Medicine negli Stati Uniti

Medicine negli Stati Uniti: cosa portare e come comprarle in viaggio

Gennaio 17, 2024 /

Come portare e acquistare medicinali negli Stati Uniti? Quali farmaci si possono mettere in valigia? Occorre dichiararli alla dogana? Come si chiamano le medicine in inglese? Ci sono vaccini da fare prima di partire per gli USA? Sono molte le domande che possono sorgere mentre si prepara un viaggio negli Stati Uniti; di seguito tenterò di dare risposta almeno alle principali, per partire senza timori e con qualche dubbio in meno riguardo a questo tema così complesso.

Quali farmaci posso portare negli USA?

Controlli aeroporto liquidi medicine

Gli Stati Uniti sono fra i paesi più rigidi per quanto riguarda il trasporto di medicinali. Quindi è giusto, prima di partire, chiedersi quali medicine puoi portare. La notizia positiva è che pressoché tutti i farmaci da banco possono essere portati (nelle dose minime che normalmente si portano in vacanza) senza restrizioni.

Se invece assumi regolarmente farmaci che richiedono la prescrizione medica, qualunque sia la patologia relativa, ricordati di dichiararlo per non rischiare problemi alla dogana. Per stare più tranquillo, procurati una prescrizione medica in lingua inglese, dove siano specificati chiaramente sia la patologia sia il medicinale, inclusi eventuali dispositivi medici, come le siringhe, necessari alla somministrazione.

Quali medicine posso portare nel bagaglio a mano?

Il principale cruccio per chi deve portare medicinali nel bagaglio a mano riguarda i liquidi (ad esempio sciroppi o farmaci in fiale). Devi sapere che di norma per i farmaci non viene applicata la limitazione dei 100 ml per via della quale, ad esempio, non possiamo portare le bottigliette d’acqua o i flaconi di shampoo in aereo. Devi però avere con te la prescrizione medica relativa a quel medicinale.

Attrezzature e dispositivi medici

Come mi devo comportare con le siringhe, o altri dispositivi medici? Normalmente, non ci sono restrizioni particolari e se le metti nel bagaglio in stiva non avrai problemi. Se invece ne hai bisogno nel bagaglio a mano, dovrai portare con te la prescrizione medica relativa. Tra gli esempi si può citare il kit di misurazione dei livelli di zuccheri nel sangue, necessario a chi è affetto da diabete, oppure l’autoiniettore di epinefrina (EpiPen) per chi soffre di gravi allergie a rischio di shock anafilattico.

Protesi in aereo: controlli e passaporto protesico

Non ci sono restrizioni a viaggiare in aereo con una protesi. Se ti stai preparando al primo viaggio da quando hai messo una protesi e hai timore riguardo al metal detector o in generale ai controlli aeroportuali, puoi stare tranquillo. Quando ti recherai al controllo, annuncia di avere quella determinata protesi, soprattutto se include parti metalliche, così da non rischiare di far suonare il metal detector.

Se vuoi essere sicuro al 100% (ma ribadisco, non ci sono obblighi a riguardo), puoi farti fare dal medico un certificato da poter mostrare ai controlli aeroportuali. Esiste anche la possibilità di ottenere il cosiddetto passaporto protesico, che può essere richiesto all’ortopedico o alla struttura dove è stato fatto l’intervento.

Questo documento attesta la presenza della protesi e tutti i dettagli relativi. Può essere utile per superare velocemente i controlli anche negli aeroporti dove sono più rigidi, ma soprattutto si rivela importante in caso di infortunio durante il viaggio, da mostrare in ospedale.

Prodotti per neonati: latte e medicinali

Viaggi con un neonato e ti chiedi cosa puoi portare? Che si tratti di latte artificiale o latte materno, l’alimento per i neonati e lattanti è ammesso a bordo degli aerei. Per le specifiche e le quantità, ci possono essere delle differenze tra una compagnia aerea e l’altra, ma si tratta comunque di quantità più che sufficienti ad affrontare la tratta in questione. Una volta atterrati, invece, non ci sono restrizioni per l’ingresso nel paese. Per quanto concerne i medicinali, vale quanto detto riguardo agli adulti.

Come acquistare medicinali negli USA?

Comprare medicine negli USA

Può capitare di trovarsi già in viaggio e di aver bisogno di un medicinale. Personalmente mi è capitato di dover acquistare una pomata per il dolore alla cervicale, causato dalla gelida aria condizionata nei mezzi pubblici: sono salito sul bus accaldato in una torrida giornata estiva ed era il mio primo viaggio negli USA, quindi ancora non sapevo che mi sarei trovato a viaggiare in un frigorifero con le ruote e che essendo sudato avrei dovuto coprirmi meglio sui mezzi. Come si dice, si impara dai propri errori, ma lì per lì mi sono anche dovuto mettere alla ricerca delle medicine adatte.

Una necessità simile l’ha avuta anche un amico che era con me in un altro viaggio: ha concluso un percorso trekking con una bella storta alla caviglia e abbiamo dovuto cercare un rimedio per non farlo zoppicare tutto il resto del viaggio. Ma a quanti sarà capitato di dover comprare una Tachipirina per la febbre, o qualcosa per il mal di pancia, o altri farmaci che in Italia sono acquistabili senza difficoltà?

Sicuramente avrai visto in qualche film una scena dove il protagonista di turno prende una manciata di aspirine da un barattolo: ecco, sappi che negli Stati Uniti queste confezioni abbondanti di alcuni farmaci da banco si trovano anche nei supermercati. Si tratta di quei medicinali che non hanno bisogno di una ricetta e che quindi puoi acquistare facilmente in qualunque farmacia e, in certi casi, anche nei supermercati e nelle parafarmacie presenti bene o male in molti centri commerciali.

Come si chiama la Tachipirina negli USA? E gli altri farmaci da banco?

Come capire se un farmaco è acquistabile senza ricetta? Se lo cerchi in un supermercato, la cosa più semplice è cercare sugli scaffali: se si tratta di un farmaco di uso molto comune (come un analgesico ad esempio), sarà abbastanza facile trovarlo. Se invece ti rechi in farmacia, chiedi direttamente: se hai bisogno della ricetta, ti verrà fatto presente e non ti verrà venduto quel farmaco.

Ma per chiedere è fondamentale conoscere il nome di ciò che si cerca. In Italia siamo abituati a chiamare molti farmaci di uso comune con il nome del marchio più famoso. Già spostandoci in altri paesi europei, ci rendiamo conto che è molto più diffusa l’abitudine a utilizzare il nome del principio attivo, a prescindere dal marchio.

Sapere ad esempio che la Tachipirina è paracetamolo e il Moment o il Brufen sono ibuprofene, può essere l’unico modo per chiedere quel farmaco all’estero, anche perché il nome commerciale del medesimo medicinale può essere diverso da paese a paese.

Non solo: ricordiamoci che stiamo parlando degli Stati Uniti, pertanto bisogna conoscere il nome in inglese. Ecco un piccolo glossario che può esserti utile per i farmaci di prima necessità più comuni, che possono essere acquistati senza bisogno di ricetta medica.

Nome dei farmaci più comuni:

  • Tachipirina (paracetamolo): acetaminophen
  • Aspirina (acido acetilsalicilico): aspirin
  • Moment / Brufen / Nurofen (ibuprofene): ibuprofen
  • Oki / Fastum (ketoprofene): ketoprofen
  • Voltaren / Dicloreum (diclofenac): diclofenac
  • Imodium (loperamide): loperamide
  • Antistaminico: antihistamine

Medicine che necessitano di ricetta: come fare?

Le cose si complicano quando bisogna comprare un farmaco che ha bisogno della prescrizione medica. Bisogna fare una distinzione fra i farmaci necessari a fronteggiare malattie che emergono in viaggio e quelli invece relativi a patologie preesistenti.

Per tutte le necessità mediche che possano emergere durante il viaggio, puoi fare riferimento alla compagnia assicurativa con cui hai stipulato la polizza di viaggio (se devi ancora stipulare acquistarne una puoi leggere la nostra guida su come scegliere la migliore assicurazione sanitaria per gli USA). Per la maggior parte delle compagnie (ma azzarderei per tutte) in questi casi si deve attenersi alla seguente procedura: quando emerge la necessità di acquistare un farmaco, contatta la centrale operativa o il servizio clienti dedicato (quando sottoscrivi la polizza c’è sempre un numero di telefono di riferimento, o in certi casi addirittura una chat tramite app sullo smartphone). Spiegando la situazione, verrai reindirizzato al centro medico di riferimento più vicino per farti fare la ricetta, o comunque ti verrà detto come ottenere la prescrizione medica.

La situazione è differente in caso di malattie pregresse, per le quali quasi nessuna compagnia assicurativa copre né le terapie regolari, né quelle necessarie in caso di aggravamento della malattia preesistente stessa. Se sei affetto da una patologia che implica l’assunzione regolare di farmaci, le cose da fare sono due: metti in valigia una quantità sufficiente di quel determinato medicinale e porta una prescrizione medica tradotta in inglese. Non potrai acquistare i medicinali in farmacia con la ricetta italiana, ma ti servirà sia in aeroporto (nel caso che ti venga chiesto di giustificare il trasporto di quelle medicine) sia al centro medico o ospedale a cui ti rivolgerai per procurarti la ricetta americana necessaria all’acquisto.

Assicurazione sanitaria per il tuo viaggio: come sceglierla

Assicurazione viaggio medicine

Come saprete, fuori dall’Unione Europea non siamo coperti dalla nostra tessera sanitaria per le spese mediche e gli Stati Uniti sono uno dei paesi al mondo dove farsi curare ha i costi più elevati.

Per un infortunio o una necessità medica anche minima, incluso l’acquisto di alcuni medicinali, si rischia di dover sborsare una cifra davvero alta: ecco perché non è il caso di partire senza una polizza, considerando anche che quelle basilari hanno prezzi davvero irrisori. Che cosa coprono le polizze? Dipende da compagnia a compagnia, ed è per questo che ti lascio di seguito il link alla nostra pagina dedicata, dove troverai tutte le informazioni dettagliate.

Come spedire medicinali negli USA

Spedire medicine negli Stati Uniti

Alcuni ci scrivono chiedendo: è possibile spedire medicinali negli Stati Uniti? La risposta semplice è No, però ci sono delle eccezioni. Innanzitutto c’è da dire che i farmaci da banco si possono spedire, ma non ha molto senso farlo. Acquistarli direttamente negli USA è la cosa più logica e conveniente: i prezzi sono similari o in certi casi anche inferiori, pertanto non ci sono motivi validi per pagare una costosa spedizione intercontinentale per un prodotto che si può liberamente comprare in loco.

Gli unici farmaci che potrebbe aver senso spedire sono quelli che necessitano di ricetta medica per aggirare il problema dell’acquisto in America, ma sono proprio quelli che non si possono inviare tramite posta. Non è infatti consentito spedire negli USA farmaci soggetti a prescrizione, a meno che non siano stati approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) e che soddisfino alcuni requisiti di importazione.

Tuttavia, considerando anche i tempi di spedizione tra Italia e Stati Uniti, una questione come questa difficilmente può riguardare una vacanza. Se ci sono necessità urgenti, infatti, si può passare attraverso l’assicurazione di viaggio. Per chi vive stabilmente negli USA, o comunque per un tempo abbastanza prolungato, il consiglio è quello di sottoscrivere una polizza sanitaria a lungo termine e di interfacciarsi con i centri medici locali per ogni esigenza di carattere medico.

Farmacia da viaggio: cosa non dimenticare a casa

Kit farmacia di viaggio

Dato per assodato che i farmaci da banco si possono acquistare in loco senza difficoltà, personalmente preferisco partire sempre con una piccola farmacia da viaggio. Soprattutto per i viaggi on the road, dove magari può essere più difficile avere farmacie o centri medici a portata di mano, vale la pena dedicare un angolino della valigia a qualche medicinale di prima necessità.

Qualche suggerimento? Innanzitutto qualcosa per febbre e raffreddore: non scherzo quando dico che l’aria condizionata negli USA può risultare estrema per noi europei in tante situazioni. Questo è uno dei motivi per cui tanti turisti, soprattutto in estate, si ritrovano con il raffreddore, ma non l’unico. Ti può salire la febbre per tanti motivi e avere un antipiretico (es. Tachipirina) in borsa è meglio che andarselo a cercare.

La seconda cosa che ritengo importante per non rischiare di rovinarsi la vacanza è una cura per la diarrea. Si sa, in viaggio anche se si sta attenti e anche se ci si trova in un paese in cui non ci sono rischi legati all’acqua potabile, c’è sempre l’eventualità di dover correre in bagno all’improvviso. Ciascuno è più o meno sensibile a questo problema, però basta un caffè americano non proprio buonissimo, o magari un frappé freddo in una giornata torrida a regalarti una brutta sorpresa. Prendere dei fermenti lattici è un buon modo per prevenire disturbi intestinali in viaggio, ma un medicinale contro la diarrea in certe situazioni può salvarti la vacanza.

Si apre poi tutta la parentesi degli analgesici, antidolorifici e antinfiammatori. Ognuno si conosce e dovrebbe essere in grado di decidere quanti e quali medicinali mettere in valigia per eventuali mal di testa, mal di schiena e così via. Tuttavia, anche per chi non soffre regolarmente di dolori, mi sento di suggerire questo: soffermati un attimo sul tipo di viaggio che farai. Un conto è visitare una città, un altro è fare un on the road, un altro ancora è fare escursioni e percorsi trekking.

Legato a quest’ultimo punto, aggiungo che un piccolo kit con cerotti, garze e disinfettante è abbastanza importante se si faranno camminate ed escursioni nella natura. Il piccolo infortunio, a cui si può far fronte con un’automedicazione, può accadere a tutti. Avere in valigia una farmacia da viaggio, soprattutto se ci si avventura fuori dalle città, può evitarci di perdere ore e ore alla ricerca di un posto dove farsi curare o nel trovare la medicina giusta.

Certificato medico per viaggiare

Certificato medico per viaggiare

Ci sono casi per i quali si rivela necessario avere un certificato medico in viaggio. Donne in gravidanza o persone affette da patologie per le quali può essere sconsigliato salire su un aereo, devono dotarsi di un apposito certificato che attesti che possono volare senza controindicazioni. Ci sono poi certificati necessari per portare medicinali all’estero, o certificati necessari per riscattare una polizza di annullamento del viaggio, in caso di infortuni o malattie prima della partenza. Nell’articolo dedicato, abbiamo approfondito questo tema.

Vaccini necessari per un viaggio negli USA

Vaccino per viaggio negli USA

Che vaccini devo fare prima di un viaggio negli Stati Uniti? Fortunatamente, gli USA non sono un paese che necessiti di vaccinazioni particolari, pertanto puoi stare tranquillo perché non ti verranno richiesti certificati vaccinali o altre documentazioni. Anche riguardo al Covid-19, oggi non è più richiesto alcun documento che certifichi la vaccinazione per il Coronavirus. Tuttavia, ci sono almeno un paio di vaccinazioni consigliate quando si viaggia praticamente ovunque.

La prima è il rinnovo dell’antitetanica. Tutti l’abbiamo fatta da bambini e andrebbe fatto il richiamo ogni 10 anni, ma in tanti si dimenticano di farlo. Il richiamo si può anche acquistare in farmacia e fare con il proprio medico di base, pertanto è facile e poco costoso (una decina d’euro).

Il secondo vaccino consigliato quando si viaggia è quello contro l’Epatite A. Questa malattia si prende con il cibo (potenzialmente anche in Italia) e in diversi stati americani si sono verificati dei casi negli ultimi anni. Personalmente, viaggiando molto in diversi paesi, dopo averlo fatto mi sento più sicuro. Comunque ti suggerisco di consultare il Centro vaccinazioni internazionali della tua ASL locale.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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andrea cuminatto
Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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