Cosa fare in Alaska

Le esperienze da fare in Alaska: 5 attività da provare

Febbraio 8, 2022 /

L’Alaska non è un posto qualsiasi, né fra gli stati USA né nel mondo. I viaggiatori che vi si recano non cercano la grandiosità dei grattacieli di New York o le strade sinuose di San Francisco, i ritmi nostalgici di New Orleans o gli eccessi di Las Vegas. Se scegli l’Alaska sai che le grandi opere dell’uomo, anche le più incredibili, non potranno mai regalare la stessa emozione di un territorio selvaggio dove regna la natura incontaminata.

In Alaska l’uomo dipende ancora dalla natura e dalle risorse che offre: per questo gli alaskani hanno un rispetto reverenziale per il mondo animale e vegetale in mezzo al quale si sentono solo ospiti. Le esperienze che permettono di sentire forte questo rapporto fra uomo e natura sono innumerevoli, ma ho selezionato cinque attività indimenticabili fra le quali ciascuno può trovare la propria esperienza ideale. Per meglio preparare il vostro viaggio vi consiglio di integrare questo articolo con quello dedicato alle principali cose da vedere in Alaska.

1 Vedere l’aurora boreale

Esperienze in Alaska

La paura del freddo estremo fa sì che la gran parte dei turisti si rechino in Alaska durante i mesi estivi. Effettivamente, l’estate offre maggiori possibilità di escursioni ed è più facile muoversi in maniera autonoma, ma solo in inverno si può godere di uno degli spettacoli più  incredibili che madre natura mette in scena: l’aurora boreale. Le luci gialle e verdi che si intrecciano e sembrano danzare nei cieli del nord sono capaci di lasciare a bocca aperta anche i viaggiatori più rodati, che hanno visto di tutto e di più a giro per il mondo. E anche chi ha già provato quest’emozione, si renderà conto che ogni aurora è diversa dalle precedenti. Persino la colorazione può cambiare notevolmente: nel 1958 ad esempio, i cieli d’Alaska si tinsero di un rosso e arancio così acceso che in molti scambiarono l’aurora per un gigantesco incendio.

Superato il circolo polare artico, siccome d’estate il sole non tramonta, ci si imbatte nel particolare fenomeno del sole di mezzanotte, così durante i mesi invernali il buio è costante e l’attesa della prossima alba dura molte settimane. Ad illuminare le infinite notti invernali arriva questo particolare effetto atmosferico, che dà al paesaggio un aspetto magico. Contrariamente a quanto si creda, però, non conta solo la latitudine: la possibilità di vedere l’aurora boreale non aumenta dirigendosi verso il polo nord. È Fairbanks, infatti, la città che offre la maggiore possibilità di avvistare le luci danzanti in tutto il continente americano. Si pensi che se al polo nord la media delle aurore boreali è di 100 notti all’anno, a Fairbanks le possibilità crescono a 240. Se ti rechi in Alaska fra settembre ed aprile, quindi, ricorda di inserire una tappa a Fairbanks nel tuo itinerario: non te ne pentirai!

2 Fare un giro su una slitta trainata dai cani

Le migliori cose da fare in AlaskaChi non ricorda la storia di Balto, l’husky siberiano in testa alla muta che nel 1925 portò l’antitossina necessaria a contrastare l’epidemia di difterite? Una delle storie più famose d’Alaska non poteva che avere i cani da slitta come protagonisti. Prima che arrivassero aerei ed elicotteri, le slitte trainate da cani erano l’unico mezzo per muoversi nelle zone non servite dalla rete stradale e tuttora sono l’unica opzione in caso di maltempo per alcune località.

In quasi tutte le città dell’interno, dove il lungo inverno vede la neve come protagonista, viene offerta ai turisti la possibilità di fare un giro su una slitta trainata dai cani. Che si tratti di un lungo tragitto fra i boschi imbiancati o un breve tentativo di guida vicino alla città, è una delle attività più accessibili e allo stesso tempo coinvolgenti che si possano fare in Alaska. Durante l’estate la mancanza di neve non esclude completamente le opportunità: c’è chi mette le ruote alle slitte per farle viaggiare sull’erba e sugli sterrati. Durante tutto l’anno, visitare un allevamento di cani permette di conoscere la storia e le attività degli allevatori, apprendere le potenzialità di questi animali domestici fuori dal comune e divertirsi giocando con i cuccioli.

3 Pescare il salmone con i locali

Alaska Cosa FareIl salmone è da sempre una risorsa fondamentale per gli abitanti dell’Alaska, che ne hanno fatto uno dei propri piatti principali. Affumicata o arrostita, la carne di questo pesce è sicuramente da assaggiare durante un viaggio in Alaska. Ma perché accontentarsi di ordinarlo al ristorante, quando è possibile direttamente pescarlo? I torrenti delle zone più selvagge sono presi d’assalto dagli orsi e sfidare un grizzly in una gara di pesca non è un’idea saggia, ma non è necessario spingersi lontano dalle città per imbracciare la canna da pesca.

Nella stessa Anchorage, i corsi d’acqua straripano di salmoni che durante l’estate risalgono i torrenti e vengono a deporre le uova anche a pochi metri dalle strade trafficate, ignari del cemento che invade la terraferma. Una delle attività preferite dagli alaskani per passare il tempo libero è quella di armarsi di canna e cimentarsi nella pesca al salmone, anche nelle pause pranzo o al termine di una giornata lavorativa, senza spostarsi dalla propria città. Si potrebbe dire che andare a pescare un salmone in centro sia il corrispettivo di “andiamo a prenderci un caffè” in Italia.

Ad Anchorage ad esempio, lo Ship Creek è preso d’assalto dai pescatori e ci sono alcune zone denominate proprio Salmon viewing areas. I grandi salmoni reali (che possono raggiungere dimensioni record da 60kg) e i particolarissimi salmoni rossi dell’Alaska,  sono già di per sé uno spettacolo quando risalgono i corsi d’acqua. Anche chi non è un pescatore agguerrito, può noleggiare l’attrezzatura essenziale e portare a casa senza troppe difficoltà una preda degna di nota.

4 Sorvolare il Bush in aeroplano

Esperienze AlaskaIl 75% del territorio dell’Alaska è inaccessibile in auto. Ciò significa che la maggior parte dello stato è ancora incontaminato e la natura offre tutt’oggi il suo aspetto più integro e selvaggio. Al contempo, vuol dire che non è sufficiente noleggiare un’auto per visitare completamente l’Alaska a proprio piacimento. Soprattutto il nord-ovest dell’Alaska è quasi privo di collegamenti e gli unici mezzi di trasporto sono i piccoli aeroplani, chiamati dai locali bush plane perché usati soprattutto per sorvolare il Bush: tutta quella vastissima area non accessibile con mezzi terrestri. Alcuni aerei fanno rotta fissa tra le cittadine più sperdute, altri sono a disposizione di chi li noleggia.

Un volo panoramico di qualche ora può essere molto costoso, ma ammirare dall’alto montagne, tundra e ghiacciai è un’esperienza che si dimentica difficilmente, così come un decollo e un atterraggio sull’acqua (nel caso dei piccoli idrovolanti) o su piste sterrate in mezzo al verde. Per ammortizzare i costi, è possibile noleggiare in gruppo gli aeroplani che possono portare un numero maggiore di persone. In tutte le città si trovano piloti che propongono tour più o meno lunghi sui propri mezzi e a seconda della zona le attrazioni sono differenti.

5 Raggiungere il Magic bus di ‘Into the wild’

Alaska esperienze

Attenzione! Aggiornamento giugno 2020: purtroppo a causa delle continue richieste di soccorso di turisti inesperti che cercavano di raggiungere questo luogo, il bus è stato rimosso definitivamente dalle autorità locali. Al momento in cui scriviamo questo aggiornamento non è stata ancora decisa una eventuale nuova collocazione.

Con il film di Sean Penn Into the wild – Nelle terre selvagge, sono diventate celebri le avventure del giovane Chris McCandless, narrate nell’omonimo libro di Jon Krakauer. Il giovane morì nell’agosto del 1992 in un autobus abbandonato (il 142 della Fairbanks City Transit System Bus), lasciato nella taiga dai costruttori delle strade nel 1961 e tutt’oggi fermo lì ad arrugginire nell’erba. Chiamato “Magic bus” nel resoconto di Krakauer, l’autobus che fece da casa alle ultime settimane di vita di McCandless è adesso meta ambita di escursioni.

Raggiungere il famoso autobus non è per tutti.  Tanti escursionisti sognano di potersi scattare una foto seduti con le spalle appoggiate alla lamiera verde e bianca, ma in pochi hanno le capacità per raggiungerlo. Lo Stampede Trail, il sentiero all’interno del Denali National Park che permette di raggiungere il bus, è lungo una quarantina di chilometri (solo andata) e non sarebbe di per sé uno dei più impervi che si possano scegliere, ma presenta una grossa difficoltà: l’attraversamento di due torrenti.

Il Teklanika in particolare è quasi impossibile da attraversare in qualsiasi periodo dell’anno anche per via dell’imprevedibilità delle sue correnti. In generale i mesi invernali ed estivi sono sicuramente da sconsigliare, l’uno per via delle temperature eccessivamente rigide, l’altro sia perché quando si fa più caldo i ghiacciai si sciolgono facendo aumentare notevolmente il livello dell’acqua (facendovi trovare nella stessa situazione di Chris McCandless) sia per la presenza di sciami di zanzare determinati a fare di tutto per rendervi la vita impossibile.

Restano quindi l’autunno e la primavera non inoltrati quando, in linea teorica, lo strato di ghiaccio che si forma lungo il letto del fiume può aiutare l’attraversamento, ma d’altro canto le temperature in questo periodo possono arrivare a toccare i -20 gradi durante la notte. Inoltre c’è da considerare anche la pioggia e il maltempo, che possono influire nel livello delle correnti rendendo impossibile l’attraversamento anche quando in teoria sarebbe più agevole.

Percorrere lo Stampede Trail significa rimanere isolati alcuni giorni nella natura: è quindi fondamentale essere fisicamente preparati e partire con la giusta attrezzatura, ma soprattutto muoversi sempre in gruppo. Il gruppo permette di evitare gli attacchi degli orsi e di altri animali e aumenta la sicurezza e le possibilità di raggiungere illesi la meta. Per chi non può mettere in conto un trekking impegnativo, c’è sempre la possibilità di vedere la replica del bus che è stata usata per il film. Si trova di fronte al 49th State Brewery, nella cittadina di Healy, la più vicina allo Stampede Trail.

Nella stessa cittadina troverete anche molti tour che vi potranno portare a visitare la zona (ma non tutti si spingono fino al bus) a prezzi sicuramente non economici ma che per alcuni possono essere l’unico modo per avventurarsi in sicurezza e senza troppi patemi d’animo.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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