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Woodstock NY e Bethel: cosa vedere nei luoghi del festival del 1969

Settembre 5, 2023 /

Il Festival di Woodstock del 1969 è stato uno degli eventi musicali più rilevanti di tutti i tempi e non solo: ha rappresentato anche un punto di svolta per la cultura occidentale sotto diversi punti di vista. Oggi è possibile ripercorrere i passi di quei fatidici quattro giorni all’insegna della musica rock, dei fiori e dei segni di pace.

Da New York si può arrivare facilmente nella cittadina di Woodstock e nel luogo in cui si svolse il concerto, che è invece vicino a Bethel, un altro villaggio nelle campagne del New York State.

Il Festival di Woodstock in breve

Woodstock apertura di Swami Satchidananda
L’apertura del festival di Woodstock con la preghiera del guru Swami Satchidananda

Un po’ tutti abbiamo sentito parlare del Festival di Woodstock, ma soprattutto i più giovani forse faticano ad immaginare di cosa si sia trattato esattamente. Siamo nel 1969, nel periodo in cui la cultura hippie era al suo apice, e già due anni prima si erano tenuti due grandi festival musicali – la Summer of Love di San Francisco e il Monterey Pop Festival di Monterey – che avevano attratto rispettivamente 75.000 e 200.000 spettatori.

Quattro organizzatori – Michael Lang, John P. Roberts, Joel Rosenman e Artie Kornfeld – dopo aver progettato uno studio di registrazione nella cittadina di Woodstock nello Stato di New York, formarono la Woodstock Ventures e iniziarono a ideare un grande festival.

La prima idea cascò sul Mills Industrial Park nella Orange County (da non confondere con l’omonima e più famosa contea californiana), a metà strada fra Woodstock e New York City, dove affittarono un campo per 10.000 $. Dissero alle autorità locali che prevedevano al massimo 50.000 partecipanti, ma gli abitanti della zona non approvarono il festival e si opposero fermamente. Alla fine il concerto venne vietato e la Woodstock Ventures cercò un’alternativa, ripiegando sul minuscolo villaggio di Bethel.

Prima affittarono la tenuta del motel El Monaco sul White Lake, che però si rivelò troppo piccola e quindi venne aggiunto il vicino terreno di un allevatore e alcuni ulteriori terreni confinanti. Quest’area era a forma di conca e quindi si proponeva come una sorta di teatro naturale, perfetto per l’evento.

La stima di 50.000 partecipanti si rivelò errata già con le prevendite, che arrivarono a 186.000 biglietti venduti. Alla fine si presentarono tra le 400.000 e le 500.000 persone. Un afflusso inaspettato e per cui la location non era attrezzata a far fronte: mancavano cibo, servizi igienico-sanitari e primo soccorso. La pioggia rese il terreno fangoso e le strade erano bloccate dall’immensa folla in arrivo. La contea di Sullivan arrivò a dichiarare lo stato di emergenza.

Nonostante le criticità, si è trattato di un festival pacifico e viene ricordato non solo come un concerto rock, ma come uno dei momenti più importanti per la cosiddetta “counterculture generation“. Tuttavia non tutti i partecipanti tornano a casa come se niente fosse: anche per il massiccio uso di cannabis ed LSD, il festival terminò con 742 overdose di droga, 3 decessi, una serie di aborti spontanei e pare anche un paio di nascite.

In quei quattro giorni dal 15 al 18 agosto 1969, si susseguirono 32 performance – 13 artisti accompagnati dalle loro band e 19 gruppi musicali – per un totale di 163 musicisti saliti sul palco. Alcuni nomi che oggi spiccano nella storia della musica internazionale, sono stati conosciuti dal grande pubblico proprio dopo l’evento di Woodstock.

Nel tempo sono stati organizzati altri concerti (sempre in location differenti) che hanno portato il nome di Woodstock, in particolare per celebrare gli anniversari ogni 10 anni, più il venticinquesimo. Non è mai stato possibile, però, ritrovare l’atmosfera pacifica – e utopistica – data dal periodo dei figli dei fiori.

Visita a Bethel

La cittadina di Bethel è quella che ha ospitato il festival di Woodstock nel 1969. Si tratta di una minuscola località, ma l’eredità del festival l’ha resa famosa e conosciuta nel mondo da oltre mezzo secolo.

Il campo del Woodstock Festival

Woodstock monumento commemorativoIl principale motivo per cui tante persone si recano a Bethel è ovviamente quello di mettere piede sul terreno in cui si tenne il famoso evento. Si trova qui e vi è stato posto anche un monumento commemorativo dell’evento.

Nel 2006 è stato costruito il Bethel Woods Performing Arts Center: un centro artistico con un teatro all’aperto capace di contenere circa 16.000 spettatori. Vi si svolgono eventi musicali di vario genere e vedere un concerto qui è un po’ come rivivere in piccolo la magia del ’69.

Il museo di Bethel Woods

Museum at Bethel WoodsNei pressi del campo in cui si è svolto il festival, oggi sorge anche il Museo di Bethel Woods, una mostra con oggetti, documentari e musica per ripercorrere i passi di quell’emblematico evento del 1969.

Tra le cose esposte non manca un variopinto autobus in pieno stile hippie, ma sono soprattutto le storie delle persone e le esperienze musicali che vengono raccontate a permettere di rivivere quel momento. Uno degli obiettivi del museo è di incoraggiare il dialogo intergenerazionale sui temi di attualità, anche perché il festival ebbe anche un ruolo di confronto e denuncia.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17 e il biglietto costa 19 $. Sono però previste agevolazioni per i bambini e anziani (17 $ da 6 a 18 anni e oltre i 65 anni) e in caso di mostre speciali. Questi prezzi valgono acquistando i biglietti online, mentre in loco costano poco di più.

Visita a Woodstock

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Foto di alh1

La cittadina di Woodstock è ormai conosciuta a livello internazionale per via del festival che porta il suo nome, anche se non si è tenuto qui. Ma questo villaggio ai piedi delle Catskill Mountains ha iniziato ad essere un luogo di arte, musica e cultura molto prima del 1969.

Già nel 1903 venne fondata qui la colonia Byrdcliffe: una sorta di rifugio nel bosco in cui gli artisti si recavano per isolarsi nella natura a creare le proprie opere. Esiste ancora oggi e non tutti sanno che anche Bob Dylan ha avuto una casa a Byrdcliffe e vi ha abitato per un po’.

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Foto di alh1

Nel paese troviamo poi The Woodstock Playhouse: un teatro che fin dalla sua inaugurazione nel 1938 è stato un’istituzione artistica ed ha rappresentato un trampolino di lancio per i teatri di Broadway. Dopo aver chiuso i battenti con la Seconda guerra mondiale ed essere stato abbattuto, il teatro ha riaperto a fine anni ’80 e oggi si dedica soprattutto a spettacoli estivi e ospita l’annuale festival del cinema locale.

Passeggiando per Woodstock, la via che colpisce maggiormente è Tinker Street. È qui che si concentrano le numerose gallerie d’arte, molte delle quali davvero stravaganti, che rendono unico questo paesino. Tra i personaggi che puoi incontrare in questa e altre vie del centro c’è Allyn Richardson, un hippie conosciuto come Nonno Woodstock, che per come si presenta sembra il curioso personaggio di una storia per bambini. Vestito con abiti variopinti che si cuce da solo, scalzo e con la barba lunga, lancia a tutti i passanti messaggi di pace e amore.

Scorri per vedere tutte le immagini

Anche fuori dal villaggio l’arte non manca: uno dei luoghi più interessanti è Opus 40: un parco riempito con sculture di vario tipo, in cui si svolgono anche eventi e spettacoli. Sulla montagna alle spalle di Woodstock, a pochi minuti di macchina, è anche possibile visitare il Monastero Karma Triyana Dharmachakra. Questo monastero buddista è visitabile con un tour guidato il sabato e la domenica alle 12:45 (i dettagli qui).

Tour rock & roll di Woodstock

Visitare Woodstock e Bethel in un giorno da New York

Bethel campo del Woodstock Festival
Il campo del Woodstock Festival a Bethel

La Grande Mela non è tanto lontana da queste due località, pertanto è possibile visitare sia Woodstock che Bethel in una gita in giornata da New York City.

Partendo da Manhattan, Bethel dista circa 170 km e si impiegano almeno un paio d’ore per arrivare. Il mio consiglio è quello di scegliere questa come prima tappa perché c’è da vedere soltanto la spianata del concerto ed il museo, mentre Woodstock è una cittadina più viva dov’è piacevole soffermarsi senza fretta.

Una volta conclusa la tappa a Bethel, si deve considerare un’ora e mezza (95 km) per raggiungere Woodstock. Arrivando sull’ora di pranzo, basta fare due passi su Tinker St per avere l’imbarazzo della scelta sui ristoranti dove mettere qualcosa sotto ai denti. E poi non resta che spendere il pomeriggio perdendosi nei colori di questo villaggio stravagante.

Infine, da Woodstock ci vogliono 2 ore per tornare a New York City. Se non si ha fretta, si può percorrere la statale che segue la sponda del fiume Hudson, che in alcuni tratti è panoramica, considerando ovviamente una tempistica di rientro più lunga.

E con i mezzi pubblici è possibile visitare Woodstock e Bethel? Purtroppo arrivare a Bethel da New York con i mezzi è praticamente impossibile, ma a Woodstock si può fare abbastanza facilmente. Da New York infatti puoi prendere l’autobus, che impiega circa 2 ore e mezza. La Trailways offre corse dirette oppure con cambio a Kingston (se hai un cambio lungo, approfittane per un giro in questa graziosa cittadina!).

Dove dormire in zona

Come appena detto, è possibile visitare sia la cittadina di Woodstock sia il luogo del festival in una giornata partendo da New York City. Nulla vieta però di prendersela più con calma pernottando in questa zona, oppure di scegliere uno di questi due posti come tappa durante un viaggio on the road nello Stato di New York.

Nella cittadina di Woodstock, un buon posto per dormire è il Woodstock Way Hotel, un albergo a 3 stelle che offre anche un noleggio di biciclette per muoversi nei dintorni. Poco fuori dal centro del paese c’è invece il semplice ma grazioso Morning Glory B&B, che offre sistemazioni un anche un po’ più spartane (ad esempio col bagno in comune) ma economiche.

Non lontano dal campo del concerto a Bethel, un’idea originale è quella di dormire al Tentrr – Hemlock Ridge o al Tentrr Signature Site – The Millennial Falcon at the Tentrr Catskill Retreat. Si tratta di camping attrezzati, completamente immerso nella natura, dove poter dormire in una grande tenda dotata di letto e vari servizi. Il secondo è a tema “Guerre stellari”.

Tutti gli alloggi a Woodstock

Tutti gli alloggi Bethel

Dormire a New York: i nostri consigli


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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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