Virginia City in Nevada: una passeggiata nel vecchio West

Virginia City in Nevada è una delle città western storiche più vivaci e caratteristiche degli Stati Uniti. Deve la sua fortuna alla scoperta di ricchi giacimenti di argento nelle montagne circostanti e, dopo un periodo di declino, oggi è uno dei fiori all’occhiello dello stato, attraendo ogni anno migliaia di visitatori.

Visitare Virginia City vuol dire quindi fare un vero e proprio salto indietro nel tempo grazie agli edifici storici originali mantenuti quasi intatti grazie all’inventiva dei suoi abitanti.

Dove si trova e come arrivare

Virginia City si trova in Nevada (da non confondere quindi con la Virginia City nel Montana) a metà strada tra Reno e Carson City, lungo il corso della NV-342 a ridosso del monte Davidson.

Storia di Virginia City

Le fortune (e le sfortune) di Virginia City sono legate all’attività mineraria. Nel 1859 fu infatti scoperto un giacimento di argento chiamato Comstock Lode (dal nome del minatore Henry Comstock che per primo fece la scoperta) sulle pendici del Mount Davidson.

Le prime case e i primi edifici per accogliere i minatori che, in breve tempo, si riversarono qui furono costruiti nel giro di pochi giorni e si svilupparono molto rapidamente fino a creare una piccola metropoli di circa 25.000 abitanti.

L’età doro della città durò fino al 1878, quando la vena mineraria si esaurì e cominciò il conseguente declino della popolazione. 

Virginia City può anche vantarsi di aver ospitato almeno uno dei personaggi più celebri della storia degli Stati Uniti: stiamo parlando del celebre scrittore Mark Twain che lavorò per il giornale locale Territorial Enterprise fino al 1865. Fino a poco tempo fa esisteva anche un museo a lui dedicato che però al momento è chiuso. Si possono comunque trovare testimonianze della sua presenza in molti edifici e musei della città.

Virginia City non è diventata una vera e propria Ghost Town, visto che oggi abitano e lavorano qui circa 800 persone, ma una cittadina ancora viva e vegeta che cerca di mantenere intatte le sue tradizioni storiche.

Cosa vedere

Ecco una carrellata delle principali attrazioni che si possono visitare a Virginia City

Le attrazioni di C Street

Sicuramente una passeggiata è d’obbligo lungo C Street il vero e proprio cuore pulsante della città che attraversa Virginia City per tutta la sua lunghezza, e ospita decine di negozi di antiquariato vintage, saloon e attrazioni che vi faranno venire voglia di fermarvi, fare una foto, ed entrare a curiosare ogni due passi.

Elencarli tutti sarebbe quasi impossibile, ecco quindi un rapido elenco di quelli sicuramente da non perdersi:

• Ponderosa Saloon: oltre che ad essere un ottimo posto in cui mangiare in piena sintonia con l’ambiente circostante, nasconde anche una vera e propria miniera sotterranea che può essere visitata con appositi tour. Questo luogo era inoltre un tempo la banca della città e potrete anche dare un’occhiata al caveau originale oltre ad altri vari manufatti in esposizione.
• Red Dog Saloon: già dagli esterni potrete assaporare l’inconfondibile atmosfera che si può respirare in questo storico locale. Anche qui è possibile mangiare, in particolare sono molto apprezzate le loro pizze, e intrattenersi con musica live.
• The Way It Was Museum: uno dei luoghi migliori per scoprire la storia di Virginia City e della sua attività mineraria. Foto, reperti, ricostruzioni storiche di come erano strutturate le miniere, costumi d’epoca, e una panoramica accurata su quelle che erano le condizioni di lavoro; in altre parole una vera e propria finestra aperta sul mondo che ha popolato questa zona e che l’ha resa famosa. Particolarmente impressionante è un intricato modello in scala raffigurante tutte quelle gallerie sotterranee che si trovano in quest’area.
• Washoe Club Museum & Saloon: questo è il saloon più antico di tutta Virginia City e si sostiene sia anche uno dei luoghi più “infestati” dai fantasmi di tutto il West. Se siete particolarmente interessati a questo fatto potrete intraprendere un tour a tema che saprà soddisfare la vostra voglia di mistero. Questo saloon era anche conosciuto come il Millionaires Club visto che qui, al secondo piano, erano soliti riunirsi gli uomini più facoltosi e in vista della città.
• Fourth Ward School Museum: costruita nel 1875 si compone di 14 aule distribuite su quattro piani che erano in grado di ospitare più di mille studenti. Fu un edifico progettato in grande stile con soluzioni, come ad esempio il sistema di riscaldamento e i bagni singoli, che per l’epoca erano quasi un lusso. La storia della scuola seguì quella della città, da un periodo di grande prosperità si passò ad un progressivo degrado per essere definitivamente abbandonata nel 1936 quando venne costruito il nuovo edificio scolastico. Nel 1986 venne comunque deciso di salvare il complesso architettonico e renderlo un museo. Oggi si possono visitare alcune delle aule con foto e mobili originali del periodo perfettamente conservati che rendono molto bene l’idea di come fosse la vita di una scuola di fine ‘800.

Virginia And Truckee Railroad (166 F St)

Tutti gli amanti dei treni storici non possono farsi mancare una visita nella storica stazione della città e, perché no, farsi un bel giro panoramico della zona grazie al servizio che ancora oggi viene offerto.

La linea ferroviaria venne inaugurata nel 1869 come metodo più efficace per trasportare tutto l’argento che veniva estratto dalle miniere della zona. Durante gli anni di massima espansione dell’attività mineraria si stima che circolassero più di 40 treni al giorno nella tratta da Virginia City a Carlson City.

Se volete fare un giro su questa storica tratta potete scegliere fra due percorsi:

• Comstock Route: si tratta di un breve giro di circa 35 minuti fra andata e ritorno che vi porterà fino al vicino Gold Hill Train Depot dove potrete visitare anche lo storico Gold Hill Hotel & Saloon.
• Carson Route: è il percorso più lungo che parte da Carson City per collegarsi a Virginia City in circa un’ora e mezzo. È quindi raccomandato per chi non si trova già qui, ma vuole fare un giro turistico della zona e tornare a Carson City in giornata. 

Se state invece visitando il vicino Lake Tahoe e volete unire una visita alla città di Virginia City con un giro lungo la Comstock Route, potete dare un’occhiata al link sottostante.

Tour in treno dal Lake Tahoe

Mackay Mansion (291 S D St)

Si tratta di una sontuosa dimora storica costruita nel 1859 e perfettamente conservata, che vi permetterà di fare un vero e proprio salto indietro nel tempo negli anni d’oro di Virginia City. Il proprietario era John Mackay conosciuto per far parte dei cosiddetti Silver Kings, un gruppo che riuniva gli uomini più facoltosi della zona, oltre ad essere più ricco della città.

Se anche a un visitatore di oggi la vista della villa e dei suoi interni può apparire sontuosa, provate ad immaginare che effetto poteva fare visitare questa dimora alla fine dell’800.

Come tutte le dimore storiche anche la Mackay Mansion ha la fama di essere una casa infestata. In modo particolare si tramanda che le anime di due ladri che morirono qui tentando di svaligiare la cassaforte della casa vaghino ancora senza pace nei meandri della magione. 

Al terzo piano inoltre molti affermano inoltre di aver visto i fantasmi di due bambine (chiamate Lily e Emma) e di essersi sentiti strattonare i vestiti da una forza misteriosa. Anche Johnny Depp, che passò alcune notti in una di queste stanze, sostiene di aver visto un fantasma, con le sembianze di una bambina, seduta ai piedi del suo letto.

Se siete amanti del paranormale, o semplici curiosi, potete partecipare ai vari tour a tema che vengono offerti.

Saint Mary In the Mountains (111 E St)

Eretta nel 1870, è un edificio inconfondibile nello skyline della città. Si tratta della prima chiesa cattolica consacrata nello stato del Nevada ed è ancora oggi in attività. Oltre agli interni si può visitare anche il museo gratuito della chiesa che rivela alcuni particolari curiosi della storia di Virginia City e di Saint Mary.

Fra i tanti quello che vale la pena ricordare è l’episodio legato ai cosiddetti Mad Monks, ovvero i monaci pazzi. La storia legata a questo evento inizia nel 1950 quando si volle rinnovare la chiesa sia da un punto di vista spirituale che architettonico, considerando lo stile gotico non più adatto alle esigenze contemporanee. 

Per adempiere a questa necessità di cambiamento vennero convocati dei monaci cistercensi addirittura dal Wyoming, che però presero questo desiderio di rinnovamento (soprattutto architettonico) un po’ troppo alla lettera.

Le vetrate originarie vennero completamente distrutte così come la parte del coro (causando anche danni strutturali) e le precedenti statue ornamentali vennero sostituite da opere più moderne di dubbio gusto.

La reazione della popolazione non si fece attendere e, dopo aver espresso il proprio sentimento contrario all’opera dei monaci, nel 1959 venne chiamato ad amministrare la chiesa un nuovo prete che contribuì a ridare finalmente decoro a Saint Mary In the Mountains.

Piper’s Opera House (12 B St)

Una città ricca e in costante espansione come Virginia City non poteva non avere uno spazio in cui intrattenere i suoi residenti. Per questo motivo venne costruita un’Opera House nel 1863 e, in poco tempo, divenne uno dei teatri più famosi dello stato se non dell’intera nazione. 

Nel 1867 prese il nome di Pieper’s Opera House, che si mantiene anche oggi, dal nome di John Piper un immigrato tedesco che dopo essere diventato uno degli uomini più ricchi della città, grazie al suo fiuto per gli affari, volle comprare il teatro con l’intenzione di renderlo il punto di riferimento culturale della zona.

Ovviamente anche in questo caso si vocifera che la palazzina sia infestata, qui però gli spiriti per fortuna non importunano i visitatori, ma si limitano ad assistere ai numerosi eventi che si svolgono all’interno dei suoi locali. 

Anche nel caso che la vostro passaggio la Piper’s Opera House non sia aperta per uno spettacolo, potete comunque fermarvi per un tour dei suoi locali oppure per bere una birra al Corner Bar e provare ad immaginarsi come poteva essere passare qui una serata negli anni del massimo splendore di Virginia City.

Silver Terrace Cemetery (381 Cemetery Rd)

Come forse avrete potuto intuire leggendo fino a qui, quasi nessun edificio di questa città è stato pensato e realizzato in modo anonimo, ma la ricchezza e il benessere di Virginia City doveva trasparire ad ogni angolo delle sue strade. Questo valeva anche per il suo cimitero che infatti è uno dei più grandi ed elaborati del West.

Com’era usanza nell’epoca il cimitero è diviso in lotti di terreno a seconda della razza e del ceto sociale di appartenenza della persona defunta. La parte in cui venivano sepolti gli abitanti più ricchi di Virginia City si può riconoscere subito dalle recinzioni intorno alle tombe, dalle lapidi realizzate in grande stile e da una vegetazione esotica che non sarebbe stata altrimenti possibile a queste latitudini.

Se la gran parte delle abitazioni storiche della città si sostiene che siano infestate un luogo come il cimitero poteva essere da meno? Ovviamente no, sono infatti anche qui disponibili tour a tema se siete interessati.

Attrazioni nelle vicinanze

Sicuramente l’attrazione più vicina e più popolare è lo splendido Lake Tahoe che si può raggiungere in meno di un’ora di macchina (ma ovviamente molto dipende da quale punto del lago volete raggiungere), cosa che lo rende facilmente visitabile con un’escursione in giornata.

Ma a poca distanza da qui si trova anche una delle attrazioni più curiose degli Stati Uniti, o forse dovrei dire una delle nazioni più originali della terra. La Repubblica di Molossia si può infatti raggiungere in meno di 20 minuti di macchina.

Per chi non lo sapesse si tratta di un’autoproclamata repubblica nata nel 1995 da un’idea di Kevin Baugh che fin da piccolo sognava di fondare una micro-nazione. Si possono fare dei tour accompagnati dal presidente in persona (solo tramite prenotazione) ma, se ve lo state chiedendo, non si può richiedere la cittadinanza.

Dove dormire