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USA con bambini piccoli: consigli pratici per l’organizzazione del viaggio

Aprile 4, 2024 /

Vi state chiedendo se un viaggio con bambini piccoli negli Stati Uniti sia un’impresa possibile o follia pura? È la stessa domanda che mi sono posto io e alla fine ho deciso di verificare sul campo: questa estate, io, mia moglie e mio figlio Giacomo (quasi 2 anni) abbiamo deciso di provare quest’avventura: un indimenticabile on the road di 15 giorni negli States.

Avevamo tante domande e dubbi: sono abituato a esplorare gli Stati Uniti in lungo e in largo ma con un bimbo piccolo non è proprio la stessa cosa. I nostri principali “timori” riguardavano il viaggio in aereo e lo smaltimento del jet lag, ma anche, seppur in misura minore, come avrebbe reagito alle non poche ore di viaggio in auto e ai 5 alberghi che avremmo cambiato. È ovvio che in definitiva ogni bambino risponde in maniera diversa alle circostanze, tuttavia penso possano essere utili una serie di consigli utili basati sull’esperienza per prepararvi a vivere questa meravigliosa avventura.

Prima di elencarli uno a uno ci tengo a dirvi che per me è stata un’esperienza stupenda. Non sono mancate le difficoltà, specie durante il viaggio aereo di andata, ma l’intera vacanza si è rivelata una bellissima sorpresa: Giacomo tutti i giorni era felicissimo di ciò che gli proponevamo, il suo entusiasmo era contagioso e l’impressione è che sia cresciuto insieme a noi durante il viaggio. Inutile dire che più di tutto ha amato gli animali (i bisonti sono diventati il suo animale preferito!).

Fatta questa dovuta premessa, ecco alcuni consigli pratici per organizzare un viaggio in USA con bambini piccoli:

Volo e jet lag: la parte più difficile…

fly and drive usa con bambini
Hill Aerospace Museum vicino a Salt Lake City

Un viaggio lungo come quelli per andare in USA è impegnativo per un adulto, figuriamoci per un bimbo piccolo. Da mettere in conto c’è l’eccitazione della novità, le difficoltà a farlo dormire e lo spazio limitato entro cui fargli sgranchire le gambe (sostanzialmente le 2 corsie). Indispensabili per la sopravvivenza sono ovviamente giochi, libretti e gadget vari (alcune delle compagnie ne distribuiscono di propri sui voli a lungo raggio, ad esempio KLM, niente gadget invece per Delta).

Lo schermo tv dedicato a ogni passeggero ha una serie di cartoni animati e giochi interattivi, tuttavia noi non lo abbiamo usato moltissimo, soprattutto per il fatto che Giacomo non voleva mettersi le cuffie. A quel punto siamo ricorsi all’uso del tablet, su cui avevo preventivamente scaricato i cartoni animati. Era la prima volta che glielo davamo e quindi ci siamo giocati un po’ l’effetto sorpresa, in ogni caso, anche se cerchiamo di farglielo usare il meno possibile (ci sembra un po’ presto), si è rivelata un’ottima risorsa nei momenti di difficoltà, visto che si può ascoltare l’audio anche a volumi bassi senza dare fastidio agli altri e senza doversi mettere le “fastidiose” cuffie.

Ecco poi una serie di aspetti che penso sia importante considerare:

  • culle: se vostro figlio rientra in un peso intorno ai 10 kg potete usare delle culle apposite per farlo dormire altrimenti dovrete “spaparanzarlo” sul seggiolino o direttamente su di voi se non gli avete prenotate un posto
  • posto a sedere o in collo? Fino all’età di 2 anni, se portate vostro figlio in collo non pagherete il biglietto per lui (ed è un bel risparmio), se invece volete un posto dedicato potrete usufruire di uno sconto a seconda della compagnia (solitamente dal 20 al 30%). In questo secondo caso il bimbo avrà diritto allo stesso numero di bagagli di un adulto
  • scelta dei posti in aereo: con un sovrapprezzo è possibile prendere i sedili con maggiore spazio per le gambe; in un lungo viaggio aereo con un bimbo può diventare “spazio vitale”. È un’opzione da prendere in considerazione ma con molta attenzione. Ad esempio: prendere i posti in prima fila in alcuni casi può essere una pessima idea visto che spesso hanno i braccioli fissi (per l’inserimento dello schermo), questo significa che se vostro figlio è troppo grande per la culla non potrete sdraiarlo per lungo sui sedili (cosa che per noi è stata fondamentale, seduto non si addormentava facilmente)
  • seggiolino auto: potete usare il seggiolino auto in aereo, a patto che rientri nei requisiti accettati dalla compagnia aerea (troverete le informazioni necessarie sul sito della compagnia stessa). Altrimenti sarà depositato in stiva
  • passeggino: personalmente non vedo l’utilità di portarsi il passeggino a bordo, tuttavia se avete un passeggino leggero, tipo lo Yo Yo o simili, potete portarlo come bagaglio a mano. Tutti gli altri passeggini vengono depositati in stiva e non rientrano nel conteggio dei bagagli. Se il volo non è diretto, richiedete che vi venga consegnato dopo il primo scalo, così potrete riutilizzarlo in aeroporto per riprendere il secondo volo.
  • pasti: le compagnie aeree hanno un menù per bambini e solitamente va prenotato in anticipo, è soprattutto adatto ai più piccoli (per quel che abbiamo visto si tratta perlopiù di omogenizzati). Noi alla fine abbiamo optato per il menù tradizionale e Giacomo ha gradito
  • smaltimento del jetlag: era uno degli aspetti che temevo di più perché Giacomo non ha mai dormito benissimo e aveva cominciato da un mesetto a tirare dritto tutta la notte, ma alla fine è andata molto meglio di quanto pensassi, il bimbo si è ambientato velocemente. Per noi ha funzionato la scelta di prendere un aereo che arrivava a destinazione nel tardo pomeriggio, metterlo a letto non è stato complicato, si è svegliato una volta, biberon e via!

Attenzione: Queste informazioni sono basate sulla mia esperienza con KLM, AirFrance e Delta e rispecchiano la prassi di molte altre compagnie, tuttavia vi consiglio sempre di ricontrollare sui vari siti ufficiali per verificare in caso le cose cambiassero nel tempo.

Per la ricerca del volo vi rimando alla mia guida su come trovare un volo USA low cost.

Come noleggiare un’auto in USA con bambini

itinerari usa con bambiniOvviamente la macchina ci vuole bella spaziosa e con un bel bagagliaio (oltre alle valigie c’è da considerare il passeggino); appena vi viene consegnata dategli subito un’occhiata e chiedete di sostituirla in caso non fosse abbastanza capiente. Per quanto riguarda il seggiolino auto c’è da considerare quanto segue:

  • noleggiare un seggiolino auto costa 4/5 $ al giorno (prezzi Alamo).
  • potete portarlo voi da casa, usandolo anche per l’aereo; risparmierete sul noleggio ma può non essere praticissimo visto che avrete anche i bagagli al seguito in aeroporto
  • potete comprarlo negli Stati Uniti. In centri commerciali tipo Wallmart si possono trovare seggiolini auto a partire da circa 30 $ e sono molto probabilmente migliori di quelli che vi fornirà la compagnia di autonoleggio. Anche in questo caso c’è un aspetto negativo da considerare: se ritirate l’auto appena arrivati dopo il viaggio intercontinentale dovreste cercare un Wallmart vicino, non è scontato, inoltre rimane il problema che vostro figlio sarà senza seggiolino fino all’approdo al centro commerciale. La soluzione migliore sarebbe a mio avviso quella di noleggiare il seggiolino per un solo giorno e poi riportarlo l’indomani in una delle tante sedi della compagnia di noleggio nei dintorni. Non ho mai provato questa soluzione in realtà quindi non so dirvi se sia veramente percorribile.

Altre 2 considerazioni per l’acquisto di un seggiolino auto:

  1. visto che il viaggio è concepito come un on the road, l’altezza del seggiolino ha la sua importanza. Se un bambino non riesce a vedere bene fuori dal finestrino si annoierà molto prima durante il viaggio (almeno per Giacomo è così 🙂 ).
  2. se noleggiate il seggiolino auto insieme alla macchina dovrete comunque provvedere voi al montaggio. Solitamente le compagnie non vogliono assumersi responsabilità.

Occorre poi tenere in considerazione tutti gli altri aspetti necessari per il noleggio standard. Prima di noleggiare una macchina vi consiglio di leggere la nostra guida su come noleggiare un’auto in USA.

Come prenotare un albergo per famiglie in USA

viaggio usa con bambini piccoliPer la ricerca di un alloggio con un bambino piccolo in USA per noi è stato molto importante scegliere sistemazioni che avessero almeno il microonde e il più delle volte la cucina (spesso dotata di tutto il necessario, inclusa pellicola per involtare il cibo, sale, zucchero, buste x la spazzatura, detersivo x piatti ecc…). Per la notte ci sono sostanzialmente 2 possibilità:

  • alberghi con lettino in stanza: molte strutture lo forniscono gratuitamente, ma altre chiedono un supplemento. Il termine che si usa per richiederlo solitamente è baby cot, crib o pack and play; per maggior sicurezza chiedete se ci sono anche le lenzuola e specificate l’età del bambino.
  • alberghi senza lettino: potete cavarvela optando per una camera con 2 letti queen size o 1 letto king size, a seconda che preferiate far dormire vostro figlio con voi o in un letto separato. Nel secondo caso, anche una camera con 1 queen/king size più un divano letto può andar bene (chiedendo sempre se le lenzuola sono incluse).

Per la scelta dell’alloggio vi rimando ai miei consigli su come trovare un albergo per bambini a New York, dove ho spiegato la procedura che solitamente uso su Booking valida anche per qualsiasi altra città negli Stati Uniti.

Ristoranti per bambini in USA

La ristorazione per bambini in USA è ben organizzata. Quasi tutti i ristoranti hanno:

  • seggiolone: in molti vi faranno addirittura scegliere fra seggiolone e alzasedia
  • gadget per intrattenere i bambini: solitamente cere, fogli con giochini da colorare o quiz da risolvere per i bimbi più grandi
  • kids menu: noi lo abbiamo usato raramente perché spesso consiste in hamburger, patatine, mac&cheese, hot dog ecc… e spesso Giacomo preferiva mangiare le cose che prendevamo anche noi. Fra l’altro come saprete le porzioni americane sono grandi e spesso le condividevamo con lui risparmiando
  • cestini x picnic: nei pressi dei parchi nazionali, ad esempio Yellowstone, possono tornare molto utili. Per averli chiedete un box lunch. Noi ci siamo fermati da Ernie’s Bakery and Deli e da Running Bear Pancake House, entrambi a West Yellowstone

Itinerario baby friendly

tour usa con bambiniSpesso mi scrivono chiedendomi un itinerario adatto ai bambini, in realtà la maggior parte delle mete che potete inserire in un itinerario per adulti vanno benissimo anche per i più piccoli, occorre semplicemente fare attenzione a come vengono combinate alla luce delle attitudini di vostro figlio. Io personalmente ho considerato di una certa importanza i seguenti fattori:

  • ridurre, nella misura del possibile, gli spostamenti in auto, alternando giornate di spostamento ad altre un po’ più statiche, non sempre è possibile ma qualcosa si può fare. Su questo aspetto poi occorre essere un po’ elastici cercando di coprire le tratte più lunghe nell’ora del sonnellino
  • diminuire il numero di alloggi, cercando di stare qualche notte in più nello stesso albergo
  • puntare su zone dalle temperature più basse, cercando di evitare, se possibile, lunghe camminate sotto il caldo cocente

Seguendo questi criteri, secondo me un’ottima zona è quella nell’area di Yellowstone, un parco perfetto per i bambini (le escursioni principali sono su passerelle di legno adatte anche ai passeggini, ecco una lista completa), dove è possibile stanziarsi per più giorni nello stesso albergo (trovate tutte le info relative nel mio itinerario di Yellowstone) e le temperature sono sicuramente più basse dei parchi del Southwest.

A titolo esemplificativo aprendo questo box trovate l’itinerario completo di 15 giorni che abbiamo fatto; se invece siete interessati ai parchi della West Coast vi rimando ai diari di viaggio pubblicati nella nostra sezione viaggi con bambini.

Il mio itinerario
  1. Arrivo a Salt Lake City
  2. Salt Lake City – visita alla città
  3. Salt Lake City – Antelope Island – Hill Aerospace Museum
  4. Salt Lake City – Bonneville Salt Flats – This Is The Place Heritage Park
  5. Salt Lake City – Mesa Falls – West Yellowstone
  6. West Yellowstone – Nevada City – Virginia City
  7. West Yellowstone – Mammoth Hot Spring – Norris Geyser Basin
  8. West Yellowstone – Upper Geyser Basin – Midway Geyser Basin
  9. West Yellowstone – Grand Canyon of the Yellowstone – Lamar Valley – Cody
  10. Cody – visita alla città
  11. Cody – esplorazione dei dintorni
  12. Cody – Buffalo Bill Scenic Byway – Lake Yellowstone – Hayden Valley – Grand Teton – Jackson
  13. Jackson – Grand Teton
  14. Jackson – Salt Lake City
  15. Salt Lake City – ritorno in Italia

Se intendete riprodurre un itinerario simile vi segnalo in particolare questi articoli:

Come attrezzarsi per le escursioni in montagna?

vista-grand-teton
Grand Teton

Se vi accontentate di visitare i parchi USA senza avventurarvi in camminate particolari potete cavarvela in molti casi con il passeggino, ma se volete inoltrarvi in trail meno battuti o impegnativi avrete bisogno di altro. Spesso in questi casi si ripiega su uno zaino porta bimbi (tipo questo per intendersi); si tratta di ottimi prodotti, ergonomici e progettati appositamente per il benessere e la comodità del bambino, ma per me sono un po’ troppo ingombranti (fra passeggino e valigie varie non mi avrebbero reso la vita facile in aeroporto).

Consiglio piuttosto un marsupio baby carrier, molto più piccolo, ripiegabile e poco ingombrante. Ci sono molti modelli acquistabili su internet, consiglio di prenderne uno con spallacci morbidi (che alla lunga non diano fastidio al bambino), conforme agli standard europei per quanto riguarda la posizione delle anche e adattabile in 3 posizioni (frontale, retro e sui fianchi). Io ho comprato il Neko Switch Baby ed è adatto per bambini fino a 15 kg, quindi facilmente riutilizzabile anche in futuro e al di fuori di questo viaggio. Un’altra opzione molto buona, abbastanza simile, è il Baby Monkey. Le principali differenze fra i due sono che lo Switch Baby ha gli spallacci più larghi del Baby Monkey, mentre quest’ultimo ha la panciera più alta. Quindi dipende se preferite avere maggiore comfort sulle spalle o sulla vita.

Dritte utili per la sopravvivenza

usa con i bambini piccoli come arrangiarsiEcco alcune dritte finali che penso potranno esservi utili:

  • Ingresso a musei e attività: fino a 2 anni, ma spesso anche di più, i bambini non pagano nulla all’ingresso presso musei o attrazioni varie
  • Bagni attrezzati: troverete facilmente bagni attrezzati con fasciatoi in ristoranti, centri commerciali, musei e a volte anche in alcuni parchi. Talvolta si possono trovare anche family restrooms dove possono entrare sia babbo che mamma. Fuori dai bagni dei centri commerciali sono spesso predisposte fontanelle ad altezza bambino per farlo bere in autonomia
  • Walmart e supermarket: i grandi superstore sono la vera risorsa a cui affidarsi in caso di necessità, con moltissimi prodotti per bambini: pannolini (diapers), snack, succhi di frutta, biscotti, biberon vari, pappe pronte, libri per piccoli, giochi ecc….
  • Assicurazione sanitaria: Ricordate che anche per il bambino è necessaria l’assicurazione per le spese mediche. Solitamente, per un viaggio singolo, la polizza famiglia incide di circa 20 euro in più rispetto alla polizza coppia. Per orientarvi nella scelta in questo ampio mercato vi rimando alla nostra guida su come scegliere l’assicurazione sanitaria per un viaggio in USA.
  • Passaporto: prima di partire ricordate che anche vostro figlio avrà bisogno del passaporto. In proposito date un’occhiata alla nostra guida su come fare un passaporto per minorenni.

Come noleggiare l’attrezzatura per i bambini?

Se volete fare un viaggio negli USA con bambini, e avete preso in considerazione l’idea di noleggiare buona parte dell’attrezzatura per evitare di portarvela in aereo, c’è una soluzione interessante: BabyQuip. Questo sito permette di noleggiare da privati qualsiasi tipo di attrezzatura per bambini: lettini da campeggio, culle, seggioloni, passeggini, seggiolini auto, zaini portabambini e molto altro. Potete selezionare la città, il periodo per il quale avete bisogno dell’attrezzatura e, quando avrete scelto la persona da cui noleggiare, mettervi d’accordo per il ritiro. Per maggiori informazioni, cliccate il link sottostante.

Scopri BabyQuip

Per concludere… qualche aneddoto incoraggiante

stati uniti con bambini dove andare
Locale a Jackson, Wyoming

Per concludere vorrei sottolineare un aspetto che per me fa la differenza: andare negli Stati Uniti con un bimbo significa muoversi in un’ambiente molto accogliente e concepito in funzione anche dei più piccoli. Non sto parlando solo delle tante piccole accortezze e facilitazioni che troverete, ma anche e soprattutto della cordialità delle persone e della loro semplicità e ospitalità, specie nei confronti dei bambini. Ecco alcuni aneddoti che mi sono capitati, giusto per rendere l’idea:

  • una sera, in un ristorante di Cody, appena finita la cena, ci incamminiamo verso l’uscita e una persona seduta al tavolo accanto mi ferma per dirmi: “volevo solo dirti che è stato uno spettacolo guardare tuo figlio stasera, grazie”. Giacomo in realtà non aveva fatto niente di particolare eppure lui era contento che ci fosse
  • un altro giorno, diretti verso un altro ristorante (eh sì ci trattiamo bene quando siamo negli States 🙂 ), un signore sconosciuto incrocia Giacomo, lo saluta caldamente, lo tira su e lo abbraccia. Un gesto che mi ha un po’ stranito e colpito al tempo stesso
  • un’altra volta ci è capitato che un genitore ci fermasse perché aveva visto che Giacomo aveva lo stesso giocattolo di suo figlio (un librettino per imparare i nomi di cose e animali comprato a Wallmart e che ci ha letteralmente salvato la vita); questa circostanza è diventata un ottimo pretesto per conoscersi e fare 2 chiacchiere
  • ancora, in un parco nazionale, il bambino si era sbucciato il ginocchio. I ranger sono stati gentilissimi, provvedendo salviette igieniche, alcool, cerotti, insieme a un gioco per riconoscere gli animali e foto di rito tutti insieme.

Insomma ogni occasione può diventare lo spunto per incontrarsi, conoscersi o anche solo per esprimere la propria contentezza per il semplice fatto che l’altro c’è; questa semplicità e accoglienza è una delle caratteristiche che più amo del popolo americano… dopo qualche giorno Giacomo non faceva che ripetere queste 3 parole: Hi, Thank you, Bye bye.

Altri consigli per organizzare un viaggio con bambini
Ecco tutti i nostri articoli dedicati all’argomento: sezione dedicata

Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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