Burning Man festival Black Rock Desert Nevada

Burning Man: il folle evento nel deserto del Nevada

Aprile 17, 2024 /

Una via di mezzo fra un rave party e un festival d’arte. Una settimana in cui decine di migliaia di persone si ritrovano in mezzo al deserto per celebrare la creatività e l’espressione di sé tramite performance artistiche, musica e, non lo si può negare, anche un discreto uso di alcol e sostanze stupefacenti. Potremmo sintetizzare così in poche parole il Burning Man, uno degli eventi annuali più assurdi che si possano trovare in America e che, come suggerisce il nome, si conclude con il rogo di un’enorme scultura antropomorfa.

Cos’è il Burning Man

Burning Man 2013
Burning Man del 2013. Foto di Mark Kaplan

Il Burning Man, letteralmente “Torcia umana”, è un evento che si tiene ogni anno nel Nevada nord-occidentale, in un luogo sperduto in mezzo al deserto, a un paio d’ore di macchina dalla capitale dello stato, Reno. Non è facilissimo descrivere questo evento con categorie standard, in quanto si tratta di fatto di un’enorme festa con ben poche regole e che ogni anno è diversa dal precedente. A ripetersi di anno in anno e a rappresentare il momento culminante è invece il rito della penultima notte, in cui viene acceso un grande rogo per bruciare una sagoma di legno, chiamata The Man, “L’Uomo”.

Ogni anno decine di migliaia di persone guidano attraverso il deserto del Nevada per raggiungere la location dell’evento e vivere una settimana in questo luogo isolato, dando vita alla “città temporanea” di Black Rock City, composta da auto, tende, camper e case mobili.

I partecipanti sono andati ad aumentare di anno in anno, da poche centinaia delle prime edizioni fino al record di 78.850 persone nel 2019 (nel 2020 e 2021 si è tenuta una versione ridotta dell’evento a causa della pandemia da Covid-19, ma già nel 2022 sono state superate le 75.000 presenze, un numero simile si è registrato anche nel 2023).

Ma esattamente che cosa ci va a fare tutta questa gente, per una settimana, in mezzo al deserto? L’idea di base è di promuovere il perseguimento di un’esistenza il più possibile creativa e connessa nel mondo, ispirando un senso di comunità ed impegno civico. Si propone infatti come un ecosistema di artisti, produttori e organizzatori di comunità che danno vita a eventi ed iniziative artistiche in tutto il mondo, la maggiore delle quali è Black Rock City.

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Questa città temporanea vuole essere un santuario per l’arte, la musica e la creatività, ma è davvero così? Beh, certamente l’iniziativa era nata con questo spirito e in tanti vi partecipano ancora con l’obiettivo primario di esprimere sé stessi e di apprezzare le diverse forme d’arte proposte dagli altri. Tuttavia, non si può negare che fra le migliaia e migliaia di partecipanti ci siano anche molte persone che partono alla volta del Burning Man con l’obiettivo di sperimentare i propri limiti facendo uso di sostanze stupefacenti.

Anche per questo motivo, in alcune edizioni non è filato tutto liscio. È il caso del 2017, quando un uomo si è gettato fra le fiamme della statua incendiata, morendo a causa delle ustioni. Un altro e più recente episodio risale invece al 2023, quando un uomo è morto per overdose di droghe (pare un mix di cocaina, ecstasy e altre sostanze). L’edizione 2023 è stata inoltre colpita da piogge torrenziali, che hanno trasformato la piana desertica in un enorme pantano, tenendo i partecipanti bloccati per due giorni in una prigione fangosa.

A parte queste situazioni spiacevoli, cosa aspettarsi di base da questo evento? Un sconfinata marea di gente di ogni tipo, musica e carri tematici, dove sorge il dubbio su dove ci si trovi – a una sfilata di carnevale o nel pieno di un rave party? – il tutto in un’ambientazione che potrebbe essere benissimo il set di un film post-apocalittico.

Alcune delle stravaganti opere d’arte presentate di anno in anno al Burning Man trovano poi casa da altre parti. Personalmente posso dire di averne vista una a Las Vegas: la mantide religiosa che spara fiamme dalle antenne a ritmo di musica. Beh, a quel tempo non sapevo che era un’opera partorita per questo evento, ma a posteriori posso dire di immaginarmela perfettamente a illuminare il cielo del deserto con i suoi lanciafiamme. Ovviamente l’ho fotografata e la trovate nell’articolo su Fremont Street.

Breve storia del Burning Man

La prima edizione del Burning Man, 1986

Il Burning Man ha una storia lunga circa 40 anni. La prima edizione si tenne nel 1986 a Baker Beach, la grande spiaggia del Presidio di San Francisco, sulla costa della California. In verità questa spiaggia californiana aveva già ospitato in precedenza una serie di eventi in occasione del solstizio d’estate, organizzati dall’artista Mary Grauberger. In queste iniziative, veniva di fatto acceso un grande falò per celebrare i solstizio.

Nell’86, quando la Grauberger smise di organizzare i falò estivi, prese l’iniziativa Larry Harvey, fidanzato di una sua cara amica. Insieme all’amico Jerry James, costruì una grande statua fatta con legni di scarto, alta circa 2 metri e mezzo, e la incendiò il 21 giugno 1986 sulla spiaggia. Parteciparono 35 persone.

L’anno successivo venne riproposto lo stesso evento, stavolta costruendo una statua alta 5 metri, e vi presero parte 80 persone. Nel 1988, alla terza edizione, la statua raggiunge i 9 metri d’altezza e il rituale venne chiamato ufficialmente “Burning Man”, con la distribuzione di volantini che portavano proprio questo titolo. Arrivarono 200 persone, che aumentarono a 300 l’anno successivo, quando venne bruciata una scultura alta 12 metri.

Questa versione, tutto sommato sobria, del Burning Man durò solo quattro edizioni. Nel 1990 infatti Kevin Evans e John Law organizzarono un evento separato nel Black Rock Desert del Nevada: un’iniziativa che prevedeva performance artistiche e varie sculture da bruciare. Dato che lo stesso anno il classico rogo del solstizio a Baker Beach venne interrotto dalla polizia, la sagoma californiana venne portata in Nevada per essere bruciata in questo nuovo evento.

Data la location – una vastissima area di deserto – per evitare che i partecipanti si perdessero (e rischiassero la morte), venne creata la compagnia dei Black Rock Rangers e fondata Black Rock City. Questa non era una vera e propria città, ma di fatto una compagnia che univa le idee di Evans e quelle del Burning Man californiano. Così venne inaugurata la nuova serie di eventi che è arrivata fino ai giorni nostri. Dal 1996, ogni edizione ha un tema: il primo è stato “heLLCo”, ispirato all’Inferno di Dante Alighieri.

I 10 Principi del Burning Man

Burning Man 9
Foto: Trey Ratcliff

Gli organizzatori del Burning Man, così come i partecipanti, si descrivono come persone ispirate da una serie di valori che vengono sintetizzati nei Dieci Principi. Redatti ufficialmente nel 2004 da Larry Harvey, uno dei fondatori del Burning Man, dovrebbero in qualche modo riflettere la cultura comunitaria con cui è nata l’idea di questa iniziativa. Eccoli:

  1. Radical Inclusion (inclusione radicale): il primo principio afferma che chiunque può far parte del Burning Man e non esistono prerequisiti per entrare in questa comunità.
  2. Gifting (dono): il valore del dono è incondizionato e non è previsto che ci si debba aspettare in cambio qualcosa di pari valore.
  3. Decommodification (demercificazione): proprio per far sì che lo spirito del dono sia preservato, viene creato un ambiente sociale in cui non ci siano sponsor commerciali o pubblicità.
  4. Radical Self-reliance (autosufficienza radicale): i partecipanti sono incoraggiati a fare affidamento sulle proprie risorse interiori, che vengono scoperte anche grazie a questa esperienza.
  5. Radical Self-expression (radicale espressione di sé): l’espressione di se stessi nasce dai doni unici che l’individuo può offrire come dono agli altri.
  6. Communal Effort (sforzo comunitario): vengono valorizzate la cooperazione e la collaborazione creativa, promosse le reti sociali e gli spazi pubblici di arte e interazione.
  7. Civic Responsibility (responsabilità civica): gli eventi sono organizzati in conformità con le leggi locali.
  8. Leaving No Trace (non lasciare traccia): la comunità del Burning Man rispetta l’ambiente e si impegna a non lasciare traccia degli eventi, pulendo dai rifiuti dopo ogni iniziativa.
  9. Participation (partecipazione): è una comunità basata sulla partecipazione, nella quale tutti sono invitati a lavorare e mettersi in gioco.
  10. Immediacy (immediatezza): l’esperienza immediata è considerata il metro di giudizio basilare nella cultura del Burning Man.

Dove e quando si tiene il Burning Man

Burning Man vista aerea
L’area dell’evento nel 2014. Foto di Duncan Rawlinson

Il Burning Man si svolge ogni anno ad agosto a Black Rock City, un posto disabitato nel Black Rock Desert in Nevada. Per l’esattezza, l’evento dura una settimana e si tiene a cavallo fra agosto e settembre, con date variabili, che dipendono dal Labor Day. Quest’ultimo è il primo lunedì di settembre e l’evento culminante si svolge il sabato che lo precede. Per essere sicuri, si possono consultare le date del prossimo Burning Man sul sito ufficiale.

Biglietti e prezzi: come partecipare al Burning Man?

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Il Burning Man non è un festival e le modalità di partecipazione non sono le stesse di un classico evento. Basta consultare questa pagina del sito ufficiale per vedere che l’arte è al primo posto e che innanzitutto se sei un’artista e vuoi portare qualcosa – che sia un’istallazione artistica o un “veicolo mutante” – devi compilare l’apposito modulo. C’è poi la possibilità di partecipare come volontari, per essere pienamente inseriti nell’evento.

Se vuoi andare come semplice partecipante, allora devi consultare questa pagina, dove vengono messi in vendita i biglietti. Ma attenzione! Solitamente i biglietti sono messi in vendita solo per 48 ore! Quindi se sei davvero interessato a fare parte del prossimo Burning Man, ti consiglio di segnarti in agenda le date in cui vengono venduti gli ingressi per il prossimo anno e registrarti al sito. Ci sono infatti dei limiti numerici imposti dalle leggi locali e non è consentito l’accesso a nessuno che non abbia il biglietto.

Ma quanto costa il Burning Man? Dipende dal tipo di biglietto e dal mezzo con cui arrivi (un’auto e un posto tenda hanno prezzi inferiori rispetto a un caravan). Di solito comunque si deve considerare un minimo di 700/800 dollari a persona, che può salire a qualche migliaio di dollari.

La base infatti per gli 8 giorni dell’evento è di 575 $, più 140 $ per il veicolo, più le tasse. La cifra non è bassa, ma bisogna anche ammettere che i costi per mettere in piedi tutto questo non sono banali, a partire dall’affitto di questo enorme lotto di terreno al Bureau of Land Management, e che il tutto è gestito da un’organizzazione no-profit.

Guida di sopravvivenza: cosa portare?

Burning Man guida sopravvivenza
Foto: Trey Ratcliff

Come sopravvivere una settimana del deserto? Questa dovrebbe essere una domanda basilare da porti prima di decidere se partecipare al prossimo Burning Man. Come già detto, questo non è un festival, per cui non ti devi aspettare di arrivare in un posto con bancarelle dove acquistare cibo e acqua, servizi igienici o altre cose simili che normalmente sono ritenute basilari. Tutto ciò di cui hai bisogno, dovrai portartelo dietro e devi anche considerare che il tutto si svolge nel deserto, dove c’è un discreto sbalzo termico fra giorno e notte.

Ecco l’elenco delle cose che devi assolutamente portare, secondo quanto indicato dagli organizzatori dell’evento:

  • Il biglietto e il documento di identità
  • Acqua potabile: almeno 1,5 litri al giorno (ma questo è il minimo, meglio abbondare)
  • Acqua per lavarti
  • Cibo per tutta la settimana ed eventuali altre bevande
  • Kit di pronto soccorso
  • Crema solare e occhiali da sole
  • Vestiti caldi per la notte
  • Mascherina/occhiali per proteggersi dalla polvere durante le tempeste di sabbia
  • Tenda e sacco a pelo pesante
  • Cinghie e cavi per ancorare la tenda
  • Disinfettante per le mani
  • Sacchi per contenere tutti i rifiuti prodotti durante la settimana
  • Nastro adesivo (è garantito che servirà… ognuno scoprirà per cosa)
  • Torcia elettrica e altre luci con batterie di ricambio
  • Estintore
  • Buon senso, mente aperta, senso dell’umorismo e un atteggiamento positivo (queste pare che siano fra le cose principali da portare, ma è bene non dimenticare quelle sopracitate!)

In più, qui trovi anche una lista di cose opzionali, ma che potrebbero risultare utili. Fra le altre spiccano gli oggetti utili a fare ombra, come ombrelloni, parasole e cappelli a tesa larga, ma anche le attrezzature da campeggio per cucinare (come un fornellino a gas) per non mangiare solo cibi freddi confezionati per una settimana. Se porti con te una bici (utilissima per spostarsi nell’area), dovresti munirti anche di un kit di riparazione in caso di foratura, così come tutte le decorazioni e gli oggetti di scena necessari per far divertire gli altri partecipanti.

L’aspetto delle temperature mi preme sottolinearlo ancora, perché guardando le immagini si può pensare che sia caldo tutto il tempo. Ribadisco però che il clima nel deserto ha, fra le sue caratteristiche principali, l’estrema escursione termica fra giorno e notte. Per farti un’idea, pensa che in media ci sono durante il giorno 35-40° (o anche di più in certe occasioni!), mentre di notte è normale che la temperatura scenda fino a 4-5°, facendoti gelare se non hai un sacco a pelo pesante.

Come arrivare a Black Rock City

L’evento si svolge in mezzo al deserto di Black Rock, nel nord-ovest del Nevada. La città temporanea di Black Rock City viene eretta qui. La città più vicina è Reno, che dista 190 km (circa 2 ore di guida). Da qui bisogna guidare sulla I-80 verso est fino all’uscita 43, nei pressi di Wadsworth. Qui si prende la NV-447 verso nord, superando il Pyramind Lake e arrivando a Gerlach. Qui si prende la County Road 34 fino a trovare la strada che porta alla location del Burning Man.

Prima di tutto bisogna però raggiungere la zona. La modalità più comoda è quella di arrivare in aereo al Reno-Tahoe International Airport, noleggiare un’auto e seguire le indicazioni che ho appena dato. Tuttavia, se arrivi dall’Italia o comunque dall’Europa, i voli per Reno non sono né comodi né economici. È molto più semplice e conveniente volare su Las Vegas o su uno degli aeroporti californiani come quelli di San Francisco, Sacramento o Los Angeles.

Per avere un’idea, ecco le distanze dalle principali città della zona, in ordine di distanza da Black Rock City.

  • Da Reno: 190 km (circa 2 ore)
  • Da Sacramento: 410 km (4/5 ore)
  • Da San Francisco: 550 km (5/6 ore)
  • Da Las Vegas: 810 km (8/9 ore)
  • Da Los Angeles: 900 km (9/10 ore)

E ora? Beh, se ti senti abbastanza folle da partecipare al Burning Man, non ti resta che prenotare il volo e partire, lasciando a casa tutte le tue inibizioni!

Foto di copertina di Duncan Rawlinson


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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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