Un simbolo di rinascita, fortuna e forza o un’icona di sopraffazione, supremazia e disuguaglianza? Nei suoi oltre trenta anni di vita, il Toro di Wall Street (The Charging Bull) ha avuto ruoli ed interpretazioni contrastanti senza mai cessare di essere una delle attrazioni più visitate del quartiere finanziario di New York.
Indice
Cos’è The Charging Bull?
Dal 1989 il Toro di Wall Street è il protagonista indiscusso della piazzetta di Bowling Green Park. The Charging Bull, questo il nome scelto dal suo scultore di origini italiane, Arturo Di Modica, è una scultura in bronzo di oltre 3 tonnellate che, con i suoi 3,4 metri di altezza e 5 di lunghezza, impressiona visitatori, turisti e operatori di borsa ogni giorno.
Un’opera che certamente lascia il segno, anche e soprattutto perché nessuno l’ha mai commissionata né ha autorizzato il suo posizionamento nel quartiere finanziario di New York. Negli anni l’opera, costata al suo autore ben $360,000, ha saputo farsi amare dai newyorchesi che la considerano al pari di un talismano, un vero e proprio portafortuna. I turisti ormai considerano il toro una delle attrazioni da non perdere durante un tour di Wall Street e nelle ore di punta si formano code anche lunghe di persone in attesa del loro momento per fare una foto vicino alla possente scultura.
Il suo aspetto minaccioso di un animale pronto a caricare lo ha reso anche il prescelto di vari artisti per manifestare pubblicamente le proprie idee e posizioni:
- la polacca Olek nel 2010 lo ha rivestito con la tecnica dell’urban knitting avvolgendolo in morbidi e colorati tessuti fatti a maglia;
- l’artista Kristen Visbal per conto della multinazionale McCann nel 2017 ha posizionato la sua Fearless Girl, una bimba in bronzo con le braccia sui fianchi per niente intimorita dal toro, a simboleggiare la forza delle donne;
- la scultura in bronzo del gorilla Harambe comparso davanti al toro nell’ottobre 2021 a ricordo del gorilla ucciso nel 2016 in uno zoo americano e icona delle disuguaglianze e delle fragilità create dal sistema capitalistico.
Oltre a queste manifestazioni d’arte più o meno apprezzate, purtroppo il Charging Bull è stato anche vittima di atti vandalici. Fra questi ricordiamo il camionista texano che nel 2019 per protestare contro Trump lo ha colpito ripetutamente con un banjo in metallo danneggiando un suo corno, i manifestanti contro i cambiamenti climatici che nello stesso anno lo hanno cosparso di vernice e quelli che lo hanno riempito di nastro adesivo blu quando la società GameStop è salita in borsa in modo sproporzionato.
Arturo Di Modica, scomparso a causa di un tumore nel febbraio 2021, ha sempre sostenuto la chiarezza del messaggio che il suo Toro di Wall Street rappresenta: un simbolo di virilità e coraggio come antidoto alle crisi economiche. Proprio la sua posizione e le sue fattezze però lo hanno reso facile bersaglio di feroci attacchi contro il capitalismo sfrenato, la supremazia americana e la forza bruta.
Dove si trova e come arrivare
Il Charging Bull, o Wall Street Bull, si trova in una piccola piazza facente parte di Bowling Green Park nel quartiere finanziario di New York. La troverai fra Broadway e Morris Street. Puoi raggiungere il toro di Wall Street facilmente in metro con le linee 4,5,6 scendendo alla fermata Bowling Green. Se preferisci la linea 1 puoi scendere alla fermata South Ferry.
Probabilmente, oltre al Toro di Wall Street, sarai interessato a vedere anche le altre attrazioni del quartiere come ad esempio la Borsa di Wall Street, la Federal Hall, la Federal Reserve e Trinity Church (leggi il nostro itinerario su come visitare Wall Street). In questo caso potresti scendere anche all’omonima fermata (Wall Street). Per maggiori dettagli per pianificare gli spostamenti in città leggi il nostro articolo sulla metro di New York.
Storia e significato del Toro di Wall Street
La vita del Toro di Wall Street, il Charging Bull, non è mai stata semplice. All’1:00 di notte del 15 dicembre 1989 l’artista siciliano Arturo Di Modica, insieme a numerosi amici, parcheggiò un grosso camion vicino alla sede della New York Stock Exchange, la Borsa di New York, e fece scendere, senza alcun permesso o autorizzazione, la sua opera d’arte più famosa: il Toro di Wall Street. L’artista e i suoi amici avevano calcolato che fra un controllo della polizia e l’altro trascorrevano solo 5-6 minuti per cui l’opera di oltre 3 tonnellate di peso doveva essere lasciata in strada in massimo 4 minuti e mezzo!
L’enorme toro fu posizionato dall’artista sotto al grande albero di Natale di Broad Street: un regalo di Natale per ringraziare tutti i newyorchesi dell’accoglienza e delle possibilità che l’America gli aveva dato al suo arrivo negli anni Settanta. Il senso dell’opera nella mente dell’artista era chiaro: un possente toro in grado di ispirare tenacia e forza per affrontare i momenti difficili, oltre a celebrare la voglia di perseverare per emergere nel proprio settore professionale. La scelta del quartiere non fu ovviamente casuale: fu proprio il crollo della borsa di Wall Street nel 1986 ad ispirare l’artista italiano, che decise di creare quest’opera come portafortuna e simbolo di prosperità per una potente e stabile risalita del mercato finanziario americano.
Ma quel giorno i membri della New York Stock Exchange non apprezzarono il dono che nel frattempo aveva attirato turisti, curiosi e giornalisti delle più disparate emittenti: la sera stessa il Charging Bull fu rimosso e trasportato nel Queens. Eppure in neanche poche ore il possente toro in carica era entrato nei cuori dei newyorchesi e, a grande richiesta, una settimana dopo fece ritorno a Wall Street nella sede che ormai occupa dal 21 dicembre 1989: la piazzetta di Bowling Green Park, a due isolati dalla Borsa di Wall Street.
Dopo un rocambolesco arrivo in città, un immediato trasferimento e un ritorno a gloria nella sede designata, il toro di Di Modica negli anni ha saputo diventare l’icona del mercato finanziario newyorchese e un portafortuna per gli operatori della borsa e per i tanti visitatori giornalieri. Il Charging Bull, infatti, è ormai un must see del quartiere al pari di Trinity Church, della Federal Hall e della Stock Exchange.
Perché visitarlo?
Arturo Di Modica era un artista famoso per la sua attenzione ai dettagli ed osservando il Toro di Wall Street da vicino si comprende il perché: il toro è in posizione di carica e sembra davvero si stia per muovere. La tensione dei muscoli, le narici aperte e l’inclinazione della scultura evocano un dinamismo e un’energia che lasciano il segno.
Forse anche per la sua maestosità, oltre che per la sua storia, quest’opera d’arte ha destato e desta controversie e polemiche. La più famosa fu quella del 2017 con la Fearless Girl: la bambina senza paura che affronta il toro minaccioso fu immediatamente criticata da Di Modica poiché cambiava completamente il significato che lui aveva dato alla sua statua facendola diventare un simbolo negativo. Il movimento femminista e anche il sindaco di allora De Blasio, invece, non vedevano problemi nell’avere le due statue una vicina all’altra. Dopo lunghi dibattiti e prese di posizione, Di Modica vinse: il suo toro tornò ad essere un’icona positiva di forza e la bambina fu spostata davanti alla facciata della New York Stock Exchange.
Ed è quindi proprio a Bowling Green Park che potrai ammirarlo… e non dimenticarti che se vuoi portarti a casa un po’ della sua fortuna devi toccargli le corna, il naso e i testicoli!
Dove dormire in zona
Il quartiere di Wall Street è una buona zona in cui soggiornare se desideri stare vicino alle attrazioni che offre il quartiere finanziario, a Battery Park e a Ground Zero. Starai nella Lower Manhattan e grazie agli ottimi collegamenti di metro e bus non avrai problemi a spostarti nelle altre zone di New York. Puoi trovare i nostri consigli per questo e gli altri quartieri migliori per il pernottamento nella nostra guida dedicata:
