Nel cuore dell’Arkansas ci sono le terme più antiche degli Stati Uniti. Sono le sorgenti termali di Hot Springs, usate già dai nativi migliaia di anni fa e diventate nel 1800 una popolare destinazione turistica e terapeutica. Oggi, oltre ad immergersi nelle calde acque che sgorgano dalle Ouachita Mountains, si possono visitare gli storici stabilimenti e fare belle escursioni sui sentieri presenti all’interno del parco.
Vediamo quindi come organizzare una visita all’Hot Springs National Park.
Indice
Cos’è l’Hot Springs National Park
Quello che dal 1921 è l’Hot Spring National Park nacque in verità quasi un secolo prima. Nel 1832 il governo statunitense delimitò per la prima volta un’area con lo scopo di farne un parco pubblico, ben prima che esistesse il concetto di National Park. Quell’area si trovava accanto alla città di Hot Springs, in Arkansas, ed era conosciuta per le sue sorgenti termali.
L’acqua calda sgorga dai monti Ouachita e i nativi chiamavano questa zona “Valle dei vapori”. I nativi infatti si immergevano in queste acque ritenendole curative e ne hanno sfruttato le proprietà per migliaia di anni. Dato che diverse tribù erano solite visitare le sorgenti e che alcune si stabilirono qui, stipularono un accordo secondo il quale nessuno avrebbe usato armi in questa valle, affinché tutti potessero bere le acque curative.
Il primo europeo a vedere queste sorgenti fu Hernando de Soto, uno degli esploratori spagnoli che a metà del 1500 esplorò gli attuali Stati Uniti meridionali. Ma fu solo dalla metà dell’Ottocento, dopo la creazione dell’area ricreativa da parte del Congresso, che la città di Hot Springs si trasformò in una vera e propria stazione termale intesa in senso moderno.
Inizialmente vennero erette delle semplici capanne di legno sopra a buche scavate per prendere la calda acqua termale. Poi il governo federale fece costruire una strada che passava sopra al torrente e delle torri di raffreddamento per limitare la temperatura dell’acqua e renderla così più sicura. A lungo i medici prescrivevano bagni in queste sorgenti per curare determinate malattie e se solitamente i cicli di cura duravano tre settimane, in tanti si trattenevano a Hot Springs per oltre un anno.
Dove si trova e come arrivare
Il parco si trova adiacente alla città di Hot Springs, a 85 chilometri a ovest di Little Rock, capitale e città più importante dell’Arkansas. Da qui basta percorrere la I-30 e poi deviare sulla US-70 per raggiungere il parco in meno di un’ora.
Il parco circonda una parte della città e ci sono diversi accessi con strade o sentieri. L’ingresso principale è però quello situato lungo Central Avenue (che cambia poi nome in Park Avenue), la strada che collega le due parti della città e sulla quale si trova il Visitor Center.
Biglietti, orari e altre info utili
Il parco può essere visitato liberamente in autonomia, oppure affidandosi ad un tour guidato sui tram storici. Dal punto di vista storico, le maggiori attrazioni sono gli stabilimenti termali ottocenteschi, ma nel parco si possono fare anche belle escursioni immersi nella natura, per scoprire le sorgenti calde e l’ambiente circostante.
L’accesso al parco è completamente gratuito e vi si può accedere tutti i giorni dalle 5 del mattino fino alle 22. Il Fordyce Bathhouse Visitor Center invece è aperto ogni giorno dalle 9 alle 17, con tre giorni di chiusura: Capodanno, Giorno del Ringraziamento e Natale.
Hot Springs Trolley
Per visitare il parco in maniera rilassata e facendo un salto indietro nel tempo, si può partecipare ad un tour sull’Hot Springs Trolley, un tram storico che, in un’ora e mezza, mostra la parte più vecchia della città ed il parco, con un racconto della storia locale sulle terme, sul baseball, sul gioco d’azzardo e sui gangster.
I tour iniziano tutti al 706 di Central Avenue e si svolgono dal Memorial Day al Labor Day: dal lunedì al venerdì alle ore 10, 12, 14 e 16; il sabato ogni ora dalle 10 alle 17, la domenica alle 11, 13 e 15. Ci si può recare di persona per prenotare il giro, oppure telefonare al 501-701-4410.
Cosa vedere all’Hot Springs National Park
Ogni giro di Hot Springs dovrebbe cominciare dalla Grand Promenade, la lunga passeggiata parallela a Central Avenue, lungo la quale si trovano i principali stabilimenti termali storici da un lato e i verdi giardini dall’altro. Ma oltre alle terme, per scoprire le bellezze naturali del parco ci sono vari sentieri da percorrere e alcuni punti panoramici da raggiungere a piedi o in auto.
Fordyce Bathhouse Museum
Il Fordyce Bathhouse Visitor Center è anche un museo tematico che racconta la storia della lunga attività termale di Hot Springs. Già l’edificio in sé merita una visita: riccamente decorato, con vetrate variopinte, fontane e arredi storici. Non a caso, quando era in attività, questo era considerato il migliore tra gli stabilimenti termali della città.
Si può dire che questo, insieme agli altri stabilimenti della città, sia stato un precursore dei centri benessere dei nostri tempi. Operativo dal 1915 al 1962 e poi trasformato nel 1989 in centro visitatori e museo, il Fordyce aveva tutto ciò che serviva non solo per le attività balneari, ma anche per l’intrattenimento degli ospiti durante il soggiorno.
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Al suo interno si possono vedere gli spogliatoi e le sale massaggi con gli arredi di un secolo fa, oltre alla Sala della Musica con il pianoforte e agli opulenti arredi delle diverse stanze. C’era addirittura una pista da bowling, unico esempio in città. Durante la visita si può anche vedere un breve filmato che racconta la storia dello stabilimento.
Gli stabilimenti termali della Bathhouse Row
La via più caratteristica della vecchia Hot Springs, oggi facente parte del parco nazione, è la Grand Promenade, sulla quale troviamo la Bathhouse Row. Si tratta di una fila di 8 stabilimenti termali edificati fra il 1892 e il 1923, uno dei quali è il sopracitato Fordyce, ciascuno con uno stile architettonico diverso e tutti molto caratteristici.
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Lo stabilimento più antico è la Hale Bathhouse. Risale al 1892, ma verità l’albergo originale era di molto precedente ed è stato sostituito da ben quattro nuovi edifici, l’ultimo dei quali è arrivato fino a noi. Lo stile è neoclassico e una delle caratteristiche principali è che nel 1917 venne incanalata l’acqua di una sorgente termale che, scorrendo su un condotto piastrellato, arrivava direttamente nei seminterrati dell’hotel. Non solo: lo stabilimento era anche collegato ad una grotta termale scavata nella montagna e usata come una sorta di sauna naturale.
Le seconde più antiche sono la Maurice Bathhouse e la Buckstaff Bathhouse, entrambe del 1912. La prima sostituì in realtà un precedente albergo in stile vittoriano e divenne l’unico stabilimento di Hot Springs ad avere al suo interno una piscina. La seconda è la più antica ad offrire ancora oggi la stessa tradizionale esperienza termale di quel periodo. Anche in questo caso l’edificio che vediamo è una sostituzione del precedente ottocentesco, ma dal 1912 ha riuscito a lavorare ininterrottamente.
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Troviamo poi la Superior Bathhouse, che oggi ospita una birreria. O meglio: l’unica birreria americana situata all’interno di un parco nazionale americano. Il primo hotel ottocentesco venne ricostruito nel 1916 in stile neoclassico. Molto più curiosa esteticamente, la Quapaw Bathhouse è inconfondibile con la sua cupola a mosaico di piastrelle. Aperta nel 1922, dopo un periodo di chiusura oggi è nuovamente accessibile al pubblico nella sua funzione originaria.
Sempre del 1922 è la Ozark Bathhouse: al suo interno c’è un centro culturale, gestito da un’associazione di volontari, nel quale vengono esposte mostre d’arte temporanee. Lo si può visitare gratuitamente. L’architettura inizia a guardare all’Art Déco, senza però esserlo ancora completamente. Infine troviamo la Lamar Bathhouse, del 1923, che ha sostituito un più vecchio edificio vittoriano in legno. Ospita gli uffici dei dipendenti del parco e alcuni depositi.
Hot Springs Mountain Tower e altri punti panoramici
Come avere una panoramica completa del parco? Il modo migliore è quello di salire sulla Hot Spring Mountain Tower: una torre panoramica alta quasi 66 metri che offre una vista a 360° sulla città, sulle montagne Ouachita e su tutta l’area circostante. Si trova qui e può essere raggiunta comodamente in auto. La salita alla torre costa 13 $ (sono previste riduzioni per anziani e ragazzi, mentre i bambini fino a 4 anni entrano gratis). Gli orari variano a seconda della stagione e sono sempre aggiornati sul sito ufficiale.
A due passi dalla torre troviamo un altro punto panoramico, che non avendo la stessa altezza non permette di estendere lo sguardo così lontano, ma in compenso è del tutto gratuito. Si tratta della Hot Springs Mountain Pagoda, che si trova qui ed è anch’essa raggiungibile in auto.
Un punto panoramico molto bello per vedere il tramonto è il West Mountain Loop Overlook. Si trova qui ed essendo rivolto ad ovest è ideale per osservare il sole calare sulle montagne. Lungo la stessa strada c’è anche il West Mountain Lower Overlook, situato qui, uno slargo dove si può accostare e da cui si vede parte della città dall’alto.
Infine, consiglio il Goat Rock View Point. Si trova qui, lungo il Goat Rock trail, quindi è raggiungibile soltanto a piedi. Però poco più a monte c’è un piccolo parcheggio lungo la strada panoramica che offre una vista simile: qui.
Sentieri escursionistici
Il modo migliore per addentrarsi nelle aree del parco più lontane dalla città si possono intraprende alcuni percorsi escursionistici. Di seguito ne cito alcuni che possono essere affrontati anche da chi non è un escursionista molto esperto o comunque da chi non ha tanto tempo a disposizione da dedicare alle camminate.
- Peak Trail. Lungo solo 1,6 km fra andata e ritorno, con 115 m di dislivello, questo sentiero parte dalla Grand Promenade (esattamente qui) e sale fino ad un punto elevato mostrando una bella visuale sulla città. Il primo tratto corrisponde al Tufa Terrace Trail, un sentiero in buona parte parallelo alla Grand Promenade.
- Whittington Trail. Questo anello completamente pianeggiante, lungo 1,9 km, è adatto a tutti e segue un ruscello. Partenza qui.
- West Mountain Trail. Un bell’itinerario ad anello di 4 km con 155 m di dislivello, nella zona occidentale del parco. Il punto di partenza è qui.
- Goat Rock Trail e Upper Dogwood Trail. Questi due sentieri, se uniti insieme, formano un anello di 4 chilometri con 115 metri di dislivello. La partenza è qui e lungo il percorso si incontra lo splendido Goat Rock View Point.
Attrazioni nelle vicinanze
L’Hot Springs National Park è il secondo parco nazionale più piccolo d’America dopo il Gateway Arch. Effettivamente, si impiega poco tempo per visitarlo, a meno che non si percorrano diversi sentieri escursionistici. Pertanto quando ci si trova a Hot Springs è possibile trovare il tempo anche per altre attrazioni nelle vicinanze, vediamo un paio di esempi.
The Gangster Museum of America
Nella città di Hot Springs, ma proprio a due passi dal centro visitatori del parco, c’è il Gangster Museum of America. Questo museo racconta il periodo in cui Hot Springs attraeva non solo chi cercava le cure delle acque termali, ma anche gangster e malavitosi.
Tra gli anni ’20 e ’40 del Novecento, infatti, quando il proibizionismo aveva come controparte il contrabbando di alcolici, questa cittadina era diventata un ritrovo per personaggi come Al Capone. Nelle sale del museo si possono ripercorrere le storie di alcuni gangster, ma anche scoprire di più su come il gioco d’azzardo influenzò la città.
C’è di più: oltre ai malavitosi, anche gli sportivi apprezzavano Hot Springs. Nel museo c’è una galleria dedicata al baseball, dove si trovano le testimonianze di quando Babe Ruth e altri giocatori si allenavano qui.
Magic Springs: il parco divertimenti di Hot Springs
A Hot Springs, a breve distanza dal National Park, c’è anche un parco divertimenti: Magic Springs. Si tratta in effetti dell’unico grande parco divertimenti dell’Arkansas e sebbene non competa con gli enormi parchi che si trovano altrove in America, ha numerose giostre e attrazioni. Se ci si trova da queste parti, in particolare con i bambini ma non solo, un’idea può essere quella di abbinare la visita della città e del national park con una giornata di svago a questo amusement park.
Dove dormire vicino al parco
Il parco e la città di Hot Springs sono adiacenti e collegati l’uno all’altra, quindi è proprio questa la località perfetta dove poter pernottare. Inoltre, grazie alla sua storia come gettonata destinazione termale, la città offre un gran numero di alloggi. Se si vuole vivere a pieno l’esperienza di questo luogo, non c’è posto migliore per passare la notte che l’Hale Hotel: uno degli otto storici stabilimenti termali. L’albergo è a cinque stelle e il livello è davvero ottimo.
Se invece si cerca una soluzione più economica, consiglio The Gables Inn, un B&B molto vicino all’ingresso del parco, piccolo ma davvero grazioso. Molto buono anche il Dame Fortune’s Cottage Court, nella zona della città circondata dal parco e quindi perfetto per visitarne ogni zona. Per chi invece cerca l’avventura, c’è lo Starlight Haven Hot Springs, una baita immersa nel bosco dove pernottare a stretto contatto con la natura delle Ouachita Mountains.