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Sistema sanitario Americano: come funziona, costi e confronti con quello italiano

Ottobre 3, 2023 /

Il sistema sanitario Americano ha le sue peculiarità che lo distinguono dalla maggioranza degli altri Paesi. Vediamo di capire come funziona, le principali differenze con quello Italiano, i suoi costi e coperture.

Prima di procedere però una doverosa premessa: i dati qui riportati fanno riferimento ai cittadini americani, non vi è alcuna legge negli States che copre le spese mediche per i non residenti che si recano negli Stati Uniti per turismo. Per questo, se state programmando un viaggio in USA, vi raccomando caldamente di stipulare un’assicurazione sanitaria. A tal proposito potete leggere la mia guida su quale assicurazione scegliere per un viaggio USA.

Come funziona la sanità in America?

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Sanità Americana

Gli Stati Uniti hanno sistema sanitario misto in cui la maggior parte dei cittadini è coperta da polizze assicurative pubbliche o private. Negli Stati Uniti non vi è allo stato attuale un obbligo generalizzato di stipulare un’assicurazione medica, per questo una parte seppur minoritaria della popolazione non ne dispone. A seconda delle specifiche condizioni, i cittadini americani che dispongono di una copertura assicurativa sono riconducibili a queste 3 casistiche:

  • cittadini la cui copertura sanitaria è garantita a vari livelli dal datore di lavoro
  • cittadini che provvedono per proprio conto all’acquisto di un’assicurazione sanitaria
  • cittadini coperti da programmi di sanità pubblica in base a requisiti specifici

Secondo le proiezioni del CBO (Congressional Budget Office), circa 160 milioni di lavoratori dipendenti godono di una copertura sanitaria garantita dal loro datore di lavoro (sia esso una grande compagnia dotata di sindacato interno, sia una più semplice azienda), il discorso è invece diverso per i lavoratori autonomi, i quali, se vogliono avere un’assicurazione sanitaria, devono pagarsela; l’esito di questo sistema è che molti di loro, circa 30 milioni, decidono di non stipulare alcuna polizza. Tale scelta viene fatta soprattutto fra i più giovani che ritengono di non aver bisogno a breve di servizi sanitari.

Cosa succede se un cittadino americano non ha un’assicurazione medica?

La fascia di cittadini appena descritta (quella che, pur non rientrando in programmi di salute pubblica, decide comunque di non stipulare alcuna polizza) viene comunque assistita negli ospedali ma dovrà pagare le cure di tasca propria.

Una vasta parte della popolazione con determinati requisiti viene invece tutelata da programmi pubblici, concepiti appositamente per dare copertura sanitaria agli indigenti o alle persone più fragili. In questi casi si può accedere alle cure senza potersi permettere di stipulare un’assicurazione. Vediamo quali sono questi programmi pubblici e che fascia della popolazione coprono:

Medicare

Si tratta del programma di salute pubblica avviato nel 1966 sotto la presidenza di Lyndon Johnson che copre i cittadini americani over 65 e i portatori di disabilità, una fascia di popolazione corrispondente a circa 60 milioni di abitanti. Il Medicare si occupa del ricovero ospedaliero, delle spese ambulatoriali e della maggior parte dei farmaci da prescrizione. Può essere utilizzata anche in congiunzione con un’assicurazione privata, permettendo al cittadino di risparmiare sull’acquisto della polizza.

Medicaid

Il Medicaid è lo strumento federale e statale concepito per garantire una copertura sanitaria agli indigenti, individuati come quella fascia di popolazione il cui reddito si trova al di sotto di una determinata soglia (anche se il basso reddito non è l’unico requisito richiesto per accedere). Secondo i dati forniti, questo programma pubblico nel 2015 è costato circa 532 miliardi di dollari per coprire le spese mediche di ben 74 milioni di persone.

Il programma è finanziato congiuntamente da Governo Federale e Stati, ma l’erogazione è gestita da questi ultimi, dunque i criteri per l’eleggibilità possono variare in base allo Stato di residenza. Dal 1982 tutti gli Stati hanno aderito al Medicaid. Possono partecipare al programma solo i cittadini americani e i qualified non-citizens, immigrati con determinati requisiti.

Children’s Health Insurance Program (CHIP)

Conosciuto anche come State Children’s Health Insurance Program (SCHIP), si tratta del programma concepito per coprire le spese mediche dei bambini di famiglie con redditi sì modesti ma comunque più alti della soglia che permette di rientrare nel Medicaid. Il CHIP è stato approvato dal Congresso come parte del Balanced Budget Act del 1997.

Nel 2009 il programma è stato ulteriormente esteso per coprire una fascia ancora più ampia di minori e donne incinta. I dati ufficiali riportano che nel 2108 il CHIP ha coperto 9,6 milioni di bambini.

Veterans Health Administration (VHA)

È il programma rivolto ai veterani in pensione, che offre assistenza a oltre 9 milioni di persone in più di 1200 sedi. I militari in servizio (circa 1 milione e mezzo) sono curati nelle strutture del circuito del Military Health System e anche in ospedali pubblici e privati grazie all’assicurazione militare Tricare.

Obama Care

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L’Affordable Care Act (ACA), conosciuto anche come Patient Protection and Affordable Care Act (PPACA), o più comunemente come Obama Care, è la riforma voluta dal Presidente Obama nel 2010, concepita per rendere l’assistenza sanitaria più accessibile, riducendo i costi per i cittadini che non possono permettersela. Fra i punti cardine vi sono:

  • Individual mandate: l’obbligo per tutti di contrarre un’assicurazione medica, pena una multa calcolata in percentuale sul reddito annuale
  • Le compagnie assicurative non possono rifiutarsi di stipulare polizze o negare le cure a determinati pazienti in base a malattie pregresse o condizioni di salute
  • La sovvenzione di sussidi governativi per favorire l’acquisto delle polizze assicurative
  • L’estensione del Medicaid a una fascia più ampia della popolazione

In seguito all’introduzione di queste misure si è registrato negli Stati Uniti un incremento notevole di assicurati fra la popolazione, tuttavia sono emerse al tempo stesso diverse problematiche che hanno portato non solo gli esponenti del partito repubblicano ma anche i democratici a sostenere la necessità di una revisione della legge.

Critiche e modifiche introdotte da Trump

In linea generale si è registrato un incremento notevole del costo delle assicurazioni sanitarie, e questo ha portato molti americani a scegliere di pagare la multa piuttosto che assicurarsi. In altri casi, molti cittadini sono stati obbligati ad acquistare un’assicurazione non adatta alle loro esigenze, più costosa e con franchigie alte, con il risultato di dover pagare di tasca propria le cure primarie più frequenti (si veda ad esempio il caso dei dipendenti dei fast food riportato da Forbes).

La stessa estensione del Medicaid non è stata accolta in tutti gli Stati, molti di essi infatti non l’hanno implementata per scongiurare il temuto incremento delle tasse. L’entità della spesa e l’impatto sul debito pubblico americano è un altro degli aspetti che sono stati criticati dell’Obama Care.

Donald Trump, dopo il tentativo fallito di abrogare e sostituire l’ACA, ha fatto approvare alcuni interventi di modifica della legge: ad esempio l’eliminazione dell’Individual mandate (per la verità ripristinato da alcuni Stati), l’inserimento dei work requirements per l’espansione del Medicaid, l’interruzione delle sovvenzioni federali per la riduzione dei costi a carico degli enti assicurativi e l’estensione dei piani assicurativi a breve termine.

Anche questi interventi hanno sollevato perplessità fra gli osservatori: alcuni ad esempio hanno rilevato un aumento dei costi delle polizze nei segmenti premium e silver.

Sistema sanitario Americano e Italiano a confronto

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Sistema Americano e Italiano a confronto

Mentre in Italia le spese sanitarie sono finanziate dalle tasse versate allo Stato, negli Stati Uniti la componente privata svolge un ruolo preponderante, ponendo fra il paziente e il medico la figura dell’intermediario, non presente nel nostro paese. Come abbiamo visto, esiste negli Stati Uniti anche una sanità pubblica, finanziata dal governo federale (anche in congiunzione con i singoli Stati), ma essa è indirizzata essenzialmente ad assistere le categorie più povere e fragili, molte delle quali non sono in grado di provvedere per proprio conto all’acquisto di una polizza.

La restante popolazione può accedere a un’assicurazione medica attraverso il proprio datore di lavoro o acquistandola direttamente.

Nel 2000 il World Health Organization (WHO) ha stilato una classifica dei sistemi sanitari includendo 191 nazioni, classificando quello statunitense primo in quanto a reattività, ma 37° per prestazioni complessive e 72° per livello generale di salute. L’Italia si è invece posizionata come 22esima per quanto riguarda la reattività, ma seconda e terza per quanto riguarda gli altri 2 indicatori. Bisogna tuttavia segnalare che tale classificazione ha ricevuto diverse critiche: per taluni osservatori alcuni fattori di valutazione hanno svantaggiato i paesi con alto numero di trattamenti sanitari privati, per altri la mancata inclusione del grado di soddisfazione del pubblico è stata una grave omissione.

La necessità negli Stati Uniti di detenere una polizza assicurativa deriva dai costi altissimi degli interventi medici, decisamente sproporzionati se paragonati a quelli della sanità del nostro paese. Ecco alcuni esempi:

Costi sanità USA

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I costi, come vedremo meglio nel paragrafo successivo, variano in base allo stato di appartenenza, tuttavia per farsi un’idea di quale sia il costo delle degenze ospedaliere per i principali interventi chirurgici ci si può rifare alla media ricavata dal Business Insider sui dati forniti dall’Agency for Healthcare Research and Quality (2014 National Inpatient Survey).

Il costo indicato di seguito è quello della degenza ospedaliera, basata sul numero di visite effettuate per la patologia specifica:

  • Disturbi del pancreas (fra cui pancreatite e cancro del pancreas): $9727
  • Polmonite: $9793
  • Diverticolosi e diverticolite: $10169
  • Aritmia cardiaca: $10191
  • Ostruzione intestinale senza ernia: $10944
  • Insufficienza cardiaca congestizia: $11500
  • Altri disturbi del sistema nervoso: $11538
  • Altri disturbi gastrointestinali: $11564
  • Malattia cardiaca polmonare: $11564
  • Malattie delle vie biliari: $11764
  • Ipertensione con complicazioni e ipertensione secondaria: $12164
  • Altri disturbi nutrizionali, endocrini e metabolici: $12173
  • Complicazioni delle procedure chirurgiche o delle cure mediche: $13565
  • Riabilitazioni, montaggio di protesi e regolazione dei dispositivi: $13877
  • Altre fratture: $14149
  • Ernia addominale: $14447
  • Malattia cerebrovascolare acuta: $15378
  • Osteoartrite: $15897
  • Chemioterapia e radioterapia: $15988
  • Frattura dell’anca: $16133
  • Aterosclerosi periferica e viscerale: $16771
  • Frattura dell’arto inferiore: $16796
  • Tumori maligni secondari: $17163
  • Cancro ai bronchi o ai polmoni: $17530
  • Insufficienza respiratoria o arresto (adulti): $17868
  • Setticemia: $18031
  • Spondilosi, disturbi del disco e altri problemi alla schiena: $18978
  • Lesione intracranica: $19539
  • Complicazione del dispositivo, dell’impianto o dell’innesto: $20175
  • Infarto cardiaco: $20246
  • Aterosclerosi coronarica: $20936
  • Aneurismi dell’arteria aortica, periferica e viscerale: $34656
  • Disturbi delle valvole cardiache: $42647
  • Anomalie congenite cardiache e circolatorie: $63460

Secondo l’indagine, il 46% di questi costi sono stati coperti da Medicare, il 17% da Medicaid, il 28% dalle assicurazioni private e il 5% è andato ai pazienti non assicurati.

Le visite presso un medico di base o uno specialista in genere costano meno dei trattamenti di urgenza o effettuati al pronto soccorso. Per le spese odontoiatriche ad esempio, l’estrazione chirurgica di un dente con anestesia può costare dai $150 a $650, mentre un check-up medio che copra esame, raggi X e pulizia si attesta intorno ai 288 dollari circa.

Secondo alcuni dati del 2011, visite mediche di circa 40 minuti sono costate in media 234 dollari, la somministrazione di un vaccino antinfluenzale ha avuto una tariffa media di 25 dollari, un esame del colesterolo $ 72, un test di tolleranza al glucosio $ 60, e una visita oculistica per nuovo paziente $ 234.

Per quanto riguarda la gestione del Coronavirus Covid-19 i tamponi sono stati effettuati gratuitamente per i residenti nei singoli Stati.

Visti gli alti costi degli interventi sanitari in USA potete rendervi conto quanto sia importante per chi viaggia negli Stati Uniti come turista stipulare una polizza apposita in modo da essere coperto in caso di imprevisti. Per saperne più vi rimando al mio articolo su come fare l’assicurazione medica per un viaggio negli USA.

Costo delle assicurazioni in USA

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Quanto paga all’anno un Americano per il sistema sanitario USA? I costi dei premi assicurativi variano in base a fattori quali Stato di residenza, età, genere ecc… quindi è difficile rispondere in modo sintetico e univoco a questa domanda, si possono tuttavia osservare le medie in base ai singoli Stati.

Nello Stato di New York, uno degli Stati con i costi più alti, la media si attesta intorno ai $ 624 mensili mentre nelle isole Hawaii si trova il costo medio più basso, $ 411. I costi medi più alti si hanno in Alaska, $ 780 (fonte GoBankingRates). I costi dei premi assicurativi possono essere assorbiti in toto o in parte dai contratti offerti dal datore di lavoro.

Le cifre qui sopra riportate si riferiscono alle polizze per i residenti negli States, l’assicurazione sanitaria USA per turisti ha invece prezzi molto più abbordabili, che incidono in percentuale minima sulla spesa totale di un viaggio.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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lorenzo puliti
lorenzo puliti

Affascinato dagli States fin da piccolo ho poi scoperto che c’era molto altro da scoprire… e da lì non ho più smesso

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