Virginia

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La Virginia è uno degli stati più ricchi di luoghi di interesse del Mid-Atlantic, la regione della East Coast a sud del New England. Fra luoghi storici, bellezze naturali e affascinanti cittadine (alcune a un tiro di schioppo da Washington DC) non vi mancheranno di certo gli spunti per passare il vostro tempo. Scopriamo questo stato e come visitarlo.  

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Virginia (USA): informazioni sullo Stato

La VIrginia in breve...
  • Coordinate: 37°N 79°W
  • Estensione: 110.785 km2
  • Popolazione: 8.683.619
  • Densità: 79,8/km2
  • Nome degli abitanti: Virginian
  • Lingua ufficiale e lingue parlate: l’inglese è la lingua ufficiale, ma è parlata come prima lingua solo dall’83,2% dei cittadini. La seconda lingua più diffusa è lo spagnolo (7,6%), mentre il restante 9,2% parla altre lingue
  • Fuso orario: il fuso orario è UTC-5, che diventa UTC-4 in estate con l’ora legale. Considerando che l’Italia si trova a UTC+1, la Virginia risulta 6 ore indietro rispetto all’Italia
  • Data di annessione agli Stati Uniti: 25 giugno 1788
  • Soprannome: Old Dominion, Mother of Presidents
  • Origine del Nome: dalla regina d’Inghilterra Elisabetta I, conosciuta come “la regina vergine”
  • Motto: Sic semper tyrannis
  • Inno: Our Great Virginia
  • Capitale: Richmond
  • Città più grande: Virginia Beach
  • Altre città importanti: Chesapeake, Norfolk, Arlington, Newport News
  • Numero delle Contee: 95
  • Numero Comuni: 190
  • Stati confinanti: confina a nord-est con il Maryland, a nord-ovest con il West Virginia, a sud-ovest con il Kentucky, a sud con il Tennessee e il North Carolina. Inoltre confina anche con Washington D.C. ed affaccia sull’Oceano Atlantico ad est
  • Monte più alto: Mount Roger (1746 m)
  • Isole più importanti: barrier islands
  • Parchi Nazionali: Shenandoah National Park

Etimologia del nome, motto, soprannome

Ufficialmente lo stato si chiama Commonwealth of Virginia, anche se è da tutti conosciuto semplicemente come Virginia. Il nome venne dato a questa terra da sir Walter Raleigh in onore della regina d’Inghilterra Elisabetta I, conosciuta come “la regina vergine”, la quale gli concesse il permesso di colonizzare la regione.

Il motto dello stato è Sic semper tyrannis, che in latino significa “Così sempre ai tiranni”. Si tramanda che sia la frase pronunciata da Bruto mentre partecipava all’assassinio di Giulio Cesare, sebbene si tratti probabilmente di un riadattamento drammaturgico posteriore. Abramo Lincoln venne ucciso nel Ford’s Theatre di Washington DC da John Wikes Booth, attore della Virginia che simpatizzava per il sud e considerava Lincoln un tiranno, il quale pronunciò la stessa frase mentre sparava al presidente. 

La Virginia è soprannominata Old Dominion (vecchio dominio) perché fu il primo dominio d’oltremare dell’Inghilterra. Un altro soprannome è Mother of Presidents (madre dei presidenti), perché tra i primi cinque presidenti americani, quattro erano originari della Virginia.

Geografia

La Virginia era storicamente il più settentrionale degli stati del Sud. Oggi è considerata parte della regione del Mid Atlantic, di cui è lo stato più meridionale. È affacciata sull’Oceano Atlantico e si divide con il Maryland la baia di Chesapeake. A separarla dalla Virginia Occidentale c’è la catena dei Monti Appalachi, che in questo tratto è costituita dalle Blue Ridge Mountains.

Estensione e regioni che caratterizzano la Virginia

La Virginia ha un’estensione di 110.785 km2 ed è il 35° stato USA per dimensioni. Lo si può dividere in tre macro regioni, che a loro volta presentano alcune suddivisioni. Partendo da est, troviamo la pianura costiera, che si sviluppa lungo la baia di Chesapeake ed è segnata da lunghe insenature in corrispondenza delle foci dei principali fiumi. Di questa regione fa parte anche la punta meridionale della penisola Delmarva (che per la maggior parte è divisa fra Delaware e Maryland) e che separa la Chesapeake Bay dall’Oceano Atlantico.

Spostandoci verso l’interno, vediamo l’ampia area pedemontana, caratterizzata da basse colline, che occupa tutta la parte centrale dello stato. Infine, lungo il confine con la Virginia Occidentale e con il Kentucky, si sviluppa la catena montuosa delle Blue Ridge Mountains. Questa regione si differenzia nell’angolo sud-occidentale, dove i picchi montuosi lasciano spazio ad un altopiano.

Caratteristiche del territorio

Il territorio della Virginia è diviso in fasce ben definite, che lo tagliano lungo la linea nord-est/sud-ovest. La maggior parte dello stato è pianeggiante ed è anche per questo motivo che storicamente ha visto un ampio sviluppo delle piantagioni, in particolare di tabacco. L’area occidentale è attraversata dai Monti Appalachi, la principale catena montuosa degli Stati Uniti orientali, che in quest’area si declinano nelle Blue Ridge Mountains. Fra la pianura e le montagne c’è una fascia collinare, dove sorgono cittadine come Charlottesville e Lynchburg, punteggiata da rilievi di media altitudine.

La costa che affaccia sulla baia di Chesapeake è molto frastagliata e presenta numerose insenature. Le principali sono quelle che corrispondono agli estuari dei fiumi più grandi: Rappahannock, James e York River. Il breve tratto di costa atlantica a sud di Virginia Beach è caratterizzato invece da una penisola stretta e lunga, parallela alla costa, che prosegue in Carolina del Nord. Il principale affaccio atlantico però, la Virginia lo detiene grazie alla punta meridionale della penisola Delmarva, lungo la cui costa c’è un fitto arcipelago di grande importanza dal punto di vista naturalistico.

Monti, laghi e fiumi più importanti

La vetta più alta della Virginia è quella del Mount Rogers (1746 m), situato sulle Blue Ridge Mountains nel sud dello stato, vicino al confine con Tennessee e North Carolina. Altri monti di rilievo sono Balsam Beartown Mountain (1436 m), Elliott Knob (1360 m) e Morris Knob (1353 m).

In Virginia ci sono soltanto due laghi naturali, il Lake Drummond (12,72 km2) e il Mountain Lake (0,2 km2). Ci sono però alcuni bacini artificiali, tra i quali è molto famoso lo Smith Mountain Lake.

Il fiume più lungo è il Roanoke River, che ha la sorgente negli Appalachi orientali e scorre attraverso lo stato per poi passare in North Carolina (in corrispondenza del confine c’è il lago artificiale Lake Gaston). Se si considerano però solo i fiumi che scorrono totalmente nel territorio della Virginia, il più lungo è il James River, che dagli Appalachi scende verso Richmond e poi prosegue il suo corso verso l’oceano fino a sfociare a Norfolk.

Capitale e città principali

La capitale della Virginia è Richmond (226.000 abitanti), che è la quinta città dello stato per popolazione. Le tre città più popolose – Virginia Beach (458.000 abitanti), Chesapeake (247.000 abitanti) e Norfolk (239.000 abitanti) – compongono invece la più grande metropoli dello stato, insieme a comuni limitrofi più piccoli.

Fa parte di questa metropoli anche Newport News (185.000 abitanti), sebbene sia situata sulla sponda opposta della foce del James River, collegata a Norfolk da ponti autostradali. Altre città importanti sono quelle che si trovano nel nord e rientrano nell’area metropolitana di Washington D.C.; fra queste le principali sono Arlington (235.500 abitanti) e Alexandria (158.000 abitanti).

Clima

Il clima della Virginia è oceanico temperato ed in generale si tratta di una condizione climatica molto favorevole, soprattutto se comparata con gli altri stati del nord-est americano. Per quanto riguarda le temperature, se si prende come esempio l’area metropolitana di Virginia Beach, in estate si registrano massime superiori ai 30° e minime attorno ai 20°. Nei mesi freddi invece le massime si attestano sui 10° e le minime sono vicine allo 0, scendendo talvolta sotto questo limite. La precipitazioni sono costanti durante tutto l’arco dell’anno e non sono mai eccessive, ma in ogni caso i mesi con maggiore probabilità di pioggia sono quelli estivi.

Le condizioni climatiche sono ovviamente diverse nell’area occidentale dello stato, prevalentemente montuosa e più lontana dal mare. Qui le temperature sono più fredde e il clima è continentale, con una maggiore escursione termica fra estate e inverno.

Fauna

Grazie alle diverse tipologie di territorio, la Virginia ospita un’ampia varietà di animali selvatici. Nell’area montuosa abbondano i grandi mammiferi come cervi e alci, oltre a predatori come orsi neri, volpi rosse e puma. È nativo della Virginia il pipistrello conosciuto come orecchione di Townsend, per via delle orecchie di grandi dimensioni.

Fra gli uccelli, le aquile di mare (il rapace dalla testa bianca simbolo degli USA) dominano i cieli dell’area costiera. L’uccello ufficiale dello stato è però il curioso cardinale rosso, famoso per la sua bizzarra cresta. Nel mare della Virginia non nuotano solo numerose specie di pesci, ma anche alcuni cetacei: tra gli altri la megattera e il lamantino, che è considerata specie a rischio.

Storia

Oltre 12.000 anni fa i primi esseri umani misero piede sul suolo dell’attuale Virginia. Nel 1500 d.C., le tribù dei nativi algonchini si stabilirono qui fondando villaggi importanti come Tsenacommacah e Werowocomoco. Agli inizi del 1600 nella regione Tidewater si contavano oltre 150 insediamenti – per un totale di circa 15.000 abitanti – che sottostavano a Wahunsenacawh, il capo indiano conosciuto anche con il nome inglese di Chief Powhatan. Sua figlia Pocahontas ispirò le storie romanzate, che la Disney ha trasformato nel celebre cartone animato. È qui che sbarcarono i primi europei, principalmente gesuiti spagnoli ed esploratori inglesi, che portarono a una serie di conflitti con i nativi e soprattutto diverse malattie, tra cui il vaiolo, che decimarono le tribù locali.

Jamestown fu il primo insediamento, sulle sponde del fiume James, e fu anche il primo punto di approdo per le navi provenienti dall’Africa: fu qui che cominciò la schiavitù in America. A partire dal 1619 i lavoratori africani erano portati qui come servitù a contratto (lavoravano per un lasso di tempo per ripagare un debito), ma a metà dello stesso secolo si passò alla schiavitù vera e propria, in seguito ad alcune sentenze che condannavano alla schiavitù a vita i servi che tentavano di fuggire dalla propria condizione. La Virginia fu il principale centro di smistamento degli schiavi d’America e nella prima metà dell’Ottocento si contavano quasi 500.000 schiavi: un terzo dell’intera popolazione.

Durante la Guerra di indipendenza americana, la Virginia giocò un ruolo cruciale. George Washington venne scelto alla guida dell’esercito continentale e grazie al suo esempio molti cittadini virginiani entrarono nelle fila delle milizie rivoluzionarie. La Virginia fu anche la prima colonia a ratificare gli “Articles of Confederation and Perpetual Union”, l’accordo fra le tredici colonie che si erano unite per cercare l’indipendenza dall’Inghilterra. Inoltre, quattro dei primi cinque presidenti – George Washington, Thomas Jefferson, James Madison e James Monroe – erano originari della Virginia. In questo periodo in Virginia ebbe un ruolo cruciale anche l’italiano Filippo Mazzei, medico e filosofo illuminista toscano che fu amico stretto dei primi presidenti e ispiratore di Jefferson. Partecipò attivamente alla Guerra d’indipendenza come mediatore per l’acquisto di armi per la Virginia, fu un grande promulgatore delle libertà e dei diritti civili, ma soprattutto fu uno dei padri della Dichiarazione d’indipendenza americana.

Durante la Guerra civile americana, il tema della schiavitù portò la Virginia ad essere teatro di numerose battaglie. Dopo la guerra però, gli afroamericani iniziarono gradualmente ad assumere ruoli nella società e ad ottenere proprietà terriere. Nel 1868 la Virginia adottò una costituzione, nella quale apparivano garantiti i diritti civili, politici e di voto, con la previsione di istituire anche scuole pubbliche gratuite. Tuttavia la guerra aveva lasciato la Virginia in pessime condizioni e con ferrovie ed infrastrutture distrutte. Inoltre, l’economia dello stato, che aveva le piantagioni come punto di forza, si era fino ad allora basata in altissima misura sulla forza lavoro degli schiavi. Ci volle quindi un lungo periodo perché lo stato si riprendesse completamente e trovasse una nuova forma di sviluppo economico.

Il Novecento fu un secolo di riforme e progresso. Da un lato si modernizzarono molti aspetti dell’economia e della società della Virginia, dall’altro si riscoprirono e valorizzarono le tradizioni ed il patrimonio culturale. Durante le guerre mondiali, la posizione della Virginia – vicina alla capitale nazionale Washington DC e sulla mite e strategica baia di Chesapeake – la rese un posto di grande importanza, dandole un ruolo chiave per il posizionamento degli armamenti. Una ulteriore crescita arrivò nel periodo della Guerra Fredda: la CIA aprì il suo quartier generale a Langley, l’Allied Command Atlanti della NATO mise sede a Norfolk e sempre qui venne costruita la USS Enterprise: la prima portaerei a propulsione nucleare al mondo.

Economia

Il Governo federale è uno dei maggiori datori di lavoro della Virginia, come si può immaginare vista la vicinanza con Washington DC. Un altro settore di grande rilievo è l’industria tecnologica: la Virginia ha la più alta concentrazione di lavoratori in questo settore di qualsiasi stato americano. 

Resta importante il settore agricolo, che è stato alla base dell’economia statale per un lunghissimo periodo. La coltivazione del tabacco, che era predominante nell’epoca della Virginia schiavista, è ancora oggi molto diffusa, affiancata da quella delle arachidi e dei pomodori. Anche l’allevamento del bestiame ha avuto una crescita negli ultimi decenni.

Sport

Fra gli stati più popolosi dell’unione, la Virginia è l’unico a non vantare squadre sportive di alto livello. Fra i motivi spiccano sicuramente la riluttanza delle amministrazioni locali a costruire gli stadi e la vicinanza di molte squadre di livello presenti negli stati limitrofi. Di contro, i college della Virginia eccellono per gli sport universitari.

In Virginia si trovano diversi campi da golf che ospitano tornei professionistici di alto livello, oltre ad importanti circuiti per le corse automobilistiche, in particolare la Richmond Speedway e la Martinsville Speedway.

Mappa della Virginia

Turismo in Virginia

La Virginia attira ogni anno numerosi turisti, sia stranieri sia americani, interessati tanto ai luoghi storici quando alle bellezze naturalistiche di questo stato. Jamestown, Yorktown e Williamsburg costituiscono il cosiddetto Virginia Historic Triangle: l’area storica delle prime colonie. Facendo un itinerario tra Williamsburg e Washington, si possono scoprire anche altre città interessanti, come la coloniale Frederiksburg che ospita anche la casa di George Washington, la bella Charlottesville con la famosa University of Virginia, la residenza di Thomas Jefferson a Monticello, il Manassas National Battlefield Park, Arlington dove è situato il Pentagono e dove poter vedere il simbolico cimitero militare, Alexandria con il caratteristico porticciolo. Una vasta scelta di cittadine, che rendono decisamente piacevole un itinerario on the road nella Virginia del nord. La stessa capitale Richmond non è una tappa da escludere.

Fra i principali retaggi storici della Virginia ci sono anche le piantagioni del periodo coloniale, ed uno dei modi migliori per visitarle è quello di percorrere in auto la Route 5. In Virginia ci sono poi 3 National Monument – Fort Monroe, Booker T. Washington e George Washington Birthplace – legati a diversi capitoli di storia locale. Inoltre la Virginia è anche un’ottima base per visitare Washington D.C., dato che buona parte dell’area metropolitana della capitale nazionale si estende proprio in questo stato. Se ci si vuole recare nel Distretto di Columbia, ma cercando di risparmiare un po’, un’idea da non sottovalutare è quella di pernottare sulla sponda occidentale del fiume Potomac, in Virginia.

Anche la natura fa la sua parte. Le Blue Ridge Mountains offrono paesaggi degni di nota (si possono ammirare on the road lungo la Blue Ridge Parkway) e in inverno attraggono molti visitatori dagli stati limitrofi grazie agli sport sulla neve. Sulle montagne, le aree di maggiore interesse sono senza dubbio la George Washington & Jefferson National Forest ed il Shenandoah National Park, l’unico parco nazionale presente in questo stato. Non lontano dal parco, si trovano anche le affascinanti Luray Caverns, caverne sotterranee visitabili. Anche in altre zone dello stato troviamo bellezze naturalistiche, ad esempio le Great Falls, non lontane da Washington DC, o le aree lagunari della penisola di Delmarva.

Aeroporti principali

Il più grande aeroporto dello stato è il Washington Dulles International Airport, situato a breve distanza da Washington D.C., che offre voli diretti da Roma. Fra le città europee servite da voli diretti ci sono anche Parigi, Copenaghen, Lisbona, Dublino, Amsterdam, Madrid e Barcellona.

Se ci si deve spostare da e per altri stati americani, è possibile prendere in considerazione anche gli aeroporti di Richmond (Richmond International Airport) e Norfolk (Norfolk International Airport).

Come muoversi in Virginia

Le principali città sono collegate fra loro, e con le metropoli degli stati limitrofi, da treni e autobus. La rete stradale dello stato è molto capillare e non ci sono particolari difficoltà a raggiungere tutte le località di interesse. La I-95 è l’autostrada che corre parallela alla costa atlantica attraverso tutti gli stati della East Coast: entra in Virginia da Washington DC, attraversa Richmond e prosegue a sud in North Carolina.

La I-81 è invece parallela alla catena montuosa, nella parte occidentale dello stato: collega Maryland e Tennessee attraversando tutto l’ovest dello stato. Per spostarsi da est a ovest, l’autostrada principale è la I-64, che da Neport News arriva a Richmond e prosegue ancora nell’interno fino a connettersi con la I-81.

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