Alaska Peninsula e Isole Aleutine: viaggio all’estremità dell’Alaska

Dicembre 4, 2023 /

Circa 300 isole distribuite su un arco di 1770km (cui si aggiungono i circa 800km dell’Alaska Peninsula) formano l’arcipelago delle Aleutine. Queste isole, nient’altro che le punte di una grande catena montuosa vulcanica sottomarina che collega il continente americano a quello asiatico, sono fra i luoghi più incontaminati dello stato.

Chi è in cerca di una natura ancora integra, dove milioni di uccelli marini trovano il proprio habitat fra il mare e i vulcani, non può perdersi una visita all’arcipelago. Non è da meno la grande penisola che dà il via all’arco che attraversa il Pacifico settentrionale: anche qui gli abitanti sono pochi e i collegamenti ancora meno, ma le attrazioni naturalistiche abbondano.

Come arrivare

Ovviamente, le isole dell’arcipelago sono raggiungibili solo via mare o via aria, e anche l’Alaska Peninsula non è raggiungibile via terra: nemmeno una strada la collega al resto dello stato. Vediamo quali sono i collegamenti esistenti.

  • Nave. I traghetti dell’Alaska Marine Highway System collegano la Penisola alaskana, esattamente i porti di Chignik, King Cove e Cold Bay, al resto della terraferma. I principali porti cui far riferimento sono Homer e Whittier, dai quali è possibile raggiungere facilmente Anchorage, il principale scalo alaskano. Anche alcune isole sono collegate dai traghetti, in particolare Unalaska Island (porto Dutch Harbor), Akutan Island (porto Akutan), Unimak Island (porto False Pass) e Popof Island (porto Sand Point). La maggior parte delle altre isole sono raggiungibili tramite imbarcazioni private, ma non sono collegate dal servizio pubblico.
  • Aereo. La maniera più rapida per raggiungere sia la penisola sia le isole è l’aereo. L’aeroporto principale dell’arcipelago è quello di Unalaska, ben collegato con Anchorage e con altri scali minori alaskani. I due scali principali della penisola sono King Salmon (nella zona orientale, vicino al Katmai National Park and Preserve) e Cold Bay (nell’estrema punta occidentale, dove si trova l’Izembek National Wildlife Refuge).

Clima e temperature

Il clima dell’arcipelago è oceanico, con temperature molto più uniformi e moderate rispetto all’entroterra alaskano. L’estate è più fredda rispetto alle principali località d’Alaska, ma non c’è una grande escursione termica stagionale, per cui le temperature invernali sono di poco inferiori a quelle estive. Ad Unalaska i mesi più caldi, luglio e agosto, presentano massime diurne in media sui 14/15°e minime notturne sugli 8/9°. Nel mese più freddo, gennaio, le massime sono in media sui 2/3° e le minime sui -2/-3°.

Le precipitazioni sono abbondanti su tutto l’arco insulare e peninsulare, con costanza e regolarità durante tutto il corso dell’anno. Ad Unalaska si registrano oltre 1500mm di pioggia all’anno: i mesi più piovosi sono quelli invernali: da ottobre a marzo si registrano oltre 20 giorni di pioggia al mese.

Il periodo consigliato per visitare questa zona d’Alaska è l’estate piena. In inverno il maltempo la fa da padrone e, anche se le temperature non sono gelide come quelle di Fairbanks o di altre città dell’entroterra, non sono luoghi in cui è piacevole stare sotto pioggia o neve. Inoltre, molte isole potrebbero essere difficili, se non impossibili, da raggiungere sia in aereo che in nave a causa delle impervie condizioni meteo.

Cosa vedere nell’Alaska Peninsula

Detta anche Penisola di Aleut, l’Alaska Peninsula si allunga per circa 800km a sud-ovest del continente e presenta due tipologie di territorio che si affiancano per tutta la sua lunghezza. Il lato meridionale è aspro e montuoso: nato dall’attività tettonica della placca del Pacifico settentrionale che spinge sotto la placca nordamericana. La costa nord, invece, è piatta e paludosa.

Le piccole comunità della penisola sono abitate soprattutto da nativi Alutiiq, la stessa etnia che popola l’antistante arcipelago di Kodiak, e basano la propria sussistenza quasi esclusivamente sulla pesca. Oggi, buona parte della penisola è protetta in riserve naturali, ciascuna delle quali con caratteristiche differenti.

Lake Clark National Park and Preserve

Sulla sponda opposta del Cook Inlet rispetto ad Anchorage, in quella parte di terraferma che precede lo sviluppo vero e proprio della penisola, si trova il Lake Clark National Park and Preserve. Il lago che dà il nome alla riserva, lungo quasi 65km, è l’attrazione maggiore, ma non l’unica. Nel territorio del parco si trovano anche due vulcani alti più di 3000m, oltre a foreste incontaminate e un litorale fra i più ricchi di colonie di uccelli marini.

Port Alsworth è il punto di riferimento per ogni visita al parco. Vi si trova la sede direzionale e da qui partono alcuni sentieri per fare trekking lungo la riva del Lake Clark. L’aereo è l’unico mezzo per raggiungere sia Port Alsworth sia ogni altra zona del parco. Piccoli aereoplani o idrovolanti permettono di raggiungerne le diverse zone. Sulla pagina ufficiale puoi verificare quale collegamento fa al caso tuo. Il centro visitatori di Port Alsworth è aperto solo in estate, così come buona parte dei sentieri praticabili. A questa pagina puoi verificare quali sono le zone accessibili a seconda del periodo in cui ti recherai qui.

McNeil River State Game Sanctuary

In molti lo definiscono il miglior luogo al mondo per osservare i grizzly: quest’area protetta vanta in effetti una delle più alte concentrazioni al mondo di questi orsi. Il motivo è abbastanza semplice: i salmoni abbondano, ma rispetto ad altri fiumi faticano a risalire il McNeil River a causa delle numerose basse cascate che lo caratterizzano. Insomma la zona di pesca ideale per un orso affamato.

Non tutti, purtroppo, possono visitare il McNeil River State Game Sanctuary. Ogni anno vengono estratti a sorte solo da 150 a 250 permessi per recarsi a gareggiare con i grizzly nella pesca al salmone. Se rientri fra i fortunati, devi mettere in conto diverse centinaia di dollari per pagare il permesso e soprattutto l’aereo che porti te e la tua attrezzatura da pesca e da campeggio nei pressi del fiume. Poi dovrai camminare per oltre 3km con i piedi nel pantano fino a una piattaforma di 16mq, condivisa da dieci pescatori. Solo a quel punto, protetto da un ranger armato, potrai passare una giornata a pescare (probabilmente sotto la pioggia, vista l’alta probabilità di precipitazioni in questa zona), cercando di non farti rubare i salmoni dagli orsi che si muovono a pochi metri dalla piattaforma. Sulla pagina ufficiale del parco puoi trovare dettagli aggiuntivi.

Katmai National Park and Preserve

A rendere famoso il Katmai National Park and Preserve sono i vulcani: ben 15, alcuni dei quali fumano perennemente. Nelle foreste che si sviluppano alle pendici di queste montagne, vivono fra i 1500 e i 2000 orsi. Anche questo parco è raggiungibile solo in aereo: da Anchorage puoi volare fino alla minuscola cittadina di King Salmon, dove si trova l’ufficio turistico di riferimento. Da qui dovrai salire su idrovolante diretto a Brooks Camp, nel cuore del parco: fra giugno e settembre i voli sono quotidiani.

Dal campeggio, dove si trova anche un piccolo centro visitatori, si diramano molti sentieri di trekking e partono alcuni tour guidati. Il più celebre è il Three Forks Overlook: una gita di 8 ore su un bus che ti condurrà alla Valley of Ten Thousand Smokes. Il nome di questa vallata, famosa per il suo paesaggio lunare, è dovuto ad una gigantesca eruzione vulcanica che nel 1912 la seppellì sotto 200m di cenere, da cui per anni si alzavano spirali di vapore.

A meno di un chilometro dal Brooks Camp puoi trovare le Brooks Falls. Accanto a queste cascate si trovano due piattaforme che permettono di osservare in tutta sicurezza gli orsi impegnati nella pesca del salmone. Ovviamente, tutti i turisti che visitano il parco si recano qui. Per questo i ranger, onde evitare problemi, concedono di trattenersi solo un’ora ad osservare i grandi plantigradi.

Chi vuole affidarsi ad un tour organizzato in questa regione può dare un’occhiata al link sottostante:

Tour del Katmai National Park con volo

Alaska Peninsula and Becharof National Wildlife Refuges

Diecimila caribù pascolano indisturbati in questa riserva nata proprio per proteggere la fauna selvatica. Accanto a loro, orsi e alci, foche e uccelli di ogni genere vivono in piena tranquillità. La principale attrazione di questa zona sono gli Ukinrek Maars: crateri circolari generatisi da una lunga serie di eruzioni nel 1977. Non meno interessanti le alte guglie rocciose a strati chiari e scuri sulla costa, chiamati Castle Cape Fjords. Per visitare queste zone devi recarti a King Salmon e far riferimento al centro visitatori.

Izembek National Wildlife Refuge

Vicino a Cold Bay, sulla punta della penisola, si trova questo paradiso degli animali selvatici. Anche qui non mancano i grandi mammiferi, ma nella baia su cui affaccia il parco abbondano le balene, sia balene grigie che balenottere rostrate. A rendere unico questo parco sono però gli uccelli migratori, che arrivano in stormi colossali a nutrirsi nella ricca Izembek Lagoon. Cold Bay è raggiungibile sia in aereo che in traghetto: da qui puoi noleggiare un’auto e avventurarti nel parco lungo i 64km di strade sterrate che lo percorrono.

Cosa vedere nelle isole Aleutine

Questo remoto arcipelago è poco abitato dagli uomini,ma è l’habitat di molte specie marine, per lo più uccelli, il che lo rende il paradiso dei bird watcher. Gran parte dell’arcipelago fa parte dell’Alaska Maritime National Wildlife Refuge e solo una decina di isole sono abitate. Le due isole principali e più facilmente raggiungibili sono Unimak ed Unalaska, su cui si trova l’omonima città, dove vive la metà dei circa 8000 abitanti dell’arcipelago. La maggior parte dei cittadini sono di etnia Unangan. Questo popolo, anche conosciuto come Aleut, vissero in pace su queste isole fino al 1700, quando furono sterminati dai cacciatori di pellicce russi, facendone scendere il numero da 20mila a poche migliaia.

Oggi chi si reca nell’arcipelago lo fa principalmente per due motivi: turismo naturalistico (principalmente per gli uccelli marini e le balene) e pesca. Se sei un pescatore non ci sono dubbi: prendi un volo per Unalaska. Se invece vuoi tornare a casa carico di foto spettacolari, le isole dell’area marina protetta ti aspettano.

Alaska Maritime National Wildlife Refuge

Oltre 2500 isole, baie, scogliere e tratti di costa alaskana costituiscono questa ampia riserva marittima, dove centinaia di specie animali vive senza essere minacciata dall’uomo. Parte della riserva copre zone dell’Alaska Peninsula, dell’Arcipelago Kodiak e di altri gruppi di isole, ma le Aleutine ne costituiscono lo zoccolo duro. Gran parte dei punti d’interesse del parco naturale sono raggiungibili solo noleggiando piccoli aerei o battelli. Se intendi dedicare parte del tuo viaggio in Alaska alle bellezze naturali di questa riserva, scegli con cura quali isole visitare, perché i collegamenti non sono veloci né frequenti e non è possibile improvvisare.

Quali isole visitare

Unalaska è il punto di riferimento dell’arcipelago. Su quest’isola puoi trovare il Museum of the Aleutians, dove scoprire la cultura del popolo indigeno e la storia di queste isole. Puoi anche visitare ben 25 siti preistorici: il più antico, Unalaska Bar, risale a 9000 anni fa. Il periodo russo è testimoniato dalla Church of the Holy Ascension, mentre quello più recente della guerra lo si può rivivere all’Aleutian World War II National Historic Area. La piccola Amaknak Island è collegata ad Unalaska da un ponte ed è quindi visitabile facilmente.

Uno dei tour più battuti per visitare le Aleutine è a bordo del traghetto di linea dell’Alaska Marine Highway System, che collega Kodiak ad Unalaska e che viaggia ogni due settimane da aprile a settembre. Puoi prendere il traghetto già da Homer e spenderai qualche centinaio di dollari, ma è l’unico modo per vedere numerosi siti protetti non raggiungibili in altro modo. La tratta via nave dura alcuni giorni, per cui da Unalaska è poi più conveniente rientrare ad Anchorage in aereo.

Una delle isole più interessanti da visitare è Adak Island. Guardando la mappa ti accorgerai che si trova al centro dell’arco insulare, nel bel mezzo del Pacifico settentrionale. Ci si può arrivare in aereo: da Anchorage partono due voli a settimana. In un piccolo villaggio, che un tempo serviva l’ormai chiusa base della marina, vivono 80 persone. È però uno dei posti migliori per fare trekking nella natura più incontaminata ammirando grandi colonie di uccelli marini.

La più lontana delle Aleutine è Attu Island, situata a 1600km dal continente americano. È famosa per essere una delle migliori isole al mondo in cui avvistare e fotografare uccelli marini di decine e decine di specie diverse, con la caratteristica di ospitare sia specie americane che asiatiche, vista la posizione centrale fra i due continenti. Un tempo era raggiungibile in aereo grazie ad una pista d’atterraggio risalente alla Seconda guerra mondiale. Oggi invece ci si può andare solo in barca, ma non è semplice trovarne una e in ogni caso il costo è davvero elevato.

St.Paul Island è invece più nord, nel bel mezzo del Mare di Bering, ed è la principale delle Pribilof Island. Anche questa è raggiungibile in aereo da Anchorage. Qui ogni estate si radunano migliaia foche per riprodursi: uno spettacolo difficile da trovare in altre parti del mondo.

Dove dormire

Sia la penisola che l’arcipelago presentano pochissime strutture ricettive. Nei parchi naturali della penisola dovrai per lo più affidarti a campeggi o lodge nella natura, sui quali puoi reperire informazioni contattando i centri visitatori. Per quanto riguarda le isole, ad Unalaska l’hotel di riferimento è il Grand Aleutian Hotel.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

Potrebbero interessarti

Kodiak: alla scoperta dell’isola del celebre orso

È l’area più accessibile e sviluppata dell’Alaska sud-occidentale, ma allo stesso tempo è il regno incontrastato degli orsi. L’arcipelago Kodiak, di cui l’omonima isola costituisce i tre quarti del totale, ...

Come visitare la Penisola di Kenai: Homer, Seward e altre attrazioni

La penisola di Kenai, che si allunga dalla costa centro-meridionale dell’Alaska, è senza dubbio una delle regioni più interessanti da visitare nel più settentrionale degli Stati Uniti. Il Kenai Fjords ...
Prince William Sound Alaska

Viaggio nel Prince William Sound alla scoperta di Whittier, Valdez e Cordova

La costa meridionale dell’Alaska è caratterizzata da un insieme di insenature, fiordi e arcipelaghi con centinaia di piccole isole poco distanti dal continente. Una delle zone più affascinanti della costa ...

Inside Passage: come visitare il famoso canale naturale in Alaska

L’Inside Passage è un canale naturale che attraversa l’insieme di isole, fiordi ed insenature lungo la costa sud orientale dell’Alaska. Il termine viene però solitamente esteso a classificare anche tutta ...
andrea cuminatto
Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

Leggi prima di lasciare un commento
I commenti inviati vengono posti in fase di moderazione, quindi non preoccuparti se il tuo commento non viene pubblicato subito. Cerchiamo di rispondere a tutti entro il giorno lavorativo successivo a quello in cui viene inviato il commento (non il sabato e la domenica), compatibilmente con il tempo a disposizione e il numero di commenti, spesso molto elevato. Prima di scrivere un commento ti consigliamo di leggere queste brevi linee guida, per capire qual è il tipo di aiuto che possiamo darti e in quale forma. Per pubblicare un commento scorri in basso.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

AMERICAN DREAM ROUTES