Film los angeles

Le location cinematografiche più importanti della città di Los Angeles

Gennaio 26, 2023 /

Los Angeles condensa in un unico luogo fisico i valori fondamentali di cui il sogno Americano si alimenta: la vita migliore, la libertà di realizzarsi e la ricerca della felicità, a prescindere dallo stato di nascita. Seppur con tutte le contraddizioni che, più in generale, il sistema sociale ed economico degli Stati Uniti rappresenta, nella megalopoli californiana il clima mite, l’abbondanza di materie prime, lo spazio sterminato, l’oceano e le concrete opportunità lavorative hanno da sempre offerto una solida garanzia al susseguirsi di generazioni di pionieri.

Il turismo, l’industria agricola, chimica, aereonautica ed elettrica, occupano un gran numero di persone; così anche i settori dell’editoria, della televisione e del cinema offrono posti di lavoro in abbondanza. Infatti, tra le tante città che compongono l’agglomerato urbano, sorge Hollywood, inossidabile tempio della cinematografia mondiale che, grazie ad un oculato avvicendarsi di pubblicità, articoli e scandali, ha accresciuto il mito creando un vero e proprio “Star System”.

Da qui le grandi case cinematografiche (Universal, Fox, Paramount, ecc.) controllano produzione, distribuzione ed esercizio generando un ingente indotto economico. La grande insegna bianca con la scritta Hollywood, installata sul Mount Lee, è uno dei simboli degli States e rappresenta la Mecca per tutti coloro che, per passione, si dedicano alla recitazione.

Mappa delle location cinematografiche

Le location di Downtown e dintorni

Location los angelesIl Downtown di Los Angeles, centro finanziario e commerciale, sorge accanto al nucleo originario della prima cittadina di origine ed espressione tutta messicana; nel vecchio pueblo le attrazioni principali sono la deliziosa strada pedonale di Olvera Street e (1) La Plaza, punto focale del quartiere. La piazza, che ospita ogni anno festival musicali e celebrazioni pubbliche di vario genere, appare nel terzo capitolo, del 1992, della gloriosa saga di “Arma Letale”; dopo l’ennesima intemperanza, i detective Martin Riggs (Mel Gibson) e Roger Murtaugh (Danny Glover), vengono temporaneamente degradati al rango di agenti semplici ad occuparsi del traffico cittadino di quella zona.

Nello storico edificio (2) Bradbury Building, situato presso il civico 304 di South Broadway, sono state girate numerose sequenze di svariate produzioni cinematografiche, video musicali e show televisivi. Il film più emblematico, girato nel ventre della struttura ideata dagli architetti George Wyman e Sumner Hunt, è forse il capolavoro di Ridley Scott, “Blade Runner” (1982).

Nel Bradbury Building, in cui sono state girate le scene conclusive e più emozionanti del film, è ambientata la dimora, tetra e solitaria, di J. F. Sebastian (William Sanderson), il quale, nell’offrire un rifugio sicuro all’affascinante replicante Pris (Daryl Hannah), espone la propria passione privata e lavorativa: “Io faccio amici. Giocattoli. I miei amici sono giocattoli. Li faccio io. È un hobby. Io sono un progettista genetico.”.

Anche nella brillante commedia “500 giorni insieme” (2009), ambientata completamente a Los Angeles, e molteplici sequenze girante in centro, l’epilogo del film si svolge all’interno dello stesso famoso edificio.

Circa la pellicola di Marc Webb, come anticipa il narratore, è bene precisare che: “Questa è la storia di un lui e di una lei. Ma vale la pena chiarirlo subito: non è una storia d’amore.”. Il posto preferito del protagonista maschile, Tom Hansen (Joseph Gordon-Levitt), è la (3) Panchina di Angels Knoll, minuto giardino posto su una bassa collina dal quale si può osservare un pregevole panorama su alcuni degli edifici del downtown di Los Angeles.

Tom, architetto impiegato temporaneamente presso un’azienda che crea frasi per i biglietti da ricorrenza, adora osservare quei fabbricati di cui ne conosce storia e peculiarità. Al 316 della West 2nd Street, sorge il famigerato (4) The Redwood Bar & Grill, locale a tema corsaro, in cui Sole (Zooey Deschanel), la protagonista femminile, si esibisce discretamente al karaoke con una cover di “Sugartown”, brano di Nancy Sinatra.

La caserma dei pompieri (5) Fire Station 23, sita al 225 della East 5th Street, è stata usata per le scene interne di “Ghostbusters” (1984), nella rappresentazione della loro base operativa: è qui che Ray (Dan Aykroyd) si elettrizza come un bambino dopo aver collaudato la pertica per le chiamate di emergenza. La facciata esterna della stessa caserma dismessa, ma, evidentemente ancora molto in voga come location cinematografica, è stata utilizzata in “The Mask” (1994) nelle vesti dell’officina in cui il debole, timido e imbranato bancario Stanley Ipkiss (Jim Carrey) porta a far riparare la sua macchina.

Non tutti sanno che, anche a Los Angeles, scorre un fiume e che, in passato, l’omonimo corso d’acqua, fungeva da principale fonte idrica per la città in rapida espansione. Dopo aver causato numerosi inondazioni, il comune ha deciso di incanalare artificialmente le sue acque in un letto di cemento, prosciugandolo per la maggior parte dell’anno. Ed è così che il viadotto del (6) Los Angeles River, è stato per tantissimi film un’emblematica location cinematografica.

viadotto los angeles

Fra i più famosi si possono ricordare: “Grease” (1978), in cui, nelle folle corsa chiamata “Thunder Road Race”, si trovano a gareggiare le mitiche auto Ford De Luxe Convertible, guidata da Denny Zucco (John Travolta) contro la Mercury Series 9CM, giudata da Leo (Dennis Cleveland Stewart); “Terminator 2 – Il giorno del giudizio” (1991), in cui il protagonista John Connor (Edward Furlong), prova a fuggire dal Terminator di nuova generazione, a bordo della sua motocicletta; “Drive” (2011), in cui Ryan Gosling dà un passaggio a una donna e suo figlio attraversando il fiume in una scena quasi idilliaca; “Point Break” (1991), in cui l’agente dell’FBI Johnny Utah (Keanu Reeves) rincorre il rapinatore di banche mascherato da Ronald Regan.

Nel mitico road movie “Thelma e Louise” (1991), il Motel dove la coppia di amiche (interpretate rispettivamente da Geena Davis e Susan Sarandon) incontra lo stallone J.D. (Brad Pitt), non si trova negli ampi spazi del mid-west, bensì, appena a sud di Downtown Los Angeles. Si tratta del (7) Vagabond Inn, rinomato motel con piscina, sito al 3101 di South Figueroa Street vicino al campus della University of Southern California.

Questo prestigioso ateneo privato, grazie alla sua posizione strategica, sovente, ha prestato diverse strutture interne alle grandi produzioni di Hollywood. Molto riconoscibile l’opera (8) Alumni Park Memorial Fountain, su cui, un giovanissimo Dustin Hoffman, nei panni del confuso Benjamin Braddock, siede sul suo bordo attendendo pazientemente l’arrivo di Elain Robinson (Katharine Ross), studente presso l’università di “Berkeley”.

Nel capolavoro di Mike Nichols, “Il Laureato” (1967), Ben, terminata con successo la carriera universitaria, durante la prima uscita con la ragazza se ne innamora tanto perdutamente da aprirsi intimamente e confidarle che: “è da quando son tornato che mi sento così… è un continuo impulso ad essere villano, mi capisci sì? Vedi, è come se partecipassi ad un gioco con delle regole che per me non hanno senso… perché le ha fatte della gente sbagliata. No anzi… non le fa nessuno, sembra che si facciano da se stesse.”.

Forrest Gump” (1994), di Robert Zemeckis, è un altro capolavoro che non ha certo bisogno di presentazioni. Anche in questa pellicola, l’Università che frequenta Jenny (Robin Wright), è in realtà la USC. Infatti, la “Margaret Mitchell Hall”, struttura dormitorio di Jenny che appare nel film, è in realtà la (9) Marks Hall, sita al 631 Childs Way, all’interno del campus dell’Ateneo. Forrest (Tom Hanks), durante una visita a sorpresa all’amica d’infanzia, acceso dalla gelosia, spegne l’entusiasmo del fidanzato della stessa, reo di provare ad avere un fugace rapporto sessuale proprio di fronte alla panchina su cui, Forrest, attende a tarda notte il ritorno a casa della “sua” Jenny.

Nella zona di Lynwood, al civico 10990 di Atlantic Avenue, sorge il fast-food (10) Angelo’s Burgers, alias “Whammyburger” nel film drammatico del 1993, “Un giorno di ordinaria follia”. Il protagonista, William Foster (Michael Douglas), è un uomo comune entrato in guerra, per esaurimento, con la realtà quotidiana fatta di frastuoni, violenza ed ingiustizia. Dopo aver ormai superato “il punto di non ritorno”, egli cerca di ordinare una colazione presso il fast-food, ma, a causa dell’orario, gli viene offerto solo il menù disponibile per il pranzo. La delusione genera pesanti dissapori nei confronti degli impiegati e degli avventori.

Spostandosi invece a Inglewood, distretto cittadino non lontano dall’aeroporto, si può ordinare una ciambella presso il famoso (11) Randy’s Donuts, sito all’805 di West Manchester Boulevard. Questo locale, icona di Los Angeles per via della ciambella gigante installata sulla sommità della struttura, compare nella commedia “Le ragazze della Terra sono facili” (1989) e nel più recente “Iron Man 2” (2010).

“Ci sono centomila strade in questa città. Non c’è bisogno che tu le conosca. Dammi un luogo e un ora e ti dò cinque minuti. Qualsiasi cosa succede in quei cinque minuti, ci penso io. Ma ti avverto: se sbagli qualcosa un minuto prima o dopo, te la cavi da solo. Tutto chiaro? Non mi troverai più a questo numero.”.

Questo l’incipit dell’ormai film cult, “Drive” (2011), in cui, durante tutto l’arco della pellicola, non viene mai svelato il nome del “Driver”, il protagonista, interpretato dal talentuoso Ryan Gosling. L’(12) appartamento di Driver e Irene (Carey Mulligan), si trova nel complesso sito al 607 South Park View Street; dai piani alti della struttura, si può godere di una splendida vista su Downtown e il vicino (13) MacArthur Park. Proprio in questo parco, Driver incontra il marito di Irene, un delinquente, e Blanche (Christina Hendricks), la sua complice. Costruito nel 1880 e intitolato al generale Douglas MacArthur, l’omonimo spazio verde è annoverato tra gli Historic Cultural Monument di Los Angeles.

Contento per aver recuperato l’orologio di suo padre, Butch (Bruce Willis), uno dei protagonisti dello strepitoso, impareggiabile e geniale “Pulp Fiction” (1994) di Quentin Tarantino, si ferma canticchiando al semaforo sull’(14) incrocio tra Fletcher Drive & Atwater Avenue, nel quartiere di Atwater Village. Tra i pedoni che attraversano le strisce però, incrocia lo sguardo minaccioso di Marsellus Wallace (Ving Rhames), il pericoloso boss messosi alle sue calcagna.

Il contenzioso tra i due si apre la sera precedente, quando, il pugile Butch, manda all’aria l’accordo preso con la mala per andare al tappeto ad una data ripresa. Butch vince l’incontro e fa perdere una montagna di soldi a Marsellus, sebbene, quest’ultimo, l’avesse precedentemente messo in guardia con una chiara raccomandazione: “La sera del combattimento forse sentirai una piccola fitta: è l’orgoglio che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L’orgoglio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate.”.

Rimanendo nel cosmo cinematografico del creativo e prolifico regista di origini italiane, nel film di debutto “Le iene” (1992), il gruppo di rapinatori si ritrova al diner (15) Pat & Lorraines Coffee Shop, al 4720 di Eagle Rock Boulevard. Il locale è ancora in piena attività e serve colazioni davvero super!

Le location del Griffith Observatory

Griffith Observatory james dean

Il (16) Griffith Observatory, completato nella prima metà del secolo scorso, è diventato un vero e proprio simbolo della città e, dall’alto del pendio meridionale del Mount Hollywood, offre ai visitatori un armonioso connubio tra intrattenimento e cultura. Nella cinematografia, la struttura in stile art déco è stata ritratta in numerosi film, quali, ad esempio, il musical “La La Land” (2016), dove Sebastian Wilder (Ryan Gosling) e Mia Dolan (Emma Stone), ballano insieme un valzer sotto un cielo stellato e “Terminator” (1984), in cui, il cyborg assassino venuto dal futuro (Arnold Schwarzenegger), si desta nudo sulla terrazza panoramica del complesso turistico e parte per la sua missione.

Tra le colline alla spalle dell’osservatorio astronomico, si incontra il (17) Mt. Hollywood Drive Tunnel, la cui fine rappresenta la porta di accesso al fantastico mondo di Cartoonia, la città animata dove risiedono i cartoni nella simpatica commedia “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” (1988). In questa città fantastica i cortoons lavaroano come attori e, come ricorda R.K. Maroon (Alan Tilvern) ad Eddie Valiant (Bob Hoskins): “La cosa più bella, è che lavorano per un pugno di noccioline!” (lanciando una manciata delle stessa all’elefantino Dumbo).

Nel capitolo secondo delle trilogia del mitico “Ritorno al Futuro”, del 1989, la lunga sequenza in cui Marty Mcfly (Michael J. Fox), nasconsto sul sedile posteriore della Ford di Biff Tannen (Thomas F. Wilson) cerca disperatamente di recuperare l’indispensabile almanacco sportivo, termina proprio all’interno del tunnel.

Come non ricordare infine il leggendario film Gioventù Bruciata con James Dean del 1955, che in questa zona ha ambientato una delle scene più famose. Questo evento è ricordato ancora oggi da una statua dedicata all’attore.

Le location di Hollywood e Beverly Hills

Hollywood tour Los Angeles
Hollywood: Los Angeles

Spostandosi ad Hollywood, sulla celeberrima strada “Hollywood walk of fame”, la cui pavimentazione è disseminata di stelle che riportano il nome degli attori e delle attrici più importanti del cinema mondiale, si può trovare, sull’angolo con la Wilcox Avenue, il gigantesco murales (18) You are the star, che appare nel già citato “La La Land” (2016).

L’ironico dipinto a parete, realizzato da Thomas Suriya nel 1983, raffigura famose star di Hollywood, da Charlie Chaplin a Marilyn Monroe, tutte sedute nella platea di un teatro con lo sguardo rivolto al palcoscenico e a chi ooserva.

Nell’ultimo film di Quentin Tarantino “Once Upon A Time… In Hollywood” (2019), la stella del genere western Rick Dalton (Leonardo di Caprio), capisce, dopo la cancellazione di un film precedentemente programmato, che la sua carriera potrebbe andare in declino. Nel cuore di Hollywood, presso il ristorante (19) Musso & Frank Grill, al 6667 sulla Hollywood Boulevard, il suo agente Marvin Schwarz (Al Pacino) valuta la terribile prospettiva di realizzare i commerciali spaghetti-western per i grandi schermi dei cinema oltreoceano.

Inaugurato nel 1919, Musso & Frank Grill è il più antico ristorante sopravvissuto a Hollywood e, da allora, i soffitti alti, i pannelli in legno scuro e le comode cabine sono rimaste praticamente invariate. I camerieri e i baristi vestono ancora le stesse divise rosse che indossavano quando nel locale venivano serviti clienti abituali come Charlie Chaplin e Greta Garbo.

La (22) Villa di Rick Dalton si trova nella San Fernando Valley, oltre le colline di Hollywood, al 10969 di Alta View Drive. Il suo vicino di casa è il già affermato regista Roman Polański che vive insieme alla bella Sharon Tate (Margot Robbie). Lo stuntman Cliff Boothpassa (Brad Pitt), dopo aver riaccompagnato Rick a casa su un’elegante Cadillac Coupé de Ville del ’66, si mette al volante della sua malconcia Karmann Ghia blu del ’64, per tornare alla propria abitazione.

Al civico 1738 di North Las Palmas Avenue, sorge il (20) Las Palmas Hotel, la cui struttura ha vestito i panni della casa di Vivian Ward (Julia Roberts), protagonista dell’intramontabile “Pretty Woman” (1990) di Garry Marshall.

Il film lanciò definitivamente la carriera dell’attrice, la cui apprezzata interpretazione della giovane prostituta, le valse una candidatura all’Oscar e il Golden Globe come miglior attrice protagonista. L’”ufficio” di Vivian e della sua collega e coinquilina Kit De Luca (Laura San Giacomo) è proprio lungo la Hollywood Boulevard, precisamente, lungo il tratto di competenza che va dalla stella di Bob Hope a quella di Ella Fitzgerald tra i (21) numeri 6753 e 6757.

beverly wilshire hotel
Beverly Wilshire Hotel

Ed è proprio su questo tratto di strada che la Lotus, guidata dal ricco e discretamente bello Edward Lewis (Richard Gere), si ferma per chiedere indicazioni su come arrivare al (28) Beverly Wilshire Hotel, il lussuoso hotel di Beverly Hills (al civico 9500 di Wilshire Bouleverd), presso il quale deve pernottare per il resto della settimana a Los Angeles.

Contrariamente a quanto raccontato nelle undici stagioni di “Happy Days” (1974-1984), entrata nelle televisioni di tutto il mondo grazie alla simpatia e alla genuinità di tutti i suoi personaggi, la mitica (23) Casa dei Cunningham, non si trova a Milwaukee, bensì al civico 565 di North Cahuenga Boulevard.

Lungo la Sunset Boulevard, nel suo tratto più animato e ricco di storia (la cosiddetta Sunset Strip), sorge, al civico 8901, il (24) Whisky a Go Go, locale che appare nel biopic di Jim Morrison, “The Doors” (1991). Il famigerato palco di questa struttura ha ospitato, durante la sua lunga storia, molti importanti artisti come, oltre ai The Doors, anche i Nirvana, Jimi Hendrix, i Led Zeppelin, gli Aerosmith, i Blondie, I Talking Heads, e moltissimi altri ancora.

Dalla Sunset Strip, salendo sulla Doheny Road, si arriva alla (25) Greystone Mansion, immensa e prestigiosa villa estremamente film-friendly. Questa sfarzosa dimora ha infatti ospitato più di una dozzina di pellicole famose, tra cui, “Il grande Lebowski” cult movie del 1998 con Jeff Bridges, John Goodman e Steve Buscemi, in cui la struttura appare nei panni della magione del magnate Jeffrey Lebowski, omonimo del protagonista, e “Guardia del Corpo”, film del 1992 con Kevin Costner: qui Greystone Mansion è la casa della cantante di successo Rachel Marron (Whitney Houston), la cui vita è in pericolo.

La celebre località di Beverly Hills, è, in realtà, una città autonoma, racchiusa nell’esteso agglomerato urbano di L.A., che inizia da Santa Monica Blvd estendendosi verso le colline. Qui vivono molte star del cinema, ovviamente, protetti da alte mura che circondano le loro splendide dimore. Una di queste ville appartiene, nell’epico film “Il Laureato” (1967), alla famiglia Robinson. La (26) Casa di Mrs. Robinson (Anne Bancroft), ricca e annoiata moglie e madre di Elaine, si trova nel cuore residenziale di Beverly Hills, al 607 di North Palm Drive. Proprio qui, l’imbarazzato Ben (Dustin Hoffman), si trova a respingere le prime sfrontate avance dell’affascinante donna matura.


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Ivan Tronconi
Ivan Tronconi

Appassionato di cinema, innamorato di viaggi on the road e in costante ricerca di fughe alternative nel continente Americano.

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