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Visitare Everglades: tour nelle foreste subtropicali della Florida

Febbraio 19, 2024 /

Se pensate che dentro di voi si celi lo spirito di un impavido e romantico esploratore capace di affrontare fitti nugoli di zanzare a bordo di un airboat che fende le acque salmastre di un canale infestato dagli alligatori e invaso dai falaschi, Everglades National Park – situato nella Florida meridionale degli umidi climi subtropicali – è ciò che fa per voi.

In questo articolo vi darò alcuni consigli su come visitare Everglades in autonomia arrivando da Miami o da altre zone della Florida meridionale; vi fornirò anche una panoramica delle varie zone di questo parco sterminato, dandovi consigli sulle attività e i sentieri che è possibile fare; infine vorrei darvi alcuni suggerimenti precauzionali su come affrontare le escursioni di Everglades, puntando l’attenzione su quale sia il periodo migliore per la visita e le zone migliori dove alloggiare nei dintorni.

Se invece non avete un spirito così avventuroso e non vi va di fare la visita in autonomia, vi dirò come potete servirvi di un tour organizzato per esplorare il parco senza dovervi preoccupare di particolare oneri organizzativi.

Cosa aspettarsi da Everglades: flora e fauna

Everglades florida Cosa VedereSe avete già visitato qualche parco nazionale americano del West (o della East Coast) e credete di esservi già fatti un’idea abbastanza ampia del quadro naturalistico della nazione, sappiate che Everglades rappresenterà per voi un’assoluta novità. Non c’è niente come Everglades negli USA: il parco nazionale in questione fa parte infatti della più grande riserva naturale (o eco-regione) di tipo subtropicale in tutto il territorio degli Stati Uniti.

Niente canyon qua, niente montagne, niente scogliere a picco sul mare, niente deserti, ma un ecosistema caratterizzato da pianeggianti distese di falaschi a perdita d’occhio (in inglese sawgrass, che va a formare il cosiddetto sea o river of grass), canali e acquitrini sulla cui superficie spuntano isolotti (hammock) di mangrovie, boschi di salici, pini della Florida, cipressi nani, palme e palmetti, querce invase dalle felci rampicanti, gumbo limbo e molte altre specie arboree autoctone e alloctone.

In questo habitat proliferano gli alligatori e i coccodrilli, gli inquilini del regno animale per cui il parco è celebre. Ma non sono certo gli unici: il delicato ecosistema di Everglades National Park è la casa di molti pesci, rettili (serpenti, tartarughe, iguane), mammiferi (pantere della Florida, lontre di fiume, lamantini, conigli delle paludi, linci rosse ecc.), uccelli (cicogne, ibis, pellicani, aironi, aninghe, falchi pescatori).

In particolare, Everglades è proprio un paradiso per il birdwatching, ma anche i meno esperti possono vedere volatili un po’ ovunque davvero insoliti. Il più fastidioso è però la zanzara, che però può essere evitata nei periodo dell’anno in cui il clima è meno umido.

Orari, prezzi e info utili

Il biglietto di ingresso ad Everglades ha un costo di 35$ per veicolo, potrete anche utilizzare la tessera parchi America the Beautiful. I biglietti possono essere acquistati presso l’Homestead Entrance la Shark Valley Entrance, oppure online a questo sito.

Gli orari di accesso al parco sono distinti in base all’ingresso che utilizzerete:

  • Homestead: l’entrata principale dalla quale si possono visitare l’area di Royal Palm e Flamingo è aperta 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno.
  • Shark Valley: da questa zona si accede facilmente alla Shark Valley Area ed è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00. Anche se il parco rimane aperto tutto il giorno, dopo quest’orario ai veicoli non sarà più consentito l’accesso.
  • Everglades City – Naples Entrance: da qui si accede alla Gulf Coast Area ed è aperta 24 ore al giorno. Se vi limitate a visitare soltanto quest’area non sarà necessario pagare un biglietto di ingresso.

Quando andare a Everglades National Park

Everglades Cosa VedereIl periodo migliore per visitare l’Everglades National Park è la cosiddetta dry season, che inizia a fine ottobre e si estende fino ad aprile. In questo periodo, che si contrappone alla stagione estiva delle piogge, le acque delle inondazioni dovute alle precipitazioni estive defluiscono verso il mare ed è più agevole organizzare un tour di Everglades per vedere la wildlife: gli alligatori se ne stanno tranquilli a mollo nelle pozze (gator holes) o sul margine dei canali, tendenzialmente inoffensivi (a patto che non andiate a stuzzicarli!).

Anche se fa abbastanza caldo, il clima è più mite e meno umido e le zanzare sono meno fastidiose: non vorrei esagerare, ma quando sono andato a metà marzo penso di non averne vista nemmeno una! In estate, Everglades è più scomodo da visitare per i motivi opposti: piove molto, il clima è umido, le zanzare proliferano negli acquitrini inondati e il caldo è torrido.

Come arrivare

Ci sono ben 5 visitor center ad Everglades, dislocati in varie parti del parco e abbastanza lontani tra di loro.

  • Sul lato meridionale, nei pressi di Homestead e Florida City, se ne trovano 3: l’Ernest Coe Visitor Center (40001 State Highway 9336), il Royal Palm Visitor Center e il Flamingo Visitor Center. Quest’ultimo si trova proprio sul mare, in fondo alla 9336: in questa zona un tempo viveva una comunità di pescatori.
  • La US 41 è la strada che taglia a metà la riserva di Everglades da est a ovest. Questa strada, lungo la quale si trovano molte agenzie di tour in airboat, parchi a tema e un villaggio indiano, si chiama Tamiami Trail e parte proprio dal cuore di Little Havana a Miami. ll punto di riferimento sulla US 41 è lo Shark Valley Visitor Center (36000 Southwest 8th Street).
  • A Everglades City, sul lato occidentale del parco, si trova il Gulf Coast Visitor Center (815 Oyster Bar Lane. Everglades City). Da qui partono i tour acquatici verso le Ten-Thousand Island, una zona del parco caratteristica per la robusta presenza di hammock di mangrovie. Per il resto, non è il Visitor center più battuto, ma può essere utile per chi arriva dalla costa occidentale (Naples) e vuole conoscere il parco facendo un tour acquatico.

Come visitare Everglades da Miami

Everglades Cosa Vedere

Visto che le distanze sono abbastanza brevi, non è raro che la visita di Everglades da Miami venga interpretata come un’escursione giornaliera con pernottamento in città. Certo, in questo caso si potrà avere solo un piccolo assaggio del parco, ma è la soluzione ideale per chi non ha molto tempo a disposizione.

La distanza da Miami all’Ernest Coe Visitor Center e alla Shark Valley è pressoché la stessa (65 km circa per poco meno di un’ora di viaggio), quindi la scelta deve essere fatta a partire dai sentieri e le escursioni che si vorrebbero fare (il rimando è quindi ai paragrafi successivi). Se volete entrare nel parco da tutti e due gli ingressi dovreste partire da Miami molto presto e organizzare al meglio il programma della giornata in una zona e nell’altra di Everglades, tenendo presente che c’è da aspettarsi un po’ di traffico sia per la strada che agli ingressi del parco. Per far sì che la giornata non diventi massacrante, in questo caso il mio consiglio è quello di concentrarsi solo una zona del parco.

Se invece Everglades è solo una tappa di passaggio verso altre destinazioni, la scelta della zona del parco da visitare non è così arbitraria:

  • se da Miami andate verso le Keys e non siete interessati a fare un tour in airboat, il consiglio è quello di privilegiare la zona meridionale, entrando dall’Ernest Coe Visitor Center. Questa è la scelta più logica dal punto di vista strategico nell’ottica di una continuazione del viaggio verso sud sulla US-1 S.
    • Se invece partite da Miami ma per voi è prioritario fare un tour in airboat – dal momento che che sulla US 41 si trovano le più famose e affidabili agenzie concessionarie – allora ha senso entrare nel parco dallo Shark Valley Visitor Center per poi rimettersi in strada per le Keys nel pomeriggio lungo la US-41 e la US-1 S.
  • se da Miami andate verso Naples vi consiglio di scegliere lo Shark Valley Visitor Center o il Gulf Coast Visitor Center:si trovano entrambi comodamente lungo la strada. Attenzione però: le opportunità di escursione classica a piedi sono inferiori rispetto alla zona meridionale.

Mi serve il Sunpass per guidare da Miami a Everglades?

Non è obbligatorio. La strada più veloce prevede l’utilizzo dell’autostrada a pagamento Ronald Reagan Turnpike fino a Florida City, ma se volete evitare di comprare il SunPass (4.99$) e pagare il pedaggio potete percorrere tutta la US-1 S senza mai prendere l’autostrada: ci metterete solo una ventina di minuti in più.

Everglades: cosa vedere e cosa fare

Everglades Cosa VedereCome ho anticipato, per quanto le caratteristiche “ambientali” del parco siano piuttosto omogenee in tutto l’Everglades National Park, nei vari centri visitatori si possono fare attività e escursioni abbastanza differenti. Ecco cosa vedere e cosa fare nelle varie zone del parco:

La zona meridionale

La zona meridionale di Everglades è la scelta migliore per chi desidera entrare in contatto con la natura di Everglades tramite escursioni a piedi. Secondo alcuni, è questa la zona del parco nella quale è possibile fare l’esperienza più completa del parco dal punto di vista naturalistico. Le due aree principali sono Pine Islands e Flamingo.

Pine Islands

Dopo aver superato l’Ernest Coe Visitor Center, conviene deviare dalla State Hwy 9336 dopo 3.5 km verso sinistra, per raggiungere il vicino Royal Palm Visitor Center. Da qui si diramano due famosi e significativi sentieri di Everglades:

  • alla sinistra del Visitor Center si trova l’Anhinga Trail: questo famoso e semplice sentiero prende il nome da un uccello che vedrete spesso appollaiato ad ali aperte sugli alberi del parco. Percorrendo la passerella di legno sopraelevata per tutti gli 1.2 km del sentiero, si ha la possibilità di vedere la tipica sawgrass marsh e – tra le fronde e a pelo d’acqua – molti protagonisti della wildlife locale.:
  • a destra si imbocca invece il Gumbo Limbo Trail, che è più breve del precedente (600 mt in tutto) ma offre un paesaggio diverso. Si cammina infatti su un sentiero che attraversa un fitto hammock di alberi di gumbo limbo, palme reali, felci e altre piante aree.

Se tra questi due trail vi attira molto più il secondo ma vi sentireste più a vostro agio camminando su una passerella, vi consiglio caldamente di raggiungere anche il Mahogany Hammock Trail. Anche quest’ultimo attraversa una fitta e ombrosa foresta subtropicale, ma gli 800 mt del sentiero si svolgono su una piattaforma lignea sopraelevata simile all’Anhinga Trail. Per raggiungere il trailhead occorre tornare indietro sulla Hwy 9336 e guidare verso la zona di Flamingo per circa 30 km. La deviazione sulla destra è ben indicata.

Infine è possibile salire sulla piattaforma di osservazione nota come Pahayokee Overlook, che permette di vedere il cosiddetto river of grass per miglia e miglia. Se vi piace l’idea di vedere il panorama da un punto sopraelevato, vi consiglio però di raggiungere la torre d’osservazione della Shark Valley. Il Pahayokee Overlook si trova 22 km dopo l’Ernest Coe Visitor Center.

Flamingo

Everglades florida Cosa VedereIl Flamingo Visitor Center (con annesso Marina Store per chi vuole rifocillarsi) si trova in fondo alla Hwy 9336 e può essere raggiunto nel caso si abbia più tempo a disposizione e si voglia approfondire maggiormente l’area meridionale di Everglades.

Essendo maggiormente esposta all’oceano, questa zona è stata più volte danneggiata dagli uragani tipici della zona, quindi è probabile che troviate sentieri aperti, ma non in manutenzione: informatevi anticipatamente sul sito ufficiale o chiedete ai ranger prima di intraprendere escursioni che potrebbero risultare pericolose o dannose per l’habitat naturale.

Se siete affascinati dai volatili, qui a Flamingo potete percorrere il breve Eco Pond Trail, un loop particolarmente consigliato per il birdwatching: tra le querce, i cespugli e i falaschi di questo acquitrino stazionano volano a pelo d’acqua aninghe, fenicotteri, cicogne americane, cormorani dalla doppia cresta, ibis, arami, gru e rapaci. Decisamente meno gradevole la zanzara che qui, specialmente d’estate, imperversa.

Area di Shark Valley Visitor Center

La Shark Valley è un’area del parco percorsa da una strada lunga 24 km che può essere fatta a piedi (sconsigliabile a causa del caldo e della lunghezza, ma ho visto un bel po’ di persone farlo!), in bicicletta o in tram. A metà del percorso si trova un brevissimo sentiero che conduce a una torre d’osservazione situata sopra a un piccolo canale dove nuotano gli alligatori. Dalla cima di questa bella struttura si gode di una splendida vista sullo sterminato river of grass di Everglades.

Everglades florida Cosa Vedere

  • Il noleggio della bicicletta può essere fatto sul posto, direttamente al Visitor Center. Mettete in conto 2 o 3 ore, dato che vi capiterà spesso di fermarvi per osservare il panorama o fotografare gli animali. Se vi piace pedalare, questa secondo me è la soluzione più affascinante per esplorare la Shark Valley: non bisogna però sottovalutare la lunghezza del percorso e le condizioni ambientali, specialmente in estate, quindi portatevi una crema solare e uno spray contro le zanzare. Se prima di arrivare alla torre volete togliervi il tratto di strada più lungo, percorrete prima il versante est del loop (circa 2 km in più rispetto al versante ovest).
  • Il tour in tram è operato da Shark Valley Tram Tour, dura 2 ore e non è compreso nel biglietto d’ingresso al parco. Il prezzo del tour (acquistabile a questo link, al quale sono disponibili anche gli orari di partenza) è di 31$ per gli adulti dai 13 ai 16 anni, 24$ per le persone oltre i 62 anni e 16$ per i bambini dai 3 ai 12 anni. Il tram parte dal visitor center.

Ci sono un paio di sentieri più brevi che possono essere fatti a piedi:

  • il Bobcat Boardwalk Trail: una piattaforma di legno che si snoda tra i falaschi per circa 800 mt. L’attacco del sentiero è a 50 mt dal visitor center, proprio sulla Shark Valley Loop Road.
  • l’Otter Cave Hammock Trail è lungo 400 mt e permette di deviare dalla strada principale (alla lunga un po’ monotona) per un breve tratto nel folto della foresta, senza la piattaforma di legno. L’accesso al sentiero si trova sul versante ovest del loop.

Villaggio indiano dei Miccosukee

Everglades florida Cosa VedereSe si decide di proseguire lungo il Tamiami Trail per appena un miglio, si avrà la possibilità di visitare il Miccosukee Indian Village, spesso molto battuto dai tour operator in partenza da Miami. Questo luogo dà l’opportunità di conoscere la storia e le tradizioni di questa tribù indiana dei Miccosukee, che si è resa indipendente dai Seminole nel secolo scorso.

Il villaggio offre anche tour in airboat e discutibilissimi spettacoli con gli alligatori, ma la parte più interessante è il villaggio indiano ricostruito, dove è possibile acquistare manufatti più o meno autentici e vedere i costumi tipici dei nativi intenti nelle loro attività tradizionali e rituali.

Big Cypress National Preserve
A nord della US-41 si estende un enorme territorio molto simile a Everglades National Park: è la Big Cypress National Preserve, la cui caratteristica principale è la presenza dei cipressi tipici delle zone paludose della Florida. All’interno di questa vasta area protetta si trovano alcuni luoghi di interesse come il Fakahatchee Strand Preserve Park e la Florida Panther National Wildlife Reserve, dove vivono i pochi esemplari del felino. Per avere maggiori informazioni su questa zona decisamente meno battuta, raggiungete l’Oasis Visitor Center (52105 Tamiami Trail).

Area di Everglades City

Da Everglades City, e più precisamente nei dintorni del Gulf Coast Visitor Center, partono i tour in barca verso le Ten Thousand Island, un labirinto acquatico di isolotti di mangrovie che si estende dal lato occidentale del parco fino a Flamingo. Quest’area è visitabile solo con i tour i barca, canoa o kayak, prenotabili sul sito ufficiale o a questo link. Nella cittadina di Everglades City ci sono anche numerosi tour in airboat, ma non sono tra i concessionari autorizzati a operare all’interno dei confini del parco nazionale.

Tour in barca delle Ten Thousand Island

Degno di nota è lo storico Smallwood Store, un piccolo museo di storia locale ospitato in un edificio di legno che poggia su una palafitta: qui, tra le altre cose, si può conoscere la storia dei misteriosi nativi della Florida chiamati Calusa, che si dice costruissero isole artificiali fatte di conchiglie. Questo museo di storia locale si trova sulla punta meridionale della Chokoloskee Island, un’isola raggiungibile da Everglades City tramite un cavalcavia.

I tour delle Everglades: airboat e non solo

Everglades florida tour

Una delle attività più in voga a Everglades è il tour in airboat (in italiano il nome è più brutto: “idroscivolante”), un’imbarcazione molto particolare che naviga a grande velocità a pelo d’acqua nei canali del parco, dando l’opportunità di osservare da una prospettiva differente la flora e la fauna del luogo.

Le guide rallentano l’airboat nei luoghi più rappresentativi e spiegano con dovizia di particolari gli aspetti più importanti dell’ecosistema di Everglades. L’airboat è un po’ rumoroso (ma vi daranno i tappi per le orecchie), ma gli animali della palude si saranno abituati, loro malgrado!

Sono soltanto tre gli operatori turistici autorizzati ufficialmente a fare tour in airboat a Everglades. Si trovano tutti nel primo tratto del Tamiami Trail (US 41, chiamata anche SW 8th St), prima dello Shark Valley Visitor Center.

Tutti sono dotati di gift shop e ristorante (si può anche assaggiare l’alligatore) e propongono spettacoli con i coccodrilli, dimostrazioni istruttive e altre attrazioni a tema. Coopertown (22700 Southwest 8th St) è il primo che incontrerete venendo da Miami: è il più antico della zona, ma sono degni di nota anche Gator Park (24050 Southwest 8th St) e Everglades Safari Park (26700 Southwest 8th St). Ecco un link per prenotare un tour in airboat:

Biglietti scontati per l’airboat

Quelli che tra di voi non se la sentono di affrontare la visita di Everglades in autonomia, o che magari non ne hanno il tempo, possono approfittare di uno dei tanti pacchetti e tour di Everglades in partenza da Miami.

Tour e pacchetti turistici da Miami

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Il tour in airboat classico è il più economico in assoluto: comprende nel servizio il trasporto dall’hotel di Miami al parco di Everglades, il tour in airboat e l’incontro ravvicinato con alligatori e altri animali tipici della zona. La durata totale del tour varia dalle 4.30 alle 5 ore ed è una buona soluzione per chi si trova a Miami, ha poco tempo e non ha l’auto a noleggio. Date un’occhiata ai link seguenti, perché in ogni periodo dell’anno possono esserci sconti e offerte.

Ci sono vari pacchetti cumulativi che, a un prezzo molto interessante, possono includere – oltre al tour in airboat e all’incontro con la wildlife – un tour della città di Miami e/o una crociera della Baia di Biscayne, la soluzione ideale per vedere dal mare lo skyline e le lussuose abitazioni affacciate sull’oceano.

Dove dormire

All’interno del parco non ci sono strutture dove pernottare, eccetto due campeggi (Long Pine Key e Flamingo). Le cittadine più vicine ad Everglades dove è possibile trovare alloggio sono Homestead e Florida City a est e Everglades City a ovest: la scelta è sempre dettata dalla zona che desiderate visitare e soprattutto dalla vostra destinazione successiva. Ad esempio, se siete diretti a Key West o a una delle Middle Keys, la soluzione ideale dopo la visita del parco potrebbe essere Key Largo.

Dove dormire a Key Largo

Ovviamente, come già anticipato, se fate un’escursione in giornata da Miami o da Naples non avrete di questi problemi. Qua sotto troverete alcuni consigli su come scegliere l’alloggio a Miami e a Naples.

Qui sotto, trova una lista degli alberghi vicini al parco.

Trova un hotel in zona Everglades

Foto di Everglades

Video di Everglades


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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bernardo pacini
Bernardo Pacini

Scrivo di viaggi in USA e Spagna, ma ho pubblicato anche alcuni libri di poesia e traduzioni di poeti americani. Tra le mie passioni, oltre ai viaggi, la letteratura, la musica prog, la Fiorentina e la buona cucina.

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