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North End Boston: la Pittoresca Little Italy della Città

Dicembre 20, 2023 /

Fra i quartieri più caratteristici e pittoreschi di Boston rientra sicuramente il North End, distretto storico conosciuto anche come la Little Italy di Boston. Passeggiare fra i suoi vicoli è già di per sé un’esperienza affascinante e ricca di richiami, che fa venire voglia di approfondire la storia della città e i suoi principali luoghi di interesse. Vediamo di conoscere meglio questo quartiere e come visitarlo.  

North End Boston: storia del quartiere

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Con North End si indica un quartiere della città di Boston, la cui peculiarità principale è quella di essere il quartiere residenziale cittadino più antico, costruito su quella che in origine, al tempo degli indiani d’America, era chiamata la Penisola Shawmut. Qui sin dalla sua colonizzazione, avvenuta intorno al 1630, hanno abitato con continuità gli immigrati provenienti dall’Europa.

Tra di essi, vanno annoverati moltissimi italiani prima e italo-americani poi che hanno concorso a dare carattere e particolarità al quartiere (tanto da essere definito la Little Italy di Boston), sia in termini di ristoranti che di tradizioni, tramandate nel corso dei secoli. L’area attuale fu, sin dalla sua origine, un centro importantissimo per le comunità che vi abitavano: fu qui che venne creata una delle chiese più frequentate della città (la North Meeting House) e, intorno ad essa, si sviluppò l’area residenziale il cui fulcro principale era North Square.

Nel 1700 la zona di North End cominciò ad avere un’importanza e un’attrattiva sempre maggiori, attirando nei suoi confini numerosissime famiglie benestanti che condividevano il quartiere con la popolazione meno abbiente (artigiani, domestici, operai e schiavi). Fu però nel XIX secolo che l’area vide una crescita esponenziale di attività commerciali e, quindi, di abitanti, oltre che la nascita di un sotto-quartiere a luci rosse (il Black Sea): ciò portò ad un incremento della criminalità, oltre che del peggioramento delle condizioni di vita degli abitanti meno facoltosi.

Tanto che, nel 1849, a North End scoppiò un’epidemia di colera. La popolazione abbiente, all’epoca, aveva già lasciato l’area per spostarsi in un quartiere più chic (Beacon Hill), mentre i cittadini rimasti, operai, artigiani, cittadini indigenti, furono direttamente colpiti dalla malattia e oltre settecento di loro morirono.

Nel XX secolo la storia di North End registrò la presenza predominante di immigrati irlandesi e italiani e vide la nascita di numerose fabbriche, alcune di enorme successo, come la Prince Macaroni Company, di ingegno tutto italiano. Vi furono aperte strutture di interesse pubblico come scuole, ospedali e un aeroporto. Tuttavia, a causa del sovrappopolamento del quartiere, durante l’epidemia di Spagnola si ri-verificò la situazione già accaduta per l’epidemia di colera: moltissimi abitanti persero la vita e diversi bambini rimasero orfani. Oggi, North End è un quartiere che mixa al suo interno antichi fasti e nuovi progetti.

Dove si trova

Il quartiere di North End confina con West End e Downtown Boston, è cinto a sud dal parco lineare del Rose Fitzgerald Kennedy Greenway, ed è lambito a nord-est dai fiumi Charles e Mystic. North End è collegato al quartiere di Charlestown dal ponte omonimo, che attraversa il Charles River, mentre è collegato a East Boston per mezzo del Callahan Tunnel, del Summer Tunnel e del MBTA Blue Line Tunnel.

Come arrivare

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Il quartiere di North End non è raggiunto delle linee metropolitane MBTA, ma è possibile comunque usufruire delle linee Blu, Arancione e Verde della metro e scendere, per esempio, nelle stazioni di Aquarium, Haymarket e North Station, per poi proseguire a piedi (da queste fermate, si impiegano circa 10 minuti a piedi per raggiungere il quartiere). Per una panoramica completa delle linee della metropolitana, leggete il nostro articolo di approfondimento dedicato a come muoversi a Boston.

Composizione etnica

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North End è conosciuta come la Little Italy di Boston e il motivo è molto semplice: a partire dalla fine dell’Ottocento, la popolazione di origine italiana è cresciuta esponenzialmente, per subire successivamente una battuta d’arresto intorno agli anni ’40 del Novecento. Tuttavia, la componente italiana ha fatto sentire (e continua a far sentire) la propria voce, sia in termini di locali che per tradizioni e patrimonio culturale.

A North End potrete trovare panetterie, ristoranti, negozi di alimentari e piccole botteghe di chiara impronta Made in Italy. Oltre che dagli italo-americani, il quartiere è prevalentemente abitato da cittadini di origine ebraica, irlandese e afro-americana. Una piccola parte dei residenti, infine, è di origine ispano-americano, asiatica e latino-americana.

Cosa vedere

Passeggiare per i pittoreschi vicoli del North End è già di per sé un’esperienza molto piacevole, ma a questo si aggiunge un numero notevole di attrazioni turistiche. Vi segnalo qui quelle principali:

  • Old North Church: costruita nel 1723, questa chiesa è la più antica di tutta Boston. È molto famosa, nonché leggendaria, per un avvenimento storico: nella notte del 18 aprile 1775, il sagrestano e l’amministratore della chiesa salirono sul campanile reggendo due lanterne, così da avvisare Paul Revere dell’arrivo delle truppe inglesi dal mare, attraverso il fiume Charles, e non via terra. Questo evento segnò l’inizio della Rivoluzione Americana. La Old North Church, tappa imperdibile del Freedom Trail, comprende alcune chicche da non mancare: la Clough House, di cui parliamo fra poco, la cappella costruita nel 1918 per ospitare gli immigrati italiani appena arrivati a Boston, dove ora si trova un gift shop, alcuni giardini interni, fra cui uno dedicato a San Francesco d’Assisi, uno chiamato Washington Memorial Garden e un altro conosciuto come il Giardino della Terza Lanterna. La visita dell’Old North Church (193 Salem Street) è gratuita, ma se si desidera accedere alla cripta e ad angoli preziosi e nascosti è necessario acquistare un biglietto, che dà diritto alla visita guidata. Per ulteriori informazioni, vi consiglio di fare riferimento al sito ufficiale della chiesa.
  • Paul Revere Mall: proprio davanti alla Old North Church si trova questo un parco pavimentato dove si trova la statua di Paul Revere, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America, realizzata da Cyrus Edwin Dallin, scultore americano la cui specializzazione era, però, il ritrarre nativi americani. La statua fu realizzata in bronzo e poggia su un basamento di granito nero e fronteggia la George Robert Fountain
  • Paul Revere House: questa storica dimora coloniale, costruita nel 1680 circa, è appartenuta a Paul Revere, patriota e padre fondatore degli Stati Uniti d’America. È uno degli edifici più antichi di tutta Boston e, dopo aver ospitato Revere insieme alla sua famiglia, venne destinato a molteplici usi: fu un ricovero per marinai, un luogo di accoglienza per gli immigrati e persino locale commerciale. Solo all’inizio del Novecento la casa fu ristrutturata e adibita a museo. Realizzata in legno, la struttura, oggi visitabile, è in gran parte quella originaria dell’epoca di costruzione. Al suo interno, esplorabile sia in autonomia sia tramite tour guidati, troverete oggetti d’epoca, mobili, piatti e altri complementi appartenuti alla famiglia Revere. La dimora, anch’essa parte del Freedom Trail, si trova al 19 di North Square; per maggiori informazioni su orari e costo del biglietto di ingresso consultate il sito ufficiale.
  • Skinny House: è la casa più piccola di tutta Boston e si sviluppa su quattro piani, pur essendo estremamente stretta. Incastrata tra due edifici, la leggenda vuole che la Skinny House fosse costruita con lo scopo di “disturbare” gli abitanti delle case attorno ad essa. Larga poco più di 3 metri, la Skinny House si restringe ulteriormente sul retro e, al suo interno, il punto più stretto misura poco meno di 2 metri. Attualmente in vendita alla cifra di 1,2 milioni di dollari, la vita degli abitanti che l’hanno eletta loro dimora è stata spesso definita un'”esistenza verticale”. Sebbene non sia possibile visitarne l’interno, vi consiglio caldamente di passare per darle un’occhiata: la trovate al numero 46 di Hull Street.
  • Clough House di Old North Church: Clough House è uno degli edifici in mattoni più antichi della città di Boston (la sua costruzione risale al 1715), preservatosi nella sua struttura originaria. Un tempo dimora privata, il suo giardino fu oggetto di scavi archeologici, dai quali furono riportati alla luce manufatti in ceramica, ossa di animali domestici, oggetti di uso comune. Oggi è sede della stamperia Edes & Gill (The Printing Office of Edes & Gill), tappa da non perdere per vedere di persona come venivano stampati i documenti durante il periodo della Rivoluzione Americana. La stamperia, infatti, riproduce fedelmente un’antica bottega artigianale del periodo coloniale e mostra come venivano stampati storicamente gli atti e le scritture, i metodi di stampa utilizzati all’epoca, i materiali di supporto usati, i caratteri di stampa e molto altro ancora. Ma soprattutto, non mancate di fermarvi nel negozietto interno che vende oggetti e altre chicche in perfetto stile coloniale. Clough House è aperta al pubblico con ingresso gratuito. La troverete al 21 di Unity Street, di fianco all’Old North Church.
  • Copp’s Hill Burying Ground: altra attrazione parte del Freedom Trail, il Copp’s Hill è un cimitero storico del North End di Boston, la cui costruzione viene fatta risalire al 1659. La sua storia è molto interessante: durante il periodo della Rivoluzione Americana, infatti, l’area del cimitero fu usata come “base di avvistamento”, vista la sua posizione elevata rispetto al fiume e al porto di Boston. Secondo la leggenda, poi, le truppe Britanniche usarono le lapidi per esercitarsi nel tiro al bersaglio. Miti a parte, il cimitero fu in uso fino al 1850 e trovano riposo qui numerosi personaggi illustri della storia americana come, per esempio, Robert Newman (che portò sulla cima del campanile una delle due famose lanterne usate per avvisare Paul Revere) e Prince Hall (famoso attivista anti-schiavitù, soldato della Rivoluzione Americana e fondatore della Massoneria Nera). Passeggiare per il cimitero significa, anche e soprattutto, immergersi nella storia del XVII e XVIII secolo della città. Il Copp’s Hill Burying Ground si trova al 45 di Hull Street.
  • Cristoforo Colombo Waterfront Park: anche questo parco cittadino gode di una vista privilegiata sul porto di Boston. Passeggiandovi, potrete ammirare anche la Statua di Cristoforo Colombo, realizzata in marmo bianco italiano, il Massachusetts Beirut Memorial, memoriale in onore dei nove marine che persero la vita a Beirut nel 1983 a causa di un attacco bomba, il Rose Kennedy Rose Garden, splendido giardino coltivato a rose incastonato all’interno del parco e costruito in onore della madre di JFK, e il caratteristico graticolato (il Trellis), un tunnel fiorito che, a seconda della stagione, viene impreziosito da luci natalizie, glicini, edera.
  • Molto particolare è anche l’All Saints Way: si tratta di una raccolta privata (occasionalmente aperta al pubblico), in cui Peter Baldassari ha messo insieme, sin da quando era piccolo ad oggi, ninnoli e cimeli dedicati a santi. Oggi è una sorta di reliquiario, che si trova tra i numeri 4 e 8 di Battery Street, in cui ammirare di tutto un po’: fotografie, statue, preghiere, natività e molto altro ancora. Sulla porta che dà accesso al “tempio”, Baldassari ha scritto una frase che suona un po’ come la nostra “scherza con i fanti, ma lascia stare i santi”.
  • Chiesa Cattolica di San Leonardo: all’angolo tra Hanover Street e Prince Street sorge la chiesa di San Leonardo, una delle più antiche costruite dagli immigrati italiani. Eretta a fine Ottocento in stile romanico al suo interno le decorazioni e gli ornamenti furono realizzati, in toto, da artigiani italiani. La chiesa è molto interessante e va esplorata non solo per lo stile architettonico e la sua storia, ma anche per il giardino interno, molto curato, e per la reliquia di Sant’Antonio che custodisce (la più antica del suo genere di tutta Boston). Sulla facciata di pietra, infine, troverete incastonata una statua di bronzo realizzata dallo scultore Richard Aliberti, che raffigura San Leonardo benedicente. Le messe qui vengono celebrate sia in inglese che in italiano.
  • North End Music and Performing Arts Center (NEMPAC): si tratta di una scuola e centro artistico in cui viene proposto un programma sempre diverso di performance musicali che spaziano dai concerti all’opera. Il centro organizza corsi per tutte le età e livelli, con incursioni anche nelle arti pittoriche, della danza e del canto. Molto spesso i concerti e le opere celebrano i grandi maestri italiani come Leoncavallo, Verdi e Puccini.
  • Improv Asylum (ovvero, il teatro dell’improvvisazione): fondato nel 1998, questo teatro è specializzato nell’arte dell’improvvisare. Mette in scena numerosissimi spettacoli, sempre diversi, ma il suo cavallo di battaglia è lo show Mainstage che mixa sketch comici a improvvisazione pura. Gli spettacoli sono disponibili a partire dal pomeriggio, fino al dopocena, e i biglietti di ingresso hanno costi variabili (vi suggerisco di consultare il loro sito ufficiale), a seconda dello spettacolo prescelto. L’Improv Asylum si trova al 216 di Hanover Street.
  • Langone Park: è un parco che si affaccia sul fiume e che è stato completamente ristrutturato e rimesso a nuovo nel 2021. Dal parco si può ammirare il porto di Boston, la nave storica USS Constitution Museum che si trova nel quartiere di Charlestown, sulla riva opposta a North End e il Merchant Marine Memorial, una piccola stele in pietra che raffigura una nave nell’atto di affondare, posta in memoria di tutti i marinai che hanno perso la vita in occasione della Seconda Guerra Mondiale.

Architettura ed edifici di pregio

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North End Boston è un mix davvero interessante di architetture diverse, ben integrate tra loro, che raccontano periodi diversi della storia cittadina e dell’America in generale. Tra gli edifici storici di pregio, oltre ai già menzionati Old North Church, Paul Revere House e Clough House, vi segnalo anche Pierce-Hichborn House, che risale al 1711 circa. Casa in stile georgiano, la trovate al 29 di North Square, sorge vicino a Paul Revere House e, oggi, ospita un museo il cui ingresso è gratuito.

Si presenta con una facciata in mattoni, a tre piani, e ampie finestre dai telai a ghigliottina. Anche qui, come per Paul Revere House, troverete oggetti, complementi d’arredo, vasellame e altre chicche d’epoca. Fatta eccezione per queste perle rare, l’architettura del quartiere di North End di Boston risale prevalentemente al XIX e XX secolo ed è composta da palazzi che hanno sostituito, col tempo, le casette unifamiliari, così da far spazio all’ingente flusso migratorio. Verso la fine degli anni ’70 del Novecento, poi, tutta la parte del waterfront che ospitava aziende e ditte oramai chiuse, fu restaurata e ne furono ricavati complessi abitativi di lusso, dando nuovo input allo storico quartiere.

Eventi e festival

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La Little Italy di Boston è animata, ogni anno, principalmente da eventi e festival legati al Bel Paese, retaggio di un legame con la madrepatria che è ancora fortemente sentito dagli italo-americani. Una delle manifestazione più famose e sentite è la Festa di Sant’Antonio che si tiene a North End, ogni agosto, da oramai 103 anni. Sfilate, processioni con la statua del Santo (che dura ben 10 ore!), bancarelle di dolci e cibo di strada, souvenir e cimeli, le vie del quartiere si animano non solo di italo-americani, ma anche di bostoniani e turisti in visita che desiderano farsi avvolgere dal folclore della manifestazione.

Nonostante questo sia uno degli eventi più importanti, dovete sapere che numerosissimi altri Santi patroni vengono celebrati durante l’anno con bande musicali, sfilate, processioni e anche musica dal vivo. Uno dei festival che va per la maggiore, poi, è quello che celebra i pescatori e che si tiene a North End dal 1910 e che riprende la tradizione di una festa tradizionale siciliana che risale al XVI secolo. In occasione del Fisherman’s Feast le strade vengono ornate con luci colorate, vengono allestite bancarelle di cibo di strada, tra cui primeggiano le salsicce, ma dove trovare anche pizza, pasta e pesce fresco. La particolarità di questa festa è che viene organizzata, ogni anno, dai discendenti degli immigrati italiani che, per primi, la organizzarono nei primi anni del Novecento.

Dove mangiare

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La concentrazione di ristoranti italo-americani, nel North End, è altissima. La Little Italy pullula letteralmente di indirizzi in cui mangiare pizza, primi piatti, secondi della tradizione italiana e dessert impareggiabili. Quindi, se anche voi volete sentirvi un po’ “a casa, lontani da casa”, ecco alcuni locali che dovete tenere in considerazione. Il Table Boston, per esempio, è un nuovo ristorante insediatosi a North End nel 2021 ed è velocemente diventato un must per gli abitanti della città (ma non solo, visto che anche Leonardo DiCaprio ci ha cenato). Il locale è piccolo, ma molto accogliente, ed è caratterizzato da pareti in mattoni a vista, tavoli in legno e luci calde. Il menù è scritto in italiano e prevede due opzioni: una di sette portare (servito dal mercoledì al sabato) e l’altro che viene servito solo la domenica. Tra i piatti forti del ristorante vi segnalo il polpo scottato e le polpette al sugo. Il menù da sette portate costa, a persona, 115 $, bevande escluse. Il Table Boston si trova al 445 di Hanover Street.

Un’alternativa meno costosa, ma altrettanto valida è la Regina Pizzeria, considerata il ristorante migliore in cui ordinare pizza di tutta la città di Boston. Aperta da quasi cento anni, questa pizzeria è gestita dalla stessa famiglia da ben 3 generazioni. Oltre alle pizze classiche (anche qui, il menù è scritto in italiano!), potrete creare la vostra pizza preferita aggiungendo ingredienti o scegliendo tra proposte insolite e gustose, come la pizza Giambotta, una delle più ordinate del locale, a base di peperoni, salsa di pomodoro, salame, funghi, pepe, cipolle e mozzarella. Il prezzo, a persona, parte da 25 $, bevande escluse. Regina Pizzeria è aperta tutti i giorni, sia a pranzo che a cena, e si trova al 11 1/2 Thacher Street.

Infine, vi suggerisco di tenere bene a mente anche il Bencotto. Il ristorante serve primi piatti, carni, secondi di pesce e crostacei, succulenti prelibatezze della tradizione italiana. I piatti forti sono senza dubbio il coniglio al marsala, servito con funghi e prosciutto, e i saltimbocca, preparati con prosciutto crudo di Parma, mozzarella, funghi e una salsina a base di vino bianco. Sappiate, poi, che qui servono anche menù per bambini, a prezzi super-convenienti. La cena di 3 portate costa, a persona, da 57 $ bevande escluse. Il ristorante Bencotto si trova al 361 di Hanover Street.

Dove dormire

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Se avete in programma di scegliere lo storico quartiere di North End, sappiate che siete sulla strada giusta per combinare alla perfezione strutture di charme, atmosfera vivace e comodità. Gli hotel che si trovano qui sono adatti a tutte le tasche e per tutti i gusti: si spazia dai lussuosi cinque stelle alle soluzioni più economiche, ma di carattere. 

Se volete godere di una stupefacente vista sul porto di Boston e desiderate essere coccolati, il Battery Wharf Hotel Boston Waterfront è quello che fa per voi. L’hotel trova sede all’interno di un edificio storico che svolse, nel corso dei suoi 300 anni di storia, diverse funzioni: struttura difensiva al tempo dei coloni, cantiere navale in seguito, sino a diventare l’hotel che è oggi. Le stanze e suite sono arredate con gusto, in stile minimal-chic ed eleganza e vantano un’incredibile vista sul porto cittadino, resa ancora più piacevole dalle grandi vetrate. I prezzi non sono propriamente modici… L’hotel si trova al Three Battery Wharf. 

Un’altra struttura consigliata è il Canopy by Hilton Boston Downtown, appena fuori North End. Si tratta di un 3 stelle accogliente e moderno, in cui potrete trovare anche un centro fitness (se siete maniaci dell’allenamento quotidiano) e un ristorante interno, laddove preferiate trascorrere una serata tranquilla, piuttosto che uscire. Il Canopy by Hilton Boston Downtown si trova al 99 di Blackstone Street.

Ovviamente, la città di Boston offre numerosissime altre chance di alloggio in cui scegliere di pernottare, situati in zone molto belle e suggestive. A tal proposito, vi suggerisco di leggere la nostra guida su dove dormire a Boston, con quartieri e alloggi consigliati.

Personaggi famosi e italiani famosi

Il quartiere di North End di Boston ha dato i natali, o ospitato, diversi personaggi che hanno fatto la storia americana. Come, per esempio, Rose Kennedy, filantropa e matriarca della famiglia Kennedy, nonché madre di J.F. Kennedy, che nacque nel quartiere di North End (precisamente al numero 4 di Garden Court) e suo padre, John F. Fitzgerald Kennedy, bisnonno del futuro Presidente degli Stati Unit d’America.

O ancora i già più volte menzionati Paul Revere e David Walker. Quest’ultimo, fu un famoso e celebrato abolizionista, scrittore e anche attivista nella lotta per i diritti della popolazione di colore, essendo egli stesso figlio di uno schiavo (mentre la madre era una donna di colore libera). Senza dimenticare Jane Franklin, la sorella minore di Benjamin Franklin, con il quale intrattenne una fittissima corrispondenza epistolare.

Per quanto riguarda gli italiani famosi (o famigerati) che concorsero a fare la storia di North End, vi ricordo Gennaro Angiulo, gangster della Famiglia Patriarca – tristemente famosa per le attività mafiose di cui si occupava – e membro di Cosa Nostra, catturato dall’FBI morì nel 2009 in un ospedale cittadino e venne tumulato nel quartiere di North End. Altro italiano tristemente famoso per essere un truffatore e artista del raggiro, Charles Ponzi si trasferì in America negli anni ’20 e cominciò la sua “carriera” girando in lungo e in largo il Paese a stelle e strisce, aprendo uno dei suoi innumerevoli conti anche nel North End. Entrò e uscì dalle prigioni americane sino agli anni ’30 del Novecento quando, rilasciato, venne condannato all’estradizione immediata in Italia.

Non solo personaggi controversi, fortunatamente. Merita infatti menzionare anche Tony DeMarco, nato Leonardo Liotta, figlio di immigrati siciliani, che divenne Campione del Mondo dei Pesi Welter negli anni ’50 e la cui statua campeggia nel quartiere all’incrocio tra Hanover e Cross Street. 


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Annalisa
Annalisa Costantino

Annalisa, giornalista e blogger, è mamma di due gemelle, lettrice appassionata e fervente sostenitrice del forest bathing. Dopo aver visitato tutti i continenti, si dice pronta a ricominciare daccapo.

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