Scalinata e statua di Rocky a Philadelphia

Statua e scalinata di Rocky a Philadelphia: dove si trovano e come raggiungerle

Ottobre 17, 2023 /

Chi non ricorda la scena del film “Rocky” in cui Sylvester Stallone si allena correndo per le strade di Philadelphia, terminando affaticato ma trionfante in cima alla scalinata del Museum of Art? Beh, dall’uscita del film nel 1976, quei gradini sono diventati una delle attrazioni di Philadelphia più celebri ed è impensabile visitare la principale città della Pennsylvania senza vedere questo luogo così iconico.

La scalinata di Rocky a Philadelphia

Scalinata Rocky vista dalla cima
Vista della città dalla cima della scalinata

Il protagonista della saga vive a Philadelphia e diverse zone della città fanno da sfondo alle scene dei film. Il luogo più iconico, che chiunque ha ben impresso in mente, è la scalinata del Museum of Art, che Rocky sceglie come punto di arrivo per le sue corse mattutine, mentre si allena in vista dell’incontro con Apollo Creed. Vediamo quando e come appare nei film, ma soprattutto come apprezzarla al meglio oggi se si visita la città.

La scalinata nei film della saga

Nel film “Rocky” del 1976 il protagonista Rocky Balboa, pugile italoamericano abituato a combattere in palestre di basso livello, viene sfidato dal campione mondiale dei pesi massimi Apollo Creed, il cui avversario programmato non può combattere per un infortunio. Tra gli allenamenti a cui si sottopone Stallone nei panni del pugile di Philadelphia, c’è la ripetitiva corsa mattutina, che lo porta ad attraversare tutta la città macinando chilometri su chilometri fino a raggiungere il museo e salirne gli antistanti 72 scalini come ultima prova.

Il pugile parte prima dell’alba dalla sua casa situata in South Philadelphia e corre attraverso svariati quartieri. Il percorso preciso non è chiaro, ma sicuramente attraversa tutto il centro cittadino da sud a nord, perché appaiono sia l’area dell’Italian Market sia la riva del Delaware River; passa davanti alla City Hall per poi giungere alla celebre scalinata.

Ad accompagnarlo, sono le note di “Gonna Fly Now”, scritta da Bill Conti appositamente per il film, e non “The eye of the tiger” come qualcuno dice ogni tanto erroneamente. Tra l’altro, una bella curiosità sulla famosa canzone di Rocky l’ho raccontata nell’articolo riguardante la Maratona di New York. D’altra parte, quale musica migliore per incitare un atleta durante la corsa?

Anche in “Rocky II” (1979) il pugile corre per le strade della sua città per allenarsi, stavolta accompagnato da numerosi sostenitori che corrono dietro di lui per incitarlo. In una delle scene più famose del film, una folla si forma attorno a Stallone durante la sua corsa e, dalla fontana di Logan Square, invade la Benjamin Franklin Parkway per salire insieme a lui la scalinata ed esultare in cima con i pugni al cielo.

“Rocky III” è invece il film nel quale appare la statua di Rocky. Siamo nel 1982 e il personaggio è già diventato un’icona grazie ai film precedenti. Per questo lungometraggio, Sylvester Stallone fece realizzare una statua di se stesso nei panni del pugile, che nel film viene svelata proprio in cima alle scalinate sotto gli occhi sbalorditi del protagonista che non se l’aspetta.

Trent’anni dopo, Stallone ha raccontato com’è nata la scena della scalinata, svelando che la si deve al budget limitato del primo film. La troupe girava di notte per la città cercando luoghi dove girare scene cittadine e l’attore, davanti alla scalinata, pensò a una scena in cui avrebbe portato il mastino di Rocky, Butkus, su per gli scalini. Il cane però era troppo pesante e la scena fallì, però la vista dalla cima della scalinata si rivelò ideale e venne quindi confermata, ma senza Butkus. Nel film “Rocky Balboa” del 2006, venne ripresa l’idea iniziale e Rocky solleva il cane Punchy in cima alle scale.

Tour delle location cinematografiche di Philadelphia

Dov’è la scalinata di Rocky?

Scalinata Rocky dove si trova
La scalinata vista dalla Washington Monument Fountain, al termine della Benjamin Franklin Parkway

Quella che oggi in tanti conoscono come “Scalinata di Rocky”, altro non è che la scala d’accesso al Philadelphia Museum of Art, il museo d’arte più importante della città e uno dei più rilevanti di tutti gli Stati Uniti. Basta quindi cercare il museo per trovare, di conseguenza, i celebri 72 gradini che conducono al suo ingresso.

Per essere precisi, si trova al termine della lunga Benjamin Franklin Parkway: il viale che parte dalla JFK Plaza, ai piedi del municipio di Philadelphia, e dopo aver attraversato Logan Square raggiunge il museo d’arte. Dunque dal centro cittadino è sufficiente percorrere questa strada fino ad imbattersi nel primo gradino.

E con i mezzi pubblici? Beh, ci sono diversi autobus che conducono qui dal centro città. La linea 43 ferma proprio accanto alle scalinate, ma nelle vicinanze arrivano anche le linee 7, 32, 38 e 48. Ovviamente, quella del museo è anche una delle fermate dei bus “hop on hop off” inclusi nei pass turistici e anche del PHLASH. Per maggiori informazioni sugli spostamenti in città leggi la nostra guida su come muoversi a Philadelphia.

La targa con le orme di Rocky

Scalinata Rocky impronteNei film, quando Rocky arriva in cima alla scalinata si gira guardando la città ed esulta alzando i pugni e saltando sul gradino più alto. Proprio lì oggi c’è una lastra di pietra con un intarsio in bronzo, che riproduce le impronte delle scarpe Converse indossate da Stallone nella fatidica scena. Sopra le due orme, è inciso il nome “Rocky”.

Questa era la posizione in cui era inizialmente situata la statua. Le orme sono state messe dopo che la statua è stata spostata. Se in tanti preferivano vedere la riproduzione del pugile in cima alle scalinata, personalmente posso dire che salire i gradini e mettere i piedi al posto di Rocky mi ha fatto un certo effetto. Alla fine, per un fan come me di questa saga, vale più l’esperienza dell’arduo allenamento del protagonista rispetto alla statua che, per di più, arriva solo nel terzo capitolo.

La statua di Rocky

 Statua di Rocky PhiladelphiaLa statua di Rocky, con i pugni alzati in segno di trionfo, venne commissionata appositamente per il film “Rocky III”. A realizzarla fu lo scultore A. Thomas Schomberg, autore anche di altre statue di atleti. Quest’opera in bronzo alta 2,6 metri, nel film viene posizionata proprio in cima alla scalinata del Museum of Art ed è proprio qui che è stata tenuta per un periodo.

Dopo le riprese infatti, Stallone donò la statua alla città di Philadelphia, ma l’Art Commission di Philadelphia non accettò di lasciarla in quella posizione, come forse l’attore sperava. In effetti, quello di Philadelphia è un museo d’arte prestigioso, che ospita opere di rilievo mondiale: la statua di Rocky venne ritenuta un oggetto di scena e non, come sosteneva qualcuno, un’opera d’arte.

Il dono fatto da Stallone venne dunque posizionato davanti allo Spectrum, uno stadio che non esiste più (demolito nel 2010), situato dove oggi c’è il South Philadelphia Sports Complex. La statua venne temporaneamente rimessa davanti al museo per le riprese di “Rocky V”, ma poi riportata allo Spectrum. Dal 2006, in occasione della proiezione del primo trailer del film “Rocky Balboa”, la statua venne riportata al museo e messa nella posizione attuale.

Dov’è la statua di Rocky?

Scalinata Rocky dove si trova la statuaDal 2006 la statua di Rocky si trova ai piedi della scalinata del Philadelphia Museum of Art, spostata sulla destra guardando il museo: questa è la posizione esatta. Si trova in una piccola zona recintata, circondata dalle aiuole e accessibile dal marciapiede, proprio di fronte alle strisce pedonali che portano alle tre fontane antistanti il museo.

Solitamente c’è molta gente attorno alla statua, perché tutti i turisti che passano di qui vogliono farsi una foto con Rocky. Di base basta aspettare qualche minuto in fila per avere il proprio momento accanto al pugile e portare a casa uno scatto, ma se vuoi trovarla libera ti conviene fare come Rocky nei suoi film: alzati all’alba e arriva al museo quando ancora la città sta dormendo.

Le magliette delle squadre di football


Se segui il football americano o hai visto qualche volta almeno il Super Bowl, forse ti sarà capitato di sentire qualche notizia sulla statua di Rocky vestita con le magliette e le sciarpe delle squadre di football. Se invece non ne hai mai sentito parlare, leggendo queste righe potresti pensare che i tifosi locali dei Philadelphia Eagles abbiano messo la propria maglietta a Rocky per trasformarlo nel “tifoso famoso” della squadra di football della città. Ma in realtà è successo proprio il contrario!

Nel 2015, quando Philadelphia ospitava la partita degli Eagles contro i New York Giants, i tifosi newyorkesi si radunarono vicino al museo e vestirono la statua con la t-shirt della propria squadra. Un modo per schernire gli avversari, dando forse per scontato che tutti i tifosi di Philadelphia vedano il pugile dei film come un idolo e che quindi potessero sentirsi colpiti nell’orgoglio vedendolo vestire i panni dell’altra squadra. È stata una buona mossa? Direi di no, visto che la partita è finita 27-7: una vittoria schiacciante dei Philadelphia Eagles, che hanno mandato a casa i New York Giants con la coda fra le gambe e la maglietta tristemente tolta dalle spalle di Stallone.

Tre anni dopo i tifosi di un’altra squadra, i Minnesota Vikings, ebbero la stessa idea. Durante il campionato NCF del 2018 arrivarono a Philadelphia convinti di stracciare gli Eagles e si radunarono davanti all’iconico Museum of Art tutti vestiti di viola e giallo, i colori della squadra. Già che c’erano, pensarono bene di bardare la statua con una sciarpa gialla e una gonna viola con il numero 14, portato dal loro campione Stefon Diggs. Il risultato della partita? Un bel  38-7 per gli Eagles.

Appena una settimana dopo Philadelphia ospitò anche una partita del 52° Super Bowl, gli Eagles contro i New England Patriots, che tra l’altro sono la squadra con più vittorie nella storia del Super Bowl. Ebbene, i tifosi dei Patriots sono arrivati in città così sicuri di vincere che non pensarono a quanto accaduto la settimana precedente e misero una loro maglietta a Rocky. I Philadelphia Eagles erano davvero sfavoriti, ma ciononostante sconfissero gli avversari 41-33.

A quanto pare, dopo cinque anni la memoria dei tifosi inizia a perdere colpi, perché nel 2023 la storia si è ripetuta. Stavolta a vestire Rocky con i colori della propria squadra sono stati i San Francisco 49ers. La squadra californiana è giunta in Pennsylvania convinta di tornare sulla West Coast con una vittoria in tasca e qualche tifoso ha pensato bene di far indossare a Rocky una canottiera rossa dei 49ers. La partita è finita 31-7 per gli Eagles.

Insomma, chi segue il football sa che i Philadelphia Eagles non sono i più forti d’America, tanto che hanno vinto soltanto un Super Bowl nella loro storia sportiva. Nonostante ciò, se tifi un’altra squadra e vai a sostenerla a Philadelphia, non ti conviene mettere la tua maglietta sulla statua di Rocky!

Dove dormire in zona


Il Philadelphia Museum of Art si trova all’inizio di Fairmount Park, attiguo al quartiere di Fairmount. Quindi è questa la zona migliore dove trovare un alloggio vicino al museo, soprattutto se magari ci si vuole alzare presto la mattina e raggiungere la famosa scalinata quando ancora non c’è la folla di turisti.

Un buon albergo a due passi da qui è The Maj Hotel, un tre stelle con camere moderne in stile industriale, molto caratteristiche. Se invece si trascorrono vari giorni a Philadelphia, una buona idea è quella di prendere un appartamento, ad esempio uno di quelli proposti da Sonder The Tidewater, ben curati ed in ottima posizione. Per una panoramica completa sulle migliori zone per cercare un alloggio a Philadelphia cliccate sul pulsante sotto:

Dove dormire a Philadelphia? La nostra guida


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andrea cuminatto
Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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