United States Holocaust Memorial Museum

United States Holocaust Memorial Museum: il museo della memoria di Washington DC

Dicembre 1, 2023 /

La conoscenza e l’analisi del passato è indubbiamente uno dei modi migliori per non ripetere gli stessi errori in futuro. Per questo motivo, se sei a Washington D.C. uno dei musei che ti consiglio di vedere e che sicuramente non ti lascerà indifferente, indipendentemente dalla tua visione politica, è lo United States Holocaust Museum.

Scopriamo come organizzare una visita e cosa vedere all’interno del museo.

Cos’è lo United States Holocaust Memorial Museum

Lo United States Holocaust Memorial Museum è il principale museo degli Stati Uniti dedicato alla raccolta di documenti, allo studio e all’interpretazione della storia dell’Olocausto. L’obiettivo del museo, inaugurato nel 1993, è quello di prevenire futuri genocidi, difendere la dignità umana e, più in generale, aiutare a rafforzare la democrazia.

Attraverso la diffusione della conoscenza di ciò che accadde fra il 1933 e il 1945 in Europa e preservando la memoria di coloro che hanno vissuto in prima persona i tragici eventi di quel periodo, il museo vuole incoraggiare i suoi visitatori a riflettere e a rendersi conto delle proprie responsabilità nella società in cui vivono e nelle azioni di tutti i giorni.

Dove si trova e come arrivare

Lo United States Holocaust Memorial Museum si trova nel National Mall a sud del Washington Monument tra la Raoul Wallenberg PI SW e la 14th Street.

La fermata della metropolitana più vicina è la Smithsonian servita dalle linee Silver, Blue e Orange che dista soltanto 5 minuti a piedi. Lungo la 14th Street c’è una fermata degli autobus nelle immediate vicinanze del museo servita da molte linee. Per maggiori dettagli vi rimando alla pagina della compagnia di trasporti dove troverete un comodo trip planner.

Non c’è la possibilità di parcheggiare la macchina nelle strade che circondano il museo ma troverete comunque molti parcheggi a pagamento in zona. Per maggiori dettagli vi invito a leggere il nostro articolo dedicato a dove parcheggiare a Washington.

Orari, biglietti e altre info

Come la maggior parte dei musei posti lungo il National Mall anche questo è completamente gratuito. Come nel caso del National Museum of African American History and Culture sarà però necessario munirsi di un biglietto con giorno e orario della visita. I biglietti possono essere prenotati tramite il sito ufficiale pagando 1$ di commissione.

Il museo è aperto tutti i giorni della settimana dalle 10:00 alle 17:30. Gli unici giorni di chiusura sono per Natare e per lo Yom Kippur.

Cosa vedere?

Innanzitutto c’è da dire che data la tematica del museo, non ti consiglio di farlo visitare a bambini sotto gli 11 anni, anche se c’è comunque una sezione dedicata anche ai bambini con più di 8 anni.

L’edificio

Holocaust Memorial Museum Washington DC

Prima di illustrarti cosa vedere all’interno del museo e raccontarti i punti salienti della sua mostra permanente, voglio dedicare alcune parole al palazzo su Raoul Wallenberg Place che ospita il museo.

L’edificio stesso è stato progettato con l’intenzione di destabilizzare il visitatore e di creare, con le sue particolari forme, un senso di estraniamento. L’architetto James Ingo Freed della Pei Cobb Freed & Partners ha scelto la pietra calcarea per rivestire tre lati dell’edificio mentre nel quarto lato, quello nord, ci sono quattro torri di mattoni rossi con tetti piramidali.

L’ingresso dalle linee curvilinee sulla 14esima strada funge in realtà da passaggio fra il mondo esterno e un mondo in cui regna l’oscurità e l’inquietante ingresso reale, con linee oblique e i materiali duri di costruzione, viene quindi nascosto dal muro curvilineo in pietra calcarea.

Le torri ricordano le torri di guardia di un campo di concentramento e la penombra degli interni l’oscurità di quei luoghi senza speranza. Il lucernario all’interno della Hall of Witness è deformato e inclinato in modo talmente strano da disorientare chi attraversa la grande sala, che in più si sente come osservato dall’alto e prigioniero.

Anche nella Hall of Remembrance, l’altro edificio parte del museo, non mancano elementi simbolici e di dualismo: quelle che sembrano finestre, ad esempio, sono in realtà nicchie cieche e chiuse.

L’interno del museo

United States Holocaust Memorial Museum Washington cosa vedere

La mostra permanente, ovvero la Permanent Exhibition: The Holocaust, si sviluppa su tre piani e attraverso foto, audio, documenti, testimonianze e oggetti personali racconta e analizza il contesto storico che ha portato all’Olocausto e i suoi effetti.

Impiegherai circa 2-3 ore per completare questo percorso, che segue l’ordine cronologico degli eventi storici di quel periodo:

  • la sezione iniziale è quella dedicata all’ascesa del nazismo Nazi Assault – 1933-1939. La mostra inizia con immagini dei campi di concentramento, foto scattate dai soldati americani nel 1945, per poi dedicarsi alla salita al potere del partito nazista nel 1933 fino allo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939. La propaganda, il terrore, la violenza, l’antisemitismo e l’ideologia sulla supremazia della razza ariana portarono a un’escalation delle persecuzioni contro gli ebrei e altre minoranze. Particolare attenzione viene dedicata alla famosa Notte dei Cristalli.
  • la sezione successiva della mostra è quella chiamata “Final Solution” – 1940-1945 che è incentrata sul far notare come la persecuzione contro gli ebrei diventi via via più sistematica con leggi, simboli discriminatori e trasferimenti nei ghetti. Dal 1941 in poi, con l’invasione della Russia, i nazisti cominciarono ad attuare la ‘Soluzione finale della questione ebraica’ ovvero lo sterminio volontario di un’intera popolazione, oltre che di civili russi, polacchi, serbi, rom, Testimoni di Geova, omosessuali e disabili. Secondo il museo, il numero totale di vittime dell’Olocausto oscillerebbe fra i 15 e i 20 milioni di individui, quindi ben oltre i 6 milioni di ebrei. La vita nei ghetti e nei campi di concentramento viene documentata e analizzata in questa parte della mostra: sono stati censiti addirittura 42.500 tra campi di concentramento, campi lavoro e ghetti. Voices of Auschwitz, ovvero l’insieme di testimonianze audio di diversi sopravvissuti all’Olocausto, è una delle parti più toccanti dell’intero museo. Non manca una sezione dedicata ad Anna Frank e alla resistenza armata del ghetto di Varsavia.
  • l’ultima sezione è quella intitolata Last Chapter dedicata alla liberazione dai campi di concentramento, alla resistenza e alle conseguenze dell’Olocausto nel dopoguerra. Anche qui diversi filmati accompagnano il visitatore raccontando le esperienze dei sopravvissuti e dei loro soccorritori. In quest’ultima parte della mostra è spiccata la critica a chi partecipò attivamente all’Olocausto, ma anche a chi sapeva e non fece niente per aiutare gli ebrei e per opporsi alle atrocità naziste.
United States Holocaust Memorial Museum Washington

La mostra Remember the Children: Daniel’s Story si trova nella Anne and Isidore Falk Gallery al piano terra ed è stata concepita per bambini sopra gli otto anni e per le loro famiglie. Attraverso il racconto di un bambino veniamo catapultati nel mondo di Daniel e della sua famiglia nella Germania di quegli anni, dal suo compleanno all’ascesa del nazismo, dall’attacco al loro negozio alla loro sinagoga bruciata, dal divieto di andare a scuola all’uso della stella sui vestiti.

Daniel racconta nel suo diario prima l’imprigionamento e la vita nel ghetto e poi, ancora peggio, il trasferimento a un campo di concentramento. Alla fine della mostra i bambini e i ragazzi che l’hanno visitata possono scrivere il loro pensiero o disegnarlo per cercare di rielaborare ciò che hanno visto e ascoltato. Il video che trovi qui ti permette di capire come è strutturata e toccante questa mostra.

Il museo organizza diverse altre mostre temporanee e numerosi eventi speciali durante l’anno. Inoltre, sul loro sito troverai anche molto materiale in italiano, oltre che in inglese, per docenti e chiunque sia interessato a questo tema.

Infine, una sala particolarmente suggestiva del museo è la Hall of Remembrance, un’area del museo dedicata alle cerimonie pubbliche e alla riflessione personale. Ha una forma esagonale e vi è una fiamma eterna. Le pareti hanno incisi i nomi dei campi di concentramento e di sterminio.

Il lucernario centrale permette alla luce di entrare, così come le aperture laterali che permettono anche di vedere parzialmente il Washington Monument e il Jefferson Memorial. Se vuoi, potrai accendere una candela. La scritta che vedi illuminata dalla fiamma sempre accesa è una frase presa dal Deuteronomio sulla responsabilità della memoria che deve essere tramandata di generazione in generazione. Questa è la citazione che ci sembra anche la migliore chiosa per concludere il nostro articolo:

Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli.

Dove dormire in zona

Non ci sono molti alberghi disponibili nelle immediate vicinanze del museo. Potete comunque dare un’occhiata alle principali soluzioni che si possono trovare sopratutto nell’area de L’Enfant Plaza e di Capitol Hill cliccando sul link sottostante.

Per avere maggiori consigli sulle zone migliori della città in cui cercare un albergo puoi leggere i nostri consigli sempre cliccando sul link sottostante.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Flora Lufrano
Flora Lufrano

Traduttrice, insegnante e copywriter, adoro viaggiare, conoscere persone e culture nuove e lasciarmi sorprendere dalla bellezza del nostro pianeta

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