Grazie ad una nostra cara amica americana, nata e residente in Virginia, abbiamo scoperto questo stato ricco di storia e di piacevoli ambientazioni naturali. I primi insediamenti dal vecchio continente risalgono al 1607 quando gruppi di immigranti sbarcarono dalle navi della compagnia inglese Virginia Company of London. Il territorio divenne la prima colonia permanente del Regno Unito nel Nuovo Mondo e per questo gli è stato attribuito il soprannome di Old Dominion (vecchio dominio); divenne poi una delle 13 colonie dell’impero britannico e successivamente diventò uno degli stati che formarono il primo nucleo degli Stati Uniti, a seguito della rivoluzione americana culminata con l’indipendenza il 4 luglio 1776.
La Virginia è parte della regione del Mid Atlantic ed è situata fra la capitale Washington D.C. e la North Carolina; durante la guerra civile americana alcune contee del nord-ovest si staccarono formando l’attuale stato del West Virginia. Varie sono le ipotesi in merito all’attribuzione del nome Virginia: potrebbe derivare da quello di un capo indiano chiamato Wingina, oppure potrebbe derivare dalla regina Elisabetta I d’Inghilterra (1533-1603) soprannominata la “regina vergine”, in quanto senza figli, oppure da entrambe le ipotesi.Ben otto presidenti americani sono nati qui e in questo la Virginia si aggiudica il primato fra i 50 stati ed è stata chiamata mother of presidents (madre dei presidenti). Spiccano fra tutti George Washington e Thomas Jefferson le cui dimore, Monticello e Mount Vernon, sono mete frequentatissime. La Virginia è una terra ricca di testimonianze del passato e il nostro percorso ci porta in tre comunità di grande importanza storica che costeggiano i fiumi York e James nell’area geografica della Virginia Peninsula, a circa un’ora dalla capitale Richmond.
La Colonial Parkway collega le comunità del Virginia Historic Triangle (triangolo storico), Jamestown, Williamsburg e Yorktown: è una strada scenica lunga 37 km, immersa nel verde, sormontata da ponti in mattone.
Indice
- Cosa vedere a Williamsburg
- Cosa vedere a Jamestown
- Cosa vedere a Yorktown
- Come arrivare al Virginia Historic Triangle?
- Dove dormire?
Virginia Historic Triangle: Williamsburg, cosa vedere?
Williamsburg è la cittadina più grande e popolata. La sua fondazione risale al 1632, quando la terra tra i fiumi James e York venne colonizzata dagli inglesi ed iniziò così a sorgere una fortezza. Nel corso degli anni diventò importante e si sviluppò come centro di affari e di diplomazia. Dal 1699 al 1780 fu la capitale della colonia della Virginia. Fu anche il centro di eventi politici che portarono alla rivoluzione americana (1765-1783). L’assenza della ferrovia e la lontananza da canali e fiumi usati anche come trasporto marittimo, portarono a trasferire la capitale a Richmond.
Visitare la Colonial Williamsburg: un salto nel XVIII secolo!
L’antico ruolo di Williamsburg è stato preservato nel tempo e continua ad essere fruibile a tutti nella Colonial Williamsburg dove, in un’area di 122 ettari, la città coloniale del 18° secolo si può pienamente apprezzare. Tutto è rigorosamente a tema e i figuranti indossano abiti dell’epoca. A piedi o a bordo di una carrozza trainata da cavalli la sensazione è quella di essere immersi in un’atmosfera d’altri tempi, in un grande museo storico vivente.
Market Square è la piazza del mercato, con le sue attività, esibizioni militari e letture di proclami. Lungo la strada principale, Duke of Gloucester Street, si trovano molti edifici coloniali, restaurati o riprodotti. Il Palace Green è la lunga distesa verde che conduce all’edificio più noto e imponente, il Governor’s palace, l’abitazione del governatore.
Da segnalare anche la chiesa episcopale, il tribunale, la scuola, i depositi e gli uffici governativi, fra cui spicca il Capitol building. C’è anche una piantagione che racconta la semplice vita dei contadini e dei carpentieri. I più fortunati, in alcuni giorni, possono assistere a dimostrazioni di cucina. Durante la visita è inevitabile calarsi nell’ambientazione dell’epoca con tutte le molteplici attività. Nelle botteghe artigiane si possono ammirare ed imparare i mestieri del sarto, del tessitore, del maniscalco, del falegname, del calzolaio, dell’armaiolo e del farmacista. Ci sono anche un tipografo e un artigiano che crea parrucche. L’Art Museum ospita oggettistica coloniale, folkloristica e contemporanea.
Durante le festività natalizie le illuminazioni, le decorazioni e i fuochi d’artificio creano un’atmosfera suggestiva mentre in gennaio e febbraio viene allestita una pista di pattinaggio chiamata Liberty’s Ice Pavillion. Da non perdere in febbraio l’evento denominato Black History che racconta la storia degli schiavi di colore. Gli amanti del brivido apprezzeranno Colonial Williamsburg anche da un altro punto di vista, con il Ghosts of Williamsburg candlelight tour. Questo evento serale racconta le storie misteriose e spaventose di persone che nei secoli hanno incontrato fantasmi e spiriti in paese: è un giro spettrale a lume di lanterna dal grande richiamo turistico.
A Colonial Williamsburg si possono creare anche eventi personalizzati: matrimoni, incontri speciali o tour di gruppo. Per visitare il Governor’s palace, il Capitol building, i musei, le botteghe artigiane, partecipare ad eventi, fare il giro in carrozza, è necessario essere muniti di un biglietto d’ingresso che si può acquistare anche on-line e che va poi convalidato al visitor center.
Info e biglietti per la Colonial Williamsburg
Ad ogni modo chiunque può concedersi liberamente e senza biglietto una pausa dallo stress, passeggiare, fare acquisti e ristorarsi. Gli scoiattoli accompagnano i visitatori ed è quasi impossibile non vederli sugli alberi, nei marciapiedi e lungo le strade. Un’ulteriore tuffo nel passato è possibile concedendosi una sosta in uno dei ristoranti o locande coloniali, ad esempio al King’s Arms Tavern dove si viene accolti e serviti da camerieri in abiti del 18° secolo.
Merchant Square, tra teatri e antiche università
Al termine della Duke of Gloucester street, immediatamente fuori dall’area di Colonial Williamsburg, si trova Merchant square, una piacevole area con edifici risalenti al 18° secolo ma con negozi e ristoranti moderni.
Per quanto riguarda gli acquisti spiccano Campus Shop e William & Mary bookstore cafè, con articoli dell’omonima facoltà universitaria cittadina, il Christmas shop dov’è Natale tutto l’anno, Everything Williamsburg per chi è alla ricerca di souvenir, The Precious Jem per chi ama i gioielli e Scotland House per immergersi in atmosfere scozzesi. Anche qui non mancano le possibilità di soddisfare il proprio palato. Si può scegliere fra i gelati di Baskin Robins, si possono assaggiare le varietà di formaggi al Cheese Shop, gustare le noccioline al Peanut Shop, godersi succulenti piatti al DoG Street Pub o la sempre amata pizza ed i panini di Pizza & Subs.
Qui si trova anche il Kimball theater, un teatro dove vengono proiettati film indipendenti e c’è una programmazione di eventi tutto l’anno. Oltre alla sala principale, all’interno del teatro c’è anche un micro-cinema con 35 posti.
Non lontano da Merchants square e Colonial Williamsburg si trova il College of William & Mary, la seconda più antica università degli States, fondata nel 1693. (Per i più curiosi stiliamo una piccola classifica: al primo posto Harvard a Cambridge in Massachusetts, al secondo posto il suddetto College of William and Mary a Williamsburg in Virginia, al terzo posto Saint John’s college ad Annapolis nel Maryland e al quarto posto Yale a New Haven in Connecticut). Il nome del college deriva dal re William III ed dalla regina Mary II d’Inghilterra che firmarono un documento affinché venisse creato un istituto di prestigio. Questa scuola può vantare tra i suoi alunni i presidenti americani George Washington, Thomas Jefferson, John Tyler e James Monroe. Ci sono diverse tradizioni ed usanze che appartengono a questo college fra cui il King and Queen ball, il ballo del re e della regina che si svolge al termine dell’anno accademico con una grandiosa festa formale che ha luogo di sera nel giardino Sunken. L’evento è accompagnato da cibo, musica e danza. Non manca neppure il brindisi da parte del rettore dell’università.
Spostandosi lungo la Richmond Road, la strada principale di Williamsburg, si incontrano ristoranti, alberghi e negozi fra cui spicca lo Yankee Candle village (yankeecandle.com), un grandissimo negozio che non vende solo candele; è un “must see” da non perdere e se poi capitate in Massachusetts, recatevi al negozio “madre” a South Deerfield.
Musei e parchi a tema
Lungo la Richmond Road si trovano alcune attrazioni come Catfish Cove Mini Golf aperto da aprile ad ottobre, immerso tra laghetti e cascate, e l’originale museo Ripley’s belive it or not con le sue opere strane e bizzarre (già incontrato a San Antonio, Texas). Al 176 di Water Country Pkwy, il Water Country USA è il più grande parco acquatico della Virginia aperto nella stagione estiva.
A circa 10 minuti di distanza in auto, al numero 1 di Busch Gardens Blvd, si trova Busch Gardens (il cui parco “fratello” è a Tampa in Florida). L’area, è divisa in dieci borghi tutti a tema europeo. Le attrazioni spaziano dalle montagne russe alle rapide, dai tour in barca alle esibizioni di animali e c’è anche un simulatore che sorvola i luoghi più belli d’Europa. Il parco è ricco di eventi nel periodo di Halloween e durante le festività di Natale. Per gli amanti del verde c’è il giardino botanico dentro al Freedom Park, un’oasi rilassante con giardini terapeutici, fiori selvatici, piante locali e farfalle. Questo è anche un luogo ideale per matrimoni ed eventi privati.
Info e biglietti scontati per Busch Gardens
Altre cose da fare a Williamsburg: shopping e ristoranti
Sempre sulla Richmond Road, c’è il Williamsburg General Store, per una scelta di souvenir e magari anche un gustoso gelato firmato Haagen-dazs. Chi ama il Natale non può perdersi le decorazioni del grande negozio Christmas Mouse. Gli amanti dello shopping possono recarsi in due centri commerciali: Williamsburg Pottery, con vari negozi che vendono oggetti per la cucina, la casa e la vita all’aria aperta, il tutto in un’area di colorati edifici dal tocco olandese. Il secondo è Williamsburg Premium Outlets, con negozi lungo porticati che vendono articoli anche di marchi di fama internazionale.
Ancora sulla Richmond Road e dopo tanto movimento la fame si può far sentire e qui c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le specialità di pesce del Red Lobster, le varietà di carne dell’Outback Steakhouse, la classica cucina americana da Applebee’s e gli immancabili pancakes e le omelette di IHOP (International House of Pancakes). Non manca neppure la cucina etnica con i piatti messicani di Taco Bell e Bangkok Garden con i suoi sapori tailandesi.
Jamestown Virginia: continua il viaggio…
Il nostro itinerario prosegue a sud-ovest in direzione Jamestown, più precisamente verso il Jamestown settlement, una riproduzione del primo insediamento britannico (English Settlement) permanente in America fondato dalla Virginia company of London nel maggio 1607. Il nome della cittadina (inizialmente James fort) fu scelto in onore del re James. Nel 1608 arrivarono anche coloni dalla Polonia e dalla Germania, mentre nel 1619 arrivò una nave portoghese con a bordo schiavi africani. Prima di Williamsburg, Jamestown fu capitale della colonia Virginia dal 1616 al 1699.
… nella terra di Pocahontas!
Mano a mano che ci si addentra nel paese sale la curiosità e il pensiero va al tempo del primo insediamento degli inglesi e al loro incontro con gli indiani nativi guidati dal capo Powhatan. Siamo nella terra di Pocahontas, protagonista anche del film d’animazione della Disney che racconta l’incontro fra la bella indiana dai lunghi capelli neri e John Smith, l’esploratore inglese. “In the sixteen hundred seven we sail the open sea, for glory, God and gold, and the Virginia Company” (nel 1607, salpiamo in mare aperto, per la Gloria, Dio e l’oro, e la compagnia della Virginia); queste sono le prime parole del brano musicale del film Pocahontas fra storia, fantasia e filmografia in cui Walt Disney ci ha voluto raccontare parte di un avvenimento molto importante per le radici della nazione americana.
Il Jamestown Settlement: una ricostruzione fedele alla storia
Il villaggio degli indiani e il fortino inglese in Jamestown Settlement sono stati riprodotti secondo la cartografia del tempo. Davanti ai nostri occhi appaiono edifici e figuranti in costume del 17° secolo. Iniziamo il tour dal villaggio del capo indiano Powhatan; i tetti delle abitazioni ricoperte di canna sono di forma arrotondata, le donne sono intente a cucinare e a tessere mentre gli uomini creano utensili per i lavori quotidiani. Proseguendo il cammino appaiono le case di canna e fango degli inglesi, col tetto di paglia. Nell’insediamento si trovano anche una chiesa anglicana, un magazzino, la bottega del maniscalco, l’ufficio dei mercanti e la casa del governatore. Non mancano le dimostrazioni di attività domestiche e della coltivazione di tabacco.
Sul fiume James, accanto ai due villaggi riprodotti, ci sono i tre vascelli che viaggiarono dall’Inghilterra alla Virginia: Susan Constant, Godspeed e Discovery. Periodicamente una delle navi salpa da Jamestown per partecipare ad eventi. È possibile assistere a dimostrazioni sulla navigazione, sulla vita a bordo dei vascelli e su come effettuare i nodi marinari. Al Museum Theater ogni 30 minuti si può assistere ad un filmato sull’insediamento di Jamestown e si possono osservare reperti artigianali; c’è anche un imperdibile negozio di souvenir. Non manca neppure il Jamestown Settlement cafè, un luogo di ristoro con le insalate, zuppe, le immancabili patate fritte, i Mac & Cheese, i panini da menu e quelli personalizzati. Al Jamestown Settlement è possibile organizzare matrimoni, feste o tour privati.
A poca distanza si trova l’Historic Jamestowne con la sua Memorial church, una chiesa in mattoni ristrutturata in occasione del 300° anniversario dell’insediamento. Al suo interno, nel pavimento, ci sono pannelli di vetro che permettono di ammirare le fondamenta in mattone. Molte targhe nel muro commemorano importanti eventi e persone legate ai primi anni di vita di Jamestown. Nello stesso sito, si può visitare l’Archearium, un museo archeologico in vetro e rame, di circa 696 metri quadrati. Al suo interno è esposto artigianato indiano del periodo coloniale e periodicamente vengono allestite mostre, come ad esempio quella del 2014 dedicata a Pocahontas.
A pochi passi dal museo, al Glasshouse, i maestri vetrai producono oggetti secondo la tecnica dei primi coloni di Jamestown e al gift shop è possibile fare acquisti. Sempre nell’area dell’Historic Jamestowne sono presenti alcune statue, tra le quali segnaliamo quella di Pocahontas e di John Smith, come pure un obelisco commemorativo ed una croce in legno. Sulle rive del fiume James si trova The Dale House Cafè, un ristorantino dove si può scegliere fra panini, zuppe, insalate, pietanze al barbecue e dolci. È possibile fare un giro a Jamestown Island, tra paludi e fitte foreste dove si trovano anche parecchie fortificazioni risalenti al periodo della guerra civile. Gli amanti dell’ornitologia troveranno il loro paradiso tra uccelli migratori e bold eagle (aquila calva), l’uccello simbolo degli States.
Il fiume James offre vedute sceniche e al tramonto è molto suggestivo. Un servizio gratuito in traghetto collega Jamestown alla contea di Charles City, dove si trovano varie piantagioni con ville coloniali; è possibile caricare anche l’auto, a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno.
Yorktown: così si chiude il Virginia Historic Triangle
Il tour nel triangolo storico termina a sud-est con la cittadina portuale di Yorktown fondata nel 1691 sul fiume York e base dei coloni per esportare tabacco in Europa. La cittadina è nota per la battaglia di Yorktown del 1781 combattuta tra il generale americano George Washington (il futuro primo presidente) alleato ai francesi contro il generale Charles Lord Cornwallis dell’esercito inglese. Al termine della battaglia le forze inglesi furono costrette ad arrendersi, la guerra si concluse e gli americani ottennero l’indipendenza. Questo segmento di storia viene mantenuto in vita a Yorktown Battlefield, un museo a cielo aperto con fortificazioni, cannoni, l’imponente monumento dedicato alla vittoria e la casa del governatore nella riproduzione del villaggio del 18° secolo.
All’American Revolution Museum ci sono varie mostre, filmati e dimostrazioni di artiglieria che raccontano il periodo coloniale, mentre al Waterfront, un camminamento scenico lungo un miglio, costeggia il fiume York. Qui si trovano una spiaggia, un attracco per barche ed un molo per pescatori. Sempre sul lungo fiume si possono visitare i negozi e ristoranti del Riverwalk Landing in Water street. A tal proposito è consigliato gustare i gelati del famoso Ben & Jerry’s (quando andrete in Vermont fermatevi a visitare la sede a Waterbury e a gustare gli assaggi). È possibile godere vedute del fiume York dai ristoranti Water Street Grill e Riverwalk Restaurant e per un tocco più esotico c’è la cucina giapponese di Japanese Sushi.
Gli amanti dello shopping e dell’artigianato troveranno il loro paradiso da Vicellio Goldsmith , con le sue creazioni di gioielli artigianali, come pure da Auntie M’s American Cottage circondati dalle opere di vari artisti statunitensi. La Main Street è l’arteria principale del paese, con gallerie d’arte, negozi d’artigianato ed oggettistica varia. I Fifes & Drums musicians sono un gruppo di suonatori che reclutano elementi di giovanissima età, a partire dai 10 anni, con l’obiettivo di continuare l’attività fino ad età avanzata. Le loro performance musicali sono caratteristiche. Sono riconoscibili dalle loro uniformi del 18° secolo e dalle loro esibizioni in parate.
Virginia Historic Triangle: come raggiungerlo?
Il Virginia Historic Triangle è collegato tramite via aera agli aeroporti di Richmond (il più vicino) o a quello di Washington D.C.
Williamsburg dista circa 2 ore e 30 minuti d’auto dalla capitale americana percorrendo l’Interstate 95S. Chi invece atterra a Richmond può raggiungere Williamsburg attraverso la Route 5, la strada statale che per la maggior parte del suo tragitto corre parallela alla sponda nord del fiume James e che passa anche per Charles City, la cittadina che prende il nome dall’omonima contea famosa per le sue piantagioni coloniali immerse nel verde: un’oretta di rilassante e piacevole tragitto.
Le cittadine del triangolo storico non sono molto distanti fra di loro: circa 20 minuti fra Jamestown e Williamsburg, circa 25 minuti fra Williamsburg e Yorktown. Il traffico lungo la Colonial Parkway solitamente non è intenso; è priva di mezzi pesanti e di veicoli commerciali. Altra buona notizia…..non è soggetta a pedaggio.
Dove alloggiare?
Consigliamo di alloggiare a Williamsburg nella quale, impreziosito dal restauro della Manor house, The Historic Powhatan Resort al 3601 di Ironbound Road può essere una soluzione ad un costo medio, talvolta medio-alto (dipende dalla stagione). Ampie possibilità di alloggio per tutte le tasche si trovano lungo la Richmond Road. Segnaliamo le catene alberghiere dell’Howard Johnson, Days Inn, Hampton Inn & Suites, Holiday Inn Express & Suites, Quality Inn & Suites. Di categoria superiore l’Hilton Garden Inn ed il Park Inn by Raddison.
Il tour del Virginia Historic Triangle è un’escursione abbastanza frequente da Washington: se è vostra intenzione visitare queste tre località con base a Washington, dovrete trovare alloggio nella capitale. Nel link sottostante, troverete alcuni consigli per la scelta della zona dove prenotare l’albergo.
Consigli su dove dormire a Washington
Virginia is for lovers, sentenzia il motto. Ed è proprio così. La Virginia è per gli amanti della natura, gli appassionati di storia e di avventura e chi decide di visitarla scoprirà con piacere quanto questo stato abbia da offrire.