Big Bend National Park cosa vedere

Big Bend National Park in Texas: paesaggi sconfinati sulle sponde del Rio Grande

Marzo 18, 2024 /

Il Big Bend, parco nazionale dal 1944, occupa la porzione sud-occidentale del Texas. Il suo nome significa “grande curva“, e deriva dalle sinuose anse del fiume Rio Grande, che con il suo scorrere modella e ridisegna in continuazione il confine con il Messico.

I suoi panorami sconfinati e il paesaggio aspro e brullo sono la perfetta raffigurazione di quella terra di frontiera vista in tanti film western. Una visita a questo parco, tra i meno frequentati degli Stati Uniti, regala una fantastica sensazione di libertà, mista a spaesamento davanti alle maestose opere di Madre Natura.

Se state programmando un viaggio nel Texas e volete sentirvi come i pionieri del Far West, includete il Big Bend National Park nel vostro itinerario, le sue bellezze valgono il lungo viaggio per raggiungerlo!

Cos’è il Big Bend National Park?

Santa Elena Canyon Overlook
Santa Elena Canyon Overlook

Prima che venisse istituito il parco nazionale nel 1944, quest’area era terra di banditi e teatro di guerriglie di confine. Una delle più famose riguarda il rivoluzionario messicano Pancho Villa. Nel 1916, Villa attaccò e rase al suolo la cittadina di Columbus (New Mexico) nel 1916, causando 17 vittime, rifugiandosi poi tra le Chisos Mountains e il deserto del Chihuahua. Il Presidente Wilson mandò un’unità di soldati comandata dal generale “Black Jack” Pershing, impiegando anche mezzi aerei per cercare Villa, ma la caccia terminò, senza successo, dopo alcuni mesi.

Per anni, in particolare durante la Prima Guerra Mondiale, il Big Bend  è stato presidiato da guarnigioni militari, i cui resti sono ancora visibili in alcune aree del parco.

Con una superficie di circa 3200 km quadrati, è grande più o meno come la Val d’Aosta, e si divide in tre marco aree:

  • il fiume Rio Grande
  • il deserto del Chihuahua
  • le Chisos Mountains

Queste zone sono molto diverse tra loro, per questo si dice che visitare il Big Bend Natonal Park è come visitare tre parchi in uno.

Dai 550 metri sul livello del mare del Rio Grande si passa ai 2400 metri delle Chisos Mountains, con un’escursione termica di 10-15 gradi. Anche i paesaggi non potrebbero essere più vari, da stretti canyon ad ampie vallate, da deserti di roccia a montagne boscose.

Le Chisos Mountains sono nate circa 40 milioni di anni fa, in seguito a violente esplosioni vulcaniche, ed offrono un’occasione per rinfrescarsi ed ammirare i panorami più belli del parco. Occupano solo il 2% della superficie totale del parco, ma poiché sono un’isola verde in mezzo al deserto hanno conservato una flora molto peculiare, che esiste solo qui.

Anche il deserto ha una flora ricca di specie endemiche, come l’Ocotillo, il Living Rock Cactus o la Resurrection Fern. Tutte queste piante si mimetizzano nell’ambiente e hanno adattato la propria struttura per sopravvivere al clima estremo. Approfittate dei quasi 250 km di sentieri di trekking per scoprire tutto ciò che il parco ha da offrire.

Come arrivare

Big Bend NP mappa
Mappa del Big Bend National Park

Il Big Bend National Park è raggiungibile in auto e ha due punti di accesso.

  • Persimmon Gap, nella zona a nord, serve per chi arriva da Marathon o Fort Stockton. Da Fort Stockton, imboccate la US-385 S in direzione sud fino a raggiungere Marathon (95 km). Proseguite quindi sulla stessa strada per 64 km, e vi troverete alla torretta di ingresso del parco. Il tempo di percorrenza è 1h 30 minuti da Fort Stockton e circa 40 minuti da Marathon.
  • Maverick Junction si trova ad ovest, a breve distanza dalla cittadina semi-fantasma di Terlingua. Prendete la FM 170 verso est fino al bivio con la TX-118 S. Qui svoltate  a destra e proseguite per 5 km circa. Il tempo di percorrenza è 15-20 minuti, a seconda della posizione del vostro hotel.

Se vi trovate a El Paso, Carlsbad in New Mexico, o qualsiasi altra località a nord-ovest del parco, per prima cosa dovrete raggiungere la cittadina di Alpine, all’incrocio tra la US-90 e la TX-118.

Una volta arrivati qui, potrete prendere indifferentemente la TX 118 verso sud, che vi condurrà all’ingresso di Maverick Junction, o proseguire per Marathon e l’ingresso di Persimmon Gap, come indicato sopra. Nel primo caso, la distanza è di 130 km, e sarete più comodi per visitare il deserto e il Santa Elena Canyon. Nel secondo, la distanza è di 116 km, e sarete più vicini alle Chisos Mountains e al Rio Grande Village. Come tempi di percorrenza, considerate 1 ora e 15 minuti per entrambe le soluzioni.

In quale itinerario inserire il Big Bend National Park

Il Big Bend National park è in una zona piuttosto remota del Texas, e per raggiungerlo dovrete considerare almeno una tappa lunga di solo spostamento.

Potete includerlo in un itinerario nel solo Lone Star State (vedete ad esempio il mio itinerario viaggio in Texas), oppure in un percorso più ampio che includa anche una parte del New Mexico, per esempio il White Sands National Park e un tratto della Route 66.

Inseritelo tra la Texas Hill Country, quindi la zona tra Austin e San Antonio, e la regione centrale dello stato, quindi Fort Davis o Mildand. Se fate anche il New Mexico, potete anche proseguire per El Paso o il Carlsbad Caverns National Park.

Quando andare

Big Bend National Park quando andare

Come abbiamo visto, il Big Bend National Park si compone di zone climatiche ben distinte, con una notevole escursione termica tra di esse. Ciononostante, il clima è di tipo desertico in tutto il parco, arido e caldo per la maggior parte dell’anno.

  • Gli inverni sono miti e secchi, con rare nevicate sulle Chisos Mountains.
  • L’estate vede picchi di 40° nel deserto e lungo il Rio Grande. A questa stagione, e più in generale tra Maggio e Settembre, corrisponde anche il periodo più piovoso. In questi mesi si verificano frequenti temporali pomeridiani, e c’è la possibilità di allagamenti sulle strade sterrate e lungo i trail.
  • La primavera e l’autunno sono le stagioni più indicate per visitare il parco, in quanto le temperature sono migliori e il clima è più secco.

Il periodo di maggiore affluenza, con conseguente scarsità di alloggi ed aumento dei prezzi, corrisponde allo spring break, le vacanze primaverili di scuole e università negli USA. Questo avviene solitamente a metà marzo.

Quanto tempo dedicare al parco

Tramonto al Chichuahuan Desert
Tramonto al Chichuahuan Desert

Date le dimensioni del parco, è opportuno dedicargli almeno un giorno intero. Se avete in programma di fare tanto trekking, solcare le acque del Rio Grande in kayak, o sconfinare in Messico, prevedete anche 2-3 giorni.

Ecco un esempio di cosa vedere e fare in un giorno al Big Bend:

  • Di prima mattina, esplorate la zona del Rio Grande Village, con il sentiero per il Boquillas Canyon e quello per le Hot Spring, le vasche termali dove è possibile fare il bagno.
  • Nelle ore più calde, salite alle Chisos Mountains per godere del clima più fresco e ammirare il panorama dal Window Trail.
  • Percorrete la Ross Maxweel Scenic Drive fermandovi ai principali  punti di interesse, come l’Homer Wilson Ranch e Mule Ears Viewpoint. Se le temperature lo consentono, potete scegliere uno dei tanti trail che si dipanano da questa strada.
  • Scendete di nuovo al Rio Grande ed esplorate il sentiero del Santa Elena Canyon.

Biglietti, orari, Visitor Center e info utili

Big Bend NP ingresso

L’ingresso al Big Bend National Park è valido per 7 giorni dal primo accesso e costa 30$ per le auto, 25$ per le moto, 15$ per pedoni e ciclisti. Poiché è un parco nazionale del circuito NPS, è valida la tessera dei parchi America The Beautiful. Il parco è sempre aperto per tutto l’anno.

Il parco dispone di 5 Visitor Center, di cui due aperti tutto l’anno, e tre solo nella stagione invernale.

  • Persimmon Gap Visitor Center, presso l’omonima torretta di accesso. Aperto da novembre ad aprile dalle 10 alle 16 (solitamente fa una breve pausa sull’ora di pranzo).
  • Panther Junction Visitor Center, circa 40 km a sud di Persimmon Gap. Aperto tutto l’anno, dalle 8.30 alle 17. Questo è il punto turistico principale, dove si trova anche un plastico del parco per orientarsi meglio. Consiglio inoltre di fare rifornimento di cibo, bevande e benzina.
  • Rio Grande Village Visitor Center, all’estremità sud del parco, nei pressi del Boquillas Canyon. Aperto da novembre ad Aprile, dalle 9alle 16.30 (solitamente fa una breve pausa sull’ora di pranzo).. Qui c’è l’unica altra stazione di servizio del parco, e un piccolo negozio di alimentari aperto tutto l’anno.
  • Chisos Basin Visitor Center, nella zona delle Chisos Mountains, vicino al lodge. Aperto tutto l’anno, dalle 8.30 alle 16 (solitamente fa una breve pausa sull’ora di pranzo). C’è anche un piccolo museo per conoscere meglio la flora e la fauna di quest’area. Non ci sono stazioni di servizio, ma l’ accanto c’è un comodo minimarket, aperto dalle 9 alle 18, che vende alimentari e attrezzatura sportiva e da campeggio.
  • Castolon Visitor Center, in fondo alla Ross Maxwel Scenic Drive e nei pressi del Santa Elena Canyon. È aperto da novembre ad aprile dalle 10 alle 16 (solitamente fa una breve pausa sull’ora di pranzo). Il negozio accanto è invece aperto tutto l’anno.

I servizi igienici e le aree picnic sono disponibili presso i Visitor Center, ed inoltre in questi punti:

  • Fossil Exhibit Discovery lungo la Main Park Road
  • Dugout Wells sulla Park Route 12
  • imbocco del trail per le Hot Springs nella zona di Rio Grande Village
  • imbocco del trail per il Santa Elena Canyon

A questo link potete scaricare le mappe del parco, mentre qui trovate la brochure con notizie aggiornate, consigli per la visita, mappe e elenco dei trail. Questi documenti vi saranno forniti anche al Visitor Center, ma fa sempre comodo averne una copia elettronica.

Big Bend National Park, cosa vedere e fare zona per zona

Essendo il parco molto esteso e variegato, è bene suddividere la visita per zone. Le principali attività consistono nel percorrere le strade panoramiche in auto, e seguire i tanti sentieri di trekking, che conducono in luoghi meravigliosi non visibili da bordo strada.

Con oltre 250 km di trails, avrete di che sbizzarrirvi!

Rio Grande Village e zona orientale

Boquillas Canyon trail - canyon 2
Boquillas Canyon Trail

Quest’area si estende ad est delle Chisos Mountains, e la maggior parte dei punti di interesse è raccolta attorno al Rio Grande Village, sul fiume. Dal Panther Junction Visitor Center prendete la Park Route 12, e proseguite per circa 30 km.

Dopo una decina di km è possibile fare una breve deviazione per Dugout Wells e il Chichuahuan Desert Nature Trail. Si tratta di un breve percorso in piano di 800 metri, lungo il quale alcuni pannelli informativi spiegano la flora tipica del deserto. E’ un sentiero adatto alle famiglie con bambini, ed è possibile avvistare i javelinas (una specie di piccolo cinghiale).

La strada scende quindi fino al fiume in un paesaggio piatto. Alle vostre spalle si stagliano le Chisos Mountains, mentre davanti a voi si comincia a delineare il profilo del canyon. Una volta arrivati al Village, potrete approfittarne per fare rifornimento e un po’ di spesa. Ricordate, però, che il Visitor Center è aperto solo in inverno (vedi orari sopra). In questa zona ci sono un paio di punti panoramici interessanti e alcuni bei sentieri di trekking.

Ecco i punti panoramici:

  • Rio Grande Overlook, con visuale sul fiume e sul deserto. Per arrivarci, fermatevi all’area di sosta sulla destra subito dopo la galleria lungo la strada principale. Incamminatevi sulla collinetta per raggiungere il punto panoramico. Probabilmente noterete anche delle bancarelle improvvisate con piccoli oggetti di artigianato incustoditi. Sono lasciati lì dai commercianti messicani, e sono in vendita. Se volete acquistare qualcosa, potete farlo lasciando il denaro nel salvadanaio a terra.
  • Boquillas Canyon Overlook, che permette di vedere il fiume e una sezione del Boquillas Canyon. Imboccate la Boquillas Canyon Road e, dopo circa 4 km, prendete la deviazione sulla sinistra per arrivare al punto panoramico. Ammirare il canyon dall’interno, percorrendo il trail che vedremo tra poco, fa tutto un altro effetto,. Se però non ve la sentite di camminare, questo belvedere è una valida alternativa.
artigianato messicano
Artigianato messicano

Questi sono invece i principali sentieri di trekking:

  • Rio Grande Village Nature Trail, un percorso ad anello di 1,6 km adatto a tutta la famiglia, con un dislivello di 37 metri. Scende fino alla grande ansa del Rio Grande tra rocce e le caratteristiche piante di Ocotillo. Con un po’ di fortuna, potrete anche avvistare qualche roadrunner, il simpatico beep-beep dei cartoni animati.
  • Boquillas Canyon Trail, lineare e lungo 2 km, con un dislivello di 70 metri. Non è tanto, ma bisogna scavalcare una piccola altura, e può diventare faticoso con il caldo. Io l’ho fatto alle 10 del mattino a settembre inoltrato, e c’erano comunque oltre 30°. Arrivare nel canyon ricompensa però della fatica fatta, e di quella che farete al ritorno. Il trail porta infatti sulle rive del fiume, tra altissime pareti di roccia a strapiombo, che vi faranno sentire piccoli piccoli. L’altra sponda è in territorio messicano, sembra incredibile che ci siano solo questi pochi metri d’acqua a separare i due Paesi. Se volete andare in Messico, però, non attraversate il fiume qui, ma leggete le indicazioni più in basso. Per raggiungere questo sentiero, prendete la Boquillas Canyon Road e proseguite per 6 km fino al parcheggio.
  • Hot Springs Trail, che porta a due vasche di acqua termale dove è possibile fare il bagno. Ci sono due modi per raggiungere le vasche. Il primo è prendendo il sentiero più lungo alla fine della Daniel’s Ranch Road, nei pressi del Village. In questo caso, il percorso a piedi è di 9 km tra andata e ritorno, con un dislivello di 280 metri ed eccezionali scorci sul fiume. Il secondo modo vi permetterà di accorciare notevolmente il tragitto a piedi: dal Rio Grande Village reimmettetevi sulla strada principale, e guidate per circa 6 km in direzione ovest. A questo punto vedrete una strada sterrata sula sinistra, la Hot Springs Road. Proseguendo fino alla fine (2,5 km), arriverete al parcheggio e all’atro imbocco del sentiero. Da qui, le vasche distano circa 1 km. In caso di inondazioni, le vasche potrebbero essere inagibili, chiedete quindi prima al Visitor Center.

Chisos Mountains e zona centrale

Chisos Mountains - Window dal Window view trail
Chisos Mountains – Window dal Window view trail

Questa è la zona più alta del parco, caratterizzata da verdi cime boscose. L’attrazione principale è la Window, un’apertura naturale tra le montagne che offre uno splendido panorama sul deserto.

Dal Visitor Center di Panter Junction, prendete la strada Gano Springs in direzione ovest, e svoltate a sinistra sulla Basin Junction Road, conosciuta anche come Chisos Basin Road. Questa strada panoramica sale tra serpeggianti curve per oltre 600 metri, e vi condurrà dal deserto alle montagne con un netto cambio di paesaggio. I cespugli cedono il posto ad alberi ad alto fusto, la vegetazione si fa via via più ricca e fitta. Prima che ve ne rendiate conto, vi troverete in mezzo alla foresta. Fermatevi alle numerose aree di sosta per ammirare il panorama e fotografare l’imponente massiccio montuoso.

Una volta arrivati a destinazione, potrete fare diversi sentieri di trekking. Questi sono quelli più popolari:

  • Window View Trail, un semplice sentiero ad anello, pavimentato e in piano, lungo 500 metri, che conduce a un punto panoramico sulla finestra naturale. Si prende dal Visitor Center, ed è accessibile anche alle persone con difficoltà motorie.
  • Window Trail, il sentiero più battuto della zona, per le bellezze paesaggistiche che offre. E’ un percorso lineare lungo 8,4 km, con un dislivello di 290 metri. Ha due ingressi, uno dal Visitor Center (accanto al Window View), e l’altro dal campeggio. In entrambi i casi, il sentiero scende nel Chisos Basin tra la vegetazione fino alla famosa Window, e al punto in cui i due versanti si uniscono. Verso la fine arriverete a un bivio, tenete la sinistra per restare sul trail. L’ultimo tratto richiede di camminare un po’ tra le rocce. Il ritorno sarà poi piuttosto impegnativo, perché è tutto in salita.
  • Chisos Basin Loop, sentiero ad anello di 4 km, con un dislivello di 140 metri. Passate dietro al minimarket e seguite le indicazioni. Questo percorso ha infatti diversi tratti in comune con altri trail, ma ad ogni bivio ci sono le indicazioni. Trattandosi di un loop, al primo bivio potrete andare indifferentemente a destra o a sinistra. Il sentiero si inerpica tra la boscaglia con alcuni scorci panoramici sulla Window e sull’Emory Peak, che con i suoi 2385 metri è la vetta più alta del Texas.

Riscendendo dalle montagne lungo la strada panoramica, fermatevi per altri scatti sulla vallata. Una volta raggiunta la strada principale, svoltate a sinistra. Da qui si passa alla zona occidentale del parco. Poco dopo aver svoltato, noterete sulla destra una bianca strada sterrata. Si tratta della Grapevine Spring Road, lunga 24 km tra andata e ritorno. E’ in buone condizioni, e adatta alla maggior parte dei veicoli.

Poco prima della fine, sulla destra è possibile prendere il sentiero Balanced Rock Trail, 3 km in tutto e con 70 km di dislivello. Il percorso di snoda tra curiose formazioni di arenaria, quasi fossimo nello Utah, e conduce a un grosso masso “sospeso”, precariamente appoggiato su altri due pinnacoli.

Chihuahuan Desert, Ross Maxwell Scenic Drive e zona occidentale

Chihuahuan Desert - pianta di Ocotillo
Chihuahuan Desert – pianta di Ocotillo

Che arriviate dal Panther Junction Visitor Center o dalle Chisos Mountains, prendete la Gano Springs in direzione ovest. Dopo una ventina di km, svoltate a sinistra sulla Ross Maxwell Scenic Drive, la strada panoramica più bella del parco. Vi aspettano 50 km di pura meraviglia per gli occhi, attraverso il deserto del Chihuahua e giù fino alla seconda porzione del canyon scavato dal Rio Grande, il Santa Elena Canyon, sotto l’onnipresente sguardo del massiccio montuoso.

Lungo la strada ci sono diversi punti panoramici, resti di ranch del primo ‘900, e sentieri di trekking. Ecco i principali punti di interesse da nord a sud:

  • Sam Nail Ranch, una casa in stile adobe immersa in una verde oasi di salici, noci e saponarie, rigogliosa grazie all’acqua pompata dal mulino a vento ancora funzionante.
  • Burro Mesa Pour-off Trail, un sentiero lineare di 1,6 km con 45 metri di dislivello. Il percorso corre lungo il letto di un torrente in secca, entrando in un canyon multicolore. Alla fine del trail si arriva ad una ripida parete rocciosa, che porta il nome di Burro Mesa.
  • Homer Wilson Ranch, una fattoria del 1929 dove si allevavano capre e pecore. L’edificio è iscritto nel National Register of Historic Places.
  • Sotol Vista Overlook, un belvedere con una visuale a 360°, dal deserto alle Chisos Mountains e fino al Santa Elena Canyon, che si riesce a scorgere nelle giornate limpide
  • Chimneys Trail, un sentiero di trekking di 7,5 km con 111 metri di dislivello. Il percorso non ha riparo dal sole, e attraversa il deserto con ampi panorami su tutta l’area, fino alle due formazioni rocciose chiamate “comignoli”, da cui il nome del trail.
  • Mule Ears Spring Trail, uno dei sentieri più caratteristici del parco. Lineare, lungo 6,3 km e con 110 metri di dislivello, conduce a una piccola sorgente e alle buffe rocce che somigliano a delle orecchie d’asino. Se preferite non incamminarvi nel sentiero, potrete comunque vedere queste formazioni rocciose dal parcheggio.
  • Tuff Canyon Overlook, un punto panoramico sull’omonimo canyon e sulle Chisos Mountains. E’ possibile anche percorrere il sentiero di 1,6 km che scende negli stretti meandri del canyon, fino ad un’alta parete di roccia.

Al termine della Ross Maxwell Scenic Drive arriverete al Castolon Historic District. Qui si trovano anche il Visitor Center (aperto solo in inverno) e il minimarket. In quest’area si trovavano anche la guarnigione militare Campo Santa Helena, e l’insediamento di La Harmonia Ranch. Potrete ancora vederne alcuni edifici, considerando che il ranch è rimasto attivo fino agli anni ’60.

Proseguite in direzione ovest, costeggiate la massiccia cordigliera del Santa Elena Canyon, e fermatevi al punto panoramico. Da qui si vede il solido muro di roccia, che sembra tagliato a metà dal paziente lavoro di erosione del Rio Grande. Più avanti, raggiungerete l’imbocco del trail. Lungo 2,5 km e con un dislivello di 186 metri, si addentra tra le vertiginose pareti del canyon, seguendo il corso del fiume con scorci panoramici davvero suggestivi.

A questo punto, per lasciare il parco avete due alternative. Potete tornare indietro lungo la Ross Maxwell Scenic Drive e riprendere poi la strada principale, oppure imboccare la Old Maverick Road, una strada sterrata di 25 km che si ricollega a Terlingua attraverso il deserto. Per percorrere questa strada, che è comunque impraticabile in caso di pioggia, sarebbe opportuno avere un veicolo 4×4, in quanto è un po’ sconnessa. Considerate circa un’ora come tempo di percorrenza, perché i limiti di velocità sono molto bassi.

Altre attività nelle vicinanze

Ecco una lista di altre attività che è possibile fare al Big Bend National Park e nei suoi dintorni.

Solcare le acque del Rio Grande in Kayak

big-bend-national-park-kajak

Ammirare il canyon dal fiume è un’esperienza unica, e offre anche la possibilità di avvistare castori, aironi, martin pescatore e tartarughe. Potrete inoltre sbriciare la tranquilla vita dei pescatori e dei contadini messicani, dediti alle loro attività quotidiane. Potete utilizzare la vostra attrezzatura, se l’avete, oppure prenotare con alcune compagnie locali, come Angell Expeditions, Big bend River Tours e Big bend Boating and Hiking Company.

In ogni caso, chiedete sempre informazioni al Visitor Center prima di avventurarvi, segnalando inoltre il numero di persone del vostro gruppo, dove andrete e per quanto tempo. Qui trovate la lista completa dei fornitori di servizi in loco. Se cercate invece un tour guidato eccone uno con ottime recensioni.

Tour in kayak sulle acque del Rio Grande

Sconfinare in Messico (Boquillas del Carmen)

Boquillas-del-Carmen

Arrivati fin qui, la tentazione di spingersi oltre il confine messicano e visitare la piccola Boquillas del Carmen è fortissima.

Per farlo, per prima cosa recatevi al Boquillas Crossing Port of Entry muniti di passaporto. L’ufficio, nei pressi del Rio Grande Village, segue questi orari:

  • Dal 1/5 al 1/11 dal venerdì al lunedì, dalle 9 alle 16.
  • Dal 2/11 al 30/4 dal mercoledì alla domenica, dalle 9 alle 16.

Dopo esservi registrati, una piccola imbarcazione vi porterà sulla sponda messicana del Rio Grande al costo di 3$ andata e ritorno. Il villaggio di Boquilas del Carmen dista circa 800 metri, potete andare a piedi o farvi trasportare dagli asinelli.

Una volta arrivati in città, presentatevi all’ufficio immigrazione per pagare la tassa di 3$ per l’ingresso nel paese. A questo punto sarete liberi di passeggiare per il villaggio, fare acquisti o qualche escursione con le guide locali. Dovrete però rientrare negli Stati Uniti in giornata. Se volete passare una o più notti in Messico, sarà necessario chiedere un visto temporaneo. Prima di partire, verificate le indicazioni aggiornate sul sito ufficiale.

Percorrere la River Road

Questa strada, il cui nome ufficiale è FM-170 collega le cittadine di Lajitas e Presidio, in direzione di El Paso. Costeggia il Rio Grande per 80 km, con scorci panoramici sul fiume, accesso a diversi trail e vecchi insediamenti.

Di seguito le principali attrazioni:

  • Closed Canyon Trail, un sentiero lineare di 3 km con 120 metri di dislivello. Segue il letto di un torrente attraverso uno stretto slot canyon, e arriva fino al fiume. In caso di piogge, recenti o in corso, è meglio evitare di addentrarsi nel sentiero, per il rischio di flash-flood (inondazioni improvvise).
  • Hoodoos and Balanced Rocks Trail, un percorso ad anello di 1,8 km lungo il fiume, che permette di vedere le caratteristiche formazioni rocciose chiamate hoodoos, simili ai “funghetti” di arenaria tipici dello Utah.
  • Fort Leaton State Historic Site, a Presidio. Questa fortificazione era in origine una residenza privata, acquistata nel 1848 dal cacciatore di taglie Benjamin Leaton. Utilizzata come sede amministrativa della contea, è passata da diversi proprietari, quasi sempre in modo violento. Gli edifici sono visitabili tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30. Il biglietto costa 5$ per gli adulti, mentre è gratuito per ragazzi fino ai 12 anni.

Dove conviene dormire per visitare il parco

Chisos Mountains Lodge
Chisos Mountains Lodge

In un parco così grande e così remoto, la soluzione migliore sarebbe pernottare nel parco stesso, o nella vicina Terlingua, che è poco più di una ghost town, ma logisticamente comoda.

All’interno del Big Bend ci sono diversi campeggi, ma un solo hotel, il Chisos Mountain Lodge, nella zona centrale. Dormire nel parco è anche un’occasione unica per ammirare uno dei cieli stellati più belli della vostra vita. Il Big Bend fa infatti parte della International Dark Sky Association, un’associazione che unisce i luoghi del mondo con il minor inquinamento luminoso.

A Terlingua potete invece soggiornare al Terlingua Ranch Lodge, una struttura rustica in pieno stile texano, oppure al Lajitas Golf Resort, più attrezzata e completa dal punto di vista dei servizi.

Tutti gli alloggi di Terlingua

In alternativa, potete spingervi fino ad Alpine (150 km), una cittadina universitaria pulita ed ordinata, con un allegro centro costellato di murales, e dotata di tutti i comfort: negozi, supermercati e ristoranti. Qui si trovano diversi motel, due valide soluzioni sono il Quality Inn e il Maverick Inn.

Tutti gli alloggi di Alpine

Dove mangiare nel parco e nei dintorni

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Alpine, Texas

Se soggiornate nel parco, avrete come unica opzione il ristorante del Chisos Mountain Lodge, che propone piatti americani e tex-mex. Qui servono anche una ricca colazione (non inclusa nel prezzo della camera), e c’è la possibilità di ordinare un cesto da pic-nic con panino, acqua, snack e un frutto. Le camere sono dotate di microonde, quindi se preferite acquistare qualcosa da scaldare e consumare in stanza, potete farlo.

A Terlingua consiglio lo Starlight Theater, che serve hamburger, piatti tex-mex e carne, ma soprattutto intrattiene gli avventori con eventi di musica dal vivo dal giovedì al lunedì.

Se alloggiate ad Alpine, provate il Cow Dog, un furgoncino aperto a pranzo che serve deliziosi hot dog con un’ampia scelta di condimenti. Sempre ad Alpine, il Reata Restaurant è un locale più costoso e sofisticato con piatti di carne e pesce, mentre al La Casita potrete gustare specialità messicane come tacos, enchiladas e fajitas.

Consigli per la sicurezza

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Le principali precauzioni da prendere al Big Bend National Park riguardano il clima e la presenza di fauna selvatica.

Trekking e abbigliamento

Per prima cosa, recatevi al Visitor Center e chiedete informazioni aggiornate sul meteo e sulle condizioni delle strade, soprattutto delle sterrate, e dei sentieri di trekking. E’ buona norma controllare anche la pagina ufficiale del parco, dove sono pubblicate tutte le info aggiornate.

Gli animali domestici non sono ammessi sui sentieri di trekking.

Quando vi incamminate in un trail, portate molta acqua o bevande energetiche, e qualche snack come le barrette di cereali, che aiutano a ripristinare i sali minerali. La brochure del parco consiglia 1 gallone (circa 4 litri) di acqua al giorno. Questo quantitativo può sembrare eccessivo, ma il clima arido del deserto prosciuga velocemente le riserve idriche del corpo.

Munitevi di crema solare a schermo alto e cappellino. Fate inoltre attenzione allo sbalzo termico tra le aree del parco, portate sempre con voi una felpa o un pile. E non dimenticate un ricambio, perché si suda molto. Io non mi sono portata nulla, e dopo il primo trekking ero completamente fradicia, e non ho potuto nemmeno accendere l’aria condizionata in auto, per non prendermi un malanno.

Fauna selvatica

Il parco è popolato da molti animali , tra cui orsi bruni, puma, coyote, javenilas e serpenti a sonagli. Gli animali generalmente non disturbano, se non vengono importunati a loro volta. Per questo è importante mantenere le distanze, non nutrirli, non lasciare cibo incustodito ed utilizzare gli speciali cestini per i rifiuti a prova di orsi e puma. Per maggiori informazioni leggete i consigli dei ranger sulla sicurezza.

Guida

Al Big Bend National Park ci sono alcune splendide strade sterrate, che aspettano solo di essere esplorate. Sono generalmente ben tenute, ma sarebbe meglio avere un veicolo con fondo alto, se non un 4×4. Prestate attenzione a sassi e buche e procedete con cautela, considerando anche che le assicurazioni delle compagnie di noleggio non coprono eventuali danni causati da guida su sterrato (abbiamo approfondito l’argomento qui).

Se non indispensabile, evitate di guidare al buio. L’illuminazione artificiale è inesistente, o ridotta al minimo, pertanto la visibilità è veramente ridotta. Inoltre, gli animali selvatici tendono ad uscire proprio di notte, quando è più fresco, invadendo spesso la carreggiata.

Sicurezza personale

Infine, ricordate che vi trovate in un territorio di confine, e che non sono insoliti i pattugliamenti da parte del Border Patrol. Tenete il passaporto sempre a portata di mano.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Valeria Rovellini

Sono Valeria, appassionata di viaggi negli USA e di tutto ciò che è America. Ho visitato gli States diverse volte, sempre organizzando tutto da sola, creando il mio personale programma di viaggio. Il mio viaggio preferito? La Route 66, attraverso l'America vera, a contatto con la gente del posto.

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