Forse il paesaggio più tipico del Foliage del New England si trova proprio in Vermont, uno stato dove la natura regna sovrana. I suoi paesaggi bucolici, fatti di colori pastello, ponti coperti, campanili imbiancati e rustiche fattorie sembrano scaturiti dal pennello di un pittore. Cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questo stato e su come visitarlo.
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Vermont (USA): informazioni sullo Stato
Etimologia del nome, motto, soprannome
Il nome Vermont deriva dalla somma delle due parole francesi Ver e Mont, che significano rispettivamente “verde” e “montagna”. Il suo territorio, in particolare l’area nord-orientale, venne mappato dal geografo francese Samuel De Champlain (da cui anche il nome del principale lago dello stato), che definì così questo territorio per via delle montagne verdeggianti che ne sono protagoniste. Non a caso la principale catena dello stato, le Green Mountains, ha assunto questo nome.
Il motto dello stato è Freedom and Unity (libertà e unità ). Venne adottato per la prima volta nel 1788 sul sigillo della Repubblica del Vermont. A ideare il motto fu presumibilmente Ira Allen, colui che disegnò il sigillo. L’idea di fondo del motto è quella di un equilibrio fra la libertà personale del singolo cittadino ed il bene della comunità .
Il soprannome The Green Mountain State si deve alla presenza della catena delle Green Mountains, ma in generale anche alla traduzione in inglese delle parole francesi che compongono il nome dello stato.
Geografia
Il Vermont, stretto fra il New Hampshire e lo Stato di New York, è uno stato di dimensioni abbastanza ridotte e costituisce l’angolo nord-occidentale del New England. Attraversato dalle Green Mountains e affacciato sul grande Lake Champlain, offre un paesaggio abbastanza variegato nonostante la superficie limitata.
Estensione e regioni che caratterizzano il Vermont
Il Vermont è il 45° stato USA per superficie ed ha un’estensione di soli 24.923 km2. Lo si può suddividere in 5 regioni geografiche, con una divisione longitudinale. Più o meno al centro dello stato, tutto il territorio del Vermont è solcato da nord a sud dalla catena delle Green Mountains.
Ad est delle montagne troviamo il Vermont Piedmont: il territorio collinare che degrada dalle montagne fino al fiume Connecticut, che costituisce il confine orientale dello stato. Nell’estremità nord-est invece ci sono le Northeast Highlands, un’area di montagne di altitudine limitata (attorno ai 1000 metri). Ad ovest delle Green Mountains troviamo invece le Vermont Lowlands, un’area pianeggiante intervallata da colline che arriva fino al Lake Champlain. Infine, a sud-ovest, le Taconic Mountains, separate dalle Green Mountains dalla valle fiume Vermont.
Caratteristiche del territorio
Sebbene non presenti vette di particolare rilievo, il territorio del Vermont è principalmente montano e collinare. La catena delle Green Mountains è la protagonista assoluta, dato che taglia in due lo stato da nord a sud. Le due aree collinari ad est e ovest delle montagne sono una caratteristica di questo stato verdeggiante dove la natura è preponderante. Non a caso è uno dei luoghi privilegiati dove ammirare la magia del foliage in autunno. La zona nord-occidentale è quella che più si differenzia per la presenza del Lake Champlain, il sesto lago più grande degli Stati Uniti. La parte del lago che rientra nei confini del Vermont (la parte occidentale è dello Stato di New York e una piccola parte a nord è canadese) è anche quella dove si trovano la maggior parte delle isole del lago, prima fra tutte Grand Isle.
Monti, laghi e fiumi più importanti
La principale catena montuosa del Vermont è quella delle Green Mountains, dove sono ubicate le maggiori vette dello stato. La cima più alta è il Mount Mansfield (1339 m), seguito dal Killington Peak (1291 m), dal Mount Ellen (1244 m) e dal Camel’s Hump (1244 m). Non ci sono quindi monti altissimi, dato che si arriva a malapena ai 1300 metri, tuttavia la bellezza di questi luoghi montani è rinomata nel nord-est americano.
Il più grande lago del Vermont è il Lake Champlain (1126 km2), situato nel nord-ovest dello stato e condiviso con lo Stato di New York e in parte anche con il Canada. Un altro lago importante è il Lake Memphremagog, situato nel nord dello stato e condiviso con il Canada.
Il fiume più lungo è il Connecticut River, che costituisce tutto il confine con il vicino New Hampshire. La maggior parte dei fiumi dello stato sono proprio affluenti del Connecticut. Sul versante occidentale, invece, il maggiore è il Winooski River, che termina la sua corsa nel Lake Champlain.
Capitale e città principali
La capitale dello stato è Montpellier, che con meno di 8000 abitanti è poco più di un villaggio. In effetti in Vermont non ci sono grandi città . La più popolosa è Burlington (44.700 abitanti) seguita da altre cittadine che con essa costituiscono la principale area metropolitana dello stato: Essex (21.850 abitanti), South Burlington (20.000 abitanti) e Colchester (17.550 abitanti). In altre zone dello stato invece i maggiori centri abitati sono Rutland City (16.000 abitanti) e Bennington (15.350 abitanti).
Clima
Il clima del Vermont è continentale umido. In estate non fa mai troppo caldo: se si prende come esempio Burlington, a luglio si hanno massime di 27° e minime di 17°, quindi non ci sono temperature torride come in altre zone d’America. Di contro, in inverno le temperature scendono abbastanza: a gennaio si hanno massime di -2° e minime di -10°. Le temperature sono ancora più rigide al confine con il Canada (ad esempio Newport) e leggermente più calde nell’estremità meridionale dello stato. La primavera è la stagione più piovosa, ma in autunno e inverno sono frequenti le nevicate. Il momento migliore per visitarlo è indubbiamente l’autunno, per godere dello spettacolo de Foliage, che rende il Vermont una vera e propria cartolina.
Fauna
Il fatto che il Vermont sia uno stato poco popolato, con vaste aree in cui la presenza dell’uomo è nulla o minima, lo rende l’habitat ideale per molte specie animali. Fra i mammiferi troviamo animali grandi come le alci e più piccoli come volpi e lontre. Abbondano anche i rettili, fra cui tartarughe e diverse specie di serpenti; ma sono soprattutto gli uccelli ad essere un orgoglio di questo stato, tanto che ogni anno fra dicembre e gennaio si tiene il Christmas Bird Count: una conta delle specie di uccelli presenti. A seconda delle zone, si trovano maestosi rapaci come gufi delle nevi e falchi pellegrini oppure uccelli acquatici come l’airone azzurro e la curiosa anatra sposa.
Il Vermont è una tappa importante di una delle maggiori migrazioni di oche al mondo. Ogni anno migliaia di oche canadesi e oche delle nevi percorrono 8000 chilometri dai territori artici fino al sud degli Stati Uniti, fermandosi lungo il percorso nella Dead Creek Wildlife Area, situata nell’ovest dello stato.
Storia
Un tempo l’attuale Lake Champlain faceva parte di un’enorme insenatura dell’Oceano Atlantico, che sommergeva il sud del Canada dove si trovano oggi le città di Montreal e Ottawa, prolungandosi verso sud ad ovest delle Green Mountains. In quel periodo, fra l’8500 e il 7000 a.C., alcuni popoli nomadi di nativi americani vivevano nell’attuale Vermont. I primi insediamenti stabili risalgono al periodo fra il 1000 e il 1600 d.C. e si stima che la popolazione totale dei villaggi fosse di circa 10.000 abitanti.
Furono i francesi i primi europei ad insediarsi qui, quando questo territorio era occupato dai Sanoki, conosciuti anche come Missisquois, una tribù di nativi Abenaki. Il primo esploratore a mettere piede nell’attuale Vermont fu Jacques Cartier nel 1535, ma solo Samuel de Champlain rivendicò il territorio come parte della Nuova Francia nel 1609. Il primo insediamento europeo fu Fort Sainte Anne, costruito nel 1666 dai francesi sull’isola di La Motte, nel lago Champlain. Il primo insediamento inglese fu invece Fort Dummer, eretto nel 1724 lungo il fiume Connecticut dove oggi sorge la città di Battleboro, nel sud-est dello stato.
Il Settecento fu un secolo turbolento a causa della Guerra franco-indiana, il fronte nordamericano della Guerra dei sette anni fra inglesi e francesi. Dopo essere stata sconfitta, la Francia cedette agli inglesi il controllo della terra ad est del Mississippi. Nel 1764 venne stabilito il confine tra New Hampshire e New York lungo la riva del fiume Connecticut. A due anni dallo scoppio della Guerra d’Indipendenza americana, nel 1777 venne dichiarata l’indipendenza della Repubblica del New Connecticut, che dopo sei mesi cambiò nome in Vermont. Il 16 agosto 1777 si combatté la battaglia di Bennington, l’unica battaglia rivoluzionaria combattuta in Vermont, che rappresentò un momento cruciale della guerra.
Nel 1791, il Vermont fu il primo stato ad essere ammesso all’Unione dopo i 13 stati originari. Dalla metà dell’Ottocento, presero il via diversi movimenti contrari alla schiavitù e nel 1858 venne approvata la legge che la aboliva. Da quel momento il Vermont accolse moltissimi schiavi in fuga dal Canada grazie alla rete di rotte clandestine conosciuta come “Underground Railroad”. Nel XX secolo ci fu invece una massiccia immigrazione di irlandesi, scozzesi e italiani, dovuta allo sviluppo delle industrie, che andò ad integrare la popolazione di origine inglese e franco-canadese già esistente. Inoltre, molti residenti di etnia francese tornarono a rivendicare i propri cognomi francesi, dato che quando gli anglofoni erano arrivati a dominare questo territorio avevano anglicizzato molti nomi francesi.
Il Vermont è sempre stato all’avanguardia sui diritti civili. Oltre ad essere stato il primo stato americano ad abolire la schiavitù, fu infatti uno degli stati che approvarono il suffragio femminile prima che entrasse a far parte della costituzione nazionale. Inoltre fu il primo stato americano a legalizzare il matrimonio omosessuale, nel 2009, e il primo a legalizzare la cannabis per uso ricreativo, nel 2018. Per quanto riguarda i diritti dei nativi americani, lo Stato del Vermont nel 2011 ha designato la tribù degli Elnu Abenaki e la banda Nulhegan della Coosuk Abenaki Nation come tribù riconosciute dallo stato e l’anno successivo ha riconosciuto la Nazione Abenaki del Missisquoi e la banda tradizionale Koasek. Dal 2016 è stato istituito anche il Columbus Day come Giornata dei popoli indigeni.
Economia
L’economia del Vermont non è tra le più fiorenti degli stati USA e il PIL è fra i più bassi dell’unione, questo anche a causa della popolazione molto ridotta. Una delle storiche fonti di reddito dello stato è la silvicoltura, grazie all’abbondanza di boschi, e il Vermont è anche il principale produttore statunitense di sciroppo d’acero.
Dal punto di vista agricolo l’attività principale è quella dell’allevamento a scopo lattiero-caseario. Nel XX secolo questa produzione era talmente radicata in Vermont che, quando arrivarono i progetti per la costruzione di abitazioni sui terreni, il governo locale approvò una serie di leggi per prevenire la perdita dell’industria lattiera. Oggi il settore è in netta diminuzione e ci sono poco più di 600 aziende contro le oltre 11.200 operanti nel 1947.
Sport
Gli sport più praticati in Vermont sono quelli invernali, grazie anche all’abbondanza di neve, e questo stato ha dato i natali a diversi atleti che hanno portato a casa medaglie olimpiche. Non ci sono invece squadre professionistiche nelle leghe maggiori dei diversi sport.
Mappa del Vermont
Turismo in Vermont
Il Vermont non è fra i luoghi più visitati d’America da parte degli stranieri, ma come tutto il New England attrae molti turisti dagli altri stati USA, rivelandosi un’oasi di pace e tranquillità in particolare per chi vive nelle grandi e caotiche metropoli della East Coast. Tuttavia non è affatto una meta da scartare, anzi si rivela una destinazione da prendere in considerazione in particolare per chi cerca luoghi meno battuti e piccole perle fuori dalle destinazioni più gettonate.
Come descritto nel nostro articolo su cosa vedere in Vermont, ci sono molte cittadine caratteristiche e la natura offre luoghi incantevoli per le escursioni e il relax durante l’estate, un affascinante foliage in autunno, la possibilità di sport invernali in montagna nei mesi più freddi. Le Green Mountains ed in particolare la Green Mountain National Forest sono una delle principali attrazioni, così come il Lake Champlain con le sue isole, ma non si possono perdere luoghi suggestivi come la Gola di Quechee o le cave di granito di Rock of Ages. Qualcuno amerà i tipici ponti coperti, mentre per chi cerca un’attrazione golosa a Waterbury c’è la prima e storica fabbrica, visitabile, dei celebri gelati Ben & Jerry’s.
Aeroporti principali
L’aeroporto principale dello stato è il Burlington International Airport. Tuttavia non serve voli diretti per l’Europa, pertanto l’unico modo per atterrare qui è quello di fare scalo in un altro aeroporto della East Coast, ad esempio il JFK di New York o l’aeroporto di Boston. Tuttavia, se si prevede di fare un viaggio in auto, spesso la soluzione più conveniente è quella di atterrare in uno degli scali maggiori (come detto New York o Boston) e da qui raggiungere il Vermont in auto, magari facendo un bel tour del New England.
Come muoversi in Vermont
Vista la geografia del Vermont, la rete stradale è abbastanza semplice. La direttrice principale è la I-91, che corre da nord a sud collegando il Canada al Massachusetts snodandosi lungo il fiume Connecticut e quindi lungo il confine con il New Hampshire. La US-5 è una sua parallela e spesso le due strade si intersecano. Nella parte occidentale dello stato c’è invece la US-7, che va da nord a sud collegando la zona più abitata, quella di Burlington, con il Massachusetts. La parte settentrionale del Vermont è attraversata dalla US-2 che va dal confine orientale fino a Burlington passando per la capitale Montpellier. La I-89 invece taglia diagonalmente lo stato da Burlington (nord-ovest) verso sud-est per entrare in New Hampshire.