Isabella Stewart-Gardner Museum

Isabella Stewart-Gardner Museum a Boston: Guida alla Visita

Novembre 23, 2022 /

Durante la tua vacanza a Boston avrai la possibilità di visitare uno splendido museo, l’Isabella Stewart Gardner Museum, unico nel suo genere e che rispecchia fedelmente la visione della donna che lo creò nel 1903. Se si pensa che in quegli anni le donne non avevano neanche il diritto di votare, l’impresa di questa donna bostoniana ha ancora più valore. Vediamo di scoprire questo museo e come visitarlo. 

Isabella Stewart-Gardner Museum: informazioni generali

museo Isabella Stewart-Gardner
Visitando le sue stanze e gallerie ammirerai oltre 2.500 opere d’arte europea, asiatica e americana collezionate da Isabella Stewart Gardner durante i suoi viaggi all’estero. Beato Angelico, Botticelli, Raffaello, Tiziano, Giotto, Michelangelo, Rembrandt, Matisse, Sargent sono solo alcuni degli artisti presenti in questo sontuoso edificio che evoca un palazzo veneziano del 15esimo secolo e a cui nel 2012 è stata aggiunta un’ala in vetro progettata niente di meno che da Renzo Piano. La trasparenza del vetro non solo accoglie gli ospiti e valorizza l’edificio preesistente, ma crea anche un legame fra l’arte e il paesaggio circostante.

Il museo fu anche il protagonista di ciò che venne definito ‘il più grave reato contro la proprietà degli Stati Uniti‘ quando nel 1990 due uomini travestiti da poliziotti trafugarono ben 13 opere tra cui un Degas, un Manet, un Rembrandt e un Vermeer per un totale di 500 milioni di dollari. Il Concerto a tre di Vermeer da solo valeva ben 200 milioni. I ladri non sono mai stati catturati, nonostante la ricompensa di ben 10 milioni di dollari per il recupero delle opere.

Una storia affascinante, un edificio che unisce antico e moderno, opere che lasciano senza parole per la loro bellezza, una disposizione unica e la consapevolezza che celebrare l’arte in tutte le sue forme, proprio come voleva Isabella, è uno dei modi più efficaci per diventare persone migliori.

Dove si trova e come arrivare

L’Isabella Stewart Gardner Museum si trova al numero 25 di Evans Way a Boston. Il museo si raggiunge facilmente sia in autobus che con la metro.

  • Puoi prendere la metro verde, la Green Line E, e scendere alla fermata Museum of Fine Arts (o anche Longwood Medical Area), oppure la metro arancione, la Orange Line, e scendere alla fermata Ruggles.
  • Gli autobus 8, 9, 19, 35, 39, 47, CT2 e CT3 lasciano tutti vicino al museo. Gli autobus 9 e 19 ti lasciano alla Louis Prang Street / Evans Way. I numeri 8, 19, 47, CT2 e CT3 a Ruggles Street / Huntington Road.

Se se in auto ci sono pochi posti auto gratuiti o con parchimetro nei pressi dell’Isabella Stewart Gardner Museum. Con il biglietto del museo però hai diritto a uno sconto al parcheggio Simmons School of Management, accedendo ai Levels P1-P3. Uscendo dal parcheggio verso Palace Road, attraversa la strada e vai su Tetlow Street. Prendi la sinistra su Evans Way fino all’ingresso principale della nuova ala del museo. Il costo del parcheggio è intorno agli 8 dollari per due ore e 12 dollari per 4 ore. In alternativa, vicino al Museum of Fine Arts ci sono tre diversi parcheggi accessibili sia da Huntington Avenue che da Fenway.

Per orientarti al meglio leggi le nostre guide su:

Biglietti e orari d’apertura

Isabella Stewart-Gardner Museum boston

Isabella Stewart-Gardner Museum è aperto:

  • il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 11:00 alle 17:00
  • il giovedì dalle 11:00 alle 21:00
  • il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 17:00.

Il museo rimane chiuso il martedì, a Capodanno, il Patriot’s Day (il terzo lunedì di aprile), il 4 luglio, il giorno del Ringraziamento e di Natale. Il 24 dicembre il museo chiude alle 15:00 anziché alle 17:00.

Il biglietto costa:

  • $20 per gli adulti
  • $18 per le persone con più di 65 anni
  • $13 per gli studenti universitari con un valido documento.

Il biglietto è acquistabile sul sito ufficiale ma è anche incluso in uno dei pass di Boston, l’All Inclusive Pass.

L’Isabella Stewart Gardner Museum è gratuito per i ragazzi sotto i 18 anni. I passeggini singoli possono entrare all’interno delle sale del museo, mentre i doppi non sono permessi, anche se è possibile lasciarli all’ingresso e prendere gratuitamente i passeggini tandem a disposizione. Vicino al Courtyard, all’uscita della Macknight Room, è possibile richiedere dei materiali per far disegnare i bambini. Il museo organizza anche varie attività per le famiglie, in particolare all’interno del Bertucci Education Studio il sabato mattina. Sul sito, inoltre, è chiaramente indicato che le madri possono allattare ovunque vogliano, che nei bagni sono presenti i fasciatoi e che durante la bella stagione è possibile portarsi il cibo da casa o ordinarlo al Café G, il bar del museo, e mangiare nel giardino Evans Way Park.

Gli oggetti della collezione di Isabella Stewart Gardner non sono etichettati, per scelta della stessa fondatrice, per cui ti consiglio di scaricarti le audioguide prima della visita. Al momento della stesura di questo articolo le audioguide scaricabili dal sito del museo sono in inglese, spagnolo, francese, cinese e giapponese. Per conoscere la storia di un oggetto in mostra puoi anche usare i QR code presenti vicino alle opere.

Perché visitarlo e cosa vedere

visitare Isabella Stewart-Gardner Museum

Nelle sue gallerie e mostre l’Isabella Stewart Gardner Museum rappresenta a pieno il desiderio della fondatrice: celebrare l’arte in ogni sua forma e trasmettere la gioia che ne deriva conoscendola, ammirandola e ‘vivendola’. Il sontuoso palazzo di inizio Novecento è stato costruito attorno a uno splendido giardino fiorito tutto l’anno.

Al primo piano si trovano i chiostri est, nord e ovest e il chiostro spagnolo al cui interno l’iconico dipinto El Jaleo accoglie i visitatori. Dall’altro lato rispetto al chiostro spagnolo, al di là di un cancello in ferro battuto appartenuto a una sinagoga, troviamo la piccola e raccolta Cappella Spagnola con opere di de Zurbaran. Sempre al primo piano c’è la loggia cinese con sculture buddiste che testimoniano l’interesse di Isabella verso altre religioni. Proseguendo si raggiungono la Yellow Room, la Sala Gialla, con alcune delle più importanti opere moderne e oggetti legati alle due grandi passioni di Isabella: la musica e l’arte contemporanea.

In questa stanza potrai ammirare anche un Matisse del 1904. La Blue Room, la Stanza Blu, un tempo dedicata al ricevimento delle signore e degli ospiti dei concerti, custodisce opere della cerchia di amici più stretti di Isabella. La stanza del Vatichino, nome dato dalla stessa fondatrice che lo definiva il suo piccolo Vaticano, custodiva al suo interno in origine ben 1850 oggetti. Oggi qui potrai vedere un ritratto di Isabella fatto da Dennis Miller Bunker, una bandiera giapponese, alcuni ritratti messicani, acquarelli veneziani, un pugnale sudanese, un giaguaro in bronzo di Anne Huntington Hyatt, una fotografia a forma di cuore di Heny James. La Macknight Room ospita i lavori dell’artista contemporaneo Dodge Macknight e fu utilizzato da Isabella come suo studio privato per accogliere gli ospiti.

Le scale che collegano il primo piano al secondo sono di per sé un’opera d’arte e sembrano annunciare lo splendore che ti aspetta al piano superiore: soffitto affrescato da Giorgio Vasari, preziosi arazzi fiamminghi e pareti blu Bardini in onore del fiorentino Stefano Bardini. Al secondo piano la Early Italian Room ospita una fantastica collezione di dipinti italiani gotico-rinascimentali circondati da oggetti provenienti dai viaggi di Isabella in Europa, Egitto, Medio Oriente e Asia. Inutile dire che la Raphael Room è altrettanto bella con opere non solo di Raffaello, ma anche di Botticelli oltre a oggetti dell’antica Roma e arredi che rappresentano una stanza di un palazzo rinascimentale italiano secondo l’immaginario di Isabella. Nel Little Salon viene dato spazio al Rococo, mentre la Tapestry Room accoglie i visitatori fra spettacolari arazzi. Infine, nella Dutch Room troverai opere d’arte provenienti dall’Olanda, la Germania e l’Inghilterra fra cui dipinti di Rubens, Durer, Holbein. Fu proprio dalla Dutch Room che vennero rubati nel 1990 il Rembrant e il Vermeer, oltre ad altri quattro pezzi custoditi in questa stanza e sette nelle altre sale del museo.

Al terzo e ultimo piano troviamo la Veronese Room, il cui soffitto è abbellito da The Coronation of Hebe allora attribuito a Veronese e con pezzi provenienti dal nord Italia e pregiate porcellane cinesi. Proseguendo, la Titian Room celebra Tiziano, il barocco e il rococo. Sempre su questo piano avrai la possibilità di visitare la Gothic Room col suo splendido rosone oltre a una piccola cappella e la Long Gallery.

Dove dormire in zona

L’Isabella Stewart Gardner Museum si trova a ovest rispetto al centro di Boston, un po’ più a sud del famoso Fenway Park e vicino al Museo di Belle Arti della città. L’area è collegata abbastanza bene al centro cittadino grazie ai tanti autobus e alle linee verde e arancione della metro. Se però preferisci non impiegare troppo tempo ogni volta che desideri raggiungere i quartieri più famosi di Boston, ti consiglio di dare un’occhiata ai suggerimenti presenti nel nostro articolo su dove dormire a Boston.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Flora Lufrano
Flora Lufrano

Traduttrice, insegnante e copywriter, adoro viaggiare, conoscere persone e culture nuove e lasciarmi sorprendere dalla bellezza del nostro pianeta

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