John Muir Trail - Garnet Lake

John Muir Trail: 340 km sulla Sierra Nevada, dallo Yosemite al Mt. Whitney

Gennaio 7, 2025 /

In California puoi camminare per 340 km lungo uno dei sentieri escursionistici più spettacolari d’America. Sto parlando del John Muir Trail, che si inerpica sulla Sierra Nevada fino alla vetta del Mount Whitney, la vetta più alta degli Stati Uniti contigui, attraversando alcune delle aree montane più belle e scenografiche del paese. Attraversando tre parchi nazionali e diverse aree di pregio naturalistico, si rivela un modo perfetto per scoprire la California vestendo i panni dell’escursionista più che del turista.

In parte si sovrappone al ben più lungo Pacific Crest Trail, ma si tratta di due esperienze di trekking molto diverse per lunghezza e tipologia di cammino. A differenza del PCT, che per essere percorso nella sua interezza necessita mesi consecutivi a disposizione, il JMT può essere fatto in qualche settimana. Ma non prenderlo sottogamba: può rivelarsi davvero molto impegnativo!

Ecco perché in questo articolo suggerirò anche i tratti che giudico più belli, così se hai poco tempo (o se non riesci ad affrontare un trekking di questa portata), potrai comunque godere di queste bellezze naturali facendo escursioni meno impegnative.

Cos’è il John Muir Trail

John Muir Trail - Thousand Island Lake
Thousand Island Lake

Il John Muir Trail, spesso indicato con l’acronimo JMT, è un percorso escursionistico di 340 km (localmente troverai 211 miglia, vista la differenza delle unità di misura americane rispetto alle nostre), che attraversa la Sierra Nevada, la più famosa catena montuosa della California. Si tratta di un percorso montano, con un dislivello positivo di 14.000 metri totali circa.

Collega di fatto la Yosemite Valley, e più precisamente le Happy Isles sul Merced River, con la vetta del Mount Whitney, il più alto tra i monti statunitensi se si esclude l’Alaska. La maggior parte dell’itinerario si snoda su aree selvagge, quasi completamente al di sopra dei 2400 metri di altitudine. Una parte dei sentieri su cui corre questo itinerario hanno una storia antichissima. Venivano infatti già percorsi dai nativi Paiute, tanto per la caccia quanto per il commercio con le altre tribù.

Il sentiero è dedicato a John Muir, un naturalista scozzese che è conosciuto come “Padre dei parchi nazionali“, perché fu tra i primi a lottare per la conservazione della natura selvaggia negli Stati Uniti. Si deve a lui se il Congresso ha istituito lo Yosemite National Park, ma il suo impegno da attivista e i suoi scritti hanno stimolato la nascita e la conservazione di molte altre aree protette americane.

Nel 1892 Muir fondò il Sierra Club – una delle prime organizzazione volte alla conservazione ambientale – e uno dei suoi primi soci, Theodore Solomons, propose la realizzazione di questo itinerario, che inizialmente venne denominato High Sierra Trail. Dopo anni di esplorazioni, nel 1914 venne istituito il comitato per la costruzione del sentiero: dato che John Muir morì proprio quell’anno, gli venne dedicato l’itinerario.

Percorso del John Muir Trail

Il John Muir Trail comincia all’interno dello Yosemite National Park, esattamente qui, nei pressi dell’Happy Isles Bridge che attraversa il Merced River. Dopo circa 36 km, in cui si dirige prevalentemente verso nord-est, si immette nel Pacific Crest Trail poco distante dal confine orientale del parco di Yosemite, e svolta verso sud. Da qui in poi, corre verso sud-est per raggiungere dopo quasi 140 km il Kings Canyon National Park. La maggior parte di questa tratta corrisponde al PCT, ma non tutta: c’è infatti un tratto di oltre 20 km in cui i due itinerari differiscono.

Ci sono poi quasi 160 km all’interno dei due parchi attigui: prima il Kings Canyon e poi il Sequoia National Park. Di entrambi, il JMT attraversa la zona più orientale e il tracciato corrisponde quasi tutto a quello del PCT. La differenza sta nel tratto finale: gli ultimi 13 chilometri prima di uscire dal Sequoia sono diversi, perché il JMT svolta verso est, raggiungendo il confine dal parco nei pressi del Mount Muir. Con un tratto di sentiero sul crinale, che funge anche da confine per il parco nazionale, si raggiunge la vetta del Mount Whitney, che con i suoi 4421 metri è la vetta più alta degli Stati Uniti contigui.

Ufficialmente il percorso finisce qui, ma ovviamente bisogna scendere dalla vetta, raggiungendo il Withney Portal (il punto dove arriva la strada asfaltata e dove c’è un campground), e per farlo le opzioni sono due. Si può scendere tramite l’impegnativa Mount Whitney Mountaineer’s Route (1850 metri di dislivello negativo in appena 7,2 km!), oppure tornare all’incrocio dove si è giunti sul confine del parco e prendere il Mount Whitney Trail, che prevede 1600 metri di dislivello negativo in 14 km: un percorso comunque impegnativo, ma più fattibile rispetto all’altro.

Si può percorrere in entrambe le direzioni?

John Muir Trail - Tratto nello Yosemite National Park

Come hai visto, ho descritto il percorso da nord a sud, ma forse ti chiederai: si può fare il percorso da sud verso nord? Allora, i tre grandi cammini degli Stati Uniti – Appalachian Trail, Continental Divide Trail e il già citato Pacific Crest Trail – sono tutti pensati per essere percorsi in ambedue le direzioni, ma solitamente la direzione consigliata è da sud verso nord. Anche in questo caso non c’è una regola fissa, tuttavia si consiglia di solito di andare da nord verso sud (quindi in direzione opposta a chi compie il PCT, quando i due itinerari si sovrappongono).

I motivi sono diversi. Innanzitutto, è bello pensare di raggiungere la vetta del maestoso Mount Whitney come destinazione finale del cammino. Ma sempre legata a questa montagna c’è anche un’ulteriore motivazione: tra la cima e il Whitney Portal, come ho già detto c’è una discesa davvero impegnativa. Un conto è farla alla fine del percorso, in discesa appunto; un altro è farla in salita, con lo zaino pieno di provviste, all’inizio del cammino! Significherebbe partire stanchi già il primo giorno. In direzione nord-sud, invece, la prima tratta non è troppo impegnativa e in questo modo ci si ambienta gradualmente sul cammino prendendo il ritmo un po’ alla volta.

Arrivo e partenza: aeroporti di riferimento e mezzi di trasporto

John Muir Trail - Autobus della Eastern Sierra Transit

Tra le domande cruciali che dovresti porti per raggiungere il punto di partenza dell’itinerario, c’è: per quale aeroporto prendere il volo? Sebbene il John Muir Trail sia tutto in California, l’aeroporto più vicino è quello di Reno, in Nevada. Se atterri qui, puoi prendere l’autobus Eastern Sierra Transit fino a Lee Vinning o Mammoth Lakes. Da entrambe queste città puoi prendere il bus YARTS fino allo Yosemite National Park, dove cominciare il trekking.

Oltre a quello di Reno, ci sono anche altri aeroporti che puoi prendere in considerazione, come quelli di Sacramento, San Francisco, Oakland e Fresno. Da queste città troverai dei bus o treni per Merced, dove puoi prendere il già citato autobus YARTS. Ci sarebbe anche l’aeroporto di Mammoth Lakes, il più vicino di tutti, ma è difficile trovare voli convenienti partendo direttamente dall’Italia e facendo un solo scalo.

E alla fine del percorso? Da Lone Pine puoi prendere questo autobus per tornare a Reno, se sei atterrato lì. In generale considera che i bus della Eastern Sierra Transit collegano Lone Pine alle città vicine, incluse quelle dove puoi trovare treni o autobus per le grandi città dotate di un aeroporto.

Infine, ci sono anche delle navette private che puoi usare per raggiungere il punto di partenza, o altre zone del sentiero, o per tornare in città quando hai concluso l’escursione. Trovi l’elenco completo a questa pagina.

Come organizzare un trekking sul John Muir Trail

Sei abbastanza allenato per intraprendere un trekking di questa portata? Bene, allora vai avanti nella lettura: proverò a sintetizzare tutti i punti più importanti per la preparazione di questa avventura.

Quanto tempo ci vuole?

Il tempo che si impiega per compiere tutto il cammino varia da un’escursionista all’altro, a seconda della preparazione fisica e di tanti altri fattori. Per fare un esempio, dovendo dormire prevalentemente in tenda, se un camminatore non è abituato a questo tipo di pernottamento potrebbe aver bisogno di più tempo per montare e smontare il campo ogni giorno e, se non riesce a riposare bene, potrebbe avere meno energie e percorrere meno chilometri al giorno. Considera però che mediamente si devono considerare circa tre settimane per farlo tutto.

In che stagione farlo?

John Muir Trail - Come percorrerlo

Ci sono itinerari che si possono fare tutto l’anno e quindi ci si chiede, giustamente, quale sia la stagione ideale dal punto di vista climatico. In questo caso però non c’è molta scelta: si può fare soltanto in estate. Indicativamente, il percorso è accessibile da luglio a settembre, ma è bene fare attenzione all’inizio dell’estate, perché nelle zone di maggiore quota potrebbe esserci ancora la neve. D’altra parte, ogni anno lo scioglimento della neve avviene in giorni diversi.

C’è anche qualche escursionista che intraprende il percorso con la neve, ma per farlo bisogna essere molto esperti e non mi sento di consigliarlo. Se vuoi stare tranquillo, pianifica il viaggio per la fine di luglio oppure per agosto. Anche settembre di solito è un buon mese, perché solitamente non ci sono nevicate prima di ottobre, ma in questo caso considera anche che le giornate sono già un po’ più corte rispetto al mese precedente.

Dove dormire lungo il percorso?

John Muir Trail - Dove dormire

A differenza di altri itinerari a lunga percorrenza, come l’Appalachian Trail dove ci sono centinaia di bivacchi lungo il percorso, o come i grandi cammini europei attrezzati con ostelli, rifugi e altri luoghi in cui pernottare, qui dovrai cavartela in completa autonomia. Il John Muir Trail attraversa zone di natura selvaggia e aree protette, dove non ci sono alloggi. L’unico modo possibile è, quindi, dormire in tenda.

Dovrai quindi attrezzarti con una tenda, che sia il più leggera possibile dato che dovrai portarla in spalla tutto il tempo, e trovare giorno dopo giorno dei posti dove poterti accampare per la notte. Il consiglio è quello di cercare sempre posti riparati, perché le condizioni meteo possono cambiare fra il giorno e la notte in queste aree montane. Considera che più di una volta dovrai piazzare la tenda a oltre 3000 metri di altitudine. Spesso le rive dei laghi, ne incontrerai moltissimi lungo il tragitto, sono ideali perché si trovano i avvallamenti riparati.

Come procurarsi il cibo?

John Muir Trail - Cosa mangiare

Troverai pochi posti dove rifornirti di cibo lungo il tragitto. Ciò significa che devi portare tante provviste in poco spazio e cercando di mantenere il peso limitato per non avere troppi chili sulle spalle. La maggior parte degli escursionisti optano per un fornellino da campeggio e cibi liofilizzati, oltre a barrette energetiche, frutta secca e integratori di proteine, che aiutano certamente. Per fortuna su questo itinerario l’acqua non manca, per cui riuscirai con discreta facilità a preparare i tuoi pasti quotidiani.

Nei grandi supermercati americani si trovano con molta facilità tutti questi prodotti, per cui potrai tranquillamente fare la giusta scorta prima di intraprendere il cammino. Ovviamente però non potrai riempire lo zaino di cibo per 3 settimane: sarebbe troppo pesante. Fortunatamente, puoi fare affidamento a 5 punti di rifornimento, dove poter acquistare provviste o dove spedire i pacchi di rifornimento fatti da te, per ritirarli quando ci arrivi.

  • Toulumne Meadows (qui): è nell’ultima parte della tratta all’interno dello Yosemite National Park. Ci sono il centro visitatori e un negozio/ristorante.
  • Red’s Meadow (qui): c’è un resort con negozio e grazia ad un autobus puoi anche raggiungere la vicina città di Mammoth Lakes, dove puoi rifornirti meglio se hai bisogno di cose specifiche.
  • Vermilion Valley Resort (qui): anche in questo resort c’è un negozio, però si trova a una decina di chilometri di distanza dal JMT, sulla riva opposta del Lake Thomas A. Edison. Un modo più rapido per raggiungerlo è arrivare al molo (2,4 km dal JMT) e prendere il water taxi.
  • Muir Trail Ranch (qui): c’è un piccolo negozio che vende cose utili, ma non cibo. Però può essere usato come fermo posta inviando qui un pacco di rifornimento. Si trova a 1,5 km fuori dal sentiero principale.
  • Onion Valley Campground (qui): questo campeggio è 13 km fuori dal sentiero principale e non offre rifornimenti. La deviazione però vale la pena per due motivi: innanzitutto si fa un sentiero davvero bello, che passa accanto a laghi molto scenografici; inoltre, da qui puoi fare l’autostop per raggiungere la vicina cittadina di Independence oppure un’altra delle località della zona, dove fare rifornimento.

Che equipaggiamento serve?

John Muir Trail - Long Lake nella John Muir Wilderness
Long Lake nella John Muir Wilderness

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Se ti appresti a fare questo lungo e impegnativo itinerario escursionistico, suppongo che tu sia già abbastanza pratico nel preparare lo zaino. Ma cercherò comunque di elencare di seguito alcune cose essenziali da non dimenticare.

  • Connessione internet: soprattutto all’inizio e alla fine dell’itinerario, quando dovrai cercare i trasporti pubblici, ma anche per molte altre necessità, ti sarà utile avere la connessione internet sul telefono. Non dimenticare dunque di acquistare una SIM prepagata americana oppure una eSIM se il tuo smartphone la supporta: ti sarà utile avere linea internet in tante occasioni.
  • Mappa e navigatore GPS: ti suggerisco vivamente di acquistare una mappa escursionistica del percorso, perché nei boschi non si può fare affidamento sulla rete del telefono. Personalmente, uso anche il navigatore GPS, per una maggiore sicurezza. Se ne trovano di tanti modelli, ma per i trekking di più giorni è meglio sceglierne uno che abbia le pile stilo e non la batteria ricaricabile (puoi mettere nello zaino due pile di ricambio, ma non sempre troverai una presa della corrente a cui ricaricare i tuoi dispositivi!).
  • Necessario per dormire: come già spiegato, dovrai portare tenda, sacco a pelo e materassino. Ricorda che, anche in estate, la notte può fare freddo lungo il percorso. Ti troverai a montare il tuo accampamento a quote elevate, spesso oltre i 3000 metri di altitudine, pertanto ti servirà un sacco a pelo bello caldo.
  • Necessario per cucinare: sul cibo valuta se contare solo su barrette e cibi pronti, o se portare un fornellino a gas per cucinare qualcosa di caldo. Su questo aspetto, ogni escursionista ha le sue preferenze.
  • Contenitore antiorso: è obbligatorio conservare il cibo dentro un apposito contenitore antiorso (trovi qui maggiori informazioni).
  • Purificatore d’acqua: oltre alla borraccia (o alle borracce), ti consiglio di acquistare un purificatore d’acqua a cannuccia, che ti sarà molto utile per poter attingere acqua ovunque lungo il percorso, anche dove non hai la certezza di come sia l’acqua.
  • Medicinali: un kit di pronto soccorso è importante, in caso di piccoli infortuni che possono accadere camminando per molti giorni. A riguardo, ti consiglio anche di leggere l’articolo dedicato alle medicine negli Stati Uniti.
  • Oggetti utili: non dimenticare una torcia (le notti in montagna sono davvero buie!), un coltellino e altri piccoli oggetti che possono rivelarsi fondamentali soprattutto quando ti accamperai.

Ci sono pericoli lungo il John Muir Trail?

John Muir Trail - Pericoli

Il John Muir Trail è pericoloso? Bisogna sottolineare che si tratta di un itinerario che attraversa zone selvagge, dove è possibile trovare dei pericoli. Ci sono dunque delle cose a cui è bene fare attenzione. Innanzitutto è importante non uscire mai dai sentieri tracciati, sia per evitare di perdersi, sia per limitare la possibilità di imbattersi in orsi o altri animali. Normalmente gli animali selvatici evitano l’uomo e quindi non rappresentano un grosso pericolo, tuttavia se entri nel loro habitat potrebbero sentirsi minacciati.

Un consiglio, soprattutto per le donne che viaggiano sole, è di fare attenzione anche alle persone. Questo itinerario non passa dai centri abitati come altri percorsi, per cui è più difficile imbattersi in malintenzionati. In ogni caso, una buona idea è quella di avere uno spray al peperoncino a portata di mano. Fare amicizia con altri escursionisti e condividere tratti di percorso, è un buon modo per sentirsi più tranquilli.

Che permessi servono per il John Muir Trail?

John Muir Trail - Reflection Lake nel Kings Canyon National Park
Reflection Lake nel Kings Canyon National Park

Servono dei permessi per fare il JMT? Sì, e questa non è una cosa da prendere sotto gamba. Trattandosi di aree protette ed essendoci una grossa richiesta perché sono molti gli escursionisti che si vogliono avventurare su questo itinerario, per poterlo intraprendere bisogna avere un apposito permesso. Ma come ottenerlo?

  • Se parti da nord devi ottenere un permesso dello Yosemite. Come puoi verificare sul sito ufficiale, il 60% dei permessi viene rilasciato 24 settimane prima, tramite una lotteria. Dovrai fare richiesta e incrociare le dita, ma saprai 6 mesi prima della partenza se potrai farlo nei giorni da te desiderati, o se trovare una data alternativa o addirittura cambiare itinerario. Il restante 40% dei permessi viene invece rilasciato da 7 a 3 giorni prima. Ecco perché devi sperare nella lotteria.
  • Se parti da sud devi ottenere un permesso della Inyo National Forest per il Whitney Portal, che funziona sempre tramite lotteria, a cui poter partecipare su questa pagina.

Quanto costa fare il John Muir Trail?

Non è affatto semplice dire quanto costi fare il John Muir Trail, così come qualunque altro lungo trekking. Ci sono infatti moltissimi fattori da valutare, molti dei quali sono estremamente soggettivi. Facendo dei calcoli sulle spese di cibo, trasporti, gas (se userai un fornellino) e vari extra in loco, dovresti presupporre un migliaio di dollari se compi il cammino in tre settimane. Ovviamente si tratta di una cifra indicativa, che può variare anche di qualche centinaio di dollari a seconda delle esigenze di ciascuno.

Ricorda però che ci sono anche molti altri costi da sostenere per chi non vive in America. Ecco i principali:

Un assaggio del John Muir Trail: le zone più belle

Scorri per vedere tutte le immagini

Sei attratto dal John Muir Trail ma non hai abbastanza tempo per farlo tutto? Nulla ti vieta di andare a percorrerne solo una parte o di fare singole camminate giornaliere nelle zone più belle. Ma quali sono? Partendo dal presupposto che ciascuno può apprezzare di più o di meno ogni zona di queste splendide montagne, andiamo ad elencare quelle sezioni che sicuramente non ti lasceranno deluso.

  • Yosemite National Park. La tratta all’interno del famoso parco nazionale è senza dubbio una delle più suggestive per i paesaggi offerti dalle montagne che si ergono ai lati del sentiero. Se hai qualche giorno, puoi considerare non solo di percorrere la parte interna al parco, ma anche di proseguire fino al Reds Meadow Resort, da cui sarà più semplice trovare i mezzi di trasporto per ripartire.
  • Kings Canyon National Park. I primi chilometri all’interno di questo parco nazionale sono tra i più belli dell’itinerario. Si cammina ad alta quota e fra laghi splendidi. Inoltre, si può anche creare facilmente un anello di un centinaio di chilometri partendo dalla cittadina di Aspendell. Sempre nel Kings Canyon National Park è veramente bella anche la zona dei laghi Rae. In questo caso, puoi valutare di fare il Rae Lakes Loop, un anello che include il tratto del JMT che passa dai laghi e altri sentieri che permettono di chiudere il cerchio.
  • Sequoia National Park. Nel terzo parco nazionale attraversato, il JMT corre vicino al confine orientale del parco, dove si ergono le montagne più alte. Una tratta molto bella sono i circa 60 km fra il Kearsage Pass e il Whitney Portal, passando ovviamente dalla maestosa vetta del Mount Whitney.

Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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