A pochi chilometri dalla gigantesca Phoenix, quinta città più popolosa di tutti gli Stati Uniti, si trova un luogo enigmatico e affascinante che nasce proprio come tentativo di opporsi all’idea di “metropoli americana” intesa come spazio urbano finalizzato all’espansione indiscriminata. Stiamo parlando di Arcosanti, una città sperimentale ideata negli anni Settanta dall’architetto italiano Paolo Soleri e costruita secondo i criteri dell’arcologia, un concetto di filosofia urbana che cercherò di spiegarvi un po’ meglio nel seguito dell’articolo.
Arcosanti è una città dall’aspetto fantascientifico che, nonostante sia stata progettata negli anni Settanta, ha ancora un fascino futuristico e surreale. Pensate che, in quegli anni, il progetto ha suscitato persino l’interesse di George Lucas, che ha preso spunto dalla città per creare due famosi scenari di Star Wars: il pianeta degli Ewok e Tatooine. Arcosanti è però anche un luogo “vivo” dove una piccola comunità cerca di portare avanti – tramite il lavoro, la socialità e la cultura – uno stile di vita che si oppone al ritmo frenetico e all’ansia consumistica che muove le persone abituate a vivere nelle grandi città.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Arcosanti si trova sperduta nel deserto dell’Arizona meridionale più o meno a metà strada tra Sedona e Phoenix, vicino alle località Spring Valley e Cordes Lake. L’indirizzo preciso è 13555 S Cross L Rd, Arcosanti e, per raggiungerlo da nord o sud, occorre guidare sulla I-17 e prendere l’uscita 263 in direzione Arcosanti Road/Prescott. Una volta usciti dall’autostrada, seguite le indicazioni per Arcosanti. Dopo pochi minuti, vi troverete su uno sterrato in buone condizioni che in 5 minuti vi porterà dritti al parcheggio della città.
Cos’è l’arcologia?
L’arcologia è una visione urbana che prevede l’incontro virtuoso tra architettura ed ecologia. Secondo questo particolare concetto, una città dovrebbe evolvere proprio come un sistema vivente, diversamente da come invece accade comunemente nella civiltà urbana. Crescita demografica, inquinamento, esaurimento delle risorse naturali/energetiche, scarsità alimentare e qualità della vita sono i problemi che vuole affrontare la teoria arcologica, la quale riconosce la necessità di riorganizzare un paesaggio urbano in continua espansione in città dense, integrate e tridimensionali, al fine di sostenere attività sociali e lavorative mirate alla conservazione della cultura umana e dell’equilibrio ambientale.
Da questo punto di vista, è fondamentale il concetto di Bounded Density (Densità delimitata), che si propone di limitare la crescita urbana entro confini definiti anziché lasciarla espandersi in modo illimitato. Questo avverrebbe pianificando e progettando lo sviluppo della città in altezza e profondità, invece che in orizzontale.
Oltre a dettare regole urbanistiche, l’arcologia si oppone a uno stile di vita incline al materialismo e allo spreco delle risorse secondo modelli di consumo non sostenibili. Suggerisce infatti una riformulazione completa del modo di vivere l’ambiente, ad esempio limitando l’uso dei veicoli privati, utilizzando pannelli solari per l’energia, e incentivando l’agricoltura urbana tramite l’uso efficiente di acqua ed energia attraverso serre e altri sistemi innovativi. Tutto ciò risulta possibile solo se nella città è presente uno spiccato senso di comunità, grazie al quale gli spazi urbani cruciali possono diventare spazi pubblici condivisi e accessibili a tutti.
Il progetto Arcosanti
Nel 1956, l’architetto italiano Paolo Soleri si stabilì con la moglie a Paradise Valley, Arizona, dove fondò anche il suo studio, che chiamò “Cosanti”. La zona non è lontana da Scottsdale, dove peraltro si trova un’altra famosa residenza: Taliesin West di Frank Lloyd Wright, il quale ebbe un’importante influenza sull’ideazione del concetto di arcologia. “Cosanti” era la sintesi tra due parole italiane: “cose” e “anti”, da leggersi come una critica deliberata della cultura del consumismo prevalente in quegli anni negli USA e in tutto il mondo.
Nel 1970, la Fondazione Cosanti iniziò il lavori per la costruzione della città “utopica” di Arcosanti: era un prototipo di arcologia, vero e proprio banco di prova per le idee filosofico-urbanistiche di Soleri. Nei decenni successivi, alcuni volontari chiamati Arcosanti Alumni sposarono la causa e continuarono a costruire l’iconica architettura di Arcosanti secondo il progetto di Soleri descritto nel libro Arcology: The City in the Image of Man. L’idea originale prevedeva una città dove avrebbero potuto vivere e lavorare migliaia di persone, secondo le linee guida etiche dell’arcologia. Tuttavia, Arcosanti non ha mai avuto una popolazione superiore alle 100 persone.
Ribattezzata “the urban laboratory” negli anni ’70 dalla famosa critica di architettura del New York Times Ada Louise Huxtable, la città di Arcosanti non ha esaurito la sua forza nel secolo scorso; al contrario, continua ancora oggi a sperimentare il proprio potenziale come alternativa alla civiltà urbana contemporanea, contribuendo alla formazione di comunità solide e solidali, attente all’energia, all’ambiente e agli aspetti socio-economici.
Ad oggi, in media, ad Arcosanti vivono una cinquantina di persone che collaborano attivamente per sostentare se stesse e il progetto. La principale attività di sostentamento di Arcosanti è rappresentata dalla creazione di stupende campane di bronzo, chiamate Cosanti Originals Bronze Windbells e acquistabili in loco insieme ad altre opere in bronzo, ceramica e tessuto.
Come visitare Arcosanti
C’è solo un modo per visitare Arcosanti nella sua interezza, ed è tramite un tour guidato da uno dei residenti della città. I tour possono essere prenotati sul sito ufficiale, scegliendo tra i seguenti:
- Daily Tour: il tour base, che consiglio a chi non abbia ulteriori interessi specifici, dura dai 60 ai 90 minuti e offre una panoramica generale sulla storia e la mission di Arcosanti. Si potranno osservare le varie architetture della città e il paesaggio desertico circostante, vedere in opera gli artisti mentre lavorano alla creazione delle campane di bronzo e conoscere molti aspetti della vita quotidiana dei residenti.
- Architectural Tour: in circa 90 minuti, un collaboratore storico di Soleri residente ad Arcosanti focalizzerà la visita guidata sugli aspetti architetturali della città, approfondendo le linee guida dell’arcologia.
- Archives Tour: per una durata di 90 minuti, la guida vi guiderà all’esplorazione degli archivi di Arcosanti, illustrando progetti, mappe, foto, bozze e pubblicazioni relative alla città.
- Sustainability Tour: chiunque sia maggiormente interessato agli aspetti di sostenibilità della teoria di Soleri, può unirsi a questo tour specialistico di 90 minuti.
Orari e prezzi del tour
Il Daily Tour si tiene generalmente da giovedì a lunedi alle 9.30, alle 11 e alle 14. Il martedì e il mercoledì solo alle 11 e alle 14. In alcuni mesi dell’anno ci possono essere variazioni di orario, per cui è bene controllare il sito. I prezzi, suscettibili di variazione, sono i seguenti:
- adulti: 22$
- ragazzi (età 13-17): 13$
- bambini sotto ai 12 anni: gratis
Gli altri tour sono su appuntamento oppure, nel caso dell’Architectural Tour, si tengono solo il sabato per 2-3 volte al mese intorno alle 10 del mattino. Verificate sempre il calendario aggiornato e i prezzi.
Cosa si può vedere?
Grazie al Daily Tour (quello che abbiamo fatto noi) – dopo un’introduzione e un breve video-documentario proiettato nella sala dello shop – si possono vedere tutti gli edifici iconici di Arcosanti: le famose volte (Vaults) incornicate da cipressi toscani (le vedete in copertina); l’anfiteatro, dove si svolgono frequentemente concerti, reading e spettacoli; il laboratorio-fonderia (Ceramic Apse) con gli artisti al lavoro; il Music Center e le varie case dove vivono i residenti e gli ospiti di Arcosanti ed altri edifici di minore importanza.
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Arcosanti si trova su una collinetta che offre un affaccio su un panorama desertico attraversato dal letto di un fiume: chi lo desidera, può scendere dalla collina e, tramite un breve trail, raggiungere un punto panoramico sul versante orientale (lo vedete nella foto qua sotto, in corrispondenza di una tenda), così da osservare le architetture di Arcosanti da una prospettiva diversa e più affascinante. Anche se il sentiero è breve (lo si misura ad occhio), non sottovalutate il caldo e nemmeno il vento (quando siamo andati noi a marzo soffiava fortissimo!).
Oltre agli edifici visitabili tramite il tour, potrete accedere ad altri due edifici visibilmente futuristici: il Café e, al piano superiore, il Visitor Center, dove si trova anche lo shop, praticamente una galleria dove sono esposte le stupende campane di bronzo realizzate dai residenti. Questi due ambienti sono anche gli unici che si possono vedere e visitare se non si vuole acquistare il tour.
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Dal Visitor Center, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17, parte il Daily Tour. Se non avete acquistato i biglietti in anticipo, potete acquistare il tour al banco (se c’è posto!). Il Café invece è aperto dal giovedì al lunedì dalle 8.30 alle 14.30.
Dove dormire
Per chi vuole fare un’esperienza completa e dormire per una o più notti insieme ai residenti di Arcosanti, è possibile prenotare una Guest Room a prezzi tutto sommato ragionevoli. In alternativa, la maggior parte delle sistemazioni più comode strategicamente si trovano a Camp Verde, a circa 30 minuti di distanza.