Per un viaggio negli Stati Uniti, soprattutto in città notoriamente costose come New York City, l’alloggio è una delle voci che incide maggiormente sul budget. Che si dorma in B&B o in un hotel di lusso, ci sono alcune spese da mettere in conto e alle quali, quasi sempre, non si può scampare: è il caso della tassa di soggiorno ma non solo. Vediamo quali sono le tariffe e quanto incidono effettivamente sul prezzo totale di un pernottamento.
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Alloggiare a New York: quali tasse si pagano?
Se hai già fatto un viaggio a New York o ne stai organizzando uno, saprai già che trovare hotel economici è molto difficile. Se di base il costo della vita nella Grande Mela è più elevato rispetto ad altre località americane, il che incide anche sui prezzi degli alloggi, questi ultimi sono influenzati anche da una serie di tasse che fanno lievitare la tariffa finale.
Innanzitutto bisogna considerare la tassazione pubblica che riguarda indistintamente tutti gli hotel. Al prezzo base di una stanza d’albergo viene applicata una tassa che attualmente è del 14,75% e che include la quota dovuta allo Stato di New York e la quota dovuta al comune di New York City. Le principali agenzie online, come Booking o Expedia, solitamente includono già questa tassa nel prezzo visualizzato, ma se su qualche agenzia online si trovano offerte particolarmente vantaggiose è bene controllare: magari non espongono questa percentuale che verrà aggiunta in seguito. Lo stesso vale se si prenota sul sito di un hotel: talvolta il prezzo sembra essere più economico rispetto ai comparatori online, ma in questi casi spesso appare l’aggiunta della tassa nella pagina finale del pagamento.
Tassa di soggiorno a New York
Oltre alla tassa sopracitata, bisogna aggiungere la tassa di soggiorno: ma quanto costa? In Italia dipende dal singolo comune: alcuni non la prevedono, altri la stabiliscono uguale per tutti, altri ancora la prevedono con diversi scaglioni a seconda delle stelle dell’hotel. A New York la situazione è simile a quest’ultimo caso e ci sono 4 scaglioni:
- 50 cent al giorno per stanze sotto i 20 $
- 1 $ per stanze fino a 30 $
- 1,50 $ per stanze fino a 40 $
- 2 $ al giorno per stanze che costano più di 40 $ a notte
Siamo obiettivi: visti i prezzi per dormire a New York, è praticamente ovvio dover far riferimento all’ultimo scaglione. Ma attenzione: se in Italia la tassa di soggiorno si calcola “a persona”, negli USA si calcola “a stanza”. Questo da un lato permette di risparmiare per le camere standard, perché anche se si viaggia in coppia si paga un’unica tassa, ma dall’altro fa salire i costi se si prenotano le suite. Se una suite è composta da due o più stanze, si paga la tassa per ciascuna stanza.
Alla tassa di soggiorno, normalmente definita “Hotel room occupancy tax“, si aggiunge la “New York State Hotel Unit Fee”, che consta in 1,5 $ al giorno per ogni camera. Ciò significa che in totale, per pernottare a New York City, si deve considerare solitamente un’aggiunta di 3,5 $ di tassa fissa, fra tassa di soggiorno e New York State Hotel Unit Fee.
Resort fee: l’imposta sui servizi extra
A quanto pare, le tasse non sono mai abbastanza. Negli ultimi anni sono sempre più diffuse le cosiddette Resort Fee, che si aggiungono a tutto quanto detto finora. Ma di che cosa si tratta? Sono costi applicati dall’hotel per i servizi aggiuntivi che vengono forniti a chi soggiorna nella struttura. Per fare un esempio: se l’hotel ha una palestra o una piscina, può applicare questi costi per utilizzarle, oppure per fruire delle sdraio o degli asciugamani messi a disposizione. Ma spesso sono applicati anche per servizi più banali, o che magari non utilizzerai durante il soggiorno, come la presenza in camera di una cassaforte o di una macchinetta del caffè.
Dunque la differenza cruciale fra questi costi e le imposte citate nei paragrafi precedenti è che dalle tasse non si scampa, mentre questi costi dipendono dal singolo albergo: possono non esserci e, se ci sono, possono variare notevolmente da hotel a hotel. E se non uso questi servizi, devo pagare lo stesso? In teoria no, ma in pratica la questione è più complicata. Molti alberghi americani, soprattutto nelle località di villeggiatura e nelle città più turistiche (come New York City appunto) aggiungono questi costi per il semplice fatto di offrire un servizio, che lo si utilizzi o meno.
Se si prenota online con pagamento anticipato, la prima cosa da fare è accertarsi che questi costi siano ben chiari al momento del pagamento, per non avere brutte sorprese. Oggi i principali portali, come Booking ed Expedia, mostrano questo dettaglio, ma è sempre bene prestare attenzione. Se invece si paga in loco e ci si vede addebitato un costo inaspettato, si può chiedere alla reception che questo costo venga cancellato. Non è detto che si riesca ad averla vinta, ma vale la pena tentare, sottolineando che non si utilizzano quei servizi: se ad esempio è inclusa la palestra ma non vi si accede, o se è incluso il parcheggio ma non si ha un’automobile.
Come risparmiare sugli alloggi a New York?
Purtroppo dalle tasse non si scampa, ma ciò non significa che non si possa prenotare un alloggio a New York risparmiando qualcosa. Il vantaggio è che la scelta è molto ampia e variegata: si passa dagli hotel di lusso agli ostelli più spartani, passando per tranquilli B&B e case in affitto. Per questo motivo abbiamo realizzato una guida alla scelta dell’alloggio più adatto alle varie esigenze, con quartieri e alberghi consigliati.