Tennessee

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Ubicato nel sud degli Stati Uniti, il Tennessee è conosciuto per la sua vivace scena musicale (soprattutto per il country e il rock’n’roll), per l’ottimo Whisky, per il parco nazionale più visitato negli Stati Uniti (Great Smoky Mountains National Park) e per le città di Nashville e Memphis, i suoi centri più importanti.

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Tennessee (USA): informazioni sullo Stato

Il Tennessee in breve...
  • Coordinate: 36°N 86°W
  • Estensione: 109.247 km2
  • Popolazione: 6.916.897
  • Densità: 64,8/km2
  • Nome degli abitanti: Tennessean
  • Lingua ufficiale e lingue parlate: la lingua ufficiale è l’inglese, ma non tutti gli abitanti la parlano come prima lingua. Il 3,9% para spagnolo e l’1,5% parla altre lingue
  • Fuso orario: il Tennessee segue due fusi orari. La parte occidentale (più della metà) è a UTC-6, che diventa UTC-5 in estate con l’ora legale. Considerando che l’Italia si trova a UTC+1, risulta 7 ore indietro rispetto all’Italia. La parte orientale rientra invece nel fuso UTC-5 (UTC-4 in estate), quindi 6 ore indietro rispetto all’Italia
  • Data di annessione agli Stati Uniti: 1 giugno 1796
  • Soprannome: The Volunteer State
  • Origine del Nome: dal villaggio dei nativi Cherokee chiamato Tanasi o Tanase
  • Motto: Agriculture and Commerce
  • Inno: My Homeland, Tennessee (ed altre 8 canzoni)
  • Capitale: Nashville
  • Città più grande: Nashville
  • Altre città importanti: Memphis, Knoxville, Chattanooga, Clarksville, Murfreesboro
  • Numero delle Contee: 95
  • Numero Comuni: 346
  • Stati confinanti: confina a nord con Kentucky e Virginia, a est con South Carolina, a sud con Georgia, Alabama e Mississippi, a ovest con Arkansas e Missouri. Confinando con 8 stati, condivide con il Missouri il record di stato americano con più confini
  • Monte più alto: Clingmans Dome (2025 m)
  • Isole più importanti: non ha sbocchi sul mare, ma ci sono ben 456 isole nei fiumi e laghi
  • Parchi Nazionali: Great Smoky Mountains National Park (condiviso con il North Carolina)

Etimologia del nome, motto, soprannome

Il nome Tennessee deriva dal nome di un villaggio dei nativi Cherokee, incontrato dai commercianti britannici all’inizio del XVIII secolo. Il villaggio si chiamava Tanasi o Tanase, e si trovava sulle rive dell’omonimo fiume (che oggi è il Little Tennessee River). Pare però che già nel 1567 l’esploratore spagnolo Juan Pardo incontrò da queste parti un villaggio che registrò come Tanasqui: non è certo se si trattasse dello stesso luogo, ma la somiglianza del nome fa pensare così. In ogni caso, la parola attuale è stata usata in maniera ufficiale per la prima volta nel 1750, dal governatore della Carolina del Sud.

Il motto dello stato è Agriculture and Commerce (Agricoltura e commercio). Il Tennessee adotta questo motto dal 1801 e il motivo è semplice: da sempre questo stato ha basato la propria economia su questi due settori.

Il soprannome The Volunteer State (Lo stato dei volontari), risale al periodo della Guerra del Creek del 1812. Migliaia di soldati volontari del Tennessee partirono e svolsero un ruolo cruciale nella guerra, in particolare nella battaglia di New Orleans. Lo stesso accadde durante la Guerra del Messico: vennero richiesti 2800 volontari al Tennessee e ne partirono ben 30.000.

Geografia

Il Tennessee fa geograficamente parte degli Stati del Sud, sebbene dal punto di vista storico-culturale sia stato profondamente diviso fra il nord e il sud nel periodo secessionista. Affaccia anche sulle regioni del Mid-Atlantic e del Mid-West grazie ai suoi confini con Virginia e Missouri. In origine faceva del North Carolina, di cui ancora oggi appare come un prolungamento nell’interno del continente, con la catena montuosa degli Appalachi a dividere i due stati.

Estensione e regioni che caratterizzano il Tennessee

Il Tennessee ha un’estensione di 109.247 km2 ed è il 36° stato USA per superficie. Viene solitamente diviso in tre regioni, sia per le caratteristiche fisiche del territorio, sia per le questioni storico-culturali. Il Tennessee orientale è quello montano, dove dai Monti Appalachi che segnano il confine con il North Carolina si passa alla Appalachian Valley e al Cumberland Plateau. Il Tennessee centrale è l’area racchiusa tra il Cumberland River e il Tennessee River. È caratterizzata dal Nashville Basin, un’ampia valle calcarea. Il Tennessee occidentale, l’area ad ovest del fiume Tennessee, è occupato dalla pianura costiera, che dal Golfo del Messico si prolunga fino a qui, lungo la valle del Mississippi River.

Caratteristiche del territorio

A dispetto delle dimensioni non eccessivamente grandi di questo stato, il territorio del Tennessee si presenta abbastanza variegato dal punto di vista morfologico. Il suo territorio è una striscia che si sposta dalle creste dei Monti Appalachi (qui rappresentati dalle Blue Ridge Mountains e in particolare dal sottogruppo delle Great Smoky Mountains) fino alla valle del Mississippi, cambiando quindi diverse tipologie di paesaggio. La parte prevalente dello stato è però pianeggiante o comunque ondulata, senza rilievi notevoli. Tutto lo stato è attraversato da un fitto reticolo di fiumi, la maggior parte dei quali fa capo al bacino del Mississippi.

Monti, laghi e fiumi più importanti

La vetta più alta del Tennessee è il Clingmans Dome (2025 m), seguito dal Mount Guyot (2018 m) e dal Mount Le Conte (2009 m). Queste sono le uniche tre cime sopra i 2000 metri nello stato.

In Tennessee ci sono diversi laghi, ma quasi tutti artificiali. L’unico lago naturale è il Reelfoot Lake, ampio 73 km2, che è anche molto particolare. È stato generato da una serie di violenti terremoti fra il 1811 e il 1812: tanto forti che le storie locali tramandano che il fiume Mississippi sia scorso in senso contrario. Fra i bacini artificiali, il più grande è il Watts Bar Lake (160,3 km2), ma se si considerano anche i laghi condivisi con altri stati, allora viene superato dal Kentucky Lake (648,7 km2) diviso a metà tra Tennessee e Kentucky.

Il fiume più lungo tra quelli che toccano il Tennessee è il Mississippi River, il cui corso segna il confine occidentale dello stato. Tra i fiumi che attraversano lo stato, i principali sono il Cumberland River e il Tennessee River.

Capitale e città principali

La capitale e città più popolosa del Tennessee è Nashville, che conta 716.000 abitanti. Seconda per popolazione, ma non meno importante, Memphis (629.000 abitanti) nel sud-ovest al confine con l’Arkansas. Altre città rilevanti sono Knoxville (194.500 abitanti) nella parte orientale dello stato e Chattanooga (185.000 abitanti) nel sud-est al confine con la Georgia.

Clima

Il clima del Tennessee è prevalentemente subtropicale umido. Fanno eccezioni alcune zone nella zona degli Appalachi, dove il clima è continentale temperato. Le temperature medie che si registrano nella capitale Nashville vedono a luglio minime di 21/22° e massime di 26/27°, a gennaio minime di -3/-2° e massime di 8/9°. A Memphis (nel sud-ovest) si registra mediamente un grado in più, così come a Bristol (nell’estremo nord-est) si registrano in media uno o due gradi in meno rispetto alla capitale.

La presenza del Golfo del Messico arriva ad influire anche sul Tennessee, in particolare sulla parte occidentale dello stato: sono i venti da sud infatti a portare la maggior parte delle precipitazioni durante tutto l’arco dell’anno. Generalmente il periodo più secco è quello di fine estate e inizio autunno, tra agosto e ottobre. I cicloni tropicali, che dal golfo si spostano verso nord, arrivano in Tennessee ormai deboli e quindi portano pioggia e vento, ma raramente sono dannosi. In compenso, tutto il territorio statale è soggetto ai tornado e se ne registrano in media 15 all’anno.

Fauna

Il Tennessee ospita una varietà di fauna selvatica, che cambia a seconda dell’area territoriale. Il procione è l’animale selvatico ufficiale del Tennessee, ma i mammiferi spaziano dagli orsi neri ai cervi, ai puma e molti altri. Anche gli uccelli sono diversificati e ci sono molte specie di rapaci, in particolare nell’area orientale più montuosa. Tra i rettili troviamo diverse specie di serpenti, quattro delle quali velenose, ma anche rettili innocui come la tartaruga dei pantani. Si tratta della tartaruga più piccola del Nord America, che è a rischio di estinzione perché vive in ecosistemi di palude di montagna, che nel Tennessee sono quasi scomparsi a causa della siccità.

Storia

La storia del Tennessee inizia circa 12.000 anni fa con l’arrivo dei paleo-indiani. Risale a quel periodo lo scheletro fossile di mastodonte ritrovato nella contea di Williamson, che riporta tagli dei cacciatori. L’insediamento più importante ritrovato del periodo arcaico è l’Icehouse Bottom (poco distante dall’attuale Fort Loudoun), risalente al 7500 a.C., mentre al periodo dei boschi (1000 a.C. – 1000 d.C.) risalgono i Pinson Mounds e l’Old Stone Fort. Lungo le rive dei fiumi si insediarono le tribù della cultura Mississippiana, nel periodo fra il 1000 e il 1600 d.C., di cui ancora oggi abbiamo siti archeologici come Chucalissa, Toqua, Mound Bottom e Shiloh Mounds. Gli spagnoli furono i primi europei ad arrivare nell’attuale Tennessee, con tre spedizione nel XVI secolo. Hernando de Soto arrivò nel 1540 nella Tennessee Valley, si fermò nel villaggio di Chiaha e proseguì fino a raggiungere il regno di Coosa in Georgia. Tristán de Luna arrivò nell’area di Chattanooga dalla Georgia insieme ai nativi Coosa per aiutarli a sottomettere la tribù ribelle dei Napochies. Infine Juan Pardo compì un viaggio nel 1567 arrivando dal French Board River, fermandosi a Chiaha e raggiungendo poi il Little Tennessee River. Dai resoconti di questi viaggi sappiamo che la Tennessee Valley sottostava al dominio dei Coosa e che gli abitanti di quest’area avevano villaggi fortificati e parlavano un dialetto della lingua muscogea. Invece in zone remote dei monti Appalachi vivevano i nativi di lingua Cherokee.

Negli anni ’50 e ’60 del Settecento, il Tennessee centro-orientale venne esplorato dai cacciatori lunghi (esploratori e cacciatori che compivano viaggi esplorativi di molti mesi consecutivi) e nel 1756 i soldati britannici arrivarono dalla colonia del South Carolina e costruirono Fort Loudoun, che rappresentava il più occidentale fra gli avamposti della Gran Bretagna. Seguirono ostilità fra gli inglesi e i nativi, che sfociarono nella Guerra anglo-cherokee (1758-1761). In parallelo gli inglesi combattevano con i francesi nella Guerra franco-indiana (1754-1763), dopo la quale la Gran Bretagna proibì gli insediamenti a ovest dei monti Appalachi, con l’intento di evitare il rischio di ulteriori conflitti con i nativi. Il divieto non venne rispettato dai coloni, che continuarono a spostarsi oltre le montagne e a stabilirsi anche nell’area nord-orientale dell’attuale Tennessee.

Dopo la Guerra d’indipendenza, la Carolina del Nord non intendeva spendere risorse per insediamenti così lontani dal proprio territorio, per altro coinvolti negli scontri con i Cherokee. Nel 1784 si formò lo Stato di Franklin, non riconosciuto ufficialmente, che corrisponde all’attuale nord-est del Tennessee, e che era stato offerto dalla Carolina del Nord come cessione al Congresso per aiutare a saldare i debiti legati alla Guerra d’indipendenza americana. Quando nel 1789 la Carolina del Nord ratificò la Costituzione degli Stati Uniti, tutto l’attuale Tennessee divenne un territorio degli Stati Uniti e fu chiamato Territorio degli Stati Uniti a sud del fiume Ohio (conosciuto più semplicemente come Territorio del sud-ovest). Nel 1796 venne ammesso all’Unione come Stato del Tennessee.

Nell’Ottocento, nella zona centrale dello stato si svilupparono agricoltura e allevamento, con l’importazione di schiavi dal Kentucky e dalla Virginia. In pochi anni il numero degli schiavi crebbe in maniera esponenziale: da meno di 4000 agli inizi del secolo, era arrivato a oltre 146.000 nel 1830 e a oltre 283.000 nel 1860. La maggior parte si trovava nel Tennessee centro-occidentale e costituivano il 25% della popolazione statale. Con la Guerra di Secessione, la maggior parte delle contee del Tennessee non aveva inizialmente intenzione di separarsi dall’Unione e nel febbraio 1861 il 54% degli elettori votò contro l’invio di delegati a una convenzione di secessione. L’opinione pubblica si ribaltò due mesi dopo quando, con l’attacco di Fort Sumter in South Carolina, Abraham Lincoln chiese 75.000 soldati volontari per costringere gli stati separatisti a tornare sui propri passi. L’8 giugno dello stesso anno, con un referendum il Tennessee orientale si oppose alla separazione, ma il Tennessee occidentale votò in maniera preponderante per staccarsi dall’Unione. Fu decisivo il voto del Middle Tennessee, i cui votanti a favore della separazione erano passati dal 49% del referendum di febbraio all’88% di quello di giugno. Il Tennessee fu l’ultimo stato a uscire dall’Unione. Dato che la porzione più orientale dello stato non era favorevole a questa scelta – da considerare che la maggior parte degli schiavi erano situati nella parte occidentale – 29 contee orientali si unirono nella Convenzione del Tennessee orientale, per formare uno stato indipendente allineato con l’Unione. Tuttavia da Nashville arrivò un rifiuto a questa richiesta, accompagnato dalle truppe mandate per occupare l’area. In ogni caso, il Tennessee fu lo stato confederato dal quale arrivarono più truppe all’Unione: 51.000 soldati, di cui oltre 20.000 afroamericani.

Il Novecento fu un secolo importante per il Tennessee. Agli inizi del secolo divenne centrale per il diritto di voto alle donne, con la fondazione della Tennessee Equal Suffrage Association del 1906. Negli anni ’20 qui nacque la musica Country: nel 1925 la stazione radio WSM di Nashville cominciò a trasmettere il programma settimanale Grande Ole Opry, conosciuto ancora oggi come il programma radiofonico più longevo al mondo. Trasmetteva gruppi di banjo e archi dalla regione degli Appalachi, gruppi gospel, e show di canzonette satiriche (le country vaudeville). Due anni dopo la Victor Company registrò i primi dischi di canzoni popolari. Da qui in poi il Tennessee si è confermato come il cuore della musica country. La Grand Ole Opry fu anche la radio che iniziò a far conoscere Elvis Presley, che si trasferì in Tennessee dal Mississippi con la famiglia quando era ragazzo e qui diede il via alla propria carriera.

Ma il Novecento fu anche il secolo della Grande Depressione e per far fronte alla disoccupazione il governo federale nel 1933 creò la Tennessee Valley Authority: il più grande servizio pubblico della nazione. Questo ente aveva l’obiettivo di far sviluppare la Tennessee River Valley, costruendo dighe idroelettriche (ne fece 20 fra il 1933 e il 1951) e centrali elettriche a carbone, per la produzione di energia elettrica, fondamentale per dare elettricità alle zone rurali di tutto lo stato. Nel 1945 la TVA era diventata la più grande azienda elettrica della nazione e quest’abbondanza di corrente fu un incentivo per tante aziende a trasferirsi qui. Nella seconda metà del secolo, il Tennessee svolse un ruolo cruciale nell’ambito dei diritti civili. Lo stesso Martin Luther King Jr. ricevette una formazione sui metodi di protesta non violenta, gli stessi usati da Gandhi in India, alla Highlander Folk School di Monteagle. Ciononostante, Martin Luther King venne assassinato proprio in Tennessee, a Memphis.

Economia

Il 40% del territorio del Tennessee è di proprietà di aziende agricole: l’agricoltura e l’allevamento di bovini e pollame sono un settore preponderante. Le colture più importanti sono soia e mais, ma anche cotone, tabacco e altri prodotti. Il Tennessee è anche un importante produttore di legname, in particolare legno duro, raccolto sull’altopiano del Cumberland. Dagli anni ’30 del Novecento si è sviluppata anche l’industria, in particolare la produzione automobilistica, e lo stabilimento della Nissan a Smyrna (nella periferia di Nashville) è il più grande impianto di assemblaggio di automobili del Nord America. Diverse grandi aziende hanno sede in Tennessee, tra cui il leader delle consegne FedEx e la International Paper (la più grande azienda di carta del mondo). Un settore molto importante è quello dell’energia elettrica: il Tennessee è uno degli stati che produce più energia, variando dal nucleare (43,4%) ad altre tipologie.

Sport

In Tennessee si praticano diversi sport e ci sono quattro squadre professionistiche iscritte nelle leghe maggiori: i Tennessee Titans nel football americano, i Nashville SC nel calcio, i Memphis Grizzlies nel basket e i Nashville Predators nell’hockey su ghiaccio. Per chi volesse vedere una partita, qui abbiamo scritto come prenotare i biglietti a Nashville. Oltre agli sport di squadra, troviamo le corse automobilistiche: la Bristol Motor Speedway ospita la NASCAR Cup Series due volte l’anno, con oltre 160.000 spettatori ogni volta.

Mappa del Tennessee

Turismo in Tennessee

Il Tennessee è uno stato molto visitato e la sua destinazione più gettonata è il Great Smoky Mountains National Park. Quest’area naturale che il Tennessee condivide con il North Carolina ha il record di parco nazionale più visitato degli Stati Uniti, con 14 milioni di ingressi all’anno. È sicuramente uno dei posti migliori per immergersi nella natura in Tennessee, ma non l’unico: ci sono infatti 56 State Parks come il Burgess Falls State Park e aree naturali protette con ambientazioni diverse, da quelle montane come la Cherockee National Forest a quelle paludose come l’Hatchie National Wildlife Refuge

Le città più rilevanti dal punto di vista turistico sono Nashville e Memphis, ma una visita la meritano anche Knoxville e Chattanooga, oltre a località minori come Franklin e Pigeon Forge. Nel nostro articolo su cosa vedere a Nashville sono descritte nel dettaglio tutte le maggiori attrazioni della città, che spaziano dall’arte ai luoghi storici. Non lontano dalla capitale è anche possibile visitare la distilleria del Jack Daniel’s: il wiskey più famoso d’America. Nella nostra Top 10 delle attrazioni di Memphis abbiamo elencato invece le principali cose da vedere nella città di Elvis Presley. E il Tennessee è infatti conosciuto anche lo stato della musica: del blues, del country, del rock & roll. Seguire le tracce di Elvis è uno dei motivi per cui tanti turisti viaggiano attraverso lo stato, ma da Memphis a New Orleans si può seguire la Via del Blues fra Tennessee, Mississippi e Louisiana.

Aeroporti principali

Il Nashville International Airport è il più grande dello stato e uno dei maggiori degli Stati del Sud. Tuttavia, ad oggi l’unico volo diretto dall’Europa parte da Londra, pertanto dall’Italia conviene solitamente fare scalo in un altro aeroporto americano. In questo senso, si può prendere in considerazione anche lo scalo di Memphis, il Memphis International Airport. Se ci si deve spostare da e per altri stati americani, si possono considerare anche gli aeroporti di Knoxville (McGhee Tyson Airport) e Chattanooga (Lovell Field) che offrono tratte interessanti per alcune città degli Stati Uniti.

Come muoversi in Tennessee

Il Tennessee si trova in una posizione di collegamento tra diversi stati e in particolare la capitale Nashville si rivela come uno snodo stradale importante per spostarsi in tutte le direzioni. L’autostrada più importante è la I-40, che taglia tutto lo stato da nord-est a sud-ovest, collegando la capitale con la Virginia passando da Knoxville e con l’Arkansas passando da Memphis. La I-65 attraversa invece lo stato da nord a sud passando per Nashville e collegandola con Kentucky e Alabama. Dalla capitale si dirama anche la I-24 che arriva da nord-est dall’Arkansas e va verso sud-est, passando per Chattanooga per arrivare in Georgia.

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