Tra le destinazioni da prendere in considerazione per un’escursione da Philadelphia, ma anche per una tappa di un tour più ampio attraverso il territorio della Pennsylvania, c’è la cittadina di Doylestown. Qui tutto ruota attorno alla produzione della ceramica, in particolare delle piastrelle decorative che grazie a imprenditori come Henry C. Mercer hanno avuto un grande successo in tutta America all’inizio del Novecento.
Ma cosa vedere in questa graziosa località ? Andiamo a scoprirlo.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Doylestown si trova a circa un’ora di macchina a nord di Philadelphia. Ci sono diverse strade per raggiungerla, ma quella più diretta e semplice è la 611, che nel centro di Philadelphia corrisponde a Broad Street (la strada che taglia il centro cittadino da sud a nord) e che arriva fino a Doylestown.
La cittadina si può raggiungere da Philadelphia anche con i mezzi pubblici. C’è infatti il treno della linea regionale SEPTA che impiega meno di un’ora e mezza dalla 30th Street Station. In alternativa, si può prendere il bus Greyhound che impiega un’ora e venti minuti e che parte dalla Philadelphia Bus Station, in pieno centro.
Cosa vedere a Doylestown
Sono le piastrelle che hanno reso famosa Doylestown e quindi le principali attrazioni di questa cittadina sono legate a questa produzione e in particolare all’eredità di Henry C. Mercer, l’uomo che ha fatto nascere e crescere qui questa produzione tanto pratica quanto creativa.
Fonthill Castle
L’edificio più rappresentativo di Doylestown è il Fonthill Castle. In verità non è un vero e proprio castello, sebbene ne abbia in parte le sembianze, bensì la casa di Henry Chapman Mercer: archeologo, antiquario e fondatore di un’importante azienda di piastrelle. Mercer fece costruire questa maestosa residenza tra il 1908 e il 1912, dove oltre ad abitare esponeva anche la sua collezione di piastrelle.
Si tratta di uno dei primi esempi di edifici realizzati con la tecnica della gettata di cemento in loco. Il grande edificio ha 44 stanze, di cui ben 10 bagni, e 18 caminetti. Colpisce la presenza di oltre 200 finestre, che lo rendono particolarmente luminoso e sono di grande impatto sia dall’esterno che dall’interno. Proprio la luce che filtrava dalle finestre dava risalto alle variopinte pareti interne, tinteggiate con colori pastello: oggi purtroppo con il passare del tempo hanno perso la propria lucentezza, ma si capisce comunque come dovevano apparire un tempo.
Gli arredi interni spiccano per originalità , grazie al lavoro e alla passione dello stesso Mercer. Le ceramiche sono incastonate nel cemento della casa, così da essere parte integrante del castello. Non solo: Mercer era anche un archeologo e nella sua residenza ci sono anche manufatti e reperti di varie parti del mondo, incluse alcune tavolette cuneiformi del 2300 a.C. circa. A questi oggetti, si aggiungono anche circa 1000 stampe e oltre 6000 libri: una biblioteca di altissimo rilievo.
Il museo è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17 e si può accedere solo con i tour guidati che durano 60 minuti, l’ultimo dei quali parte alle 16. Tuttavia gli orari sono soggetti a modifiche ed è bene verificarli sul sito ufficiale. Alla stessa pagina è possibile acquistare il biglietto, che costa 15 $ per gli adulti, 13 $ per i senior (oltre 65 anni), 10 $ per gli studenti e 8 $ per i bambini (6-17 anni). Il Fonthill Castle si trova qui.
Mercer Museum
I castelli costruiti da Mercer in verità sono due. Oltre al sopracitato Fonthill infatti, dentro alla cittadina di Doylestown troviamo anche il secondo grandioso edificio, realizzato nel 1916. Questo è un museo a tutti gli effetti ed è anche affiliato allo Smithsonian Museum. Cosa vedere in questo museo? Una strabiliante collezione di oltre 17000 strumenti preindustriali.
Un museo dunque dedicato ai mestieri e agli strumenti di lavoro utilizzati prima dell’imporsi dell’industria. Mercer diede vita a questa ricchissima collezione, ritenendo fondamentale non perdere la memoria di mestieri (e quindi oggetti usati per i differenti lavori) che stavano un po’ alla volta scomparendo già tra Ottocento e Novecento. Gli oggetti sono appesi alle pareti e al soffitto, in un ambientazione davvero affascinante.
Il museo è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17 e si può stare all’interno per un massimo di due ore. Sul sito ufficiale è possibile acquistare il biglietto, che costa 15 $ per gli adulti, 13 $ per i senior (oltre 65 anni), 10 $ per gli studenti e 8 $ per i bambini (6-17 anni). Il Mercer Museum si trova qui.
Moravian Pottery & Tile Works Museum
Accanto al Fonthill Castle troviamo un altro luogo che può valere la pena visitare: la Moravian Pottery & Tile Works Museum. Si tratta della fabbrica in cui fin dai tempi di Mercer vengono prodotte le piastrelle fatte a mano, usando ancora le riedizioni dei disegni originali del tempo. Già l’edificio in sé è interessante ed è il terzo (insieme ai due di cui ho parlato nei paragrafi precedenti) realizzato da Mercer con la tecnica, allora innovativa, della gettata di cemento.
Oggi la fabbrica è funzionante, ma gestita da un’organizzazione senza scopo di lucro. Sul sito ufficiale è possibile prenotare un tour guidato. Si trova qui.
James A. Michener Art Museum
A Doylestown non ci sono solo cose riguardanti l’industria delle piastrelle e il suo principale esponente. Tra le destinazioni da tenere in considerazione spicca il James A. Michener Art Museum, un museo che ospita la più grande collezione di pittori impressionisti della Pennsylvania. Tra gli artisti esposti troviamo Daniel Garber, Edward Redfield e Fern Coppedge.
Oltre alle opere esposte permanentemente, questo museo organizza ripetutamente mostre temporanee di pittura e di fotografia, ma anche di altre forme d’arte. Tutti i dettagli si trovano sul sito ufficiale. Il museo è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 17. Il biglietto costa 15 $, ma è previsto il biglietto ridotto per i senior (13 $), studenti (8 $) e bambini da 6 a 18 anni (5 $). Il museo si trova qui.
Pearl S. Buck House National Historic Landmark
Poco fuori dalla cittadina c’è anche la casa di Pearl S. Buck, la famosa scrittrice vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1938. L’autrice si era già aggiudicata il Premio Pulitzer nel 1932 ed è conosciuta come una delle maggiori scrittrici americane del Novecento. Nonostante sia nata a Hillsboro in West Virginia, ha vissuto a lungo in Cina da bambina insieme ai genitori che erano missionari.
In questa bella tenuta della Pennsylvania trascorse circa 40 anni, dal 1933 alla fine degli anni Sessanta, quando si trasferì nel Vermont. Trasformata in un museo, la casa conserva oggetti dell’autrice, come la sua macchina da scrivere e i suoi giochi da tavolo. Inoltre, si possono vedere i bei giardini e l’ex fienile in cui Pearl Buck teneva i propri eventi comunitari. Le informazioni per la visita sono disponibili sul sito. La casa si trova qui.
Dove dormire a Doylestown
La visita di Doylestown rappresenta un’agile gita in giornata da Philadelphia, ma nulla vieta di dormire da queste parti. Anzi, la campagna della Pennsylvania, poco fuori dalla metropoli, regala paesaggi incantevoli dove vale la pena soffermarsi. Ecco alcune idee di luoghi dove potersi fermare per la notte.
- Hampton Inn Doylestown. Questo albergo a tre stelle, con piscina al coperto e palestra, è lungo la strada fra Philadelphia e Doylestown e rappresenta un’ottima soluzione per dormire con tutti i servizi essenziali.
- Joseph Ambler Inn. Per risparmiare un po’, ma in un ambiente davvero gradevole, consiglio questo albergo a due stelle, situato sempre nella zona fra Philadelphia e Doylestown. L’edificio in pietra è molto caratteristico ed è circondato da una bella area verde.
- Galvanized America Inn & Art Gallery. Per chi sta facendo un giro della zona e può avere piacere a spingersi ancora più a nord di Doylestown, questa è una situazione davvero carina. Si tratta di un B&B immerso nel verde, con piscina e sentieri nei dintorni.
