In questa sezione troverete tutti i nostri approfondimenti dedicati alla storia degli Stati Uniti d’America, a partire dalle origini per arrivare alla contemporaneità.
Indice
- La Scoperta dell’America
- Le Prime 13 Colonie
- Boston Tea Party
- La Dichiarazione di Indipendenza Americana
- La Guerra d’Indipendenza
- La Costituzione Americana
- La Bandiera Americana
- La Guerra di Secessione
- Gli USA nella Prima Guerra Mondiale
- La grande crisi del 1929
- Gli USA nella Seconda Guerra Mondiale
- La Guerra Fredda
- La Guerra in Vietnam
- Il Ku Klux Klan (KKK)
- Storia dei Movimenti per i Diritti degli Afroamericani
- I Presidenti Americani
- 11 Settembre
La Scoperta dell’America
La storia di come furono organizzate le spedizioni di Cristoforo Colombo e di come queste cambiarono l’assetto politico, economico e alimentare di tutto il mondo. La scoperta dell’America segnò infatti l’inizio di una nuova era di esplorazione e colonizzazione europea del continente americano.
Sebbene queste terre fossero abitate da popoli indigeni da migliaia di anni, l’arrivo di Colombo rappresentò il primo contatto tra le civiltà europee e il continente americano e la successiva ondata colonizzatrice alterò drasticamente la storia di questi territori. L’apertura di nuove rotte commerciali e l’introduzione di nuove piante, animali e alimenti nel mercato mondiale contribuirono inoltre a modificare le economie della maggior parte delle nazioni europee.
Storia della Scoperta dell’America
Le Prime 13 Colonie
Nonostante l’Inghilterra non fosse la prima nazione a colonizzare il Nuovo Mondo, infatti Stati come l’Olanda e soprattutto la Spagna la precedettero, è solo con l’occupazione inglese che prende avvio la vera storia del Paese che oggi conosciamo come gli Stati Uniti.
Le prime colonie furono fondate sulla costa est tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Ognuna si dotò autonomamente di proprie costituzioni, che tendevano soprattutto a garantire alla popolazione i diritti civili, politici e religiosi, spesso riflettendo le diversità delle comunità di coloni europei che le fondarono.
Questo punto è fondamentale per capire come si formò quel terreno fertile per lo sviluppo di idee rivoluzionarie di governo e libertà personale che avrebbero poi portato alla lotta per l’indipendenza dal dominio britannico.
Storia delle 13 Colonie Americane
Boston Tea Party
Il Boston Tea Party è un evento storico avvenuto il 16 dicembre 1773 a Boston. Un gruppo di coloni americani, travestiti da nativi americani, assaltò delle navi ancorate nel porto della città, scaricando in mare oltre 300 casse di tè. Questa azione fu una risposta diretta alle leggi fiscali imposte dalla Gran Bretagna, che miravano a concedere alla Compagnia delle Indie Orientali il monopolio sul tè venduto nelle colonie.
Questo episodio segnò l’inizio di un movimento di protesta che culminò nella Rivoluzione Americana. Il grido dei coloni “No taxation without representation” esprimeva il loro malcontento verso il trattamento ricevuto dalla Corona Inglese e la loro ferma determinazione a lottare per i propri diritti.
La Dichiarazione di Indipendenza Americana
Uno fra i documenti più importanti della storia americana con il quale si dette concretamente il via alla Guerra di Indipendenza. Fu adottata il 4 luglio 1776 dal Secondo Congresso Continentale, riunito nella città di Philadelphia. Oltre ad elencare tutte le rimostranze che le colonie avevano nei confronti della Corona Inglese, il documento conteneva anche un’eloquente affermazione sui diritti inalienabili di ogni uomo, che includevano la vita, la libertà e la ricerca della felicità.
Questo documento non rappresentò quindi solo il primo passo verso la formazione degli Stati Uniti come nazione indipendente, ma ebbe anche un notevole impatto sulla filosofia politica, ispirando altri movimenti di liberazione e costituzioni in tutto il mondo
Storia della Dichiarazione di Indipendenza
La Guerra d’Indipendenza
Con “Guerra d’Indipendenza Americana”, si intende il conflitto che si scatenò tra le tredici colonie britanniche in Nord America e la madrepatria, fra il 1776 e il 1783 e fu il risultato di crescenti tensioni politiche e fiscali fra coloni e madrepatria.
Nonostante la significativa disparità militare e logistica tra i due contendenti, le colonie americane sfruttarono l’ampio supporto popolare e l’assistenza cruciale da parte di alleati stranieri, in particolare la Francia. La distanza geografica delle truppe britanniche dalla madrepatria e i costi ingenti per mantenere un esercito oltre oceano, uniti a importanti vittorie militari sul campo, determinarono la vittoria delle Colonie che, con il trattato di Parigi del 1783 videro riconosciute la loro indipendenza.
Storia della Rivoluzione Americana
La Costituzione Americana
Il documento fondativo degli Stati Uniti che regola la struttura dello stato e i limiti del governo federale. Ratificata nel 1787 è la suprema fonte di diritto degli Stati Uniti d’America delineando le leggi e i principi su cui si fonda la nazione. Nata come un compromesso fra diverse visioni politiche riguardo a quello che sarebbe dovuto essere il ruolo dello stato della nascente nazione, introdusse un complesso sistema di controllo e bilanciamento (checks and balances) fra i vari rami del governo in modo che venisse ridotto al minimo il rischio di abusi di potere.
La Costituzione Americana con i suoi primi 10 emendamenti incluse anche il Bill of Rights, ovvero quella Carta dei Diritti che garantiva le libertà fondamentali di espressione, religione e stampa ai suoi cittadini.
Storia della Costituzione Americana
La Bandiera Americana
La bandiera americana, adottata nel 1777 con 13 stelle e strisce per le colonie originali, è un simbolo dell’evoluzione degli Stati Uniti. Nel tempo, è stata modificata fino a includere 50 stelle, riflettendo l’espansione del paese fino alla configurazione attuale (ogni stella rappresenta infatti uno stato).
Ogni cambiamento nella bandiera segna una fase importante della storia americana, dall’indipendenza alle aggiunte dei nuovi stati, rendendola un emblema della crescita nazionale.
Storia della Bandiera degli Stati Uniti
La Guerra di Secessione
La Guerra di Secessione Americana (conosciuta anche con il nome di Guerra Civile) venne combattuta negli anni che vanno dal 1861 al 1865 fra gli Stati Confederati del Sud di Jefferson Davis e gli stati Unionisti del Nord guidati da Abraham Lincoln.
Originata da profonde divisioni su questioni legate alla schiavitù e al ruolo degli stati rispetto al governo federale, la guerra ebbe effetti devastanti sia nella società che nell’economia americana sia nel breve che nel lungo periodo.
La vittoria dell’Unione ebbe come conseguenza l’abolizione della schiavitù (attraverso la ratifica del Tredicesimo Emendamento) e la preservazione dell’unità nazionale che, dopo poco più di 80 anni dalla guerra d’Indipendenza, era stata già messa in serio pericolo.
Storia della Guerra di Secessione
Gli USA nella Prima Guerra Mondiale
Dopo tre anni di neutralità da quando era scoppiato il primo conflitto mondiale nel 1914, gli Stati Uniti entrarono ufficialmente in guerra a fianco dell’Intesa contro l’esercito degli Imperi Centrali.
La decisione non fu presa alla leggera e solo la minaccia rilevata dal Telegramma Zimmerman, che proponeva un’alleanza militare tra Germania e Messico contro gli Stati Uniti, spinse sia l’opinione pubblica che il governo americano a intervenire in prima persona. L’ingresso degli USA nel conflitto segnò un vero e proprio punto di svolta, fornendo alle nazioni alleate in difficoltà un rinnovato supporto sia militare che finanziario.
Storia dell’Intervento USA nella Prima Guerra Mondiale
La grande crisi del 1929
La crisi dell’economica americana iniziò nel 1928 con la caduta dei prezzi agricoli e esplose il 29 ottobre del 1929 quando affondò la Borsa di New York. Quel giorno scesero rapidamente gli indici di numerosi titoli e continuarono la loro discesa per tre mesi consecutivi innescando una catena di eventi che portarono alla Grande Depressione, un periodo di profonda crisi economica globale che durò fino all’inizio degli anni ’40.
Il presidente Franklin D. Roosevelt rispose con il New Deal, una serie di riforme economiche e sociali volte a ristabilire la fiducia nella finanza e a fornire sostegno diretto ai disoccupati e ai poveri, riformando profondamente il ruolo del governo federale che da quel momento interveniva in modo diretto nell’economia.
Storia della Grande Depressione
Gli USA nella Seconda Guerra Mondiale
Gli Stati Uniti entrarono nella Seconda Guerra Mondiale dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor nel dicembre del 1941. L’impegno bellico stimolò un’enorme crescita industriale e tecnologica, consolidando la posizione degli Stati Uniti come superpotenza mondiale e, come nel caso della Prima Guerra Mondiale, fu decisiva per la vittoria degli Alleati.
A differenza del dopoguerra precedente in questo caso gli Stati Uniti si impegnarono in prima persona nella creazione delle Nazioni Unite un’organizzazione nata con lo scopo di prevenire in futuro il ripetersi di guerre così distruttive come le ultime due.
Storia dell’Intervento USA nella Seconda Guerra Mondiale
La Guerra Fredda
L’espressione guerra fredda fu coniata dal giornalista americano Walter Lippman e vuole caratterizzare una contrapposizione ideologica nata dopo la Seconda Guerra Mondiale quando gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica emersero come superpotenze mondiali antagoniste, dando il via a un esteso periodo di tensioni geopolitiche.
Sebbene questa tensione non sfociò mai in un conflitto diretto tra le due superpotenze, la Guerra Fredda influenzò profondamente la politica internazionale per quasi mezzo secolo, fino al collasso dell’Unione Sovietica nel 1991.
La Guerra in Vietnam
Conflitto combattuto tra il 1960 e il 1975 in Vietnam, che oppose il regime sudvietnamita al Fronte Nazionale di Liberazione sostenuto dal Vietnam del Nord e che vide l’intervento diretto degli Stati Uniti. Questa guerra fu parte della più ampia strategia americana di contenimento del comunismo durante la Guerra Fredda.
Nonostante un massiccio impegno militare e finanziario, gli Stati Uniti non riuscirono però a ottenere una vittoria decisiva, e la loro partecipazione si concluse con l’accordo di pace del 1973 e il ritiro delle truppe. Il conflitto ebbe profonde ripercussioni sulla società americana, portando a numerose proteste interne incrinando il ruolo degli USA nel mondo.
Storia della Guerra del Vietnam
Il Ku Klux Klan (KKK)
Il Ku Klux Klan (KKK) nacque originariamente negli Stati Uniti dopo la Guerra Civile, con l’intento iniziale di essere un’organizzazione filantropica formata da veterani sudisti. Tuttavia, rapidamente si trasformò in un movimento violento che promuoveva la supremazia bianca, l’antisemitismo e la xenofobia.
Le sue azioni violente, indirizzate non solo contro gli afroamericani ma anche contro ebrei e cattolici, raggiunsero il loro apice negli anni ’20 del XX secolo, prima di declinare gradualmente, anche a causa dell’azione repressiva del governo federale.
Storia dei Movimenti per i Diritti degli Afroamericani
I movimenti per i diritti civili degli afroamericani rappresentano una parte cruciale della storia degli Stati Uniti. La fase moderna di questi movimenti ebbe inizio negli anni ’50 e ’60, con l’emergere di figure iconiche come Martin Luther King Jr., Rosa Parks e Malcolm X. Tra gli eventi storici più significativi di questo periodo si annoverano il boicottaggio degli autobus di Montgomery e la marcia su Washington.
Le pressioni politiche generate da questi movimenti portarono all’approvazione di leggi fondamentali come il Civil Rights Act del 1964 e il Voting Rights Act del 1965, i quali abolirono le leggi discriminatorie e favorirono una maggiore giustizia sociale.
Storia dei Movimenti per i Diritti Civili
I Presidenti Americani
Da George Washington, il primo presidente e padre fondatore, passando per Abraham Lincoln, che guidò la nazione durante la Guerra Civile, e Franklin D. Roosevelt, che traghettò il paese attraverso la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, ecco la lista dei 46 Presidenti Americani con partito d’appartenenza, date del mandato e data e luogo di nascita.
11 Settembre
Gli attentati dell’11 settembre 2001 furono una serie di attacchi suicidi terroristici coordinati contro gli Stati Uniti d’America avvenuti l’11 settembre 2001. Il gruppo terroristico al Qaida fu il mandante dei dirottatori che fece precipitare gli aerei sul World Trade Center di New York, sul Pentagono e su Shanksville, in Pennsylvania.
Questi attacchi non solo causarono la morte di quasi 3.000 persone, ma hanno anche portato a significative e profonde trasformazioni nelle politiche di sicurezza nazionale e internazionale degli Stati Uniti e dei loro alleati.