La Valle della Morte: ci sarà un motivo se questo parco della California si chiama così! Spesso uno dei fattori che più spaventano gli aspiranti visitatori della West Coast è proprio l’arido clima della Death Valley: le temperature roventi e il vento caldo, specialmente in estate, risultano insostenibili alla maggior parte delle persone. Visto che i tour della California si concentrano molto spesso proprio in questa stagione, il meteo della Death Valley diventa un problema concreto per molti visitatori.
In questo articolo voglio darvi qualche indicazione su quale sia il periodo migliore per visitare l’aspra area desertica della Death Valley, aggiungendo qualche consiglio pratico su come sopravvivere quando la visita cade nelle stagioni in cui il caldo nella cosiddetta Furnace Creek è davvero poco tollerabile.Indice
Clima Death Valley: una landa inospitale
Quando il poeta americano Thomas Stearns Eliot intitolava un suo libro di poesia “La terra desolata” non si riferiva direttamente alla Death Valley, ma a me sembra un definizione molto calzante. Per farvi capire cosa bisogna aspettarsi dal clima e dal paesaggio di questa valle basterebbe ricordare che l’immensa, arida depressione salina di Badwater Basin si trova ben 86 mt sotto al livello del mare. Lo spettacolo che vi si para davanti agli occhi è imperdibile, ma nei mesi estivi non riuscirete a stare fuori dalla macchina più di qualche minuto.
Temperature Death Valley: un caldo da record
Le temperature sono elevate a dir poco: in estate la temperatura durante le ore più calde del giorno non scende sotto i 45°, e non è raro che raggiunga i 50°. Il record è ancora quello del 13 settembre 1922: ben 57° (136° fahrenheit), ma questo valore è stato avvicinato nel giugno del 2013, quando la temperatura è salita a 53°. Il caldo, fortunatamente, è secco e non umido: questo abbassa un po’ la temperatura percepita.
Le minime di luglio e agosto sono tra i 15 e i 18° e si riscontrano nelle ore notturne: ecco perché consiglio sempre di avventurarsi lungo le strade le parco durante le prime ore del mattino.
Una curiosità: per poco il record mondiale non appartiene alla Death Valley, ma a El Azizia, una località della Libia (57.8°).
Periodo migliore per visitare il parco
Durante l’anno, il periodo migliore per visitare la Death Valley per alcuni è quello invernale: se avete programmato la vostra vacanza negli USA in questa stagione, potrete godervi Zabriskie Point e le altre bellezze del parco senza soccombere al caldo secco che caratterizza la zona. Altri preferiscono invece il clima relativamente “mite” di autunno e primavera.
- In inverno le condizioni meteo della Death Valley sono un po’ più clementi: tra dicembre e marzo la temperatura media minima si assesta tra i 4 e i 12°, mentre le massime sono tra i 20 e i 25°, con punte giornaliere che, a febbraio, possono arrivare anche ai 33-34° nelle ore più calde. Durante la notte le temperature scendono anche sotto gli 0°. Come potete intuire, è la stagione in cui si concentra il maggior numero di visite al parco nazionale, tanto che ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo su come visitare la California in inverno.
- Come detto, anche l’autunno e la primavera sono un periodo abbastanza gettonato per visitare la Death Valley. Tenete conto che ad aprile, comunque, le temperature minime sono in media intorno ai 17°, le massime superano i 33°, con punte oltre i 40°. A novembre, le minime sono tra i 16° (min) e i 34° (max).
La neve sulla Death Valley è un evento raro quanto affascinante: in inverno è possibile vedere le cime più alte del parco coperte da una coltre di neve. Altrettanto rare sono le piogge: nella Valle della Morte non piove per più di 10 giorni all’anno, e la maggior concentrazione di piogge è nei mesi di marzo e dicembre (2-3 giorni al mese).
Quando andare? I mesi consigliati
I mesi migliori, in definitiva, sono novembre, febbraio e marzo, durante i quali si può anche osare avventurarsi lungo sentieri un po’ più lunghi, come il Golden Canyon Trail o il Mosaic Canyon Trail (tra gli altri). In inverno potrebbe risultare utile portarsi anche una giacca a vento per le ore più fredde, specie quelle notturne. Nei mesi primaverili è possibile godere della fioritura di alcune piante desertiche.
Come sopravvivere nei mesi estivi?
Se siete tra coloro che visiteranno la Death Valley nei mesi estivi, potete seguire questi consigli per non soccombere al caldo infernale della valle:
concentrate la vostra visita nelle prime ore del mattino: il periodo migliore è dall’alba fino alle 11. Lo spettacolo del sole che sorge è davvero bello a Dante’s View, a Zabriskie Point, o sulle dune di Mesquite Flats.
- prima di affrontare la tappa, procuratevi molta acqua. Non dimenticate di riempire la vostra indispensabile borsa frigo con il ghiaccio: ogni motel è dotato di distributori gratuiti. I ranger raccomandano di bere almeno 4 litri d’acqua, e consigliano l’assunzione di integratori energetici.
- è necessario vestirsi in modo adeguato: cappello, occhiali da sole, creme solari e vestiti leggeri sono d’obbligo durante una visita del parco.
- non rimanete fuori dalla macchina per più di 10-15 minuti. Fortunatamente, i luoghi di interesse sono tutti in prossimità dei parking lot: vi basterà uscire dalla macchina senza fare escursioni a piedi.
- Rimanete sulle strade e sui sentieri principali: con queste temperature non vale la pena correre il rischio di perdersi. Oltretutto, in alcune zone del parco non c’è copertura telefonica: in caso di emergenza è bene non allontanarsi dall’auto.
Alla luce di questi consigli (specialmente il primo) una buona soluzione è quella di dormire nei lodge all’interno del parco o negli hotel situati nelle immediate vicinanze del parco (Beatty, ad esempio). Al link sottostante trovate alcuni consigli per il pernottamento in zona.