Arkansas

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Lo stato USA dell’Arkansas afferisce agli Stati del Sud, ed è conosciuto per le sue bellezze naturali e aree protette, nonché per alcune attrazioni storiche e di stampo religioso. Ultimo aspetto da non sottovalutare: questa è la patria di Johnny Cash. 

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Arkansas (USA): informazioni sullo Stato

L'Arkansas in breve...
  • Coordinate: 35°N 92°W
  • Estensione: 137.732 km2
  • Popolazione: 3.013.756
  • Densità: 21,8/km2
  • Nome degli abitanti: Arkansan
  • Lingua ufficiale e lingue parlate: inglese
  • Fuso orario: il fuso orario è UTC-6, che diventa UTC-5 in estate con l’ora legale. Considerando che l’Italia si trova a UTC+1, l’Arkansas risulta 7 ore indietro rispetto all’Italia
  • Data di annessione agli Stati Uniti: 15 giugno 1836
  • Soprannome: The Natural State
  • Origine del Nome: dalla lingua dei nativi, “Persone che vivono a valle”
  • Motto: Regnat populus
  • Inno: Arkansas; Arkansas (You run deep in me); Oh, Arkansas; The Arkansas Traveler
  • Capitale: Little Rock
  • Città più grande: Little Rock
  • Altre città importanti: Fayetteville
  • Numero delle Contee: 75
  • Numero Comuni: 500
  • Stati confinanti: confina a nord con il Missouri, a ovest con l’Oklahoma, a sud ovest con il Texas, a sud con la Louisiana, a est con il Mississippi e il Tennessee.
  • Monte più alto: Mount Magazine (839 m)
  • Isole più importanti: non ha affacci sul mare, ma ci sono numerose isole fluviali, nell’Arkansas River e nel Mississippi River
  • Parchi Nazionali: Hot Springs National Park

Etimologia del nome, motto, soprannome

Il nome Arkansas deriva dalla tribù dei Quapav, che erano chiamati anche Akansa. Si diffuse con varie grafie e pronunce, tra cui Acansa, Acansea, Akancea. Alla fine quella ufficiale divenne la versione francese “Arcansas” (pronunciata senza la “s” finale). Poi gli inglesi, quando acquisirono il territorio, modificarono la pronuncia. Nel 1881 due senatori si scontrarono sulla corretta pronuncia del nome dello stato: vinse il sostenitore della pronuncia attuale, che risulta strana ai non americani: “àrkanso”; tuttavia il fiume e la città (Arkansas River e Arkansas City) si pronunciano come si scrivono.

Il motto dello stato è Regnat populus, una locuzione latina che significa “Il popolo regna”. È la sintesi dell’ideale di democrazia portato avanti nella storia americana.

L’Arkansas è soprannominato The Natural State (Lo stato naturale), perché è famoso per i suoi paesaggi, in particolare per i suoi fiumi limpidi, e la sua fauna selvatica. È il primo stato in cui un corso d’acqua è stato protetto: il Buffalo National River.

Geografia

L’Arkansas è uno degli Stati del Sud e si sviluppa attorno all’ultima parte del corso dell’Arkansas River, che lo attraversa da ovest ad est fino a gettarsi nel Mississippi River. Quest’ultimo segna tutto il confine orientale dello stato, dividendolo dai vicini Tennessee e Mississippi. Questi due fiumi hanno sempre caratterizzato questo territorio e sono stati protagonisti della sua evoluzione storica.

Estensione e regioni che caratterizzano l’Arkansas

L’Arkansas ha un’estensione di 137.732 km2 ed è il 29° stato USA per superficie. Si divide in due macro-regioni: pianure e altopiani, a loro volta divisibili altre regioni geografiche minori. L’est è pianeggiante e segnato dal corso del fiume Mississippi, la cui valle si estende da nord a sud nella parte orientale dello stato. A questa si aggiunge il delta del fiume Arkansas, la vasta rete fluviale che costituisce la foce del fiume che dà il nome allo stato, dove si inserisce anche il White River. La parte occidentale dello stato, invece, è l’ultima propaggine dei vasti altopiani che si estendono dalle Montagne Rocciose verso est. In particolare è diviso fra le Boston Mountains e le Ozarks Mountain a nord dell’Arkansas River e le Ouachita Mountains a sud del fiume.

Caratteristiche del territorio

Il territorio dell’Arkansas è sostanzialmente di due tipologie. La pianura alluvionale del Mississippi è la vasta area dove si sono sviluppate le piantagioni: fertile e quindi anche oggi dedita principalmente all’agricoltura. Il nord-ovest è montuoso ma non si tratta di alte montagne. Quelle dell’Arkansas sono più che altro colline che si alzano dall’altopiano, il quale comunque non ha l’elevazione notevole che si riscontra negli stati più ad ovest, nei pressi delle Rocky Mountains.

Monti, laghi e fiumi più importanti

La vetta più alta dello stato è il Mount Magazine (839 m) situato nelle Ouachita Mountains, non lontano dal corso dell’Arkansas River. Questa come le altre cime dell’Arkansas non sono vere e proprie montagne, ma colline o mesas che si elevano dall’altopiano.

In Arkansas ci sono oltre duemila laghi, ma quasi tutti di piccole dimensioni. Il maggiore fra i laghi naturali è il Lake Chicot (8 km2), che è anche il più grande lago americano fra quelli di tipologia “oxbow”, cioè formati dall’allargamento di un’ansa ad “U” di un fiume. Gli unici laghi di grandi dimensioni sono artificiali: il principale è il Lake Ouachita (161,9 km2).

Il fiume più lungo è il Mississippi River, che è anche il secondo fiume nordamericano dopo il Missouri, e che segna il confine orientale dello stato. Tra i fiumi che lo attraversano, il maggiore è l’Arkansas River, che dopo essere passato da Colorado, Kansas e Oklahoma, attraversa tutto l’Arkansas da ovest ad est per poi immettersi nel Mississippi.

Capitale e città principali

Little Rock è la capitale e città più popolosa dello stato. Conta 202.000 abitanti e quindi è pur sempre una città di medie dimensioni. Non esistono grandi metropoli in Arkansas e l’unica altra città di dimensioni ragguardevoli è Fayetteville (92.000 abitanti) nel nord-ovest dello stato.

Clima

L’Arkansas ha un clima subtropicale umido e subisce l’influenza del Golfo del Messico, da cui arrivano correnti d’aria calda, nonostante non vi affacci direttamente. Questo si nota soprattutto in estate, con una stagione generalmente calda e umida. Inoltre, l’Arkansas è uno stato in cui le condizioni climatiche possono essere anche molto estreme: abbondano i temporali e spesso si verificano tornado, grandine e tempeste di neve. Alcuni dei tornado più distruttivi d’America si sono verificati proprio qui.

Le temperature medie a Little Rock vedono minime di 23° e massime di 34° a luglio, minime di -1° e massime di 11° a gennaio. Nel nord-ovest il clima è un po’ più freddo: a Fayetteville si registrano 20°/32° a luglio e -4°/7° a gennaio.

Fauna

La fauna dell’Arkansas è molto variegata, grazie ai diversi ecosistemi che si alternano sul suo territorio e che variano dai boschi montani alle foreste delle pianure alluvionali. Tra i mammiferi spiccano alci, cervi e orsi neri. Gli uccelli di 400 specie diverse solcano i cieli dello stato, da quelli più comuni a quelli più rari, come il picchio dal becco avorio. Fra i rettili e gli insetti troviamo alcune specie pericolose, come alcuni serpenti e il ragno eremita marrone.

Storia

I primi popoli cacciatori arrivarono nell’attuale Arkansas fra il 12.000 e l’11.000 a.C. spostandosi da nord a sud. Si deve attendere il 600/700 d.C. per le prime forme di agricoltura e quindi villaggi stabili, seguiti dalla cultura del Mississippiano attorno al 950 d.C., che ha lasciato in eredità alcuni tumuli funerari come il Toltec Mounds. Le principali tribù di nativi stabilitesi qui erano i Quapaw, i Caddo e gli Osage. I primi europei furono gli spagnoli guidati da Hernando de Soto nel 1541. L’esploratore incontrò i Casqui che gli indicarono il nord (dove vivevano i loro nemici, i Pacaha) quando lui chiese indicazioni su dove trovare oro e altri minerali. I Casqui seguirono gli spagnoli fino al villaggio dei Pacaha e lo attaccarono, ma De Soto riuscì a far sottoscrivere ai capi delle due tribù un trattato di pace. Dopo una serie di ricerche andate a vuoto e la resistenza di altre tribù, la spedizione di De Soto terminò con la sua morte per malattia, non prima di aver illuso i nativi di essere una sorta di divinità con poteri soprannaturali.

Altri europei arrivarono nel 1673: gli esploratori francesi Jacques Marquette e Louis Jolliet, che mappavano il corso del Mississippi e raggiunsero il fiume Arkansas. Sospettando la presenza degli spagnoli però, non si inoltrarono verso sud e tornarono sui propri passi. Un altro francese, Robert La Salle, arrivò qui nel 1681 seguendo ancora il corso del Mississippi da monte a valle, cercandone la foce. Giunti alla foce, rivendicarono tutta la valle del Mississippi per la Nuova Francia. Nel 1686 venne fondato il primo vero e proprio insediamento europeo nella pianura del Mississippi, l’Arkansas Post (oggi Arkansas Post National Memorial). Da questo momento i coloni francesi che commerciavano pellicce si cominciarono a mescolare con i nativi Quapaw, sposandosi anche con loro, e rafforzando la comune antipatia per gli inglesi.

Nel 1754 scoppiò la Guerra franco-indiana tra Francia e Inghilterra, che avrebbe portato alla sconfitta della Francia con la conseguente perdita di ogni possedimento a ovest del Mississippi. I francesi però concessero alla Spagna il vasto territorio della Louisiana – che andava dall’attuale stato della Lousiana fino al Montana, così da tutelarlo dal dominio inglese. La Spagna governò su questa vasta area, che includeva anche l’attuale Arkansas, fino al 1800, quando la restituì alla Francia. Tre anni dopo la Francia la vendette agli Stati Uniti e nel 1805 venne divisa in vari territori. La parte meridionale era suddivisa fra il Territorio di Orleans (a sud del 36° parallelo) e il Territorio della Louisiana a nord del parallelo. Nel 1812 il Territorio di Orleans divenne lo Stato della Louisiana e il Territorio della Louisiana cambiò nome in Territorio del Missouri. Con la nascita dello Stato del Missouri nel 1819, una parte del precedente territorio divenne il Territorio dell’Arkansas, che includeva all’incirca gli attuali stati di Arkansas ed Oklahoma.

Durante la prima parte dell’Ottocento quest’area fu soggetta alla cosiddetta “rimozione indiana“, ovvero la costrizione per i nativi, da parte degli Stati Uniti, di lasciare gli stati orientali per spostarsi ad ovest. Ciò provocò da un lato tensioni fra i nativi e i coloni, dall’altro guerre fra tribù, ad esempio i Caddo dell’Arkansas contro i Cherokee che erano stati costretti a spostarsi qui da est. Molte tribù si trasferirono infine nelle terre allora libere dell’Oklahoma. In parallelo, con la rivoluzione industriale e la crescente richiesta di cotone, i coloni richiesero a gran voce le fertili terre della valle dell’Arkansas River, così il governo costrinse i Quapaw e i Caddo a trasferirsi in una riserva in Louisiana. Qui però il sovraffollamento e la mancanza di rendite portarono ad uno spontaneo ritorno verso l’Arkansas, da dove furono fatti trasferire in Oklahoma nel 1833.

Le piantagioni di cotone portarono anche ad un aumento della schiavitù, con condizioni di lavoro e di vita terribili, in un ambiente paludoso dove era facile la trasmissione di malattie. Di pari passo però l’Arkansas fu uno stato pioniere per il ruolo della donna. La sovrintendenza delle proprietà, incluso il lavoro degli schiavi, era spesso affidato alle donne mentre gli uomini erano assenti per affari. Furono le donne a fondare le prime scuole, chiese, luoghi di incontro e assistenza sanitaria. Nel 1836 venne creato lo Stato dell’Arkansas, dopo un processo durato cinque anni.

Quando iniziò la Guerra civile americana, gli afroamericani in schiavitù erano oltre il 25% della popolazione dell’Arkansas e l’economia era basata in prevalenza sulle piantagioni. Molte battaglie ebbero luogo sul suolo dell’Arkansas e anche dopo la guerra la situazione non fu pacifica, con diversi contrasti interni. Nella seconda metà del secolo, lo stato iniziò ad ospitare molti immigrati, inclusi italiani, per il lavoro agricolo. Con l’arrivo della ferrovia, da  un lato si sviluppò il commercio di prodotti agricoli, dall’altro nacquero luoghi di vacanza con la costruzione di eleganti resort sui monti Ozarks.

La prima parte del Novecento vide una forte immigrazione europea con la nascita di varie piccole comunità. Intanto i mezzadri neri si unirono per cercare condizioni di pagamento migliori. Alcuni scontri fra bianchi e neri arrivarono nel 1919 al terribile massacro di Elaine, dove morirono oltre 200 afroamericani. Nel 1927 la Grande alluvione del Mississippi inondò vaste aree arrecando danni notevoli alle piantagioni e alle città della valle.

Economia

Un tempo l’Arkansas basava quasi tutta la propria economia sull’agricoltura, a partire dalle piantagioni di cotone nella valle del Mississippi. Adesso solo il 3% della popolazione lavora nel settore agricolo, ma le coltivazioni sono cambiate e l’Arkansas è il maggiore produttore statunitense di riso, tacchini e polli destinati alla macellazione. Un altro settore di rilievo è quello della silvicoltura, con una buona produzione di legname. Oggi l’economia di questo stato non è tra le maggiori degli Stati Uniti, ma qui vi hanno sede alcune importanti aziende, prima fra tutte Walmart: la più grande catena di supermercati americana. 

Sport

Gli sport di squadra sono molto praticati a livello universitario, ma in Arkansas non ci sono squadre professionistiche iscritte alle leghe maggiori. Caccia e pesca sono molto popolari e l’area di Stuttgart è considerata l’epicentro mondiale della caccia all’anatra.

Mappa dell’Arkansas

Turismo in Arkansas

Il turismo in Arkansas è soprattutto di carattere naturalistico. La meta più gettonata è l’Hot Springs National Park, ma ci sono anche 52 State Park e altre aree naturali protette, come l’Ozark-St. Francis National Forest, la Ouachita National Forest o il White River National Wildlife Refuge. Il Buffalo River è il primo fiume protetto a livello nazionale ed è oggi un luogo prediletto per le attività sportive lungo il suo corso e le visite alle sue belle cascate. Le Blanchard Springs Caverns sono invece grotte ricche di stalattiti, stalagmiti e formazioni cristalline, classificate fra le attrazioni naturalistiche più spettacolari dello stato. Le opportunità quindi variano dall’escursionismo alla scoperta delle grotte, dal relax nelle sorgenti termali ad ogni genere di sport all’aria aperta.

Tra le attrazioni storiche, bisogna citare Fort Smith, dove si conservano testimonianze di un secolo di storia dei nativi americani, ma anche il MONAH (museo di storia dei nativi americani) a Bentonville. Molto più antichi i tumuli che si possono vedere al Plum Bayou Mounds Archeological State Park, mentre, guardando ad anni più recenti, a Fayetteville c’è la casa-museo di Bill Clinton. Ad Eureka Springs troviamo invece una serie di particolari attrazioni di carattere religioso, come la statua del Cristo degli Ozarks, il museo delle bibbie e la Thorncrown Chapel.

Fra le attrazioni più curiose, vicino ad un binario ferroviario dismesso si accende la Gurdon Light: una luce misteriosa e inspiegabile, una sorta di globo luminoso che può apparire inquietante e al quale nessuno scienziato ha saputo dare una spiegazione chiara.

Aeroporti principali

I due aeroporti dell’Arkansas sono il Bill and Hillary Clinton National Airport di Little Rock e il Northwest Arkansas National Airport di Fayetteville. Entrambi però offrono solo voli da e per altri stati USA, pertanto possono essere usati per spostarsi in America, ma non per voli diretti dall’Europa. Per andare dall’Italia all’Arkansas è necessario fare scalo in un altro aeroporto americano oppure atterrare in uno dei maggiori aeroporti degli stati limitrofi – ad esempio quello di Dallas in Texas – e poi spostarsi via terra.

Come muoversi in Arkansas

L’Arkansas è dotato di buoni collegamenti stradali e non è difficile spostarsi attraverso lo stato. La principale autostrada è la I-40, che attraversa tutto lo stato da est a ovest, collegando l’area metropolitana di Little Rock sia con Memphis in Tennessee sia con Oklahoma City in Oklahoma. La capitale è anche attraversata dalla US-65 che va da nord-ovest al sud-est, collegandola rispettivamente dal Missouri al Mississippi. È anche collegata con il Texas dalla I-30 che corre verso sud-ovest fino al confine.

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