Nel nord-est dell’Indiana, in pieno Mid-West c’è un villaggio di circa 700 abitanti che merita di essere visitato e la route 20 porta proprio là, a Shipshewana, dove vive una parte della terza più grande comunità Amish degli Stati Uniti, composta da quasi 20.000 membri e racchiusa fra le contee di La Grange ed Elkhart. Gli antenati di queste famiglie appartenevano alla chiesa tradizionalista cristiana con origini in Svizzera e si sono stabiliti qui nel 19° secolo, nella terra appartenuta ad una tribù indiana il cui capo si chiamava Shipshewana, alla ricerca di un luogo dove poter vivere nel reciproco aiuto, seguendo un semplice stile di vita in armonia con il creato.
Ancor oggi le attività lavorative vengono gestite con tecniche che appartengono a tempi ormai passati e mentre noi stiamo per raggiungere il paese, i contadini Amish, nel rispetto del loro legame con la natura, sono all’opera nei campi con vecchi strumenti di lavoro: zappe, vanghe e aratri trainati da buoi. In lontananza si intravedono puntini scuri che di lì a poco prendono la forma dei “buggy”, i tipici calesse neri trainati dai cavalli che percorrono la loro corsia preferenziale: noi ci sentiamo in dovere di rallentare quando la nostra auto passa accanto a loro. In effetti se c’è qualcuno che in quel momento sta disturbando la natura, siamo proprio noi.
Indice
Shipshewana, grazioso villaggio nella Amish Country Indiana
Ma Shipshewana non è solo un grazioso villaggio della Amish Country in Indiana, è una realtà che pur sviluppandosi in meno di un miglio quadrato, attira ogni anno decine di migliaia di visitatori i quali, oltre ad apprezzare la serenità del luogo e i numerosi eventi, si godono uno shopping a 360 gradi nei laboratori e negozi di artigianato, passando dalla produzione di mobili agli oggetti di antiquariato, dalla realizzazione di meravigliosi “quilt” alle composizioni floreali, senza mancare di concedersi una sosta in una delle invitanti caffetterie e pasticcerie.
C’è anche un piccolo centro commerciale strutturato su tre piani in legno, il Davis Mercantile, dove una sorta di museo al piano terra illustra le fasi di costruzioni dell’edificio. Il secondo piano è dedicato allo shopping mentre al terzo piano troneggia una grande giostra di cavalli perfettamente funzionante. Noi abbiamo scoperto Shipshewana nel momento in cui abbiamo cercato un evento di musica country a cui assistere durante il nostro soggiorno in Illinois (area di Chicago) e stati limitrofi.
Shipshewana è la sede del Blue Gate Theater, molto attivo nell’organizzazione di eventi di vario genere graditi anche dalla popolazione Amish, che lo frequenta attivamente come un luogo di sane attività di intrattenimento. Noi abbiamo scelto di assistere ad un concerto della storica icona country Loretta Lynn che, nonostante l’età avanzata, continua con successo ad esibirsi con la sua band e a sprigionare un’energia tangibile.
Prima e dopo lo spettacolo, tra delizie gastronomiche e usanze insolite
Il nostro pacchetto “Blue Gate”, necessariamente prenotato da casa sul sito www.riegsecker.com, oltre allo show, comprendeva la cena al Blue Gate restaurant con la formula “all you can eat”, cioè cibo a sazietà, prima del concerto. Il personale di sala che serve ai tavoli, sia Amish che non, è disponibile ad elargire consigli sui prodotti assaggiati durante il buffet e acquistabili presso l’attigua Blue Gate Bakery, un “must visit” in paese, un luogo che, come quasi tutti gli esercizi commerciali negli Stati Uniti, è molto più di quello che il suo nome indica, in questo caso un forno-pasticceria.
Infatti all’interno del negozio, che si trova in un caratteristico edificio vittoriano, si possono acquistare invitanti dolci, sughi, conserve, marmellate, formaggi, oggettistica varia e souvenir; c’è qualcosa per tutti i gusti, nel nostro caso l’ “apple bread” e l’ “apple butter” (pane di mela e burro di mela), un gustoso tipo di pane lievemente dolce e un delizioso tipo di composta spalmabile che si può paragonare ad una marmellata.
Il teatro si trova a circa un chilometro di distanza dal ristorante. Prima dell’inizio dello spettacolo tre famiglie Amish con figli si sono sedute proprio accanto a noi, ci hanno intrattenuto con una piacevole conversazione, erano incuriositi dalla nostra presenza, anzi ci hanno praticamente sottoposto ad una vera e propria intervista: “Da dove venite?”, “Cosa vi porta qui?”, “Vi trovate bene?” Sono stati gioviali e comunicativi ma purtroppo non siamo riusciti a strappare loro il consenso di fotografarli.
Al termine del concerto ci attendeva una confortevole sistemazione al Van Buren hotel, dall’atmosfera familiare e dagli ottimi standard qualitativi ad un prezzo abbordabile. Al risveglio la domenica mattina, affacciandoci alla finestra della nostra stanza, notiamo che le vie circostanti sono percorse da numerosi “buggy” e da giovani in bicicletta che si stanno dirigendo in chiesa. Contrariamente al costume americano, la domenica il paese trova un’altra dimensione; dopo le funzioni religiose la popolazione Amish si riunisce in larghi gruppi familiari che favoriscono anche gli incontri fra i giovani ed è frequente contare decine di calesse nei giardini di molte case. Anche i negozi non gestiti dalla popolazione Amish sono chiusi.
Shipshewana: un villaggio Amish classico ma un po’ meno… rigoroso
Shipshewana è un paese sicuramente atipico, dove le rigorose tradizioni agricole ed artigiane si mescolano a moderne attività commerciali e per questo motivo la comunità Amish locale non è così rigorosa nell’osservanza delle regole come in altre aree più conservatrici anche a poche miglia di distanza. Nonostante la comunità Amish avesse bandito l’uso del cellulare, a Shipshewana alcuni giovani lo usano tranquillamente in presenza dei genitori, non come banale passatempo, ma come strumento di apprendimento e di scambio di contenuti rilevanti. Le nuove tecnologie vengono rifiutate quando sono considerate superflue o quando se ne fa un uso smodato, però alcuni cambiamenti vengono introdotti in quanto apportano benefici che non offendono i semplici principi di vita e la salvaguardia del creato.
Attualmente la popolazione Amish, tramite lnternet, dispone di un giornale, The Budget, uno strumento che permette a tutta la comunità di restare in contatto, diffondere e scambiarsi informazioni preziose; inoltre la redazione dispone di un indirizzo e-mail e di alcune foto su Facebook. Resta comunque il divieto di utilizzare l’auto ma, pensandoci bene, il calesse è rilassante e molto più romantico.
Lungo le vie del paese s’incontrano donne con i vestiti al polpaccio, il grembiale e la tipica cuffietta (bianca se sono sposate, nera se nubili). Gli uomini indossano vestiti tendenzialmente scuri, pantaloni con larghe bretelle e un cappello. Hanno la barba se sono sposati, ma non i baffi che potrebbero essere associati all’immagine di violenti guerrieri. I calesse sono il mezzo di trasporto ufficiale degli Amish ma anche uno strumento di lavoro per il trasporto di turisti in giro per il paese e nelle immediate vicinanze.
In questo piccola ma affascinante comunità Amish dell’Indiana che vive di agricoltura, turismo e artigianato è evidente che le famiglie Amish sono ben inserite tra la popolazione comune. In questa convivenza ognuno segue le sue regole; Shipshewana è un’oasi serena che consigliamo a tutti di visitare, magari in concomitanza ad un evento al Blue Gate Theater o alla famosa asta del mercoledì come pure al grande mercato delle pulci aperto da maggio all’inizio di ottobre.
Come arrivare a Shipshewana
Shipshewana si trova nell’Indiana del nord-est e può essere interpretata come una deviazione dal giro turistico del Lago Michigan orientale. Venendo da Chicago bisogna percorrere la I-90 E fino alla deviazione verso Constantine-Middlebury (uscita 107). Dopodiché si segue per Middlebury (direzione sud), curvando a sinistra al bivio dopo circa 2 km. La strada è ora la IN-120, e va percorsa per 8 km, dopodiché si curva a destra: comincerete a vedere i primi calesse sulle corsie preferenziali e in men che non si dica sarete a Shipshewana. Ecco le coordinate da inserire nel navigatore: 41.673632, -85.576678.
Se invece provenite da Indianapolis, dovrete percorrere la I-65 S fino a Fort Wayne e poi la US-33 in direzione Goshen Road. Dopo il paesino di Ligonier, vi aspettano altri 25 km sulla IN-5 N.
Dove dormire a Shipshewana e dintorni
Se volete dormire a Shipshewana al fine di calarvi nella sua atmosfera (magari facendo colazione con i dolci del luogo), date un’occhiata alle strutture disponibili in città. Ce ne sono poche, ma se cercate bene potreste trovare qualche camera disponibile.
Tutti gli alloggi disponibili in città
Nel raggio di una cinquantina di km, ci sono altre località dove trovare alloggio: le più vicine sono Elkhart, Goshen e Middlebury. Al link sottostante troverete tutti gli hotel disponibili.
Tutti gli alloggi disponibili in zona
Se invece siete solo di passaggio nella Amish Country dell’Indiana e la vostra tappa successiva è Chicago o Indianapolis, seguite questi due link: