Se stai programmando un viaggio nel South West americano, probabilmente prevederai una tappa in almeno uno degli Utah Mighty Five, i cinque grandiosi parchi naturali dello Utah.
Tra questi, c’è lo spettacolare Zion National Park, uno dei più celebri per i percorsi escursionistici fra montagne grandiose. Non tutti però conoscono la sua parte più remota, quella dei Kolob Canyons, a cui si accede da un’ingresso differente.
Vediamo perché vale la pena visitarla e come scoprirla in auto e a piedi.
Indice
Cosa sono i Kolob Canyons di Zion
I Kolob Canyons sono un gruppo di strette e profonde gole con alte pareti in arenaria rossa, che si trovano in una zona remota dello Zion National Park. Quest’area fa parte del parco nazionale dal 1956, ma in precedenza era già un National Monument a partire dal 1937.
Ancora oggi è un’area molto meno visitata rispetto alla parte più grande e famosa dello Zion, anche perché meno servita, ma non mancano i motivi per recarvisi, soprattutto se si è in cerca di escursioni affascinanti fuori dai sentieri più frequentati dai turisti. C’è infatti una sola strada asfaltata che si inoltra in questa sezione del parco, ma per raggiungere tutti i luoghi più belli bisogna indossare scarpe comode e fare un’escursione.
Di seguito approfondirò questa sezione del parco, ma se sei interessato a tutto lo Zion, ti suggerisco di leggere la nostra guida dedicata al National Park.
Zion National Park: la nostra guida
Kolob Arch
L’attrazione naturale più significativa dell’area, anche se non è fra i luoghi più facilmente raggiungibili, è il Kolob Arch. Con una campata di 87 metri, questo mastodontico arco di pietra è secondo in America solo al Landscape Arch (che si trova nell’Arches National Park). Considerando che quest’ultimo si è assottigliato talmente tanto a causa delle intemperie che in un prossimo futuro si sgretolerà completamente, in quel momento il Kolob Arch otterrà il record nazionale. A livello mondiale invece ci sono 4 archi di pietra più lunghi, che si trovano tutti in Cina.
A differenza di altri archi naturali, il Kolob Arch può essere visto solo da lontano. Si trova infatti in posizione elevata, addossato ad una parete di roccia, per cui può essere osservato solo dal basso arrivando nel bosco sottostante con un lungo sentiero, di cui parlerò fra poco.
Dove si trovano e come raggiungerli
I Kolob Canyons si trovano nell’estremità nord-occidentale dello Zion National Park, in un’area che come ho detto è di fatto separata dal resto del parco. L’unico modo per arrivarci dall’area principale del parco senza uscirne, è quello di fare un lunghissimo percorso trekking.
Di base però, si può dire che sia necessario riprendere l’auto e dirigersi prima verso ovest e poi, imboccando l’autostrada I-15, verso nord. All’uscita 40, si trova subito il centro visitatori, esattamente qui. Considerate che tra i due visitor center, quello principale di Zion e quello di Kolob, distano oltre 60 km l’uno dall’altro.
Bisogna considerare quindi almeno 45 minuti in auto per spostarsi tra i due centri visitatori. Ecco perché conviene inserire i Kolob Canyons come tappa tra lo Zion e il luogo precedente o successivo durante il viaggio.
Orari e biglietti
I Kolob Canyons (sia la strada panoramica sia i sentieri) sono aperti sempre. Il Kolob Canyons Visitor Center invece è aperto dalle 8 alle 17.
I biglietti di ingresso al parco sono gli stessi della parte principale dello Zion National Park. Si pagano dunque 35 $ per autoveicolo o 30 $ per motoveicolo. Se invece si arriva al parco senza mezzi, ad esempio in bicicletta oppure a piedi (magari facendo un’escursione che parte da un’altra zona, i maggiori di 16 anni pagano 20 $ a persona al Visitor Center.
Se avete già pagato l’accesso per lo Zion non dovrete pagare un biglietto ulteriore per visitare l’area dei Kolob Canyons e viceversa.
Trattandosi di un National Park, è valida la tessera parchi. Il mio consiglio è di vedere quanti e quali parchi si intendono visitare durante il viaggio, facendo una somma dei prezzi. Solitamente vale la pena acquistare la tessera se si visitano almeno tre parchi, ma dipende anche da quali, perché i prezzi dei biglietti non sono gli stessi per tutti.
Strada panoramica Kolob Canyon Road
Conosciuta anche come Kolob Canyon Scenic Drive, la East Kolob Canyon Road è l’unica strada asfaltata che si inoltra in quest’area isolata dello Zion National Park. Parte dal Kolob Canyons Visitor Center e conduce fino al Kolob View Point, il più famoso punto panoramico della zona. Vale la pena farla senza fretta, perché è affascinante nella sua totalità e non solo nel punto di destinazione. D’altra parte, essendo lunga appena 8,5 chilometri, è percorribile in neanche un quarto d’ora di macchina. Ciò significa che fra andata e ritorno è sufficiente avere a disposizione mezz’ora, oltre al tempo che ci si vuole trattenere nel punto panoramico per ammirare la bellissima vista.
La strada è accessibile tutto l’anno, ma durante l’inverno possono capitare giorni o settimane di chiusura della strada a causa della neve o del cattivo tempo. Pertanto, se programmi di andarci in inverno, ti conviene consultare prima il sito ufficiale.
Altre strade panoramiche
Esistono in realtà altre belle strade panoramiche, da prendere in considerazione se si ha abbastanza tempo e si vogliono seguire percorsi meno battuti dai turisti. In particolare, ci sono due strade che si diramano dalla UT-9, la strada che consente l’accesso allo Zion National Park. Sono la Kolob Terrace Road e la Smith Mesa Road: entrambe conducono a punti panoramici che affacciano sul versante meridionale di Kolob Canyons. Ne abbiamo parlato meglio qui.
Sentieri escursionistici
Come dicevo, la strada panoramica permette di arrivare ad un punto di osservazione, ma per addentrarsi nel parco bisogna necessariamente percorrere uno o più sentieri escursionistici. Di seguito suggerisco i cinque itinerari principali che si possono fare in giornata. Consideriamo poi che gli escursionisti più esperti possono anche avventurarsi in trekking più lunghi, spostandosi addirittura a piedi fra quest’area e quella di Springdale, ma si parla veramente di itinerari lunghi e molto impegnativi.
- Timber Creek Overlook Trail. Lungo appena 900 metri (1,8 km fra andata e ritorno), e quasi totalmente pianeggiante, è il sentiero più semplice che si possa fare. Parte dal parcheggio del Kolob View Point, al termine della strada panoramica, e permette di raggiungere un punto di osservazione molto bello. Fra andata e ritorno basta poco più di mezzora, ma consiglio di considerare un’ora totale per avere il tempo di soffermarsi ad ammirare il panorama e scattare qualche foto (punto di partenza).
- South Fork Taylor Creek Trail. Lungo 4,3 km fra andata e ritorno, con un dislivello di 326 metri, è un percorso che segue il ramo meridionale del torrente Taylor Creek. Se vuoi entrare in una delle strette gole del parco, questa è l’escursione più indicata (punto di partenza).
- North Fork Taylor Creek Trail e Middle Fork Taylor Creek Trail. Questi due itinerari hanno il medesimo punto di partenza ed entrambi corrono lungo il Taylor Creek. In corrispondenza della Larson Cabin c’è un bivio e si può proseguire lungo la North Fork o la Middle Fork. Considerando andata e ritorno, il primo è di 7,7 km con 221 m di dislivello, il secondo invece è di 8 km con 189 m di dislivello, quindi sono molto simili fra loro per difficoltà e durata. Come per il sopracitato itinerario della South Fork, anche qui si entra in due strette gole, parallele alla precedente. La mia opinione personale è che il centrale sia il più bello (punto di partenza).
- Verkin Creek Trail (Kolob Arch). Il Verkin Creek Trail è il principale sentiero che conduce nei pressi del famoso Kolob Arch. Tra andata e ritorno sono 22,4 km con 509 metri di dislivello, pertanto si tratta di un itinerario impegnativo, per cui va considerata una giornata intera e che non può essere effettuato da persone non abituate a camminare. Vicino al punto in cui dal Verkin Creek Trail si snoda il Kolob Arch Trail (lungo appena 840 m), c’è un campsite: quindi chi è dotato di tenda e sacco a pelo può pernottare qui e tornare indietro il giorno successivo (punto di partenza).
Dove dormire in zona
Nelle immediate vicinanze di questa zona del parco nazionale non ci sono hotel. L’unica possibilità di alloggio, oltre al campeggio, sono alcune case vacanza come questa, questa o questa. Oppure, poco distante troviamo una sistemazione davvero curiosa: una tenda a igloo da cui poter ammirare un panorama incredibile, completamente immersi nella natura.
Cercare un hotel a Cedar City è la scelta migliore se dal parco ci si deve spostare verso nord (o viceversa se ci serve un punto tappa prima della visita, arrivando da nord appunto). Se invece ti sposti verso sud, o arrivi da quella direzione, ti suggerisco di cercare un hotel a St. George.