Field Museum Chicago

Field Museum a Chicago: cosa vedere nel famoso museo di storia naturale

Dicembre 11, 2023 /

Il Field Museum of Natural History, da tutti conosciuto semplicemente come Field Museum, è uno dei musei di storia naturale più grandi al mondo. Fino a due milioni di visitatori all’anno si recano in questo museo di Chicago, che nelle sue sale ospita vastissime collezioni di fossili, esemplari animali e manufatti. Se stai visitando la principale città dell’Illinois per la prima volta, questo è probabilmente uno dei musei che dovresti inserire nella lista dei luoghi da non perdere.

Dove si trova e come arrivare

Il Field Museum si trova al 1400 di S Lake Shore Dr, sulle rive del Lago Michigan, nella zona conosciuta come Museum Campus, che comprende anche altri luoghi di interesse come lo Shedd Aquarium e l’Adler Planetarium. Se si arriva in auto, in questa zona ci sono diversi parcheggi, ma si tratta di un luogo ben collegato dai mezzi pubblici.

Con la metro, la fermata di riferimento è “Roosevelt”, servita dalle linee verde, arancione e rossa. Si trova a circa 10 minuti a piedi. Per arrivare più vicino al museo, conviene invece utilizzare l’autobus, in particolare la linea 146 che ha proprio la fermata del museo. Le linee di autobus 2, 6, 26, 28 o J14 effettuano invece la fermata “1100 S Columbus”, a 5 minuti a piedi. Alla stessa distanza troviamo anche la stazione “Museum Campus / 11th St” del treno (Metrarail).

Infine, non dimentichiamo che da qui passa la bella pista ciclabile che costeggia la riva del lago per tutta la tratta del centro cittadino. Se prendi una bici a noleggio o sfrutti il bikesharing, puoi arrivare al museo sulle due ruote con tutta comodità. In ogni caso, ti consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo su come muoversi a Chicago.

Biglietti e orari di apertura

Field Museum orari e biglietti

Il museo è aperto tutto l’anno, tutti i giorni dalle 9 alle 17, con l’ultimo accesso alle 16. Gli unici giorni di chiusura sono Giorno del Ringraziamento e Natale.

Il biglietto costa 30 $, con il ridotto per gli studenti (27 $) e per i bambini da 3 a 11 anni (23 $). Si tratta del biglietto base, che non include mostre speciali e spettacoli in 3D. Per questi, è necessario pagare un supplemento. In ogni caso, acquistando il biglietto online in anticipo, si può risparmiare qualche dollaro, ad esempio con le offerte proposte su GetYourGuide e su Viator.

Bisogna comunque considerare che il Field Museum è incluso in entrambi i Pass di Chicago, che consentono anche l’accesso ad almeno una delle mostre tematiche o allo spettacolo 3D. Ecco perché, se prevedi di visitare più di un museo durante il tuo soggiorno, può convenirti acquistare uno di questi pass.

Cosa vedere nel Field Museum?

Il Field Museum è strutturato su tre piani, ciascuno dei quali ospita sezioni tematiche. Il primo piano è quello principale, con il grande corridoio centrale in cui troviamo anche il Titanosauro e, ai due lati, molte delle sezioni espositive. Sopra e sotto, ci sono gli altri due piani. Il piano superiore ospita altre sezioni museali tra cui l’importante ala dedicata ai dinosauri. Il piano terra, invece, ha soltanto la sezione della biomeccanica e quella etnografia sull’Egitto, oltre ad una delle esposizioni temporanee. A questo piano però c’è anche il cinema 3D.

Máximo il Titanosauro e Sue il Tirannosauro

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I due protagonisti del museo sono Máximo e Sue. Di chi sto parlando? Di due dinosauri, i cui scheletri sono esposti all’interno del museo e che rappresentano le attrazioni più famose dell’esposizione. Máximo, così chiamato in spagnolo perché significa, appunto, “massimo”, è un Titanosauro (Patagonica mayorum), il più grande dinosauro mai scoperto. Si tratta di un dinosauro erbivoro che ha vissuto oltre 100 milioni di anni fa nell’attuale Argentina. Nel corridoio centrale del primo piano (quello più grande) del museo è esposta la ricostruzione dello scheletro di questo gigantesco dinosauro.

L’altro mastodontico protagonista del museo è Sue. In questo caso si tratta di un fossile vero e proprio, non di una ricostruzione, del più grande Tirannosaurus Rex mai scoperto. Il nome che gli è stato dato è quello dell’archeologa che lo ha scoperto nel 1990 in South Dakota, Sue Hendrickson. Questo predatore del Cretaceo aveva 28 anni quando è morto – lo sappiamo grazie alle ossa, che nei dinosauri hanno anelli di crescita simili a quelli degli alberi – ed è stato oggetto di numerosi studi nel corso degli anni. Il teschio esposto è un calco, perché quello vero è esposto in una teca dove può essere studiato dagli scienziati.

Sezione sui dinosauri

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Se Máximo e Sue sono i due dinosauri più famosi del museo, non sono gli unici. Al secondo piano, attorno alla sala dedicata a Sue, c’i sono c’è un’intera sezione dedicata ai dinosauri. Vi si trovano numerosi scheletri di esemplari come l’enorme Apatosaurus excelsus, il feroce Daspletosaurus torosus (simile al T-Rex) o il caratteristico Stegosaurus stenops con le sue tipiche placche ossee sul dorso.

Gli scheletri qui conservati sono davvero tanti e variano da esemplari piccoli a veri e propri giganti del passato. Grandi e piccini possono lasciarsi affascinare dal mondo dei dinosauri, scoprendo le caratteristiche delle varie specie, i periodi in cui hanno popolato la Terra, l’evoluzione che hanno avuto. Quella dedicata ai dinosauri è senza dubbio una delle sezioni più interessanti del museo, essendo molto ricca e mostrando un periodo del nostro mondo ormai scomparso.

Oltre ai dinosauri, quest’ala del museo include anche una serie di scheletri di altri animali preistorici, come mammuth e altri dei primi mammiferi che hanno popolato la Terra.

Sezioni sugli animali

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Nel piano principale del museo, buona parte delle sezioni sono dedicate agli animali che popolano il nostro pianeta. Si parte dalla sezione “What is an animal?“, nella quale si approfondisce la biologia animale, a partire dai molluschi. La sezione più interessante è probabilmente quella dedicata ai mammiferi: decine e decine di esemplari impagliati sono messi in mostra, la maggior parte con sfondi che riproducono il loro ambiente d’origine.

Gli animali esposti arrivano da ogni continente e una sezione interessante è la “Nature Walk“: una passeggiata che inserisce gli animali del continente americano nei loro contesti naturali. Tra le eccellenze c’è poi la collezione ornitologica: il Field Museum conserva oltre 530.000 esemplari di uccelli (con il 90% delle specie esistenti al mondo), di cui oltre 1000 esposti nel corridoio dedicato.

Sezioni etnografiche

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Il Field Museum non è solo dedicato agli animali che oggi e nel passato hanno vissuto sulla Terra, ma anche ad alcuni importanti capitoli della storia umana. Ospita infatti una serie di interessanti percorsi etnografici dove si scoprono caratteristiche e curiosità sulla vita di vari popoli in diversi continenti.

Al piano terra troviamo ad esempio una bella sezione sull’antico Egitto. Oltre a 23 mummie, ci sono due stanze autentiche della tomba di Unis-Ankh, figlio del faraone Unis. Inoltre, c’è la riproduzione integrale di una mastaba a tre piani, un tipo di tomba egizia. Non manca poi la riproduzione un mercato dell’epoca e altre cose che aiutano a comprendere com’era la vita in Egitto migliaia di anni fa.

Al primo piano, quello principale, c’è invece un bel percorso dedicato al continente americano. Qui si ripercorrono ben 13000 anni di storia dei popoli che hanno fatto delle Americhe la propria casa. Ai numerosi manufatti, sono affiancati pannelli interattivi che parlano di ogni civiltà, da inca e atzechi fino ai coloni europei e alla diversità culturale che caratterizza l’America odierna. Tra i punti di forza di questa sezione c’è una replica a grandezza naturale di un’abitazione circolare dei nativi nordamericani della nazione Pawnee.

Sullo stesso piano c’è anche una sezione dedicata all’Africa. Qui si scopre la grande diversità culturale del continente africano. Oltre 2000 lingue sono parlate nei 54 paesi africani e da zona a zona le caratteristiche del clima e dell’ambiente naturale hanno portato anche allo sviluppo di diverse tradizioni e modi di vivere. In questa sezione ci si può fare un’idea di tale diversità culturale.

Nel secondo piano, quello dove c’è anche il Tirannosauro Sue, ci sono altre ampie sezioni etnografiche. La principale è dedicata ai popoli che abitano gli arcipelaghi dell’Oceano Pacifico. Dalle Filippine alle Hawaii, passando per l Nuova Zelanda e le Isole Marshall, i popoli del Pacifico hanno culture molto variegate e storie diverse tra loro. Il reperto di maggiore impatto è il wharenui: un edificio Maori, tipico della Nuova Zelanda, usato principalmente per le riunioni collettive.

Piante, geologia e altre sezioni

Field Museum - Sezione biomeccanica

Oltre alle sezioni sopracitate, il museo ne ha anche altre dove si approfondiscono ulteriori branche della scienza. Al piano superiore ad esempio c’è un’area dedicata alle piante, dove si scopre anche l’uso che si può fare di una o dell’altra specie, dalla produzione di medicinali agli usi commestibili. Allo stesso piano ci sono anche due piccole sezioni geologiche, dedicate in particolare alle pietre preziose e agli oggetti realizzati con la giada. Non mancano diversi meteoriti esposti lungo i corridoi centrali.

Sempre al piano superiore c’è anche il percorso “Restoring Earth“, nel quale si scopre come gli scienziati lavorano sul campo, nei diversi ambienti naturali. Al piano terra invece c’è una bella sezione, pensata anche molto a misura di bambino, sulla biomeccanica. Da come funzionano le mascelle dei predatori a come le ali consentono agli uccelli di volare: queste e altre curiosità sono spiegate in questa sezione del museo, anche con piccoli esperimenti pratici.

Mostre temporanee e cinema 3D

Il Field Museum ospita anche esposizioni tematiche temporanee, che possono variano di anno in anno. A seconda del biglietto che acquisterai, potrai accedere o meno a una o più di queste mostre, dedicate ad una branca delle scienze naturali oppure ad un popolo del passato. C’è infine il cinema 3D, dove vengono proiettati docu-film in tre dimensioni, ad esempio quello sul Titanosauro che è una delle maggiori attrazioni del museo. Anche per accedere al cinema 3D serve il supplemento al biglietto.

Dove dormire vicino al museo

Nell’area attorno al museo ci sono alcuni alberghi che si possono tenere in considerazione. In effetti, questa è una buona zona nella quale pernottare, perché ci sono numerose attrazioni a pochi passi l’una dall’altra. Di seguito suggerisco alcuni hotel, ma ti consiglio comunque di dare un’occhiata al nostro articolo su dove dormire a Chicago.

  • Sonder South Wabash. Questo hotel a quattro stelle è tra i migliori della zona. Oltre alle belle suite finemente arredate, offre anche appartamenti dotati di cucina.
  • Homewood Suites By Hilton. Per un tre stelle di ottima qualità, suggerisco questo della catena Hilton. Palestra, piscina, ristorante e la possibilità di camere dotate di cucina sono alcuni dei servizi offerti.
  • Hampton Inn Chicago McCormick Place. Poco più distante, ma valido, c’è anche questo hotel a tre stelle con diverse tipologie di camere, palestra, piscina coperta e l’accesso diretto a cinque diversi ristoranti.

Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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andrea cuminatto
Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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