Getty Museum Los Angeles Cosa Vedere

Getty Museum: visitiamo il famoso museo d’arte a Los Angeles

Giugno 7, 2022 /

Forse non tutti sanno che la California del Sud, giustamente nota per le spiagge, i parchi a tema, il mondo del cinema e il glamour, ha un occhio di riguardo anche verso l’arte e lo fa molto bene. Abbiamo da poco visitato Pasadena con le sue innumerevoli gallerie ed ora qui a Los Angeles la nostra meta è il J. P. Getty Center (1200 Getty Center Dr.).

La nascita di questo complesso si deve a Jean Paul Getty (1892-1976), industriale americano fondatore della Getty Oil Company. La sua passione per l’arte e l’antiquariato l’hanno spinto a realizzare un progetto molto ambizioso proprio perché altrettanto sentito nel quale la ricerca dei pezzi da collazionare era ancor più entusiasmante del possesso. Il risultato è superlativo ed oggi migliaia di visitatori da tutto il mondo ne beneficiano.

Il nome dei Getty è indelebilmente legato ad un fatto di cronaca che ha riempito le pagine dei quotidiani e gli schermi dei media nel 1973 quando Jean Paul Getty III, il sedicenne nipote del magnate, fu rapito da un’organizzazione criminale a Roma. I negoziati del nonno per la cifra da pagare come riscatto sono stati lunghi e complessi. Pare infatti che nonostante le enormi ricchezze il Sig. J.P. Getty fosse molto parco, anche in quell’occasione. I rapitori dimostrarono concretamente il loro disappunto e la loro impazienza con un “forte” segno recapitato ai familiari a seguito del quale la vicenda ebbe una svolta decisiva e un lieto fine.

Dove si trova e come arrivare

Il Getty Center tram, raggiungibile tramite ascensore dal parcheggio, conduce dal livello della strada alla cima della collina dove è situato il complesso museale; di lì si gode un bel panorama di Los Angeles. Chi preferisce passeggiare può raggiungere la collina con una camminata moderatamente ripida della durata di 15-20 minuti lungo un marciapiede.

Chi non è munito di un auto a noleggio può utilizzare gli autobus che partono da diverse aree di Los Angeles: il n.20 e il n.234 dalla zona di Wilshire-Wester Station, il n.4 e il n.234 da Santa Monica Boulevard, il n.234 da Greenfield Avenue e ugualmente il n.234 dall’Expo-Sepulveda Station. Naturalmente si può usufruire anche di compagnie di taxi.

Orari di apertura e biglietti

Ecco alcune informazioni utili. Il Getty Center è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17,30 e il sabato dalle 10 alle 21. Resta chiuso il lunedì, il giorno del Ringraziamento, di Natale e il primo giorno dell’anno.

L’ingresso al museo è gratuito ma il posteggio auto costa 15$, poi se s’intende visitare anche la Getty Villa nella stessa giornata si richiede il pass al punto informazioni nella Entrance Hall; in questo modo il parcheggio si paga una sola volta.

Dalla Getty Villa al Getty Center

Getty Museum Los AngelesLa residenza a Malibu, denominata Getty Villa, è stata la sede del primo museo ma ben presto la necessità di una location più grande e idonea al progetto si è manifestata. Nel 1997 è stato inaugurato il Getty Center, ora sede del Getty Museum e di tanta altre realtà ad esso collegate.

A proposito della prima sede del museo, la Getty Villa (17985 Pacific Coast Hwy.) a Pacific Palisades/Malibu, consigliamo di visitarla perché è una realtà completamente diversa. L’edificio si ispira alla Villa Dei Papiri di Ercolano e i dettagli architettonici si rifanno ad antichi siti. Oltre che un museo di cultura Etrusca, Romana e Greca, è anche un centro educativo dedicato allo studio delle arti. Prima di visitarla è importante informarsi sui lavori in corso, di manutenzione e di nuovo display delle opere, che dovrebbero terminare nei primi mesi del 2018.

Cosa vedere al Getty Center

In una splendida ambientazione naturale il centro ospita dipinti, sculture, mobilio, arti decorative, disegni, manoscritti e fotografie. Le opere trasportano il visitatore in un viaggio temporale e geografico che parte dall’arte greca, romana ed etrusca fino ad arrivare al 21° secolo con una sezione consistente che risale al periodo dal Rinascimento al Post-Impressionismo.

Il museo continua ad ampliare la sua collezione attraverso acquisti e donazioni, inoltre espone temporaneamente opere che si trovano in altri importanti musei e il fatto che per l’occasione alcuni capolavori lascino il loro paese per la prima volta è motivo di grande orgoglio per il Getty Center.

Central Gardens

Getty Museum cosa vedereÈ possibile fare visite anche con l’ausilio di guide esperte che effettuano tour comprensivi degli splendidi giardini. Noi scegliamo di essere indipendenti in un bella giornata di sole, ideale per cominciare proprio dai Central Gardens, immersi in un’area di circa 12.000 metri quadrati, realizzati dall’artista statunitense Robert Irwin particolarmente noto per le sue opere ad effetto tridimensionale.

Fra sentieri alberati, fontane, un ruscello e una cascata, passeggiare è un vero piacere. In quest’ambiente naturale s’incontrano più di 500 varietà di piante dai mille colori; siamo circondati da cactus, lavanda, salvia, verbene, rose, bougainvillea, azalee, origano ornamentale, perfino margherite delle isole Canarie e iris dalle foglie dorate della Nuova Zelanda di cui non conoscevamo neppure l’esistenza. In questo paradiso floreale e aromatico si vedono in lontananza le Santa Monica Mountains, l’oceano Pacifico e Los Angeles: davvero un bel panorama.

Quest’area verde viene definita “una scultura con la forma di giardino”, in effetti il nome calza a pennello per l’attenzione all’estetica e perché fra le piante “crescono” anche sculture moderne e contemporanee la cui presenza continua in vari punti del complesso; a conferma di questo mentre ci dirigiamo verso l’ingresso alcune statue e opere d’arte ci danno il benvenuto lungo la scalinata.

La struttura del Getty Center

Getty Museum Los Angeles Cosa VedereÈ arrivato il momento di entrare nel vivo della nostra visita, di approcciare le opere. Il grande complesso del Getty Center è composto da diversi edifici costruiti in stile moderno. Spesso la modernità è sinonimo di freddezza architettonica ma non in questo caso; quello che si presenta davanti ai nostri occhi è una struttura armoniosa e invitante il cui colore chiaro la rende luminosa. L’architetto Richard Meier ha progettato gli elementi architettonici in modo tale da beneficiare il più possibile di luce naturale e questo concetto è ben evidente quando dalle vetrate esterne si nota la luce che illumina gli interni.

La struttura del complesso è di forma curvilinea e la pietra di travertino è stata utilizzata per dare luminosità, esaltare solidità, semplicità, calore e artigianalità. Dalla morte di Getty la fondazione che gestisce il museo continua a fare importanti acquisti per incrementare e innalzare il livello delle collezioni. La disposizione delle opere non è permanente e questo avviene non solo per motivi espositivi ed estetici ma anche di sicurezza.

Al momento della nostra visita le esposizioni sono suddivise fra North Pavilion (dipinti fino al 1600, manoscritti, come pure sculture e arti decorative medioevali e rinascimentali), East Pavilion (dipinti e arte barocca principalmente del 17° secolo), South Pavilion (dipinti del 18° secolo, e la maggior parte della collezione di arte decorativa europea fino al 1800) e West Pavilion (sculture e arti decorative dal 1700 al 1900, dipinti del 19° secolo, sculture e arti decorative neoclassiche e romaniche).

Non siamo profondi conoscitori d’arte ma ci sentiamo in sintonia con il principio filosofico di Henry D. Thoreau sostenuto qui: “it’s not what you look at that matters, it’s what you see” – “non è quello che guardi che conta, è quello che vedi” e per questo vogliamo lasciare che le opere ci parlino, ci trasmettano emozioni.

Getty Center Cosa VedereIl punto informazioni è nella Entrance Hall, un ingresso alto e ampio che si affaccia su un cortile centrale di fronte al quale i padiglioni a due piani sono ben evidenti. I visitatori sono liberi di scegliere con quale successione entrare a seconda dei propri interessi soprattutto se il tempo a disposizione non è illimitato. In linea di massima i dipinti del padiglione West richiedono una certa attenzione ed è stato così anche per noi, ma non è detto che questo valga per tutti e poi non vogliamo togliere l’elemento sorpresa che riteniamo fondamentale.

Siamo negli States e, come da prassi, nella Entrance Hall notiamo un immancabile negozio a tema, il Museum Store. Qui si possono acquistare souvenir del centro sotto forma di articoli di cartoleria, abbigliamento, gioielli, libri, giochi e perfino arredo casa. È possibile anche fare acquisti on-line.

Le principali opere esposte

Getty Center Los AngelesDopo aver familiarizzato nella hall con la struttura, mappe alla mano, iniziamo la visita. Notiamo sculture e opere d’arte risalenti ai tempi dell’antica Roma e della Grecia e poi ci soffermiamo ad apprezzare l’opera intitolata Anfora Attica Panatenaica che risale alla civiltà ellenica; quest’anfora in terracotta mostra nella sua parte frontale Atena, dea della guerra e protettrice della capitale greca. Il nome deriva invece dalla festa religiosa Panatenaia in onore della dea, un evento che ai tempi si svolgeva ogni quattro anni ed includeva gare di atletica e musica. Per premiare i vincitori le anfore venivano riempite con olio d’oliva ricavato dagli alberi sacri alla divinità.

Fra i dipinti esposti apprezziamo capolavori di impressionisti di grande calibro. Della serie di trenta dipinti di Monet che rappresentano la cattedrale di Rouen (forse 31, il conteggio è dubbio) dislocati pubblicamente e privatamente fra Europa, Usa e Giappone, qui al Getty troviamo la versione denominata La facciata della cattedrale di Rouen con la luce del mattino, olio su tela del 1894, realizzato con un particolare effetto di colore e luce soffusa.

Per la sapiente riproduzione di oggetti della vita quotidiana ci soffermiamo poi sulla Natura morta con tazza blu di Cezanne, datata inizio ‘900, mentre di Rembrandt ci piace segnalare Il rapimento di Europa, una delle poche opere dell’autore a soggetto mitologico con la dea Fenicia rapita da Zeus nelle sembianze di un toro bianco. In seguito riconosciamo l’opera di Van Gogh denominata Iris in cui spiccano le tonalità del blu e del verde. Risale al 1889 ed è singolare il fatto che quest’olio su tela sia stato realizzato mentre l’autore era in manicomio in Francia.

Getty Center Los Angeles Cosa VedereFa piacere notare anche la presenza di opere di artisti italiani come Andrea Mantegna con L’Adorazione dei Magi, splendido dipinto su tela del tardo ‘400. Restiamo poi incantati da un delizioso scrittoio del ‘700 realizzato dall’artista tedesco David Roentgen che non conosciamo ma che apprezziamo immediatamente per aver creato qualcosa di realmente particolare; l’opera in stile neoclassico è stata realizzata utilizzando diversi tipi di legno: pino, quercia, abete, mogano e acero ma anche metalli come bronzo e acciaio e non si tratta di una semplice scrivania ma di un capolavoro realizzato con l’inserimento di complicati apparecchi meccanici.

La nostra attenzione viene catturata anche dall’opera denominata L’Astronomo, un arazzo realizzato in Francia con seta, cotone e lana in cui si notano un imperatore cinese, un drago alato, un mappamondo, un pavone e il protagonista: l’astronomo con il cannocchiale. Fa parte della bellissima collezione di mobili francesi e oggetti d’arte decorativa, primo amore del fondatore.

Non passano inosservate neppure statue come quella di Venere, riproduzione dell’opera ellenica della dea dell’amore risalente al 2° secolo A.C., e quelle di Giunone e Minerva realizzate con grande tecnica da Joseph Nollekens che ha immortalato rispettivamente la dea del matrimonio nella mitologia romana e la dea romana della guerra e della saggezza. Come nella mitologia, anche qui la loro bellezza è in competizione.

Gli eventi del Getty Center

Mano a mano che proseguiamo con la nostra visita veniamo a conoscenza dei progetti che il centro promuove e sviluppa per una migliore comprensione dell’arte e per preservarne l’eredità culturale. A questo proposito vengono istituite borse di studio e sono in atto programmi per favorire l’interesse degli studenti verso la materia. Nel quinto padiglione, denominato Exhibition Pavilion, si alternano mostre di vario genere preannunciate anche da eventi pubblici per favorirne la comprensione e per suscitare un maggior interesse.

All’interno di questo dinamico complesso, il Getty Research Institute (GRI) è un istituto dedito alla conoscenza, allo sviluppo e al progresso delle arti visuali. La Research Library è una biblioteca che ospita collezioni di materiali rari e che si avvale di risorse digitali, preziose per portare avanti lavori di ricerca. C’è poi un grande Auditorium in cui si svolgono conferenze.

Dal 2013 la J. P. Getty Medal è un’onoreficenza che viene conferita annualmente a chi ha dato un importante contributo alla pratica, alla comprensione e al supporto delle arti.

Teniamo presente che l’amore e l’interesse per la conservazione, lo studio e lo sviluppo dell’arte non hanno mai termine per chi opera qui al Getty, anzi le idee si sono ampliate al punto tale da creare un progetto denominato Getty Around The World composto al momento da altre nove realtà sparse nel mondo (Messico, Perù, Argentina, Marocco, Italia, Irlanda, Germania, India e Cina) che collaborano strettamente con le sedi di Los Angeles.

Dove mangiare

Getty Museum cosa vedereE per chi sente un languorino ci sono quattro opzioni. Il locale denominato Il Ristorante è situato in un ambiente elegante da cui si possono ammirare le Santa Monica Mountains. Il Cafè invece è un locale con servizio selfservice dove si può mangiare sia all’interno che all’esterno scegliendo fra piatti veloci ma gustosi come panini, zuppe, verdure, pizza e qualche pietanza messicana. Presso il Garden Terrace Cafè vengono serviti caffè, snack e pranzo in un ambiente all’aperto. Inoltre, in differenti punti del Getty Center sono posizionati i Coffee Carts, carretti strategici presso i quali si possono acquistare bevande, dolci, biscotti e frutta.

E quando visitiamo questi siti teniamo presente l’affermazione del pittore tedesco Klee, un vero e proprio motto per il complesso Getty: “Art does not reproduce what is visible, it makes things visible”, “l’arte non riproduce ciò che è visibile, rende visibili le cose”.

Dove dormire in zona

Il Getty Center si trova molto vicino all’esclusivo quartiere di Bel Air rinomato in tutto il mondo per ospitare alcune fra le più belle ville di Los Angeles. Come potrete intuire gli alberghi di lusso la fanno da padrone ma, cercando bene, è possibile trovare anche qualche soluzione più economica. Potete leggere i nostri consigli nella sezione dedicata ai migliori hotel di Bel Air.

Se invece volete avere un’idea più generale dei quartieri e di tutte le soluzioni di pernottamento che offre la città degli angeli, potete dare un’occhiata al nostro articolo interamente dedicato a dove dormire a Los Angeles.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Ciao, siamo una famiglia romagnola al completo: Marianna con la sua passione per la geografia e il folklore, Paolo esperto di modellismo e bricolage, Licia appassionata di lingua inglese e di cucina. Al di là dei nostri spiccati interessi individuali, due passioni ci accomunano profondamente: la fotografia e il viaggiare, in modo particolare negli Stati Uniti. Ogni aspetto di questa terra ci incuriosisce e i suoi grandi spazi ci emozionano.

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