Il tratto costiero di Los Angeles è caratterizzato dallo straordinario incanto che solo l’immensità dell’oceano può regalare. Il Pacifico mostra tutta la sua smisuratezza ed energia con onde vigorose ed incessanti che bagnano gli sconfinati arenili frequentati da bagnanti e surfisti.
Durante il giorno la luce si riflette sulle bianche increspature dell’acqua salmastra e la forte risacca scopre le impronte del mare lasciate sulla sabbia dorata. Il tramonto arriva garbatamente e senza fretta, trasformando pian piano l’azzurro del cielo e del mare in tinte di blu sempre più intenso. La notte prende vita grazie ai bar e ai locali notturni che si affacciano lungo le spiagge della California, oppure, grazie ai falò accesi da comitive di giovani romantici sulla riva.
PS: se siete interessati alle location cinematografiche cittadine leggete il nostro itinerario dedicato alle location dei film della città di Los Angeles.
Indice
Mappa dell’itinerario
Le location nei dintorni di Malibù
Fra i tanti ristoranti costieri immortalati nella lunga storia del cinema hollywoodiano, c’è il (1) Neptune’s Net, apparso nel 1991 in “Point Break” e, nel 2001, nel primo dei capitoli di “Fast & Furious”. Questo locale, sito nella mitica località di Malibù, al 42505 Pacific Coast Highway, è ormai un brand affermato, con tanto di shop interno che mette in vendita souvenir per turisti.
Qui si possono trovare due tipologie di cucine: il “Restaurant Side”, che propone fritture di pesce e bevande in bottiglia da consumare sul posto o d’asporto, oppure, il “Seafood Side”, che offre pesce freschissimo e birra artigianale alla spina per i clienti più esigenti. Nel leggendario “Point Break”, che narra le imprese criminali di una banda di surfisti, l’agente dell’FBI Johnny Utah (Keanu Reeves), cerca di infiltrarsi nel mondo del surf californiano attraverso la bella Tyler Endicott (Lori Petty), che lavora proprio al Neptune’s Net.
Malibù è divenuta famosa negli ultimi decenni grazie ad i suo neo-cittadini vip, i quali, hanno fatto costruire abitazioni da favola sopra le sue scogliere a picco sul mare. Le località a nord di Los Angeles non offrono ampie spiagge, bensì numerose insenature e scogli, come, ad esempio il (2) Sequit Point, presso il Leo Carrillo State Beach, in cui sono state girate le sequenze iniziali del musical “Grease” (1978). Il protagonista, Danny Zuko (John Travolta), viene ripreso in romantiche effusioni amorose in compagnia della fidanzata Sandy Olsson (Olivia Newton-John), prima che i due, si ritrovino casualmente compagni tra i banchi di scuola, una volta finita la vacanza.
Sempre nella stessa spiaggia che si estende a nord degli scogli di Sequit Point, è stata ripresa la partita notturna di football del già citato “Point Break” (1991). Le luci abbaglianti dei fuoristrada, posizionati intorno al perimetro di gioco, permettono a Johnny Utah di sfidare sul campo, come nella vita, il re dei surfisti Bodhi (Patrick Swayze), perché, come confida Tyler allo stesso detective: “Anche tu hai l’anima del kamikaze, l’ho notato. E Bodhi lo sente lontano un miglio. Ti trascinerà ai confini e poi oltre.”.
Sempre nei dintorni, si può rinvenire la (3) Sea Cave, grotta nella quale i rapinatori Verbal Kint (Kevin Spacey), Dean Keaton (Gabriel Byrne), Todd Hockney (Kevin Pollak) e Ray McManus (Stephen Baldwin), tentano di seppellire il corpo esanime dell’ex collega e amico Fenster (Benicio del Toro). La caverna apparsa ne “I Soliti Sospetti” (1995), è accessibile solamente durante le ore di bassa marea.
Proseguendo verso sud, precisamente nel punto chiamato (4) Arroyo Sequit, il gruppo di surfisti di “Point Break” (1991), si raduna intorno ad un magnifico falò per discutere circa la decisiva strategia e la miglior condotta da tenere nell’immediato futuro…
Presso il (5) Nicholas Canyon Beach, splendido arenile circondato da alte montagne, nel film di fantascienza del 1998 “City Of Angels”, ad ogni alba, una miriade di angeli si raduna sulla spiaggia per salutare il giorno che inizia. Anche Seth (Nicholas Cage), cherubino custode della bella Dottoressa Maggie Rice (Meg Ryan) non si sottrae alla contemplativa tradizione celestiale; tuttavia, come rivela l’amico Nathaniel Messinger (Dennis Franz) allo stesso medico: “Seth non conosce la paura. Né il dolore. Né la fame. Sente la musica all’alba. Ma rinuncerebbe a tutto. La ama fino a questo punto.”.
Come viene raccontato in “The Doors” (1991), biopic su Jim Morrison e la sua band, agli esordi, il gruppo di musicisti si arroccava in una casa su una spiaggia di Malibù, per comporre i loro pezzi leggendari. La (6) Beach house in cui sono state girate alcune sequenze, si trova al 30708 Pacific Coast Highway. È proprio qui che, il tastierista e organista del gruppo Ray Manzarek (Kyle MacLachlan), corre fuori dall’abitazione annunciando gioiosamente agli altri componenti della band di aver finalmente trovato l’introduzione perfetta della canzone che, più di ogni altra, passerà alla storia: “Light my Fire”.
Tra le tante Serie televisive di produzione americana ed esportate in mezzo mondo, “Baywatch” (1989 – 2001), è sicuramente quella più in tema con il binomio oceano-California. La serie, ispirata all’attività dei Los Angeles County Lifeguards, è stata realizzata tra le spiagge di Malibù e Venice Beach. Tutti noi abbiamo visto almeno una volta nella vita una delle tante icone della serie, come, ad esempio, le mitiche torrette dei guardaspiaggia, il salvagente rosso sempre a portata di mano, le bionde e formose bellezze californiane o le jeep gialle utilizzate per pattugliare la costa.
La prima stagione, è stata girata quasi interamente sulla sabbia di (7) Zuma Beach, una della spiagge più estese e spaziose di Malibù. Qui, ancora oggi, ci si ritrova catapultati dentro il set televisivo, e, uno scatto fotografico, magari appollaiati sul davanzale di una delle tante torrette numerate, diviene un obbligo.
In “Arma Letale 4” (1998), l’ormai solida e longeva coppia composta da Martin Riggs (Mel Gibson) e Lorna Cole (Rene Russo), si trova a passeggiare lungo la riva della (8) Paradise Cove Beach, magnifica spiaggia anche attrezzata con parasole e lettini noleggiabili presso il Paradise Cove Beach Café. Nell’elegante bar-ristorante vengono serviti, oltre a croccanti calamari e gustosi tacos di gamberi, deliziosi cocktail da gustare di fronte all’oceano.
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Le location nei dintorni di Santa Monica e Venice
Lasciando la località di Malibù e proseguendo lungo la costa in direzione sud, si incontra la città autonoma di Santa Monica, parte del grande agglomerato urbano di Los Angeles. La rinomata località turistica, gode di una bellissima spiaggia di sabbia fine ed un lungomare ombreggiato dalle tipiche palme californiane su cui transitano incessantemente pedoni, ciclisti e skaters.
L’attrazione principale del luogo è senza dubbio il (9) Santa Monica Pier, robusto molo sui cui sorgono numerosi ristoranti, bar e un piccolo ma suggestivo Luna Park. Oltre a rappresentare la fine della mitica Route 66, questo luogo è stato teatro di numerose riprese nel mondo del cinema. La più iconica immagine è forse quella legata al capolavoro di Robert Zemeckis, “Forrest Gump” (1994). In corsa da una costa all’altra degli Stati Uniti, l’omonimo protagonista, interpretato dallo strepitoso Tom Hanks, una volta giunto alla fine del molo, finita dunque la terra sotto i piedi, si volta e pensa tra sé e sé: “Visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi e continuare a correre.”.
Rotolando ancora più giù, verso sud, anche la spiaggia di Venice Beach, è apparsa in numerosi film, tra cui, ad esempio, “American Gigolò” (1980), “Grease” (1978), “Playing it cool” (2014) e “Speed” (1994), oltre a numerosi spezzoni della già citata serie TV “Baywatch”. Quest’area però, non è solamente frequentata da chi desidera crogiolarsi al sole e fare una nuotata nelle fresche acque, bensì, anche da numerosi sportivi, praticanti diverse discipline; dal jogging al culturismo, dallo yoga alla ginnastica libera, fino allo skating nell’area riservata dello skatepark, inaugurato nel 2009.
C’è anche il (10) Basketball Courts, al 1708-1798 dell’Ocean Front Walk, su cui talentuosi ragazzi si dilettano in partite appassionanti. I campi sono delimitati da un muro di cemento, con la scritta in rilievo: “Venice Beach Recreation Center”. Il campo viene ripreso sovente nel film drammatico “American History X” (1998), in cui, anche i protagonisti della pellicola si sfidano a canestro con altre bande rivali, laddove, il basket, rappresenta solamente un pretesto per affermare la rispettiva superiorità razziale.
Anche Venice ha il suo molo, il (11) Venice Fishing Pier. Rispetto al vicino molo di Santa Monica, è molto più spoglio, e viene utilizzato quasi unicamente da pescatori amatoriali. Questa location rappresenta il vibrante capolinea della giornata all’insegna della violenza e della follia manifestata dal protagonista del thriller “Un Giorno di ordinaria follia” (1993), interpretato dal sempre carismatico Michael Douglas.
Rimanendo sempre a Venice, ma spostandosi di poco verso l’interno, al 607 di Venezia Avenue, sorge il complesso abitativo in cui abita il protagonista del mitico “Il grande Lebowski” (1998). La (12) “Dude” House, è inserita in un sistema di piccole villette a schiera, oggi color panna. Eccezion fatta per la posizione privilegiata a due passi dalla spiaggia, questi bungalow non sono certo paragonabili alle tante ville di lusso sparse qua e là lungo la costa, dunque, anche il dettaglio di un tappeto posizionato con cura nel soggiorno, “(…) può davvero dare un tono all’ambiente!”.
Addentrandosi fino al civico 13000 di Venice Boulevard, sorge la (13) Venice High School, fra le cui aule, cortili e campi sportivi è stato raccontato il burrascoso e divertentissimo anno scolastico dei T-Birds e delle Pink Ladies, nel cult “Grease” (1978). Nella scuola si può ritrovare la mensa all’aperto in cui gli studenti consumano il pranzo e le gradinate dalle quali Danny Zuko ed i suoi compari osservano perplessi gli altri ragazzi svolgere, a loro modo di vedere, inutili e boriose attività sportive.
Oltre al celebre musical, la facciata della scuola appare anche nel film “American History X” (1993) perché, l’adolescente Danny Vinyard (Edward Furlong), frequenta proprio la scuola superiore di Venice.
Anche la brillante commedia sportiva “Jerry Maguire” (1996), è stata realizzata principalmente nei dintorni di Los Angeles. Dopo essere stato licenziato dalla precedente agenzia di procura sportiva, l’omonimo protagonista della pellicola, interpretato da Tom Cruise, si mette in proprio ed affitta uno spazio per poter continuare a svolgere la sua professione. L’(14) ufficio di Jerry si affaccia sulla spiaggia di Marina del Rey, al 3811 di Ocean Front Walk, a sud di Venice Beach. La simpatica e coraggiosa Dorothy Boyd (Renée Zellweger), protagonista femminile della riuscita pellicola, vive insieme alla sorella maggiore e al suo tenero figlioletto non lontano dalla costa. Il (15) cottage di Dorothy si trova a Manhattan Beach, al civico 527 della 23rd Street.
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Le location nei dintorni di Manhattan Beach
Anche Manhattan Beach è una località turistica molto rinomata della bassa California. Sul (16) Manhattan Beach Pier, sempre in “Point Break” (1991), Johnny Utah (Keanu Reeves) acquista la sua prima tavola nel fittizio negozio di surf idealmente sito laddove da molti anni è presente la struttura ottagonale del Roundhouse Marine Aquarium. Nella commedia “Starsky & Hutch” (2004), Starsky (Ben Stiller) viene ripreso mentre fa stretching sulla spiaggia sottostante lo stesso molo.
A Manhattan Beach sorge inoltre la villa che, finito il liceo, Kelly Taylor (Jennie Garth), Donna Martin (Tori Spelling) e David Silver (Brian Austin Green), dividono nel famoso Tv Show “Beverly Hills, 90210” andato in onda dal 1990 al 1999. L’incantevole ed elegantissima (17) Beach House si trova al 3500 The Strand, proprio sul lungomare che collega Manhattan Beach ad Hermosa Beach.
Il successo planetario “La La Land” (2016), girato interamente a Los Angeles, ha celebrato in particolar modo il tratto costiero di Hermosa Beach. Nell’ormai celebre Jazz Club (18) The Lighthouse Cafe, il protagonista Sebastian Wilder (Ryan Gosling), è solito suonare il pianoforte condividendo il palco con altri artisti. Il locale iniziò ad offrire al pubblico musica jazz il 29 Maggio del 1949, e fu un successo. Così, negli anni a venire, su questo mitico palco si sono esibiti grandi musicisti del calibro di Chet Baker, Gerry Mulligan and Miles Davis.
Una sera, uscendo dal locale, Sebastian si reca sul vicino (19) Hermosa Beach Pier, un molo semplice, che, tuttavia, soprattutto al tramonto, può regalare sincere emozioni. Ispirato dalla luci della città in lontananza, il protagonista accenna uno dei motivi centrali del musical, “City Of Stars”, il cui incipit recita: “City of stars, are you shining just for me? City of stars, there’s so much that I can’t see. Who knows? Is this the start of something wonderful and new? Or one more dream that I cannot make true?”.
Le location costiere a sud di Los Angeles
Sul promontorio che divide Los Angeles da Long Beach, la costa si fa molto frastagliata e scogliosa. Nella piccola insenatura di (20) Terranea Beach, è facile riconoscere le rocce vicino alle quali il detective Martin Riggs (Mel Gibson) ha sistemato il camper in cui vive in compagnia del suo cane, nel sequel del 1989 della saga di “Arma Letale”.
Presso il (21) Point Fermin Lighthouse, nella brillante commedia “500 giorni insieme” (2009), è stata ambientata la festa di ricevimento del matrimonio di una collega comune ai protagonisti Tom (Joseph Gordon-Levitt) e Sole (Zooey Deschanel). Nonostante la loro recente e ancora scottante separazione, i due sono costretti a passare alcune ore in reciproca compagnia…
Nel vicino e proibitissimo punto panoramico conosciuto come (22) Sunken City, si è svolta la mitica, geniale e esilarante scena dello spargimento delle ceneri del povero Donny (Steve Buscemi) ad opera degli amici più stretti, Jeffrey Lebowski, detto “Drugo” (Jeff Bridges) e Walter Sobchak (John Goodman), nella commedia “Il grande Lebowski” (1998). L’area è stata a lungo un luogo segnalato come “No Trespassing” ed è stata per lungo tempo frequentata da tossici e ragazzi pronti a rovinare con i loro inutili tag le rocce che costituiscono le affascinanti scogliere naturali. I trasgressori rischiano multe molto, molto salate.
Ultimo film in rassegna, il già citato capolavoro crime di Bryan Singer “I Soliti Sospetti” (1995). Nella trasferta californiana, per piazzare i diamanti rubati nella prima rapina svolta insieme, la banda dei famigerati criminali di New York incontra il ricettatore al (23) Korean Friendship Bell, massiccia campana di bronzo ospitata in un padiglione di pietra e sita al 3601 South Gaffey Street, nel quartiere di San Pedro.
Il monumento commemorativo si trova sulla sezione collinare del parco Angel’s Gate, e, da questo punto panoramico, si può godere di un’eccezionale vista sull’oceano. Il film è interamente raccontato in flashback dal protagonista Verbal Kint (Kevin Spacey). Il sopravvissuto criminale si trova costretto a riportare dettagliatamente i fatti accaduti allo zelante detective David Kujan (Chazz Palminteri) presso il commissariato di San Pedro, alias il (24) San Pedro Municipal Building, sito al 638 South Beacon Street.
L’agente di polizia doganale è altresì ossessionato dalla figura del malvagio e inarrivabile Keyser Söze, ed è convinto che, tutta quella storia, finita con esplosioni e incendi nel porto di San Pedro, sia stata macchinata dal criminale più spietato e leggendario in circolazione; ma come Verbal confida: “La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto, è stato convincere il mondo che lui non esiste; e come niente… puff… sparisce.”.
