Hai presente quei film di fantascienza in cui la Terra è ormai diventata inabitabile in seguito a qualche guerra atomica, oppure la popolazione è cresciuta talmente tanto che non c’è più spazio per tutti? In quelle pellicole hollywoodiane c’è sempre il momento in cui una parte dell’umanità viene trasferita sulla Luna, su Marte o su qualche pianeta sconosciuto, per vivere all’interno di bolle autosufficienti dove si coltivano le verdure come negli orti terrestri e si raccoglie la frutta dagli alberi in un contesto che sembra quasi l’Eden di Adamo ed Eva.
Ebbene, forse non sai che in Arizona qualcuno ha provato davvero a creare un ambiente autosufficiente che, se avesse funzionato, avrebbe potuto essere replicato anche su un altro pianeta! Come puoi immaginare, il tentativo non è andato a buon fine, ma questo luogo esiste ancora ed è tra i posti più affascinanti del mondo per gli appassionati di biologia e non solo. Si chiama Biosphere 2, o Biosfera 2 in italiano, ed è visitabile: vediamo come.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Biosphere 2 si trova alla periferia di Oracle, una cittadina dell’Arizona poco distante da Tucson. La posizione è questa e l’indirizzo esatto è 32540 S Biosphere Rd, Oracle. Da Tucson ci vogliono circa 40 minuti e per arrivare basta seguire la statale AZ-77 fino a trovare l’intersezione con Biosphere Road. A questo incrocio c’è anche una colonna di pietra con la scritta “Biosphere 2” e con le sventolanti bandiere dell’Arizona e degli Stati Uniti. Ci vogliono invece quasi due ore da Phoenix, ma può essere considerata una tappa intermedia tra le due grandi città , sebbene implichi una leggera deviazione rispetto alla strada più diretta.
Storia di Biosphere 2
La storia di Biosphere 2 è affascinante, ma anche controversa. Molti la giudicano solo come un grande esperimento fallito, ma sicuramente è qualcosa che ha messo le basi per molti studi sugli ecosistemi terrestri. Non è solo un enorme sistema di serre come un qualsiasi altro giardino botanico, bensì un progetto decisamente più complesso. La struttura venne costruita nell’arco di cinque anni, fra il 1987 e il 1991, e il suo obiettivo era futuristico e affascinante: dimostrare che sistemi ecologici chiusi potevano funzionare e rendere possibile la vita umana al loro interno. Il motivo? Colonizzare altri pianeti!
Proprio così: se questo esperimento avesse funzionato, sarebbe stata dimostrata la possibilità di replicare la biosfera terrestre, ovviamente in piccolo, e sarebbe stato possibile realizzare strutture simili anche su altri pianeti, in un ipotetico futuro. Come avrai già intuito dalle mie parole, non è stato un vero e proprio successo, ma ciò non significa che siano state energie e tempo sprecati. Si è trattato infatti di un’occasione di studio importantissima. Ma vediamo come è stata progettata.
Sono state realizzate sette “aree bioma”, ovvero porzioni di biosfera caratterizzate da una specifica vegetazione e fauna:
- Foresta pluviale: un’area di 1900 metri quadri con piante e animali della foresta
- Oceano: 850 metri quadri di acqua salata con tanto di barriera corallina
- Zona umida: 450 metri quadri di mangrovie, con tutto l’ecosistema relativo
- Savana: 1300 metri quadri di prateria
- Deserto nebbioso: 1400 metri quadri di questo particolare deserto (come il Deserto di Atacama in Cile) dove la nebbia gocciolante fornisce l’umidità necessaria alla vita di piante e animali
- Sistema agricolo: 2500 metri quadri dedicati alla coltivazione dei prodotti alimentari
- Habitat umano: uno spazio abitativo, di laboratori e aree di lavoro.
La Space Biosphere Ventures, che realizzò la struttura, lanciò due missioni sperimentali. La prima durò ben due anni, dal 26 settembre 1991 al 26 settembre 1993. Per tutto questo tempo otto persone – medici e ricercatori – vissero all’interno della struttura senza mai uscire e nutrendosi grazie all’area agricola della struttura. Se molti aspetti dell’esperimento andarono bene, altri non funzionarono come previsto. Ad esempio morirono quasi tutti gli animali e gli insetti impollinatori, mentre proliferarono gli insetti nocivi, come gli scarafaggi.
Per far funzionare alcuni ambienti, il personale dovette intervenire attivamente, ad esempio raccogliendo le alghe che prolificavano troppo sopra ai coralli. Inoltre l’area, che doveva essere arida e desertica, divenne presto troppo umida a causa della condensa. Non mancarono poi i problemi sociali all’interno del gruppo: si crearono due fazioni con differenti visioni su come agire in questo contesto così particolare. Tra i problemi più grandi ci fu la diminuzione dell’ossigeno, che dopo poco più di un anno passò dal 20,9% al 14,5% (come quello che si ha in alta montagna, a oltre 4000 metri).
Insomma: le criticità non mancarono affatto e al termine dei due anni non venne certo dimostrato che questo sistema poteva funzionare. Venne così tentata una seconda missione di 10 mesi a partire dal marzo 1994, che però venne interrotta dopo 6 mesi, dichiarata fallita prematuramente per numerose criticità . Insomma, quella che doveva essere la seconda biosfera (la prima è la Terra stessa) forse è stata un doppio flop, ma sicuramente ha fornito dati interessanti per la scienza.
Cos’è Biosphere 2 oggi?
Nel 1995 il progetto venne preso in mano dalla Columbia University di New York, che fino al 2003 la gestì come un campus di ricerca. Venne poi ripreso dai proprietari originali e messo in vendita. Ci volle qualche anno per trovare un acquirente, che arrivò nel 2007: la CDO Ranching & Development lo acquistò per 50 milioni di dollari, con l’obiettivo di realizzarci sia una struttura di studio e ricerca, sia un grande resort e ben 1500 abitazioni. Come possiamo appurare visitando Biosphere 2 oggi, quel piano non venne mai messo in atto. Prese infatti tutto in gestione l’Università dell’Arizona, che ha iniziato ad usarlo per progetti di ricerca.
Oggi Biosphere 2 può essere visitata, vivendo un’esperienza che ti farà immergere all’interno dei diversi biomi. Infatti è gestita come un enorme centro di ricerca, ma con l’accesso consentito ai visitatori, come se fosse un grande e variegato giardino botanico. In ciascuno degli ambienti naturali qui riprodotti, potrai scoprire le diverse caratteristiche di questi ecosistemi, oltre ad approfondire lo storico progetto di Biosphere 2 e gli attuali progetti di ricerca in corso.
Biglietti e orari di apertura
Biosphere 2 è aperto tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 16. Gli unici due giorni di chiusura sono Natale e Giorno del Ringraziamento. Questi sono i prezzi dei biglietti:
- Adulti: 29 $
- Senior: 27 $
- Bambini e ragazzi (da 5 a 17 anni): 15 $
- Bambini (fino a 4 anni): gratis
Tour audioguidati e pass
Come funziona la visita? Una volta acquistato il biglietto (puoi pre-acquistarlo qui), si può fare un tour in autonomia con audioguida. Scaricando l’apposita app sul proprio smartphone, meglio se dotati di auricolari, si seguono le indicazioni dell’audioguida facendo un percorso di un’ora e un quarto attraverso tutta la struttura.
Oltre al giro classico, è anche possibile aggiungere parti facoltative di percorso, sempre prenotabili qui:
- Guided Lung Tour: il tour guidato ai “polmoni”, cioè all’apparato tecnologico che regolava la pressione dell’aria di Biosphere 2 e permetteva il funzionamento della struttura. Dura mezzora e costa 12 $.
- Guided Library and History Tour: il tour guidato alla torre della biblioteca e ad altre aree poco visitate del grande complesso. Dura mezzora e costa 12 $.
Prevedi di visitare altre attrazioni a Tucson o nell’Arizona meridionale? Allora ti potrebbe convenire acquistare un pass per le attrazioni di Tucson e dintorni. Questo pass offre di fatto uno sconto 2×1 per un gran numero di attrazioni, inclusa Biosphere 2. Costa soltanto 12 $ e ti dà diritto ad un biglietto gratuito per ogni biglietto pagato. Dunque, a meno che non viaggi da solo, è praticamente sicuro che ti convenga farlo, perché così pagherai il secondo biglietto meno della metà . Inoltre, avrai un vantaggio ancora maggiore se visiterai altre attrazioni o musei della lista.
Dove dormire nei dintorni
Biosphere 2 si trova nei pressi della cittadina di Oracle, dove non ci sono moltissimi alloggi. Tra i migliori suggerisco El Rancho Robles Guest Ranch, una sistemazione molto caratteristica che ti farà respirare un clima da vecchio west, ma con tutti i comfort.
Potrebbe però convenirti pernottare a Tucson, dato che la città dista appena una quarantina di minuti. Di seguito ti suggerisco alcuni alloggi che si trovano nella zona nord della città , dunque più vicini a Biosphere 2. Tanti altri alloggi li puoi vedere nella mappa qui sopra.
- Holiday Inn Express & Suites Oro Valley-Tucson North by IHG. Ecco un hotel a 3 stelle molto buono, situato in ottima posizione e con parcheggio gratuito. Ha anche servizi aggiuntivi come palestra e piscina.
- Fairfield Inn & Suites Tucson North/Oro Valley. Non lontano dal precedente, c’è anche questo hotel, sempre a tre stelle, che ha anche dei piccoli appartamenti, per chi preferisce avere la cucina a disposizione. Non mancano parcheggio gratuito, palestra, piscina e centro benessere.
- WorldMark Rancho Vistoso. Tra i migliori della zona, sebbene non sia lungo una delle strade principali, suggerisco anche questo, che ha dei piccoli appartamenti dotati di tutti i servizi essenziali.
- Comfort Suites at Tucson Mall. Per risparmiare un po’, consiglio questo hotel a 2 stelle che comunque rispetta tutti i canoni standard ed ha anche piscina e palestra ,oltre al parcheggio gratis.