San Diego

San Diego è una delle principali città della California (oltre che la seconda più popolata dello Stato) ed è situata sulla costa prospiciente l’Oceano Pacifico, al confine con il Messico. La città si trova nella contea di San Diego (la quinta contea più popolosa degli Stati Uniti), di cui è centro amministrativo. 

Dimora della popolazione di indigeni americani Kumeyaay, l’area su cui sorge San Diego fu la prima ad essere testimone dell’arrivo dei colonizzatori europei e, per questo motivo, viene spesso definita come la “culla della California“. Il primo esploratore del Vecchio Mondo a mettere piede sul territorio, e quindi ad espandersi nella baia di San Diego, fu lo spagnolo Juan Rodríguez Cabrillo, che si impossessò dei territori nel 1542. Tuttavia, il primo insediamento umano degno di nota prese forma nel 1769 ad opera di francescani che, nell’attuale zona di San Diego, si insediarono dando vita alla Missione di San Diego di Alcalá.

Successivamente nel 1821, la zona venne inglobata dall’Impero Messicano cui, due anni dopo, seguì la Prima Repubblica Messicana. La California divenne parte degli Stati Uniti d’America solo nel 1848, a seguito della Guerra Messicana-Americana e assunse il ruolo ufficiale di stato, diventando parte integrante dell’unione, nel 1850.

Il nome San Diego venne dato alla città per la sua posizione sulla baia omonima, ribattezzata così da Sebastián Vizcaíno, soldato ed esploratore spagnolo, nel 1602 in onore del fratello laico francescano San Diego de Alcalá de Henares, il cui nome era impresso sulla sua nave ammiraglia.

San Diego occupa una superficie totale di poco più di 964 chilometri quadrati, di cui 844 sulla terra e 120 chilometri quadrati in acqua.

La città di San Diego ospita ben 52 aree distinte tra loro nelle quali possono trovarsi anche più quartieri (che in totale raggiungono il numero esorbitante di oltre 100). Vediamo insieme i principali, da tenere a mente per programmare al meglio la propria visita della città.

Downtown San Diego

È il quartiere che si trova di fronte alla baia cittadina, nel cuore della metropoli. Ed è qui che si concentrano la maggior parte delle attività commerciali, finanziarie e culturali. Sede della San Diego Symphony, della San Diego Opera, numerosi teatri e moltissimi musei, Downtown è anche dimora del Petco Park, stadio in cui gioca in casa il team di baseball dei San Diego Padres. Qui abitava la popolazione di indigeni americani dei Kumeyaay e fu in quest’area che si stabilì la prima comunità di pescatori cinesi, dando origine a Chinatown, e in seguito vi si insediarono anche filippini. Downtown San Diego è composta, a sua volta, da distretti e quartieri quali Columbia, Little Italy, Marina, Embarcadero, Core District, East Village, Gaslamp Quarter (ricordatevi questo nome, se amate la movida notturna) e Cortez Hill. I punti di interesse storico, a Downtown, sono innumerevoli e il quartiere è spesso animato, durante l’anno, da manifestazioni, eventi e ricorrenze pubbliche.

East Village

Il quartiere di East Village mixa edifici chic con alti palazzi moderni, strutture industriali riconvertite in appartamenti con antichi edifici in stile vittoriano. Qui potrete trovare birrerie, locali notturni, eventi, musica dal vivo, mercatini notturni, ristoranti e negozi. L’East Village è anche dimora della Central Library, che ospita sia una galleria d’arte che sale di lettura, e della Quartyard Plaza in cui scegliere tra birrerie, food truck e indirizzi dove ascoltare concerti live.

Old Town

Old Town è il quartiere più antico di San Diego. Qui si trovano attrazioni imperdibili come, per esempio, l’Old Town San Diego State Historic Park, il Presidio Park, posto in posizione dominante su una collina e da cui ammirare spettacolari panorami della metropoli, il Junípero Seraa Museum, dove scoprire la storia cittadina. E ancora il Whaley House Museum, che si dice sia infestato dai fantasmi, Casa de Estudillo, dimora privata in cui ammirare meraviglie di storia e arte, risalenti al periodo compreso tra il XVI e il XX secolo. Old Town è anche il luogo in cui fare acquisti interessanti in boutique o grandi store, o dove assaggiare specialità multi-etniche, messicane soprattutto. Per saperne di più leggete la nostra guida a Old Town e Presidio Park.

Gaslamp Quarter

Distretto storico della città di San Diego, Gaslamp racchiude al suo interno ben 94 edifici antichi, di epoca vittoriana, la maggior parte dei quali è sede, oggi, di attività commerciali. Il quartiere è anche animato, durante l’anno, da eventi di richiamo internazionale come per esempio il Martedì Grasso di Gaslamp, il St. Patrick’s Day e lo Street Scene Music Festival. Vi suggerisco di approfondire le informazioni su questa zona leggendo il nostro articolo dedicato al Gaslamp Quarter.

Little Italy

Per chi ama mangiare bene, divertirsi e scoprire la vita dei nostri “cugini” americani in San Diego, Little Italy è il quartiere da non perdere. Bar, ristoranti alla moda, locali chic, birrerie artigianali, boutique hotel: questa zona della città è ideale per avere tutto a portata di mano, atmosfera elegante compresa. Il cuore del quartiere è Piazza della Famiglia, dedicata ai nuclei familiari passati, presenti e futuri che hanno concorso (e condizioneranno) a dare a San Diego quell’allure genuina e stilosa tipica del Bel Paese. Se volete fare dell’ottimo shopping, infine, sappiate che qui troverete boutique di moda, gioiellerie, negozi di design e store di artigianato locale. Per maggiori info ecco il link alla nostra guida su Little Italy San Diego. 

Marina ed Embarcadero

Sempre parte del grande conglomerato di Downtown, questa zona lungomare garantisce piacevoli passeggiate tra portaerei e yatch di lusso, mercati del pesce e ristoranti di alto livello, monumenti commemorativi e navi storiche. Per tutte le attrazioni di questa zona leggete la nostra guida a Marina District e Embarcadero: il quartiere sulla baia di San Diego. 

Balboa Park e dintorni

Balboa Park, parco storico della città di San Diego, è così grande da poter essere considerato come un quartiere a sé stante. Così tante sono le sue attrazioni che il tempo non è mai sufficiente per ammirare i suoi splendidi giardini, musei, monumenti ed edifici (oltre al famoso zoo che si trova proprio qui). Per maggiori informazioni vi rimando alla nostra guida su Balboa Park.

Al confine col parco si trova Hillcrest, un quartiere multi-etnico, in cui trovare numerose attività commerciali, ristoranti, bar, negozi dell’usato e vintage, piccoli store indipendenti. Considerata la zona più tollerante e aperta della città, è qui che vivono le comunità LGBTQ ed è a Hillcrest che, ogni anno, si tengono festival seguitissimi come il CityFest, manifestazione di strada che unisce gastronomia, produttori di birra, intrattenimento e bancarelle di prodotti tipici e artigianali.

City Heights

Questo è uno dei quartieri più multi-etnici della città, con abitanti, immigrati e rifugiati prevalentemente di origine vietnamita, somala, spagnola, latino-americana e del Laos. Vivace e brioso, questo quartiere ospita ristoranti, locali notturni e negozi di prodotti alimentari, oltre che piccole boutique di moda. Ma non solo. Vi si trovano anche gallerie d’arte, chiese, numerose scuole e il famoso Distretto di Little Saigon, in cui apprezzare cultura, tradizioni, cucina e cultura vietnamita.

Sud-est San Diego

Composto da tre aree (Skyline-Paradise Hills, il quartiere di Encanto e Southeastern), l’area Sud-est di San Diego sorge nei pressi di Downtown ed è prevalentemente collinare e non molto affollata. Anche in questo quartiere, la maggioranza degli abitanti è composta da etnie latino-americane, filippine e afro-americane. Di giorno, lo potrete frequentare senza problemi, mentre di notte è sconsigliato avventurarcisi, per la presenza di gang, spacciatori e prostitute.

La bellezza di Southeast San Diego sta soprattutto nei murales che sono stati creati, nel corso degli anni, da artisti locali: queste opere d’arte impreziosiscono muri di aree comuni e i più significativi si trovano a Chicano Park, sotto Coronado Bridge, e Writerz Blok, il primo parco di graffiti legale della nazione, con 929 metri quadrati di pareti disegnabili, nella zona di Chollas View (Aggiornamento: Writerz Blok allo stato attuale è chiuso, non ci sono notizie in merito a una sua riapertura).

Mission Beach

Quartiere tranquillo, Mission Beach è molto frequentata da surfisti e giovani che si cimentano con le onde o che semplicemente vogliono rilassarsi distesi su sabbia bianchissima. Costeggiata dall’Ocean Front Walk, la zona è ricca di ristoranti, locali e bar e vi si trovano anche due parchi di divertimento, il Belmont Park, le cui montagne russe, in legno, furono costruite nel 1925, e il SeaWorld San Diego, a tema acquatico, in cui è possibile incontrare da vicino delfini e orche. Se siete interessati al tema vi rimando alla nostra guida sulle migliori spiagge di San Diego. 

Pacific Beach

Al confine con Mission Beach e Mission Bay si trova Pacific Beach, altro quartiere tranquillo affacciato sull’Oceano Pacifico. Anche qui, come per Mission Beach, la maggioranza dei frequentatori della spiaggia sono giovani, surfisti e studenti in cerca di momenti di relax o di esperienze adrenaliniche sulle tavole da surf. Se di giorno vale la pena di viverne il lungomare, di notte il quartiere è famoso per la movida, essendo ricco di bar, ristoranti, locali, oltre che di negozietti di design.

La Jolla

Si tratta di una delle più rinomate località costiere della contea di San Diego, ricca di calette incorniciate da scogliere (La Jolla Cove), negozi, ristoranti e teatri. La Jolla è una zona residenziale molto elegante, meta prediletta per lo shopping, soprattutto per chi non bada a spese. Per maggiori informazioni ecco la nostra guida a La Jolla. 

Coronado

La famosa isola Coronado è famosa per vari motivi: la qualità della sua spiaggia, gli splendidi punti panoramici sulla skyline di San Diego, il monumentale hotel che ha ospitato numerosi personaggi famosi, e i luoghi che hanno ispirato la favola del Mago di OZ. Per saperne di più leggete la nostra guida a Coronado.   

Clairemont

Si tratta di una comunità cittadina all’interno della città di San Diego, più che di un quartiere, così come lo intendiamo noi. Clairemont è composta dalle zone di North Clairemont, Clairemont Mesa East, Clairemont Mesa West, Bay Park e Bay Ho. Un tempo una delle dimore dei nativi americani Kumeyaay, la zona è molto interessante dal punto di vista naturalistico: vi trovano casa, infatti, più di una decina di parchi, i più famosi dei quali sono il Tecolote Canyon Natural Park, il YMCA’s Krause Family Skate & Bike Park (che ospita l’unico – e il primo al mondo – percorso di Skatercross) e l’Olive Grove Park, ricavato su di un terreno un tempo coltivato a ulivi.

Point Loma

Anche qui, come per Clairemont, si parla di comunità: Point Loma è una penisola collinosa incastonata nell’Oceano Pacifico, tra la baia di San Diego e la Old Town (Downtown San Diego). Storicamente parlando, è qui che sono sbarcati i primi conquistatori europei, tanto da essere definita la località “where California began” (dove è nata la California). A Point Loma troverete il Cabrillo National Monument, un’università, il San Diego Yacht Club, negozi e ristoranti sul mare.

In base all’ultimo censimento ufficiale effettuato nel 2020, la città di San Diego ospita oltre 1.830.000 abitanti, posizionandola all’ottavo posto tra le metropoli più popolose degli Stati Uniti d’America e al secondo posto per lo stato della California, dopo Los Angeles.

Il clima di San Diego è prevalentemente temperato, considerata la sua vicinanza all’Oceano, ed è senza dubbio uno dei migliori di tutti gli Stati Uniti d’America. Basti pensare che in città splende il sole per oltre 200 giorni all’anno, con temperature medie che si attestano intorno ai 21° C.

In estate si raggiungono temperature medie intorno ai 25° C, che possono ovviamente salire, ma la brezza marina riesce a mitigare l’eventuale calura. L’autunno, invece, è piuttosto anomalo: spesso il calore estivo si protrae fino a settembre inoltrato/inizio ottobre, perciò è possibile tuffarsi in acqua anche quando, da noi, la stagione dei bagni è oramai un lontano ricordo. Anche le precipitazioni in autunno sono scarse, ecco che quindi può essere un buon momento per visitare la città, senza sciogliersi per il caldo.

Per quanto riguarda l’inverno, vi segnalo che i mesi più “rigidi” sono dicembre, gennaio e febbraio. In realtà, non si può parlare di clima propriamente rigido, visto che la temperatura raramente scende sotto ai 10° C ed è molto difficile imbattersi nella neve (anzi, quasi impossibile). L’unica condizione meteorologica avversa che si manifesta in inverno è la nebbia, che sale a fitti banchi a causa dell’escursione termica tra il giorno e la notte. La primavera, infine, è più che mite, con temperature che si aggirano tra i 15 e i 25° C, e sancisce l’inizio della stagione balneare: non è insolito, infatti, notare temerari abitanti della città che fanno i primi tuffi in mare.

Per informazioni più dettagliate leggete la nostra guida sul clima di San Diego.  

Per quanto riguarda il fuso orario, San Diego rientra nella fascia oraria Pacific Time Zone, di cui fanno parte, tra gli altri, anche tutta la California, lo stato di Washington e, anche se solo in parte, l’Idaho, l’Oregon, il Nevada e l’Alaska. A San Diego, quindi, sono indietro di 9 ore rispetto all’Italia. Vi consiglio, infine, per reperire maggiori informazioni in merito alle differenze di orario negli USA, di leggere la nostra guida sulle fasce di fuso orario negli Stati Uniti d’America.

San Diego è una delle città americane con il più alto tasso di popolazione laureata e dispone di numerose università, sia private che pubbliche.

• La più grande e frequentata è sicuramente la University of California, San Diego, pubblica e relativamente “giovane”, visto che venne fondata nel 1960. Il campus di San Diego offre oltre 200 corsi tra i quali scegliere, sia per lauree brevi che magistrali ed è considerato uno dei migliori al mondo, anche in ambito di ricerca medica e scientifica. Tra i corsi di laurea che propone vi ricordo quelli in scienze biologiche, ingegneria, matematica, medicina e oceanografia, solo per citarne una minima parte.
• Altro ateneo pubblico della città è il San Diego State University, università pubblica di ricerca fondata nel 1897, terza in ordine di “anzianità” di tutta la California e prima in assoluto di tutto lo stato in termini di qualità e quantità di dottorati di ricerca. I corsi universitari tra i quali si può scegliere sono numerosi e spiccano le lauree in arte e design, musica e danza, giornalismo, comunicazione e ingegneria. Inoltre, la San Diego State University è stata votata, nel 2016, tra le migliori università dello stato a supporto dei diritti degli studenti LGBT. Tra gli studenti che si sono laureati qui vi ricordo Marion Ross (la Marion di Happy Days), Gregory Peck e Raquel Welch.
• Infine, tra le soluzioni pubbliche, vi ricordo anche il San Diego Community College District, di cui fanno parte i campus San Diego City College, San Diego Mesa College e San Diego Miramar College. I corsi di laurea sono numerosi e variegati: si spazia dalla laurea in ingegneria elettronica a quella in cosmetologia, dalla specializzazione in odontoiatria al corso in infermieristica, alla laurea in progettazione di carburanti alternativi alle tecnologie automobilistiche.

Per quanto riguarda le istituzioni private, le più prestigiose di San Diego sono la University of San Diego, la Thomas Jefferson School of Law e la UC San Diego School of Medicine.

• La University of San Diego è un ateneo cattolico di ricerca che è stato fondato nel 1949 e che propone corsi di laurea in diverse materie tra cui, anche, l’ingegneria, la giurisprudenza e le scienze infermieristiche e della salute. È in questa università che si è laureato Mario Testino, acclamato fotografo di moda, nonché uno dei più famosi al mondo.
• La Thomas Jefferson School of Law, invece, è un’università che offre anche corsi post-laurea e master in giurisprudenza, fondata nel 1969 e riconosciuta solo all’interno della California. Ciò significa che chi completa con successo il proprio percorso di studi non è abilitato ad esercitare negli altri stati americani, eccetto che in California. Ciononostante, questa scuola riscuote un enorme successo tra i giovani di San Diego e non, sebbene la retta annuale arrivi a oltre 77.000 $. Tra i corsi meno classici proposti da questa università vi ricordo quelli in finanza internazionale, e-commerce, discipline sull’anti-riciclaggio.
• Infine, uno dei fiori all’occhiello delle università private è la UC San Diego School of Medicine. L’ammissione è estremamente selettiva (una delle più difficili di tutti gli USA), con una percentuale di accesso pari a circa il 3,4% e i corsi proposti sono eccellenti. Tra quelli offerti vi ricordo la ricerca clinica, la bioingegneria, l’oftalmologia e la psichiatria. Tra i suoi studenti, ben otto hanno ricevuto il Premio Nobel per la fisiologia e la medicina.

Anche per quanto riguarda le attrazioni culturali, San Diego offre un ampio parterre di musei estremamente interessanti.

• A partire dal San Diego Museum of Art, dedicato alle Belle Arti, sito nel Balboa Park. Aperto negli anni Venti, il museo ospita collezioni d’arte spagnola (con meraviglie ad opera di Goya e Velázquez, per citarne un paio), ma anche stupende creazioni di Schiele, Klimt, Renoir, Bosch e Matisse.
• Sempre in Balboa Park troviamo, poi, il San Diego Natural History Museum che venne fondato nel 1874 ed è il museo scientifico più antico del sud della California. Visitandolo si acquisiscono informazioni interessanti sulla storia della natura e degli animali dello stato, dai tempi antichi ai giorni nostri. Vi si ammirano reperti fossili, teschi di mammiferi, rettili e anfibi, esposizioni dedicate alla flora e al movimento della Terra. 
• Da non perdere è, anche, il San Diego Air & Space Museum, interamente dedicato ai temi dell’aviazione e dello spazio. Anche questo si trova in Balboa Park ed è ospitato all’interno dello storico edificio Ford. Le collezioni presentano aerei e velivoli spaziali sia originali che riprodotti, tra cui vi ricordo l’Apollo 9, il Ryan Firebee – uno dei primi droni costruiti a inizio degli anni Cinquanta, il P51 Mustang dell’aviazione americana usato nella Seconda Guerra Mondiale e il Mach 3+ Lockheed A12 Oxcart, costruito per la CIA. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 16.30, fatta eccezione per le festività di Thanksgiving e Natale.  
• Un’altra pietra miliare del panorama culturale di San Diego è il Museum of Contemporary Art. Situato a La Jolla e con un distaccamento anche Downtown San Diego, al suo interno sono esposte collezioni che comprendono oggetti d’arte dagli anni Cinquanta ai giorni nostri di artisti come Irwin, Judd, Christo e Warhol.  
• Infine, se siete appassionati di mare e storia marittima, non potete perdervi il Maritime Museum of San Diego. Al suo interno troverete una delle più grandi collezioni di imbarcazioni e vascelli storici di tutti gli Stati Uniti; situato nella Baia di San Diego, vi ammirerete reperti storici come la Star of India (1863), la Berkley (nave a vapore usata a San Francisco e risalente al 1898) e la HMS Surprise, replica della fregata della Royal Navy che è stata usata in pellicole cinematografiche come Master and Commander – Sfida ai confini del mare e Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare. 

La squadra professionistica che milita nel campionato di baseball si chiama San Diego Padres che, fondata nel 1969, gioca in casa nello stadio Petco Park. La mascotte della squadra è lo Swinging Friar, un frate vivace e simpatico che incita i giocatori e gli spettatori ballando e ondeggiando a bordo campo. Giocano invece in campionati minori diverse squadre di calcio, lacrosse, rugby e football australiano (USAFL United States Australian Football League). Tra queste vi ricordo la San Diego Wave FC (squadra di calcio femminile), i San Diego Seals (lacrosse maschile), le San Diego Surfers (rugby femminile) e i San Diego Lions (football americano maschile).

Se la California è spesso associata a lunghe distese di sabbia che si tuffano nel mare, onde da sfidare e clima soleggiato (quasi) sempre estivo, San Diego non fa eccezione. E queste sono solo alcune delle caratteristiche che vengono subito in mente quando si pensa alla città. In realtà, però, San Diego è molto di più. Oltre ai già citati musei, le spiagge e il sontuoso Balboa Park che da solo varrebbe il biglietto per San Diego, la città offre moltissimi parchi divertimenti.

Tra i più famosi e frequentati il San Diego Zoo, noto in tutto il mondo sia per le specie animali che ospita, sia per la sua bellezza. E poi ancora il Sea World, ritenuto il miglior parco acquatico di tutto lo Stato, Legoland, amato da grandi e piccini e dedicato ai mattoncini più noti del nostro Pianeta, e il San Diego Zoo Safari Park, attrazione che permette di immergersi nella fauna, anche esotica, e di entrare in contatto con numerose specie animali. Non vanno poi dimenticati i suoi quartieri, eleganti e raffinati o modaioli e “chiassosi”, da vivere 24 ore al giorno. Per ulteriori approfondimenti, vi suggerisco di consultare il nostro articolo su cosa vedere a San Diego.

I voli che consentono di raggiungere San Diego dall’Europa atterranno al San Diego International Airport, che si trova a poco meno di 4 chilometri da Downtown. Come per tutti i grandi aeroporti, anche quello di San Diego è servito da numerose compagnie di noleggio auto che si trovano collocate all’interno del Consolidated Rental Car Center. Per raggiungere l’area e ritirare la vostra vettura (che, come sempre, consiglio di prenotare online in anticipo, seguendo la nostra guida sul noleggio auto in USA), potrete usufruire di un comodo servizio navetta gratuito che parte dai terminal aeroportuali e porta al centro di noleggio auto.

La città si può visitare bene utilizzando il trasporto pubblico, che è abbastanza capillare e viene gestito dal Metropolitan Transit System. Il sistema di mezzi pubblici copre praticamente le principali aree di interesse della città e una corsa un biglietto costa 2,50 $. Per maggiori dettagli seguite la nostra guida sui trasporti di San Diego. 

Per arrivare in città dall’aeroporto potete sfruttare l’autobus 992, che parte dai terminal 1 e 2 e raggiunge Downtown San Diego. Attenzione però, perché questi pullman partono ogni 15 minuti durante la settimana e ogni 30 minuti nei weekend, dalle 5 a mezzanotte. Se avete deciso di pernottare nel quartiere di Old Town, poi, vi consiglio di usufruire del nuovo sistema di collegamento gratuito del San Diego Flyer. Si tratta di piccoli pullman 100% elettrici che partono ogni 20-30 minuti dai Terminal 1 e 2 e arrivano al Old Town Transit Center. Infine, per raggiungere il centro città, si può scegliere sia di prenotare navette condivise che di usufruire dei taxi che si trovano fuori dai terminal. Per maggiori informazioni leggete il nostro approfondimento.

Scegliere la struttura dove dormire a San Diego può fare la differenza, non solo in termini di budget, ma anche di comodità per raggiungere le principali attrazioni cittadine e non. L’offerta di strutture alberghiere, B&B, case in affitto e hotel a cinque stelle è vastissima e, dunque, è possibile trovare la soluzione migliore in base alle proprie esigenze. I quartieri tra cui scegliere sono molti: si passa dalla modernità di Downtown al cuore verde di Balboa Park, dagli hotel al profumo di mare della Marina Embarcadero al caleidoscopio di colori e attività di Little Italy. La nostra guida su dove dormire a San Diego è pensata per aiutarvi a scegliere l’alloggio migliore, esaminando nel dettaglio l’offerta dei vari quartieri cittadini, in base alle vostre velleità di viaggio.

La “Città più raffinata” d’America, come viene (anche) chiamata San Diego, offre un panorama culinario e gastronomico di alto livello, fortemente influenzato da sapori americani e messicani. Potrete assaggiare piatti a base di verdure freschissime, pesci e crostacei, ostriche e frutta di primissima qualità. Non solo tradizione a stelle e strisce e messicana, però, perché San Diego è un perfetto mix di oltre 50 tradizioni gastronomiche indigene ed internazionali. I piatti spaziano dai sapori californiani a quelli spagnoli, dalle delicatezze italiane alla tradizione vietnamita. Senza dimenticare le influenze filippine, greche, indiane e francesi, solo per citarne alcune.

Tra i piatti da non perdere, vi ricordo i taco crawl messicani a base di pesce, le ostriche pescate ogni giorno e, dunque, freschissime, la carne asada con patatine fritte, i burrito della California, e gli immancabili frutti di mare. Scegliere il ristorante giusto non è facile, visto che “in town” ce ne sono davvero centinaia. Per questo, vi consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo che fornisce utili suggerimenti su dove mangiare a San Diego e quali quartieri scegliere.

A San Diego ci sono numerose, interessanti possibilità per fare shopping soddisfacente. Che si voglia portare a casa abiti o accessori vintage o acquistare oggetti di design, opere d’arte stravaganti o ancora realizzazioni di stilisti locali, in città ci sono spot da non perdere, visitare e dove soddisfare la propria fame di acquisti. Nel quartiere di Gaslamp, per cominciare, si trovano boutique indipendenti di designer americani, ma anche grandi catene di abbigliamento. Qui lo shopping è senza dubbio multi-culturale e permette un giusto mix tra particolarità locali e capi più internazionali.

Anche Hillcrest è un’area da tenere a mente: fulcro della cultura LGBT, oltre ai diversi bar, ristoranti e locali, trovano spazio anche boutique vintage, negozi di antiquariato e store davvero unici, dove scovare chicche del periodo hippie o libri e dischi rari. Ocean Beach, poi, è la destinazione perfetta per chi cerca oggettistica d’antan, meraviglie dell’antiquariato e gioielli vintage di pregio. Il tutto, all’interno dell’Ocean Beach Antique District, area che richiama acquirenti da tutto il Paese. Siete alla ricerca di oggetti di design, stoffe pregiate, abiti variopinti, opere d’arte? Se la risposta è sì, allora il quartiere che dovete tenere a mente è quello di Little Italy. Infine, chi vuole fare sessioni di shopping ricercate, eleganti e fuori dagli schemi si deve recare nell’area di La Jolla: la strada che costeggia l’oceano è ricca di gallerie d’arte, negozi di antiquariato, boutique di designer, gioiellerie. Attenzione, però: qui i prezzi sono davvero molto alti.

La movida notturna di San Diego quasi non ha rivali tra le città della West Coast. Locali notturni, concerti dal vivo, DJ set esclusivi, discoteche: in qualsiasi modo amiate trascorrere la notte, in città c’è una soluzione per tutti. Il quartiere migliore, vivace e nottambulo, è senza dubbio Gaslamp in cui si trovano ben 180 ristoranti, 50 bar e 10 locali notturni. È qui che la popolazione cittadina si ritrova per fare festa, ballare tutta la notte, fare VIP-watching. Altrettanto movimentato, poi, è il quartiere di Little Italy, dove troverete locali con musica dal vivo, bar che propongono cocktail stravaganti e buonissimi, ristoranti aperti fino a tardi. Vi segnalo anche, infine, la zona di La Jolla, perfetta per chi vuole sentirsi un personaggio del Jet-Set, tra locali ultra-chic, bar di alto livello e bistrot gourmand.

In base alle statistiche ufficiali, San Diego ha un tasso di criminalità molto minore rispetto ad altre metropoli americane. Ciò non significa, tuttavia, che non sia opportuno prestare attenzione e seguire norme di comportamento legate al buon senso come evitare di girare con troppi contanti o indossare gioielli vistosi. Ovviamente, ci sono quartieri che è meglio evitare, soprattutto nelle ore notturne. Come, per esempio, Kearny Mesa dove si verificano spesso furti e anche viaggiare sui mezzi pubblici (anche di giorno) non è sicuro. L’East Village, invece, nonostante sia piuttosto tranquillo di giorno, di notte si trasforma: è qui che si concentrano spacciatori e membri di gang. Assolutamente sconsigliato alle donne che viaggiano sole.

La zona della Marina, poi, sebbene sia tutto sommato sicura di giorno, al calare del sole si anima, in negativo: tra i crimini più frequenti si ricordano gli scippi e i crimini violenti. Si sconsiglia alle donne che viaggiano sole di passeggiarci di notte, così come di prendere mezzi pubblici in questa zona. Per quanto riguarda la zona di Oak Park, poi, vi segnalo che può essere pericolosa sia di giorno che di notte, nonostante la presenza pressoché costante della polizia. Sono stati infatti segnalati numerosi casi di scippi e rapine, soprattutto ai danni di turisti poco avveduti. Infine, il quartiere di Webster che, sebbene possa essere tranquillamente girato a piedi, sia di giorno che di notte, registra però un alto numero di borseggiatori. Laddove decidiate quindi di avventurarvici, portate con voi poco contante e non indossate gioielli vistosi.