Dalton Highway

Dalton Highway: itinerario on the road lungo il Circolo Polare Artico

Giugno 9, 2022 /

Ami i viaggi on the road, ma odi il traffico? La tua strada ideale è quella di cui non si vede la fine, che attraversa spazi sconfinati immersi nella natura? Allora la Dalton Highway dovrebbe essere la tua prossima meta! Bada bene però, qui non si tratta di fare la romantica Route 66, né semplicemente di attraversare uno stato sulle quattro ruote.

Per percorrere la Dalton in Alaska occorre una buona preparazione, sia di se stessi che dell’auto con la quale si intende raggiungere il profondo nord. In questo articolo cercherò di riassumere le principali caratteristiche di quella che è una delle più isolate strade del nord America.

La Dalton Highway: storia e lunghezza del percorso

Dalton Highway AlaskaLa Dalton Highway non attraversa grandi città e non sbocca in nessun luogo, costringendo chi la percorre a fare dietrofront una volta arrivato al termine. Non ci sono monumenti da fotografare né attività e divertimenti a cui prendere parte. Chiamarla ‘Highway’ è un azzardo, essendo una pista sterrata per gran parte del tragitto. Allora sorge spontanea la domanda: perché dovresti sprecare alcuni giorni della tua vita sulla Dalton Highway? La motivazione la trovi in te stesso, se sei alla continua ricerca di un viaggio che ti metta alla prova, dove testare le tue capacità ed alzarti la mattina per andare incontro all’ignoto.

Stiamo parlando una strada di 662 km, che collega la rete stradale alaskana (precisamente la Elliot Highway) con il sito industriale di Deadhorse, a Prudhoe Bay, a due passi dal Mar Glaciale Artico. Il motivo di esistere di questa pista che solca la natura selvaggia del nord è il petrolio.

Dalton Highway AlaskaNel 1968, proprio durante la crisi energetica in cui vertevano gli USA, l’oro nero venne scoperto nella baia di Prudhoe, lontana e scollegata da qualunque città americana. Per attingere a questa manna che avrebbe risolto molti problemi, era necessario un oleodotto: un tubo di 1290 km che doveva essere costruito in fretta, in una delle aree in cui il clima dell’Alaska rendeva tutto più complicato.

La strada parallela all’oleodotto era inizialmente denominata Haul Road (strada del bottino), perché serviva al trasporto di quel prezioso bottino scoperto nel lontano nord. Assunse il nome attuale nel 1981, dedicato a James B. Dalton: un alaskano esperto di ingegneria artica coinvolto nelle esplorazioni. Nello stesso anno, la strada venne aperta al traffico pubblico nel suo primo tratto, mentre solo nel 1994 è stato permesso l’accesso fino a Deadhorse. Questo significa anche che l’oleodotto sarà il tuo principale compagno di viaggio per tutto il tempo, correndo perennemente parallelo alla strada.

Dalton Highway

 

Oggi sempre più viaggiatori si mettono alla prova attraversando queste terre, cogliendo magari l’occasione per avventurarsi nella natura per camminare, cacciare o pescare. Superare il circolo polare artico è già di per sé un traguardo, premiato in estate con la possibilità di assistere al sole di mezzanotte.

La strada non porta al mare

Guardando la mappa ci si illude che la strada raggiunga il Mar Glaciale Artico e può venire in mente di guidare fino alla costa ed immergere arditamente i piedi nelle acque gelate del nord. Purtroppo, la via è chiusa 13km prima della costa. L’unico modo per vedere l’oceano artico è prenotando almeno 24h in anticipo la navetta che alla costosa cifra di 69 $ porta i rari visitatori da Deadhorse alla costa.

Come arrivare alla Dalton Highway

Dalton HighwayHo già sottolineato come la Dalton Highway sia una delle strade più isolate al mondo: questo significa che per imboccarla non ci sono molte alternative. Il punto di partenza è uno solo: Livengood. Non una metropoli dotata di aeroporti, stazioni e autostrade, ma un villaggio che fatica anche ad essere chiamato tale. Il censimento del 2000 dava 29 residenti, suddivisi in 13 abitazioni. In effetti, questa manciata di case ha solo il merito di trovarsi esattamente nel punto in cui dalla Elliot Highway (la strada che collega Fairbanks a Manley Hot Springs) si dirama la Dalton Highway.

Quindi la vera domanda è: come puoi arrivare a Livengood? L’unica opzione è quella di essere già in possesso di un’automobile, che puoi noleggiare almeno in tre posti diversi, a seconda di quanto tempo hai a disposizione.

  • Noleggio a Fairbanks. Se hai i giorni contati, raggiungi Fairbanks in aereo oppure con un treno da Anchorage. Da Fairbanks dovrai percorrere 127 km (considera circa 2 ore) sulla Elliot Highway per arrivare a Livengood.
  • Noleggio ad Anchorage. Se il tuo aereo atterra ad Anchorage e non hai fretta, anziché salire su un treno per Fairbanks, puoi noleggiare qui la tua auto. Ci sono 580 km fra le due città e devi considerare di stare alla guida oltre 6 ore sulla panoramica Parks Highway. In questo caso però, la scelta migliore è senza dubbio quella di fare una tappa intermedia al Denali National Park, pernottando almeno una notte nei dintorni del parco.
  • Noleggio in Canada, a Seattle o a Juneau. Se sei un vero patito dei viaggi on the road senza fine, il grande nord offre uno degli itinerari migliori che si possano desiderare. Devi avere molti giorni a disposizione, ma non te ne pentirai e soprattutto avrai una grande opzione di tappe intermedie, sia canadesi che Alaskane. Seattle e Vancouver (a soli 200 km l’una dall’altra) sono i due aeroporti più serviti, ma potresti trovare buoni voli anche per altre destinazioni canadesi. Da Vancouver si devono percorrere oltre 1100 km per raggiungere Dawson Creek, non quello del telefilm ma la cittadina da cui parte la famosa Alaska Highway, che attraversando il Canada occidentale e l’Alaska orientale arriva fino a Fairbanks. Altri aeroporti canadesi più vicini a Dawson Creek sono Kamloops (900 km), Calgary (840 km) o Edmonton (580 km). Da Dawson Creek a Fairbanks devi considerare quasi 30 ore di macchina, ma potrai contare su numerose possibilità di sosta lungo il percorso e suddividere l’itinerario nel numero di giorni che preferisci. Aggiungendo una decina di ore, è possibile fare una deviazione nel sud-est Alaskano, a Juneau (prendi in considerazione anche l’idea di arrivare in aereo a Juneau e di noleggiare qui l’auto anziché in Canada). Infine, per dimezzare il viaggio, un aeroporto lungo il percorso della Alaska Highway c’è anche a Whitehorse, a sole 10 ore di guida da Fairbanks.

Nota bene: alcuni autonoleggi proibiscono di percorrere la Dalton Highway, controlla bene le condizioni di noleggio! Leggi anche i nostri consigli su come noleggiare un’auto in USA per conoscere condizioni e documentazione necessaria, e anche per qualche consiglio sui portali dove prenotare.

Quando e in quanto tempo si può percorrere la Dalton Highway?

Dalton Highway AlaskaL’inverno nell’estremo nord dell’Alaska, dove il terreno è composto dal permafrost, non è una stagione in cui è piacevole fare un viaggio on the road, specialmente su una strada sterrata. Le temperature possono scendere al di sotto dei -50° e comunque è abbastanza normale che siano al di sotto dei -20°. Questo implica neve e ghiaccio ovunque e la situazione diventa quindi molto più pericolosa di quanto non lo sia in estate. Anche se sei un viaggiatore esperto, quindi, il mio consiglio è quello di intraprendere questo viaggio in estate piena.

La durata è variabile. Tutto dipende da quante ore sei in grado di guidare ogni giorno, quante soste intendi fare e quanto ti lascerai affascinare dai paesaggi sconfinati scendendo dal veicolo per scattare foto o guardare semplicemente l’orizzonte per un numero indefinito di minuti consecutivi. Il tutto, se non ci sono intoppi dovuti al maltempo o alle condizioni della strada.

Questi sono i tempi di percorrenza indicativi da Fairbanks, senza considerare soste:

  • Yukon River: 3 ore
  • Circolo polare artico: 5 ore
  • Coldfoot: 6 ore
  • Atigun Pass: 8 ore
  • Deadhorse: 13-14 ore

Il mio consiglio è quello di dedicare almeno 4 giorni al tragitto andata/ritorno, per non avere fretta e potersi godere al meglio ogni dettaglio del viaggio.

Informazioni utili per prepararsi al viaggio

Dalton HighwayPreparati ad essere autosufficiente in tutto e attrezzati affinché anche la tua auto lo sia. Tra Fairbanks e Deadhorse, un tragitto di quasi 800 km, ci sono soltanto due stazioni di servizio (ecco le coordinate per entrambe: Yukon River Camp e Coldfoot Fuel Pump). Rimanere senza benzina o acqua, bucare una gomma e non avere la possibilità di ripararla o cambiarla, possono essere situazioni decisamente poco piacevoli. Lungo il percorso tra Fairbanks e Deadhorse non esistono servizi medici, per cui è bene portare con sé un kit di pronto soccorso, non ci sono banche o ATM ed è quindi bene portare con sé denaro contante, non troverai negozi in cui acquistare cibo o altri beni: parti quindi con tutto il necessario per i giorni che starai via.

Considera anche che per buona parte del tragitto telefono ed internet saranno inutilizzabili. Un trucco? Usa la radio! I camionisti e gli operai che lavorano lungo la strada utilizzano il canale 19 della radio. Se ti procuri una radio a corto raggio, potrai comunicare con loro in caso di emergenza. I principali imprevisti sul percorso sono dati dal meteo (in estate sono comuni le bombe d’acqua, che possono allagare la strada e rendere pericoloso viaggiare), incendi e animali selvatici.

Sulla Dalton passo passo

Lungo il tragitto ognuno sceglie dove fermarsi in base agli scenari che lo attraggono maggiormente. Qui cerco di fare un elenco dei principali punti di interesse per poter dare una scansione al lungo viaggio. Le distanze sono misurate dall’inizio della Dalton Highway, nei pressi di Livengood.

  • Ponte sullo Yukon River (90 km): il fiume Yukon è la prima tappa del viaggio. Qui durante l’estate alcuni volontari tengono aperto un capanno di legno (solitamente dalle ore 9 alle 18), che funge da base informativa per i visitatori. Il fiume più lungo d’Alaska merita uno sguardo in questa zona, su uno dei pochi ponti che lo attraversa. Vi si trova la prima delle due pompe di benzina.
  • Miglio 60 (96,5 km): al sessantesimo miglio si trova la prima area di campeggio (sono 6 in totale) in cui è possibile pernottare lungo la Dalton. Anche se non pernotti qui prendi in considerazione una sosta: c’è un pozzo artesiano che fornisce acqua potabile.
  • Finger Mountain Wayside (158km): oltre ad essere un buon punto panoramico, qui una grossa roccia appare come un dito che fuoriesce dal terreno. Sicuramente uno dei punti più fotografati della Dalton.
  • Circolo polare artico (185 km): anche se la linea del parallelo è immaginaria, qui un cartello ne indica il passaggio. Se capiti qui all’ora di pranzo o cena, l’area pic-nic è ideale per fare una sosta più lunga. Poco distante, sulla collina, si trova la seconda area di campeggio, dove però non c’è acqua potabile.
  • Gobblers Knob (212 km): nelle assolate notti estive, scendi dall’auto e sali sulla collina guardando verso est per vedere il sole di mezzanotte.
  • Grayling Lake Wayside (241 km): il lago superficiale visibile oggi è il residuo dell’antico ghiacciaio che formò questa valle. In queste acque basse è facile vedere alci al pascolo e altri animali.
  • Coldfoot (282 km): qui sorgeva un tempo la cittadina di Coldfoot, nata come base per i cercatori durante la corsa all’oro. Nel 1902 aveva due fattorie, due negozi, un ufficio postale, una sala da gioco e sette saloon. Oggi, aperto da fine maggio a metà settembre, c’è l’Arctic Interagency Visitor Center, dove è possibile fare una sosta apprendendo qualcosa sulle terre artiche. Vi si trovano la terza area di campeggio e la seconda pompa di benzina.
  • Marion Creek Campground (290 km): quarta area di campeggio lungo il percorso, è dotata di una fonte di acqua potabile. Una camminata di circa 3 km conduce ad una bella cascata con un salto di 6 m.
  • Wiseman (304 km): subito dopo il ponte Middle Fork Koyoukuk Bridge, puoi deviare dal percorso e seguire le indicazioni che in 5 km ti porteranno all’antico villaggio di Wiseman. Ancora oggi alcune persone vivono qui, basando la propria sopravvivenza sulla caccia. I visitatori sono solitamente attesi con piacere.
  • Sukakpak Mountain (328 km): è una delle montagne più suggestive che si possano fotografare in Alaska. Sebbene sia alta solo 1338 m, la sua forma particolare non lascia indifferenti.
  • Atigun Pass (393 km): questo passo montuoso, a 1422 km d’altitudine, permette di attraversare la catena montuosa di Brooks.
  • Galbraith Lake (443 km): questo lago è tutto ciò che resta dell’immenso ghiacciaio che nei secoli passati ha occupato tutta la valle di Atigun. Da qui, verso est, si apre l’Arctic National Wildlife Refuge. A 6,4 km su una strada secondaria, si trova la quinta area di campeggio.
  • Toolik Lake (457 km): questo lago è sede di una stazione di ricerca dell’Università di Fairbanks. Non è possibile accedere alla stazione.
  • Happy Valley (538 km): è un ottimo luogo per fare una sosta lunga. C’è un facile accesso al fiume Sagavanirktok e la possibilità di campeggiare.
  • Franklin Bluffs (683 km): il suolo ricco di ferro ha fatto sì che lungo il fiume si formassero queste scogliere colorate, molto interessanti.

Dove dormire lungo la Dalton Highway

Come avrai intuito, non è facile trovare luoghi in cui pernottare lungo la Dalton Highway. La maggior parte dei viaggiatori sceglie il campeggio. È possibile campeggiare in 5 punti lungo il percorso, che ho descritto nel paragrafo precedente. Le due migliori sono quella al Miglio 60 e quella di Marion Creek, in quanto dotate di fonte di acqua potabile e contenitori per i rifiuti.

È possibile dormire in un letto in 3 posti lungo il percorso, oltre a Deadhorse. I lodge si trovano rispettivamente: vicino al ponte sullo Yukon (Yukon River Camp), a Coldfoot (Coldfoot Camp) e a Wiseman (Arctic Getaway).

Avrete invece una notevole scelta per quanto riguarda la città di Fairbanks che, come abbiamo visto, è praticamente un punto di appoggio quasi obbligato per intraprendere un itinerario lungo la Dalton Highway. Potete verificare gli alberghi disponibili cliccando sul link sottostante.

Cerca un alloggio a Fairbanks

Tour organizzato lungo la Dalton Highway

Se non vuoi stare troppo a preoccuparti della preparazione del viaggio puoi affidarti a un tour operator, al link qui sotto trovi un tour organizzato che ti permette di percorrere una parte della Dalton Highway in minibus, con il commento guidato del conducente.

Tour del Circolo Polare Artico


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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2 commenti su “Dalton Highway: itinerario on the road lungo il Circolo Polare Artico”

  1. Salve …ho noleggiato un c-camper ad Anchorage per il mese di agosto senza che nel contratto fosse specificato quali sono le strade percorribili e quali no …come faccio a saperlo ? , esiste una lista ufficiale o è arbitrio del noleggiatore ?? …..grazie per la vostra risposta

    Rispondi
    • Ciao Bepi, credo che il modo migliore per scoprirlo sia leggere se questa è informazione è presente sul voucher/contratto oppure, per stare sicuri, chiedere al noleggiatore.

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