Oklahoma

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L’Oklahoma è uno stato americano facente parte degli Stati Uniti del Sud, noto per la cospicua presenza di nativi americani, la cultura cowboy, le bellezze naturali e un’industria basata sulla produzione di iodio, petrolio e gas. Cerchiamo di conoscere più da vicino questo interessante stato USA.  

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Oklahoma (USA): informazioni sullo Stato

L'Oklahoma in breve...
  • Coordinate: 35°N 98°W
  • Estensione: 181.038 km2
  • Popolazione: 3.986.639
  • Densità: 21,3/km2
  • Nome degli abitanti: Oklahoman
  • Lingua ufficiale e lingue parlate: oltre all’inglese, in Oklahoma sono ufficiali anche due lingue native: Choctaw e Cherokee
  • Fuso orario: l’Oklahoma segue il fuso orario UTC-06 (in estate UTC-05 per via dell’ora legale). Considerando che l’Italia si trova a UTC+01, l’Oklahoma è 7 ore indietro rispetto a noi. Fa eccezione la città di Kenton, nell’estremità nord-occidentale dello stato, che segue informalmente il fuso UTC-7
  • Data di annessione agli Stati Uniti: 16 novembre 1907
  • Soprannome: Native America, Land of the Red Man, Sooner State
  • Origine del Nome: dalla lingua choctaw “popolo rosso”
  • Motto: Labor omnia vincit
  • Inno: Oklahoma; Oklahoma Hills
  • Capitale: Oklahoma City
  • Città più grande: Oklahoma City
  • Altre città importanti: Tulsa
  • Numero delle Contee: 77
  • Numero Comuni: 597
  • Stati confinanti: confina a nord con il Kansas e a nord-ovest con il Colorado e il Nuovo Messico; a est con l’Arkansas e a nord-est con il Missouri; a sud e ovest con il Texas.
  • Monte più alto: Black Mesa (1516 m)
  • Isole più importanti: non ha sbocchi sul mare, ma ha alcune isole fluviali o lacustri
  • Parchi Nazionali: nessuno

Etimologia del nome, motto, soprannome

Il nome Oklahoma deriva dalle parole “okla” e “humma” che in lungua Choctaw significano rispettivamente “popolo” e “rosso”. Il nome venne proposto dal capo della nazione Choctaw Allen Wright nel 1866, quando erano in corso i negoziati con il governo federale sull’uso dei territori indiani. Nell’immaginario di Wright c’era la creazione di uno stato tutto dei nativi americani all’interno degli Stati Uniti.

Il motto dello stato è Labor omnia vincit, una frase latina che letteralmente significa “Il lavoro vince su tutto”. È un adattamento della più celebre frase di Virgilio “Labor omnia vicit improbus” (il lavoro costante ha vinto su tutto), scritta nelle Georgiche per sostenere la politica di Giulio Cesare del ritorno alla terra, per incentivare a diventare agricoltori.

Due soprannomi dello stato sono Native State e Land of Red Man: il motivo di questi appellativi, com’è facilmente intuibile, si rifà all’alta presenza di comunità di nativi e alla storia dello stato. Un altro soprannome è The Sooner State: risale a quando, il 22 aprile 1889, venne dato il via ufficiale all’ingresso nelle terre non assegnate in quest’area. Ciascun colono poteva rivendicare fino a 160 acri di terreno e riceverne il titolo se ci viveva per almeno 5 anni migliorandolo. Alcuni sgattaiolarono in queste terre prima dell’ora stabilita, nascondendosi e arrivando avvantaggiate alla scelta dei terreni. Vennero chiamati Sooner (quelli arrivati prima).

Geografia

L’Oklahoma è il più nord-occidentale fra gli Stati del Sud, trovandosi al confine fra le regini del Mid-West, della West Coast e della Real America e Montagne Rocciose. I confini dell’Oklahoma sono caratterizzati dalla presenza dell’Oklahoma Panhandle, la striscia di terra a nord-ovest che si allunga verso Colorado e New Mexico. Questa terra faceva parte della Repubblica del Texas, ma quando quest’ultima si unì agli USA come stato schiavista, per via del Compromesso del Missouri non poteva avere terre al di sopra del 36° parallelo: ecco perché divenne una terra di nessuno e fu poi inglobata dall’Oklahoma.

Estensione e regioni che caratterizzano l’Oklahoma

L’Oklahoma ha un’estensione di 181.038 km2 ed è il 20° stato USA per superficie. La topografia cambia notevolmente da zona a zona e viene suddiviso in molte regioni geografiche differenti, masi possono considerare sostanzialmente tre regioni principali. Partendo da ovest, ci sono le High Plains: gli altopiani che si estendono verso ovest dalle Rocky Mountains e di cui fa parte tutto l’Oklahoma Panhandle. La parte principale dello stato si divide poi fra la metà occidentale, in prevalenza pianeggiante con le Red Bed Plains, e quella orientale dove le valli dei fiumi Arkansas, Neosho e Canadian sono intervallate da colline e basse montagne, come le Sandstone Hills e le Ouachita Mountains.

Caratteristiche del territorio

L’Oklahoma fa parte della macroregione degli altopiani, ma a differenza di alcuni stati di quest’area che sono totalmente pianeggianti, presenta diversi rilievi. Ci sono quattro catene montuose che intervallano le pianure: le Ouachita Mountains (a cavallo con l’Arkansas), le Ozark Mountains (condivise con Arkansas e Missouri), le Wichita Mountains e le Arbuckle Mountains nel sud dello stato. L’altopiano vero e proprio, con le classiche caratteristiche delle vaste praterie, è evidente invece nella zona occidentale e in particolare nel Panhandle.

Monti, laghi e fiumi più importanti

La vetta più alta dello stato è la Black Mesa (1516 m), situata nell’estremità nord-occidentale dello stato, al confine con il New Mexico.

Non ci sono grandi laghi naturali, ma solo laghi di piccole dimensioni, in particolare nel sud-est vicino al corso del Red River, al confine con il Texas. Ci sono però grandi bacini artificiali: i due più importanti sono l’Eufala Lake (413 km2) che è il più vasto per superficie e il Lake Texoma (360 km2), che è il maggiore per portata d’acqua.

Il maggiore tra i fiumi che attraversano lo stato è l’Arkansas River, che nasce dalle Montagne Rocciose in Colorado, attraversa tutto l’Oklahoma e prosegue in Arkansas dove sfocia nel Mississippi River. Altri fiumi di grande rilievo sono il Canadian River, che scorre parallelo al precedente, più a sud e il Red River, che segna il confine meridionale con il Texas.

Capitale e città principali

La capitale e città più popolosa dello stato è Oklahoma City (681.000 abitanti), situata più o meno al centro dello stato. L’unica altra grande città è Tulsa (419.500 abitanti), a nord-est della capitale, e gli unici altri comuni sopra i centomila abitanti sono Norman (133.000 abitanti) e Broken Arrow (118.000 abitanti), facenti parte rispettivamente dell’area metropolitana di Oklahoma City e di quella di Tulsa.

Clima

Il clima in Oklahoma è subtropicale umido, ma per la sua posizione ha anche un’area di clima continentale umido a nord e semi-arido ad ovest. Si trova in buona parte all’interno della Tornado Alley: l’area a cavallo di più stati dove si incontrano le correnti calde provenienti dal Golfo del Messico e quelle fredde che scendono dal Canada, con la conseguente generazione di temporali e tornado. Le temperature medie vedono in estate minime di 22° e massime di 34°, mentre in inverno le minime si attestano sui -2° e le massime sui 10°. 

Fauna

L’animale di stato dell’Oklahoma è il bisonte. Nonostante questo maestoso animale sia stato cacciato fin quasi all’estinzione nel XIX secolo. Oggi lo si può vedere in parchi naturali come la Joseph H. Williams Tallgrass Prairie Preserve, dove viene conservato l’habitat della prateria. Tra i mammiferi, troviamo anche cervi di varie specie, orsi neri, puma, coyote, linci, vari roditori, mustelidi e pipistrelli. Fra i rettili ci sono in particolare serpenti, tartarughe e alligatori, mentre abbondano gli uccelli di numerose specie differenti.

Storia

La storia dell’Oklahoma comincia con i paleo-indiani che vissero su queste terre oltre 11.000 anni fa. Nell’800 d.C. si iniziarono a sviluppare i popoli della cultura Caddoan Mississippian, con la crescita di alcuni villaggi e la realizzazione di tumuli e centri rituali. Rispetto alle comunità mississippiane di altre zone, le comunità Caddoan non erano molto grandi e non erigevano villaggi fortificati, ma si distinsero per la loro complessa struttura sociale e religiosa, come si evince dalle testimonianze archeologiche lasciate nelle tombe, fra cui la grande camera mortuaria di Spiro Mounds.

Attorno ai fiumi Washita e South Canadian, si iniziarono a diffondere terrazzamenti agricoli attorno al 900 d.C., con le prime coltivazioni di mais, zucca, fagioli, sambuco di palude e tabacco da parte dei nativi Wichita. In parallelo era sviluppata la caccia, in particolar modo al bisonte. I villaggi crebbero gradualmente di numero e nel 1500 anche gli Apache si cominciarono ad insediare qui. Tra le diverse tribù, il popolo Tonkawa si distingueva come ceppo linguistico isolato.

I primi europei ad arrivare nell’attuale Oklahoma furono gli spagnoli guidati da Hernando de Soto, che incontrarono diversi popoli nativi, fra cui Wichita, Kichai, Caddo. Furono gli spagnoli a portare i cavalli, che diventarono un elemento fondamentale per alcuni dei popoli nativi. Nel 1682 tutte queste terre finirono dentro alla Louisiana, il territorio rivendicato da René-Robert Cavelier, Sieur de La Salle, per il regno di Francia, che andava dall’attuale stato dello Louisiana fino al Canada. I francesi si concentrarono però sulla colonizzazione del nord della regione (in particolare l’attuale Illinois), e i nativi proseguirono la propria vita quasi come prima nella zona dell’attuale Oklahoma. Tutta la Louisiana venne poi ceduta alla Spagna nel 1762, poco prima che la Francia perdesse la Guerra franco-indiana con la Gran Bretagna. Anche sotto il dominio spagnolo l’Oklahoma rimase quasi intoccato, perché la Spagna si concentrò in maniera preponderante sull’area di New Orleans.

Nel 1800 la Francia riprese il dominio della Louisiana, ma poi Napoleone la vendette agli Stati Uniti nel 1803. Due anni dopo quest’area vastissima venne divisa in diversi territori: la parte meridionale era suddivisa fra Territorio della Louisiana (a nord del 36° parallelo) e Territorio di Orleans (a sud del 36° parallelo). Quando nel 1812 il Territorio di Orleans divenne lo Stato della Louisiana, la parte a nord cambiò nome in Territorio del Missouri. A sua volta da questo territorio nel 1819 si separò il Territorio dell’Arkansas, che comprendeva anche l’attuale Oklahoma. Nello stesso anno, Stati Uniti e Spagna firmarono il Trattato di Adams-Onís, con il quale la Spagna cedette il Territorio della Florida agli USA, che a loro volta cedettero aree ad ovest, stabilendo il confine della Nuova Spagna.

Nel 1821 la Nuova Spagna ottenne l’indipendenza dalla corona spagnola, diventando l’Impero Messicano e, nel 1824, la Repubblica messicana. Dodici anni dopo la provincia del Texas dichiarò la propria indipendenza dal Messico e divenne Repubblica del Texas, uno stato indipendente dal 1836 al 1845, quando entrò negli USA. Quando nel 1854 vennero creati i Territori del Kansas e del Nebraska, venne anche istituito il confine settentrionale di quello che sarebbe diventato lo Stato dell’Oklahoma: rimaneva una striscia che non rientrava né nel Texas né nel Kansas e che diventò l’Oklahoma Panhandle, l’estremità nord-occidentale dello stato.

Nel corso dell’Ottocento, una parte dell’area che sarebbe diventata l’Oklahoma, era stata designata come sede per il trasferimento delle cosiddette Cinque tribù civilizzate: le tribù Choctaw, Chickasaw, Cherokee, Seminole e Creek – chiamate in questo modo perché meglio integrate con i bianchi rispetto alle altre tribù di nativi – alle quali vennero assegnate terre ad ovest affinché se ne andassero pacificamente dall’area del fiume Mississippi. Oltre a queste, molte altre tribù si trasferirono nell’attuale Oklahoma, alcune pacificamente, altre dopo guerre con i coloni. Nel 1890 vennero costituiti il Territorio dell’Oklahoma e il Territorio Indiano, che costituivano l’attuale Oklahoma insieme ad alcune aree neutre di terre non assegnate (il Panhandle e un’area al centro dell’attuale stato). Ci vollero quasi altri 17 anni affinché i due territori si unificassero dando vita allo Stato dell’Oklahoma, il 16 novembre 1907. Nel frattempo infatti gli indiani intendevano creare uno stato del tutto indiano: progetto mai andato a buon fine.

L’economia dell’Oklahoma, prevalentemente agricola, si sviluppò notevolmente con la Prima guerra mondiale, e negli anni ’20 del Novecento si diversificò con la scoperta di giacimenti petroliferi. Questo garantì un ingresso economico nello stato quando la carestia conosciuta come Dust Bowl fece colare a picco il settore agricolo negli anni ’30. Il secolo scorso rese l’Oklahoma uno stato importante per gli afroamericani: migliaia di Black Exodusters si spostarono qui dagli stati vicini, con la conseguente nascita e crescita di città nere. In parallelo però si sviluppò anche qui il Ku Klux Klan, per mano del quale ebbe luogo nel 1921 il massacro razziale di Tulsa. Un altro episodio critico della storia dell’Oklahoma fu l’attentato di Oklahoma City del 1995, ricordato come il più distruttivo atto di terrorismo interno della storia americana, quando due estremisti antigovernativi fecero esplodere una bomba nell’edificio federale Alfred P. Murrah, dove morirono 168 persone, tra cui 19 bambini.

Economia

L’Oklahoma ha un’economia abbastanza variegata, ma i settori principali sono tre: produzione di gas naturale, cibo e aerei. Questo stato è il terzo produttore americano di gas naturale e il quinto di petrolio greggio. L’estrazione dei combustibili è quindi una delle maggiori fonti economiche per l’Oklahoma. Buona parte dello stato è dedita all’agricoltura e all’allevamento: è il quinto stato americano per la produzione di bestiame. Il settore industriale preponderante è quello dell’aviazione: a Tulsa si trova la più grande base di manutenzione aerea del mondo, con la sede di manutenzione dell’American Airlines. Inoltre, la posizione centrale rende l’Oklahoma anche uno stato importante per i centri logistici. È anche il maggiore produttore di pneumatici del Nord America.

Sport

In Oklahoma non ci sono grandi squadre sportive. L’unica di alto livello è quella di basket degli Oklahoma City Thunder. I classici sport di squadra sono comunque molto praticati a livello universitario. Di buon rilievo anche il golf, con importanti campionati al Southern Hills Country Club, considerato fra i migliori campi da golf degli Stati Uniti. Oklahoma City inoltre è considerato il centro dell’universo del softball, perché qui ha sede la USA Softball e vi si trova la USA Softball Hall of Fame Softball. Anche il wrestling ha una tradizione molto radicata e questo è lo stato con il maggior numero di campionati nazionali di wrestling.

Mappa dell’Oklahoma

Turismo in Oklahoma

Uno dei principali motivi per cui i turisti si recano qui sono le tappe della Route 66 in Oklahoma. Percorrendo questa celebre strada si possono raggiungere molte delle principali località dello stato, incluse le due grandi città: Oklahoma City e Tulsa. Queste due sono in effetti non solo le città più popolose, ma anche quelle più ricche di cose da vedere, soprattutto la capitale. Vi si trova ad esempio il Museo dei Cowboy, ma è una città piacevole da girare anche passeggiando in quartieri come Bricktown.

L’Oklahoma, inoltre, è uno stato con un’altissima presenza di nativi, grazie al gran numero di riserve che si sono concentrate qui. Di conseguenza, abbondano le attrazioni legate alle tribù indiane, tra cui il First Americans Museum ad Oklahoma City e all’area archeologica dello Spiro Mounds Archaeological Center nell’est dello stato.

In Oklahoma ci sono anche alcune attrazioni naturalistiche, in particolar modo nei 32 State Park che tutelano ambienti che variano dai boschi del verdeggiante Greenleaf State Park alle dune di sabbia del Little Sahara State Park.

Aeroporti principali

I due aeroporti di rilievo sono quello Oklahoma City, il Will Rogers World Airport, e di Tulsa, il Tulsa International Airport. Nessuno dei due offre però voli diretti dall’Europa, pertanto l’unico modo per arrivarvi è quello di fare scalo in un altro aeroporto americano. Possono però essere usati se ci si deve spostare da o per un altro stato USA. Un’alternativa valida è quella di volare su Dallas – Fort Worth, che offre anche una linea diretta da Roma, e poi spostarsi via terra dal Texas all’Oklahoma.

Come muoversi in Oklahoma

L’Oklahoma è attraversato completamente, da nord-est a sud-ovest, dalla Route 66, l’iconica strada che corre dall’Illinois alla California ed è divenuta il simbolo dei viaggi on the road in America. Non è però l’unica via di collegamento per spostarsi da una parte all’altra dello stato. L’autostrada I-40 va da est a ovest passando per Oklahoma City e la I-35 la incrocia nella capitale andando da nord a sud. La I-44 corre invece in obliquo collegando sia la capitale che Tulsa con il Missouri e con il Texas.

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