Museum of the American Revolution

Museum of the American Revolution a Philadelphia: guida alla visita

Ottobre 19, 2023 /

Non c’è posto migliore per imparare la storia della Guerra d’Indipendenza se non il museo di Philadelphia dedicato alla Rivoluzione Americana. Basta fare una passeggiata nel centro della città, in particolare nell’area dell’Independence National Historical Park, per rendersi conto che nella principale metropoli della Pennsylvania quando si parla di storia ci si riferisce sempre a questo periodo cruciale che ha dato origine agli Stati Uniti d’America.

Ma la Rivoluzione Americana è stata lunga e complessa ed ecco perché una visita a questo museo può aiutare a capirne le sfaccettature e dare un senso a tanti aspetti, anche odierni, della società americana.

Dove si trova e come arrivare


Il museo si trova al 101 South 3rd Street, all’incrocio con Chestnut St., ed è facilmente raggiungibile a piedi se si sta visitando il centro storico di Philadelphia. Gli autobus 21, 42 e 57 fermano proprio di fronte al museo, ma se hai bisogno di consigli sui mezzi pubblici, dai un’occhiata al nostro articolo su come muoversi a Philadelphia.

Biglietti e orari d’apertura

Museum of the American Revolution orari e bigliettiIl museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17, ma gli orari possono essere diversi per le eventuali mostre temporanee. Gli unici giorni di chiusura sono: Capodanno, Giorno del Ringraziamento, Natale.

Il biglietto costa 24 $, ma sono previsti alcuni sconti:

  • Senior (da 65 anni in su): 19 $
  • Studenti, insegnanti e militari: 19 $
  • Bambini (6-17 anni): 13 $
  • Bambini minori di 5 anni: gratuito

Acquistando il biglietto online, si risparmia qualcosa anche sul biglietto per gli adulti. Inoltre, se intendi visitare più di un museo a Philadelphia, è possibile che ti convenga acquistare uno dei pass turistici che includono questo e altri musei, oltre a diverse attrazioni e mezzi pubblici.

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Cosa vedere nel Museo della Rivoluzione Americana

Il Museum of the American Revolution è la principale collezione americana di oggetti, manoscritti, opere d’arte e stampe riguardanti il periodo storico della Rivoluzione Americana. Tutto è iniziato con l’acquisto della tenda di George Washington, che ancora oggi è il pezzo forte del museo, e un po’ alla volta si sono aggiunti altri reperti. Oggi si contano migliaia di pezzi, inseriti in percorsi tematici che riguardano le diverse pagine di questo capitolo storico.

La tenda di Washington

Museum of the American Revolution - Tenda di George WashingtonIl reperto più importante del museo è la tenda da guerra di George Washington. Durante tutto il periodo della Rivoluzione Americana, il generale Washington si spostò con i suoi soldati dormendo nei campi militari allestiti dove necessario. La sua tenda non era un semplice riparo per la notte, ma era utilizzata anche come ufficio militare. Qui Washington pianificava le mosse da mettere in atto nelle battaglie e si riuniva con il suo segretario militare e i suoi aiutanti.

C’era poi una seconda tenda, nella quale il generale pranzava con altri membri dell’esercito. Ora questa tenda da pranzo si trova in parte in questo museo (i pali) e in parte al Colonial National Historical Park in Virginia.

Entrambe le tende furono ereditate da George Washington Parke Custis, nipote della moglie di George Washington, Martha Dandridge Custis Washington. Da lui passarono in seguito alla figlia Mary Anna Custis Lee e al marito Robert E. Lee. Vennero poi sequestrate dal governo federale nel 1862 ed esposte all’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti, per essere poi trasferite nel 1881 alla Smithsonian Institution.

Nel 1901 le tende furono restituite all’erede George Washington Custis Lee, ma nel 1906 sua sorella Mary Custis Lee donò entrambe le tende per una raccolta fondi a favore delle donne bisognose. Tre anni dopo l’esterno della tenda da notte, quella oggi conservata qui, venne acquistato dal reverendo W. Herbert Burk per metterla nel Valley Forge Museum of American History.

La tenda non è esposta al pubblico, perché la stoffa rischia di sciuparsi e deve essere mantenuta in una stanza controllata. Però è possibile vederla, e anche in una maniera molto coinvolgente. Si entra in un teatro, dove è vietato usare luci che possano danneggiare i tessuti (incluse quelle degli smartphone) e si assiste ad un video documentario che parla della figura di George Washington e del suo accampamento. Alla fine del documentario si alza il sipario e si vede la tenda, che viene raccontata nel dettaglio.

I percorsi tematici

Oltre alla tenda di Washington, il museo è costituito da quattro percorsi tematici, collegati l’uno all’altro secondo l’ordine cronologico degli eventi di cui trattano. In ciascuna di queste sezioni del museo, viene approfondita una parte del periodo storico conosciuto come Rivoluzione Americana.

Percorso 1: “Becoming Revolutionaries”

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La prima sezione si intitola “Diventare rivoluzionari” e narra le vicende avvenute nei 15 anni fra il 1760 e il 1775, quando iniziavano ad emergere i primi movimenti che avrebbero dato origine alla Rivoluzione Americana. Un passo alla volta si scopre come i coloni di origine britannica iniziarono a rinnegare il Regno Unito come patria, mettendo radici nel Nuovo Mondo.

In questa sezione troviamo anche un approfondimento sulla Dichiarazione di Indipendenza, alla quale è dedicata una sala apposita, con la spiegazione di come è nato questo documento così cruciale per la storia americana. Si scopre anche la storia di Elizabeth Freeman: una schiava che lottò per la propria libertà facendo leva sul concetto dei diritti naturali espressi nella Dichiarazione.

Percorso 2: “The Darkest Hour”

Museum of the American Revolution - The darkest hourLa seconda sezione è quella che copre il periodo dal 1776 al 1778: tre anni che hanno rappresentato l’ora più buia di questo capitolo di storia. Si comincia con la battaglia tenutasi nell’autunno del 1776 per tenere New York, dove l’esercito continentale capeggiato da George Washington furono messi duramente alla prova, per passare alla presa di Philadelphia da parte dei britannici e al ritiro degli americani a Valley Forge.

Anche grazie a pannelli interattivi è possibile scoprire i luoghi e i dettagli delle battaglie ed il percorso della ritirata americana. In questa sezione c’è anche l’Oneida Nation Theatre: un piccolo teatro in cui si scopre il ruolo che ebbero i nativi Oneida.

Percorso 3: “A Revolutionary War”

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Gli anni dal 1778 al 1781 sono raccontati nella terza sezione, quella intitolata “Una guerra rivoluzionaria“. Qui si approfondisce il momento cruciale della Guerra d’Indipendenza e se ne analizza lo svolgimento. Se inizialmente l’esercito americano pensava di vincere con semplicità, gli avversari si sono dimostrati più duri da battere e la guerra si è protratta a lungo, aumentando anche gli atti di violenza e gli screzi interni.

Questa sezione si divide in tre parti. Nella prima è protagonista una nave, dove anche i più piccoli possono entrare nel vivo delle battaglie sul mare. Nella seconda si incontrano invece i Loyalists Dragoons of the British di Banastre Tarleton: un corpo lealista di americani che si erano schierati a favore del re inglese e che divennero famosi per essere combattenti crudeli e spietati. Due guerrieri di questo corpo militari sono riprodotti a grandezza naturale sui loro cavalli. La terza parte è quella sull’ultima parte della guerra.

Percorso 4: “A New Nation”

Museum of the American Revolution - Costituzione americanaL’ultimo percorso tematico è quello che parla della nuova Nazione appena nata. Raggiunta l’indipendenza dal Regno Unito, gli americani dovevano definire i principi cardine di questa nuova patria. Qui si vede una copia della Costituzione americana, con la spiegazione di come è nata e di come l’autorità politica della nazione sia arrivata dalle persone che la costituivano.

Dove dormire nei dintorni

Museum of the American Revolution - Scultura esterno Dichiarazione di Indipendenza
La firma della Dichiarazione d’Indipendenza rappresentata all’esterno del museo

Trovandosi in pieno centro storico, non mancano gli alloggi vicino al museo. Proprio di fronte al museo c’è l’Independence Park Hotel, un ottimo albergo a tre stelle con tutti i servizi. Per chi invece cerca un alloggio più spartano ed economico, a due passi dal museo ci sono anche l’Apple Hostel (un ostello di buona qualità) e la Thomas Bond House: un alberghetto ad una stella molto curato.

Dove dormire a Philadelphia: i nostri consigli


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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