dell’annullamento degli stati.
Il soprannome, Peace Garden State, è dovuto alla presenza qui della metà statunitense dell’International Peace Garden: il giardino, condiviso con il Canada, istituto nel 1932 per celebrare la pace fra le due nazioni.
Geografia
Il North Dakota è uno stato quasi completamente pianeggiante, situato al confine con il Canada alle propaggini nord orientali delle Great Plains, le grandi pianure che si estendono dalle Montagne Rocciose verso est.
Estensione e regioni che caratterizzano il North Dakota
Con i suoi 183.123 km2 è il 19° stato USA per estensione territoriale e si può dividere in tre regioni. Il grosso dello stato è diviso fra l’altipiano delle Grandi Pianure attraversato dal Missouri a ovest e la valle del Red River ad est. Nell’area sud-occidentale si trovano le propaggini settentrionali delle Badlands, dove si trovano le principali vette dello stato.
Caratteristiche del territorio
Il territorio del North Dakota è in prevalenza pianeggiante. L’area più orientale è quella più bassa come quota, mentre la parte più occidentale vede la fine dell’altipiano delle Great Plains e quindi un’elevazione maggiore. Il fiume Missouri entra nel territorio statale da ovest correndo verso est, per poi svoltare verso sud a metà dello stato ed entrare quindi in South Dakota. Il grande fiume fa da divisorio fra i territori, considerando che è nell’angolo di sud-ovest, fra il Missouri e il confine con Montana e South Dakota, che si concentrano i principali rilievi. Nel nord-est si trovano invece alcune aree lacustri e acquitrinose. La prevalenza di pianure è ciò che ha reso il North Dakota uno stato a fortissima vocazione agricola.
Monti, laghi e fiumi più importanti
Le poche montagne del North Dakota sono tutte concentrate nel sud-ovest dello stato, ma si tratta per lo più di colline. Le cime più alte raggiungono appena i 1000 metri, ma emergono dall’altipiano, avendo quindi una prominenza minima attorno ai 100-200 m in media). La più alta è il White Butte (1067 m), seguita dal Black Butte (1057 m) e dal Sentinel Butte (1045 m).
Il più grande lago naturale dello stato è il Devil’s Lake (18 km2), situato nella regione nord-orientale. Decisamente molto più ampio, il Lake Sakakawea (1240 km2), è invece un enorme bacino artificiale, il secondo più grande degli Stati Uniti, creato lungo il corso del fiume Missouri.
Il fiume più importante è il Missouri, che attraversa tutto lo stato da nord-ovest verso sud. Gli altri fiumi di rilievo sono i suoi affluenti, in particolare il James River e quelli che si gettano nel Red River (l’affluente del Missouri che fa da confine con il Minnesota), in particolare lo Sheyenne River.
Capitale e città principali
La capitale dello stato è Bismark, una città di nemmeno 75.000 abitanti lungo il Missouri al centro dello stato. Non ci sono grandi metropoli in North Dakota e l’unica città più popolosa della capitale è Fargo (127.000 abitanti), che si trova al confine con il Minnesota sulle sponde del Red River. Fargo è anche l’unica città con un’area metropolitana attorno. Altre città di rilievo sono Grand Forks (59.000 abitanti) sempre al confine con il Minnesota e Minot (48.000 abitanti) nel centro-nord.
Clima
Il clima è continentale, con estati calde ed inverni freddi, ed ha un’escursione termica stagionale abbastanza rilevante. La zona sud-occidentale è abbastanza arida, mentre l’area più orientale è quella più umida.
Prendendo come riferimento la capitale Bismark, nel mese più caldo (luglio) si hanno in media massime di 29° e minime di 14°, mentre nel più freddo (gennaio) massime di -5° e minime di -16°. Molto simili le condizioni climatiche di Fargo, che è solo di poco più fredda. Nel nord le temperature scendono un po’: prendendo come esempio Grand Forks, in inverno si hanno massime di -8° e minime di -19°.
Fauna
Per quanto riguarda i mammiferi, in North Dakota i bisonti dominano le grandi praterie, ma vi troviamo anche una popolazione di cavalli selvaggi. Non mancano gli alci, i bighorn e predatori come i puma. Fra i rettili, è da citare un tipo di vipera nativa di questa terra, molto velenosa e pericolosa, e la tartaruga azzannatrice presente nelle zone umide.
Storia
In quest’area degli attuali Stati Uniti vissero popoli indigeni già da migliaia di anni fa. Fra le tribù principali sono da citare i Mandan e gli Hidatsa, mentre i Corvo arrivarono da ovest a commerciare con questi ultimi. Più tardi arrivarono le diverse tribù del popolo Dakota: Lakota, Santee e Yanktonai. Per un periodo lungo il fiume Sheyenne visse anche un gruppo di Cheyenne.
Pierre Gaultier sieur de La Vérendrye, commerciante franco-canadese che guidò un gruppo esplorativo nel 1738, fu il primo europeo ad arrivare in questa terra. Nel 1803 gli Stati Uniti acquisirono questo territorio, che faceva parte della grande Louisiana, ma i primi insediamenti di rilievo arrivarono alla fine dell’Ottocento. Quest’area era meno appetibile rispetto a quella meridionale del Dakota, e per lungo tempo gli abitanti dell’attuale South Dakota la definirono come una terra governata dai selvaggi.
All’inizio del Novecento ci furono disordini sociali, partiti dagli immigrati norvegesi che lavoravano come coltivatori di grano, che portarono alla nascita di un movimento populista nel periodo della Prima guerra mondiale. Questo movimento, la Lega non partigiana, tentò di isolare il North Dakota dal potere delle banche e società esterne. Fondò la Bank of North Dakota e la North Dakota Mill and Elevator. La banca locale, avendo poteri simili a una filiale della Federal Reserve, riuscì a limitare l’emissione di mutui subprime impedendo un crollo dei prezzi delle case all’interno dello stato dopo la crisi finanziaria del 2008.
Economia
Il grosso dell’economia del North Dakota si è storicamente fondato sull’agricoltura. Oggi il numero delle persone impiegate in agricoltura è meno del 10% degli abitanti, ma trattandosi di agricoltura industriale resta un settore di grande importanza con il 90% di superficie agricola, tanto che questo è il 9° stato USA per valore dei raccolti. In parallelo, l’eccessiva monocoltura per le produzioni industriali, mettendo a rischio gli ecosistemi, è vista in maniera negativa. I principali prodotti sono il mais e i cereali (di cui è uno dei principali produttori americani) come l’orzo, l’avena e diverse tipologie di grano. Il 58% del grano duro, il 48% del grano duro rosso primaverile e il 36% dell’orzo prodotti negli Stati Uniti vengono coltivati in North Dakota. Negli ultimi anni si è sviluppata molto anche la coltivazione della soia. Importante anche la coltivazione della barbabietola da zucchero, di cui è il secondo produttore leader, e di altri prodotti agricoli come piselli, fagioli e patate. È anche il principale produttore di miele degli Stati Uniti.
Altri settori di rilievo sono quello energetico e tecnologico. Riguardo a quest’ultimo, dal 2012 la città di Fargo ospita il secondo campus più grande della Microsoft, dove lavorano circa 1700 dipendenti. Per l’ambito della produzione energetica, invece, da un lato c’è l’estrazione del petrolio, dall’altra la produzione di elettricità con l’energia eolica: la regione delle Grandi Pianure è definita “l’Arabia Saudita dell’energia eolica” e negli ultimi anni questa industria si è sviluppata notevolmente.
Sport
Per quanto riguarda gli sport di squadra, la squadra principale è quella dei Bismarck Bucks per il football americano. Ci sono poi varie squadre universitarie che rappresentano diverse discipline sportive. Sono molto praticati gli sport all’aria aperta come caccia e pesca, pesca su ghiaccio, sci e motoslitta.
Mappa del North Dakota
Turismo in North Dakota
Il North Dakota è lo stato meno visitato degli USA, ma il turismo si piazza comunque al terzo posto fra le sue fonti di reddito, considerando l’economia poco diversificata di questo stato. Le attrazioni turistiche sono perlopiù di tipo naturalistico. Qui troviamo 1 National Park, il Theodore Roosevelt, 13 State Park, 10 strade scenografiche, 6 riserve indiane ed altre aree naturali come il Willow Lake National Wildlife Refuge, dove si trova anche l’International Peace Garden condiviso con lo stato canadese di Manitoba.
Aeroporti principali
I tre principali aeroporti del North Dakota sono l’Hector International Airport di Fargo, il Bismark Municipal Airport di Bismark e il Minot International Airport di Minot. Nessuno di questi offre però voli intercontinentali, quindi non è possibile arrivarvi direttamente dall’Europa, ma solo da altri aeroporti americani.
Lo scalo più vicino dove poter arrivare direttamente dal nostro continente è quello di Minneapolis, in Minnesota, da dove è possibile partire per un viaggio on the road verso ovest attraverso il Great American West.
Come muoversi in North Dakota
Il North Dakota ha due direttrici stradali principali. La I-94 attraversa tutto lo stato da ovest a est, collegando il Montana al Minnesota e passando sia da Bismark che da Fargo. A Fargo incrocia la I-29, che corre parallela al confine con il Minnesota e va dal Canada al South Dakota. Nella zona occidentale invece per muoversi da nord a sud la strada di riferimento è la US-85, mentre la US-2 attraversa lo stato da est ad ovest nella parte centro-settentrionale.