Kodiak: alla scoperta dell’isola del celebre orso

Settembre 25, 2020 /

È l’area più accessibile e sviluppata dell’Alaska sud-occidentale, ma allo stesso tempo è il regno incontrastato degli orsi. L’arcipelago Kodiak, di cui l’omonima isola costituisce i tre quarti del totale, attorniata da altre 16 isole e svariati isolotti minori, si estende per un arco di quasi 300km nel Golfo d’Alaska.

A rendere noto questo luogo sono gli Orsi Kodiak, la sottospecie di orso bruno più grande al mondo, e la pesca. Se in tutta l’Alaska i salmoni non mancano, le coste dell’arcipelago sono fra le più ricche dello stato da questo punto di vista e il porto di Kodiak è per questo motivo uno dei più forniti di pescherecci di tutto lo stato.

Alla fauna terrestre e marina, che già di per sé offre ottime ragioni di visita, si uniscono gli aspetti culturali. Qui sono conservate alcuni dei principali retaggi russi d’Alaska, oltre che le tradizioni del popolo nativo Alutiiq, originario proprio dell’arcipelago.

Una curiosità è che dal 2014 le esigenze energetiche dell’isola sono soddisfatte al 99,7% da fonti rinnovabili (eolico e idroelettrico). Un record arrivato dopo anni in cui l’isola è stata un vero e proprio laboratorio per le energie rinnovabili.

Come arrivare

L’isola di Kodiak è ben raggiungibile. Esistono diverse opzioni, partendo da Anchorage e da altre zone della terraferma, come la penisola di Kenai o il Prince William Sound.

  • In aereo. Il mezzo più rapido per raggiungere le isole, come del resto anche molte zone interne in Alaska, è l’aereo. L’aeroporto di Kodiak è collegato ad Anchorage dai velivoli della Alaska Airlines e della Ravn Alaska. Inoltre la Island Air Service e la Servant Air offrono un servizio di collegamento con molte isole e in estate con Homer.
  • In nave. L’isola Kodiak è ben collegata alla terraferma dai traghetti dell’Alaska Marine Highway System con tre porti: Kodiak, Port Lions e Old Harbor. Potrai quindi raggiungerla partendo da Homer oppure da Whittier. È anche raggiungibile da traghetti a lungo raggio, arrivando quindi da est dall’Inside Passage, oppure da ovest dalle isole Aleutine.
  • In auto. Se viaggi in auto a noleggio, puoi imbarcare la tua auto su un traghetto per poterla utilizzare anche sull’isola. Valuta però, anche a seconda di quanti giorni hai a disposizione, se è una spesa che vale la pena di essere sostenuta.

Clima e temperature

Questo arcipelago presenta uno dei climi più vivibili di tutta l’Alaska. Il mare mitiga molto le temperature e non si riscontrano quindi le grosse escursioni termiche presenti nel continente. Ricorda che ci troviamo pur sempre in uno degli stati più freddi del mondo, per cui la media delle temperature è pur sempre bassa relativamente a quelle cui siamo abituati.

L’estate è la stagione migliore per recarvisi. Luglio ed agosto, i mesi più caldi, presentano in media una temperatura massima diurna sui 16° e una temperatura minima notturna sui 9°. Giugno e settembre sono in media di 3° più freddi rispetto a luglio e agosto. L’inverno non è gelido come in altre zone: il mese più freddo è gennaio e la media delle massime è di 1/2°, mentre quella delle minime di -4°. Dicembre e febbraio hanno solitamente 1° in più rispetto a gennaio.

Le precipitazioni sono abbastanza regolari durante il corso dell’anno. I quasi 2000mm di pioggia annui sono distribuiti su circa 15-16 giorni al mese. Luglio e agosto sono i mesi più secchi, mentre i più piovosi sono ottobre, dicembre e gennaio. Nella stagione invernale però una parte delle precipitazioni è nevosa.

Isola Kodiak

L’isola Kodiak non è solo la principale dell’arcipelago, ma è anche la più grande isola d’Alaska e la seconda degli USA dopo Big Island delle Hawaii. L’omonima città, Kodiak, è un centro con poco più di 6000 abitanti, che basa il grosso della propria sussistenza sulla pesca. È il punto di riferimento ideale per ogni visita dell’isola: non solo racchiude la maggior parte dei punti d’interesse a livello storico culturale, ma da qui si diramano i 160km di strade che permettono di muoversi in auto sull’isola.

Il punto ideale per cominciare la propria visita è il Kodiak Island Convention & Visitors Bureau (100 Marine Way), dove è possibile avere ogni tipo di informazione sulle cose da vedere e le attività da svolgere nell’arcipelago. Ormeggiata fra i numerosi pescherecci, poco distante dal centro visitatori, non passa inosservata la Star of Kodiak, ultima nave americana della classe Liberty costruita durante la Seconda guerra mondiale.

Musei e chiese russe

Il passato russo dell’Alaska è ben testimoniato a Kodiak, dove chiese e musei lo narrano con evidente decisione. Per scoprirlo al meglio non può mancare una visita al Baranov Museum (101 Marine Way): l’edificio russo più antico degli Stati Uniti, risalente al 1808. Se in origine era luogo di stoccaggio di pelli di lontra, oggi ospita una vasta collezione di manufatti dell’epoca in cui l’Alaska dipendeva da Mosca.

Un isolato più avanti troviamo la Holy Resurrection (385 Kashavarof Street), chiesa ortodossa dalle cupole azzurre e gli interni preziosamente decorati, che la rendono una delle principali bellezze artistico-architettoniche d’Alaska. A parlare di religione cristiano ortodossa è anche il St. Herman Theological Seminary (414 Mission Road): uno dei soli tre seminari russo ortodossi degli Stati Uniti.

La posizione dell’isola l’ha resa idale come avamposto militare in tempo di guerra. A testimoniarlo oggi è il museo militare che si trova al Fort Abercrombie State Historical Park (1400 Abercrombie Drive). I vecchi bunker di cemento non piaceranno a tutti, ma altra cosa è la vista che si ha da qui sul mare, dove non è raro avvistare qualche balena spruzzare a pelo d’acqua.

Prima dell’arrivo dei coloni Russi, questa terra apparteneva al popolo Alutiiq. Immancabile, se ci si trova a Kodiak, una visita all’Alutiiq Museum and Archaeological Repository (215 Mission Road). Oltre 100.000 oggetti narrano usi e costumi di questo e di altri popoli eschimesi, alcuni dei quali decisamente particolari, come i parka fatti con viscere di foca.

Bear watching al Kodiak National Wildlife Refuge

Oggi il Kodiak National Wildlife Refuge è uno dei parchi naturali più interessanti d’Alaska. Con i suoi 800.000 ettari di natura selvaggia, occupa una grossa fetta dell’isola, oltre a  una parte di Afognak Island e alle isole Uganik e Ban. È il territorio di oltre 3000 orsi Kodiak, specie endemica dell’arcipelago, che si contraddistinguono per essere i più grossi orsi bruni al mondo, competendo per stazza solo con gli orsi polari. I maschi di questa razza possono superare i 3m d’altezza (ritti sulle zampe posteriori) e raggiungere i 550kg di peso.

Visto il numero elevato, gli orsi sono molto facili da trovare soprattutto in estate, durante la migrazione dei salmoni. Se questo dato facilita gli avvistamenti, rende anche la visita al parco naturale pericolosa ed è poco raccomandabile avventurarcisi per conto proprio. Facendo riferimento al Kodiak National Wildlife Visitor Center (402 Center Avenue), è possibile apprendere tutto su questi animali nella parte museale del centro e prenotare un tour con guide locali. In alcuni tour ti muoverai nel bosco guidando un quad, in altri partirai a bordo di un piccolo idrovolante: insomma ce n’è per tutti i gusti.

Tour, pesca e eventi dell’isola 

Kodiak non è solo orsi. Ci sono molti altri animali selvatici che aspettano di essere visti e fotografati o, nel caso del pesce, magari anche catturati e degustati. L’isola di Kodiak è fra le regioni alaskane meglio attrezzate per i turisti che vogliano provare differenti esperienze nella natura.

Dalle battute di pesca, sia su fiume che in mare, ai tour in aeroplano alla scoperta delle varie isole, dal whale watching per gli amanti delle balene ai dettagliati tour guidati dell’isola per scoprire ogni segreto delle culture e della fauna che la abitano. Potrai noleggiare un kajak per esplorarne le coste o un quad per insinuarti nei meandri più nascosti dell’interno. Su questa pagina è riassunta l’offerta dell’isola per soddisfare tutti i gusti di un visitatore.

Kodiak è anche sede di interessanti eventi che la animano nel corso dell’anno. A marzo si tiene il ComFish Alaska, con esibizioni, giochi e attività legati alla pesca. Ad aprile l’attenzione è rivolta alle balene grigie che in primavera tornano in questi mari, grazie al Whale Fest Kodiak, mentre il Kodiak Crab Fest di maggio è ovviamente dedicato ai granchi. Agosto è un mese interessante dal punto di vista culturale: ogni anno la Warm August Night anima la città con eventi musicali e culinari, ma soprattutto il 9 agosto di ogni anno i russi ortodossi celebrano Sant’Herman con un pellegrinaggio alla Monks’ Lagoon di Spruce Island. Settembre è il mese del Kodiak Rodeo & State Fair, che si tiene ogni anno nel weekend del Labor Day, mentre ad ottobre si svolge la Run The Rock Marathon: una maratona e mezza maratona decisamente impegnativa.

Isole minori

Sebbene Kodiak sia l’isola più grande e rilevante, l’arcipelago custodisce altri tesori. Interessante è Spruce Island, facilmente raggiungibile con i traghetti che approdano al porto di Ouzinkie. Su questa e sulla meno raggiungibile St.Nilus Island si trovano comunità di monaci russo ortodossi. Il pellegrinaggio del 9 agosto verso l’isola è una delle esperienze religiose più interessanti che si possano vivere in Alaska.

Shuyak Island State Park

L’isola Shuyak è una delle più settentrionali dell’arcipelago ed è quasi completamente protetta sotto il nome dello Shuyak Island State Park. L’isola è unica nel suo genere perché vi si trova un sistema forestale costiero davvero particolare: contiene infatti una sola specie di albero, l’abete di Sitka. L’isola è interessante dal punto di vista naturalistico anche per la ricca fauna, per lo più uccelli e animali marini, che ne abitano le coste frastagliate. Cervi e orsi sono invece fra i pochi mammiferi della terraferma.

Sull’isola esistono quattro cabine pubbliche in cui è possibile accamparsi durante la notte, se si prevede di trascorrervi più giorni. Sulla pagina ufficiale troverai i dettagli e i consigli per esplorarla.

Afognak Island State Park

L’isola Afognak è vicina all’isola Kodiak e facilmente raggiungibile via mare o via aria. Ci sono collegamenti aerei anche da Homer. Nella zona nord-est dell’isola troviamo l’Afognak Island State Park, una grande riserva naturale di 75.000 ettari, ricca di fauna terrestre e marina. È il paradiso dei pescatori di salmone, grazie al perfetto habitat riproduttivo che i suoi torrenti fra i boschi costituiscono per questi pesci.

In buona parte dell’isola sono permesse la caccia e la pesca ed esistono casotti pubblici in cui poter pernottare in maniera spartana. Sulla pagina ufficiale puoi trovare informazioni dettagliate. Se non vuoi farti mancare un comodo letto fra una battuta di pesca e l’altra, puoi soggiornare all’Afognak Wilderness Lodge: un alloggio fatto di tronchi ma dotato di ogni arredo, che costituisce la principale se non unica struttura ricettiva turistica dell’isola.

Dove dormire sull’isola di Kodiak

La maggior parte degli alloggi si concentra nel borgo di Kodiak, centro nevralgico dell’isola. Ecco alcuni consigli.

  • Shelikof Lodge. In ottima posizione centrale, è uno degli alberghi più datati della cittadina, ma rimane uno dei principali punti di riferimento per un soggiorno sull’isola. Una cosa da non sottovalutare se si arriva in aereo è la navetta gratuita per l’aeroporto (lontano 7km dalla città).
  • Kodiak Compass Suites. Il piacere di stare in un hotel di buon livello, ma con la comodità di avere un angolo cottura in camera, magari per cucinarsi autonomamente uno degli ottimi salmoni pescati durante il giorno.
  • Triple Tree Suites. Come il precedente, unisce ad una camera ben curata la possibilità di usufruire della cucina all’interno della propria suite. Aspetto da non sottovalutare, considerando che sull’isola i prezzi dei ristoranti non sono molto economici.

Trova un alloggio a Kodiak


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

Potrebbero interessarti

Alaska Peninsula e Isole Aleutine: viaggio all’estremità dell’Alaska

Circa 300 isole distribuite su un arco di 1770km (cui si aggiungono i circa 800km dell’Alaska Peninsula) formano l’arcipelago delle Aleutine. Queste isole, nient’altro che le punte di una grande ...

Come visitare la Penisola di Kenai: Homer, Seward e altre attrazioni

La penisola di Kenai, che si allunga dalla costa centro-meridionale dell’Alaska, è senza dubbio una delle regioni più interessanti da visitare nel più settentrionale degli Stati Uniti. Il Kenai Fjords ...
Prince William Sound Alaska

Viaggio nel Prince William Sound alla scoperta di Whittier, Valdez e Cordova

La costa meridionale dell’Alaska è caratterizzata da un insieme di insenature, fiordi e arcipelaghi con centinaia di piccole isole poco distanti dal continente. Una delle zone più affascinanti della costa ...

Inside Passage: come visitare il famoso canale naturale in Alaska

L’Inside Passage è un canale naturale che attraversa l’insieme di isole, fiordi ed insenature lungo la costa sud orientale dell’Alaska. Il termine viene però solitamente esteso a classificare anche tutta ...
andrea cuminatto
Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

Leggi prima di lasciare un commento
I commenti inviati vengono posti in fase di moderazione, quindi non preoccuparti se il tuo commento non viene pubblicato subito. Cerchiamo di rispondere a tutti entro il giorno lavorativo successivo a quello in cui viene inviato il commento (non il sabato e la domenica), compatibilmente con il tempo a disposizione e il numero di commenti, spesso molto elevato. Prima di scrivere un commento ti consigliamo di leggere queste brevi linee guida, per capire qual è il tipo di aiuto che possiamo darti e in quale forma. Per pubblicare un commento scorri in basso.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

AMERICAN DREAM ROUTES