Solitamente, quando si prepara un tour della West Coast, si tende a impostare tappe e itinerario secondo modalità abbastanza prestabilite: si cerca d’inserire città quali Los Angeles, Las Vegas e San Francisco (e perché no, anche San Diego) e i parchi nazionali più conosciuti, ad esempio il Grand Canyon, la Monument Valley, il parco Yosemite, Bryce Canyon o il parco Sequoia.
Niente in contrario rispetto a queste tappe, sono semplicemente mozzafiato! Tuttavia, per chi programma un viaggio in USA, potrebbe essere interessante sapere che in America di attrazioni naturali insolite e meravigliose (sì proprio di quelle che ti lasciano a bocca aperta) ce ne sono molte altre, e alcune decisamente poco conosciute.
È a questo tipo di tappe che dedico l’articolo di oggi, un itinerario in 3 parti pensato per esplorare le meraviglie naturali più bizzarre e inusuali, ma al tempo stesso non altrettanto famose. Forse queste dritte potrebbero esservi utili per confezionare un itinerario West Coast personalizzato e al tempo stesso originale.
Indice
Pronti? Dove si va?
Come detto, la tematica dell’itinerario si basa sulle meraviglie naturali più bizzarre e sconosciute degli States, dunque niente città o metropoli, solo natura e tanti km da macinare!
Gli Stati che copriremo sono 5: la California, il Nevada, l’Oregon, l’Idaho e il Wyoming. I chilometri percorsi saranno circa 3000, fattibili in 15/20 giorni, con un tempo di guida totale di 39 ore. In tutto le tappe sono 10. Che aspettiamo? Noleggiamo un’auto e partiamo!
Tappa 1: Racetrack Playa, la spiaggia delle pietre semoventi
Ebbene sì, in questo lago prosciugato della Valle della Morte si può assistere a un fenomeno naturale da far rimanere a bocca aperta, uno di quegli avvenimenti di fronte ai quali la scienza rimane senza risposta: delle rocce che si muovono da sole!
Per raggiungere Racetrack Playa, zona poco battuta della Death Valley, non vi basterà una macchina standard, ma avrete bisogno di una 4×4, visto che la strada è irregolare e sconnessa (abbiamo spiegato qui come noleggiare questa tipologia di auto). Se volete raggiungere il punto d’osservazione migliore portate con voi una buona scorta d’acqua e seguite le indicazioni del National Park Service:
Per vedere le rocce in movimento, guidate per due miglia a sud dell’area di parcheggio Grandstand. Camminate almeno mezzo miglio verso l’angolo sud-est della Racetrack Playa per godere della migliore visuale delle rocce e delle tracce che hanno lasciato. […] Alcune delle pietre in movimento sono molto grandi e hanno fatto un percorso che arriva fino a 1.500 piedi (457 metri).
Attenzione però! Se state già fremendo all’idea di assistere con i vostri occhi allo spostamento delle rocce in tempo reale sappiate che non è questo che vedrete. Lo spostamento delle pietre è così impercettibile da non poter essere notato istantaneamente, tuttavia noterete i percorsi (incredibilmente rettilinei!) che le rocce lasciano dietro di sé, tutto questo in uno dei panorami naturali più suggestivi del mondo, quello della Valle della Morte appunto!
Per sapere quali altre meraviglie ti riserva la valle e come organizzare una visita fra pernottamenti e tempistiche puoi leggere la nostra guida sulla Death Valley.
Tappa 2: Mono Lake, un lago da fantascienza
Risalite la California verso nord, lungo il confine con il Nevada, e in circa 5 ore di macchina sarete a Mono Lake (o lago Mono), uno strano lago che, per via delle singolari formazioni di tufo emerse dal fondo dopo l’apertura dell’acquedotto di Los Angeles, ricorda un paesaggio fantascientifico, degno delle fantasie più bizzarre di scrittori e vignettisti.
Il lago è immenso, oltre 2000 km quadrati, e si trova sulla Highway 395, 13 km a est del parco Yosemite, vicino alla città di Lee Vining. Il modo migliore per visitarlo è quello di fare dei tour del lago in canoa o kayak (disponibili solo in estate), che vi permetteranno di ammirare da vicino le bizzarre conformazioni di tufo, sicuramente meno spettacolari dalla terraferma. Le possibili attività da svolgere al lago Mono sono molte; per saperne di più su come visitarlo e dove pernottare in zona date un’occhiata al nostro articolo su come visitare Mono Lake.
Tappa 3: Fly Ranch Geyser, storia di un pozzo diventato geyser
Ci aspettano altre 5 ore di guida (ma anche 2 in più se sceglierete la zona che vi consiglierò per il pernottamento), attraverseremo il Nevada per arrivare nella contea di Washoe, dove ci aspetta qualcosa di ancora più inaudito: il Fly Ranch Geyser, un pozzo creato dall’uomo ma trasformato dalla natura in un vero e proprio geyser. Come è potuta avvenire una trasformazione simile?
Quando il pozzo fu costruito nel 1964 per esplorare fonti di energia geotermica, non fu probabilmente ricoperto in maniera corretta, o forse fu semplicemente lasciato aperto. In ogni modo, i minerali disciolti iniziarono ad accumularsi e crescere, fino a creare l’attuale monticello di travertino su cui il geyser tuttora sprigiona le sue imponenti fuoriuscite d’acqua. Il particolare colore del geyser è dovuto non solo ai molti minerali presenti, ma anche a una particolare alga.
Il geyser è posto in una proprietà privata (Fly Ranch), ma è visibile anche dalla strada. Prima per poterlo vedere da vicino era necessario fare un salto al ristorante Bruno’s di Gerlach, dove vi avrebbero messo in contatto con i proprietari del ranch per fare un tour giornaliero, ma adesso il sito è stato aperto a pubblico. Ecco alcune indicazioni per visitarlo.
Il geyser può essere visto dalla Country Road 34 a nord della cittadina di Gerlach. Sono disponibili anche visite e tour guidati in alcuni giorni, che possono essere prenotati tramite il sito ufficiale. Il tour prevede una passeggiata in una porzione della proprietà di 3800 acri, che comprende molte sorgenti termali e di acqua fredda, tre geyser, e siti interessanti. Durante la passeggiata non sono permesse fotografie e la prenotazione è obbligatoria. Per cercare un alloggio nelle vicinanze e in funzione dell’itinerario la scelta migliore è la zona di Lake Tahoe, uno splendido lago a cui vale la pena di dedicare una tappa ben approfondita e che si trova più o meno a metà strada fra Fly Geyser e Mono Lake. Per consigli sul pernottamento e su come visitare l’attrazione leggete la nostra guida a Lake Tahoe.
Si conclude qui la nostra prima parte dell’itinerario (qui sopra potete vedere un recap). Con le prossime tappe ci sposteremo in Oregon dove la natura, ancora una volta, non finirà di sorprenderci… alla prossima!
Leggi la seconda parte di questo itinerario: Da Crater Lake a Lava Lands: un insolito itinerario West Coast parte 2