nasa houston space center

Come visitare la NASA a Houston? Guida al Johnson Space Center

Giugno 27, 2023 /

Avete presente le più iconiche frasi pronunciate dagli astronauti? Cominciano sempre tutte con la parola “Houston”. Questo perché, anche se i lanci delle missioni nello spazio avvengono da Cape Canaveral, è la sede di Houston che dirige il tutto. E’ qui che si sviluppano le nuove tecnologie e gli astronauti si addestrano per il loro prossimo viaggio stellare.

Perfetto per gli appassionati di storia e di scienza, il Johnson Space Center offre la possibilità di visitare la base spaziale e il museo, che contiene tantissimi reperti, veicoli e indumenti. Qui potrete vedere il centro di comando che ha gestito le missioni sulla luna, toccarne alcuni frammenti, ammirare i progressi della scienza, e scoprire cosa ci riserva il futuro.

Un’attrazione perfetta per tutta la famiglia, dove passare una giornata sentendosi degli esploratori spaziali!

Cenni storici

pannelli con le citazioni degli astronauti

Il Johnson Space Center (JSC) è nato nel 1961 con il nome di Manned Spacecraft Center. La base, la cui costruzione ha impiegato 2 anni, è stata rinominata nel 1973 in onore del defunto presidente Lyndon B. Johnson.

Perché proprio Houston? Il programma spaziale americano aveva necessità di trovare un sito dove accogliere tutto il personale dello Space Task Group, la task force incaricata di dirigere il progetto lunare Apollo. La base di lancio di Cape Canaveral non si prestava bene a questo scopo, così si pensò di scegliere un secondo sito, il quale doveva avere caratteristiche ben precise, ovvero la possibilità di trasportare merci su acqua, un clima mite per lavorare all’aperto tutto l’anno, e un aeroporto operativo in qualsiasi situazione climatica.

Doveva inoltre essere vicino a solide reti di telecomunicazioni e industriali, nonché ad una comunità culturale vivace ed attiva. Delle 23 località in gara, le finaliste furono Houston e Tampa. La scelta ricadde sulla prima, pare anche grazie alla spinta dell’allora vicepresidente. Avete indovinato chi era? Sì, proprio lui, il texano Lyndon B. Johnson.

La NASA di Houston è la sede del Centro di Controllo delle Missioni sin dal programma Gemini IV del 1964. Da allora ha diretto anche le Apollo-Souyz, e Skylab, e dal 1981 al 2011 è stata la sede centrale del programma Space Shuttle.

Attualmente, guida le operazioni della stazione spaziale internazionale ISS, lo sviluppo del veicolo spaziale Orion, nonché numerosi altri programmi di ricerca e sviluppo. E’ inoltre sede del campo di addestramento degli astronauti, che qui si preparano ad affrontare lunghi periodi di permanenza nello spazio.

Dove si trova e come arrivare

NASA Houston come arrivareIl modo più veloce e pratico per  raggiungere il Johnson Space Center è in auto. Il sito dispone di un ampio parcheggio, che costa 5$ per tutto il giorno.

  • Da Houston, imboccate la I-45 in direzione Nassau Bay. Prendere quindi l’uscita 24 per Nasa Road 1 e proseguite per 4 km, poi svoltate a sinistra in Second Road. Non potrete non notare la grossa insegna blu sulla sinistra, che vi indica che siete arrivati. Il tempo di percorrenza è di 30 minuti, ma la strada è molto trafficata, specialmente nelle ore di punta. Se avete prenotato per uno specifico orario, partite con un’ora di anticipo.
  • Da Galveston, imboccate la I -45 in direzione Gulf Freeway S. Prendete l’uscita per TX-518/League City, e dopo 3 km svoltate a destra per Nasa Road 1, e proseguite come sopra. Il tempo di percorrenza è 40 minuti, ma anche in questo caso è bene mettere in conto un po’ di rallentamenti.

Ecco l’indirizzo del Johnson Space Center: 1601 NASA Pkwy, 77058, Houston, Texas, USA

In quale itinerario inserire il Johnson Space Center di Houston

Houston e la NASA si inseriscono bene in due itinerari.

Potete stare di stanza a Houston, e visitare la NASA in giornata, oppure proseguire verso un’altra città, per esempio Galveston o altre località sulla costa del golfo. Tenete presente però che la visita prenderà gran parte della giornata, quindi sarebbe opportuno scegliere un posto distante al massimo un paio d’ore – 200 km.

Orari, costi e altre info utili

oggetti d'uso sulla ISS e robot umanoide

Gli orari di apertura del Johnson Space Center variano in base alla stagione e al giorno della settimana. In generale, considerate dalle 10.00 alle 17.00, fino alle 18.00 in estate e nei weekend, più alcune sere fino alle 22.00. A causa di questa variabilità, suggeriamo di consultare il calendario aggiornato sulla pagina ufficiale. Alcune aree potrebbero chiudere in via eccezionale in caso di maltempo.

La NASA è un’attrazione molto popolare e attrae turisti da tutto il mondo. Per questo motivo è spesso affollata, in particolare nei weekend. Consigliamo quindi di pre-acquistare i biglietti, di seguito i costi (possono cambiare nel tempo):

  • Adulti: 29,95$
  • Ragazzi 4-11 anni: 24,95$
  • Over 65: 27,95$
  • gratuito sotto i 3 anni

Biglietti d’ingresso della NASA

Sono disponibili anche tour guidati che includono lo spostamento con prelievo dall’hotel. Ecco uno dei più apprezzati:

Tour guidato della NASA

Se intendete visitare anche alcune attrazioni di Houston, sappiate che la Nasa è inclusa nello Houston City Pass, insieme a questi musei:

  • Downtown Aquarium
  • Houston Museum of Natural Science
  • Houston Zoo oppure Museum of Fine Arts
  • Kemah Boardwalk oppure Children’s Museum of Houston

Il costo del City Pass è 64$ per gli adulti e 54$ per i bambini tra 3 e 11 anni. E’ valida per un anno dall’acquisto, e 30 giorni consecutivi dal primo utilizzo. Potete ordinarla online, i biglietti vi saranno inviati in formato elettronico al vostro indirizzo email.

La visita del sito è molto articolata quindi, come detto sopra, mettete in conto passarci l’intera giornata. Non è consentito portare alimenti da fuori, ma all’interno troverete un bar self-service. Suggerisco inoltre di portare una felpa o un maglioncino, anche in piena estate, perché l’aria condizionata è molto forte.

Da questo link è possibile scaricare la mappa in PDF del centro.

Cosa vedere al Johnson Space Center

Nasa Houston panorama del museo

Le due attrazioni più popolari sono il tour guidato del complesso, e la visita alla replica dello shuttle Independence. Per evitare lunghe code, appena entrati recatevi al Membership Desk, sulla destra. Qui potrete farvi dare un ticket con il quale presentarvi presso l’attrazione all’orario stabilito.

NASA tram tour

Christopher C. Kraft Mission Control Center

Il tour del Johnson Space Center vi porterà all’interno della stazione spaziale, visitando luoghi che hanno fatto e stanno facendo la storia. Poiché si tratta di un edificio governativo funzionante, la visita si svolge su un tram turistico, e solo alcuni padiglioni sono accessibili al pubblico.

Ecco cosa vedrete:

  • Christopher C. Kraft Mission Control Center, la punta di diamante del sito. Da qui sono stati diretti i programmi Gemini e Apollo, incluso l’Apollo 11, che ha visto per la prima volta l’uomo atterrare sulla luna. Oggi non è più operativo, e tutto è stato lasciato com’era. Computer e mezzi che oggi ci sembrano preistorici, e che ciononostante hanno permesso una delle più grandi conquiste dell’umanità. Viene anche mostrato un breve filmato sull’allunaggio.
  • Astronaut Training Facility, il campo di preparazione degli astronauti nonché centro di ricerca e sviluppo. Per ragioni di sicurezza, e per non disturbare i lavoratori, con il biglietto standard è possibile visitarlo solo da una passerella chiusa e sopraelevata. Vedrete alcuni moduli di addestramento, capsule per i test in ambienti di microgravità, rover e robot umanoidi. Le apparecchiature cambiano costantemente, man mano che vengono inventate nuove tecnologie.
  • Rocket Park, una zona all’aperto dove sono installati diversi razzi utilizzati nella storia dei programmi spaziali. Il pezzo forte è uno dei tre razzi Saturn V ancora esistenti, installato in un padiglione e visitabile da vicino. Alto più di 100 metri, il Saturn V ha lanciato 26 astronauti nello spazio tra il 1967 e il 1973, con ben 6 missioni di successo sulla luna. Alle pareti sono appesi alcuni pannelli che recano le più celebri citazioni degli astronauti, tra cui la famosa “Houston, abbiamo un problema”.

Durata: 90 minuti – 120 minuti. L’ultimo tour parte due ore prima della chiusura del centro e, in caso di maltempo, potrebbe essere sospeso.

Independence Plaza

Independence Plaza

In questo spazio all’aperto sono esposti alcuni veicoli a altre attrezzature spaziali:

  • replica dello shuttle Independence, montata sull’originale Boeing 747 NASA 905, il velivolo usato per il traporto degli shuttle. Potete entrare nello shuttle, vedere la cabina di pilotaggio e la zona abitata. Nella stiva è esposta la capsula STS -49 con la quale, nel 1992, tre astronauti passarono ben otto ore durante una missione di recupero di un satellite.
  • SpaceX Falcon 9 booster, un razzo dell’azienda Space X che ha la particolarità di essere riutilizzabile. Il corpo centrale è alto 47,7 metri, ha un diametro di 3,1 metri. Dispone di 9 motori Merlin 1D che consentono di lanciare i veicoli nello spazio, mentre il corpo centrale atterra in sicurezza e viene poi utilizzato di nuovo. Questo razzo ha compiuto due missioni, nel giugno e nel dicembre 2017, dopodiché è stato ritirato.
  • Manicotto di imbarco della rampa 39B del Kennedy Space Center. Garantiva un ambiente sterile dove gli astronauti potessero rimanere fino a pochi minuti prima del lancio, fungendo anche da uscita di emergenza. Non più in uso, la rampa è stata smontata nel 2009 dalla sua sede di Cape Canaveral, e portata qui per essere ammirata dai visitatori.

Esposizioni permanenti del museo

Oltre alle attrazioni elencate qui sotto, al Johnson Space Center sono sempre presenti mostre temporanee, ospitate nello spazio centrale. Poiché queste possono variare sia nei contenuti sia negli orari, conviene verificare cosa c’è in programma una volta arrivati al museo.

Starship Gallery

modulo di addestramento Skylab 2

Cominciate dal Destiny Theater, dove va in onda il filmato Human Destiny. Composto da oltre 6 milioni di riprese originali, racconta la storia della NASA, dalla fondazione ai più importanti progetti spaziali del passato, presente e futuro. Qui si trova anche il podio da cui Kennedy nel 1962 annunciò il programma Apollo pronunciando la fatidica frase: We choose to go to the moon, “scegliamo di andare sulla luna”.

Nella Starship Gallery sono esposte navicelle, moduli lunari, e diversi reperti provenienti dallo spazio. I più significativi sono:

  • navicella Starship Gallery Faith 7 del programma Mercury. Nel 1963 rimase in orbita per 34 ore, 19 minuti e 49 secondi, girando attorno alla Terra per 22,5 volte e stabilendo il record americano di volo umano nello spazio.
  • navicella Gemini V, che nel 1965 orbitò attorno alla terra per quasi 8 giorni con due astronauti a bordo, battendo il record russo. Questa missione è stata anche propedeutica per i futuri viaggi verso la luna.
  • modulo di comando dell’apollo 17, l’ultima delle missioni sulla luna, avvenuta nel 1972.
  • modulo lunare LTA-8, utilizzato come campo base sulla luna.
  • veicolo lunare equipaggiato con motore elettrico e videocamera. I veicoli, del peso di circa 200 kg, furono utilizzati nelle ultime tre missioni lunari, per agevolare l’esplorazione del satellite. Questo rover aveva una velocità di 15 km/h, e un raggio di 89 km circa.
  • modulo di addestramento per Skylab, la prima stazione spaziale abitabile degli Stati Uniti. Il progetto Skylab ha permesso di studiare nuovi metodi per vivere e lavorare nello spazio per lunghi periodi, è stato quindi precursore dell’ISS. Quello esposto è il modulo di addestramento, ma ci si rende bene conto di come fosse la vita quotidiana degli astronauti.
  • alcuni frammenti lunari, che è possibile toccare.

Astronaut Gallery 

Tute spaziali

Questa sezione è dedicata alle persone che ci hanno fatto sognare con i loro viaggi fuori dal nostro pianeta. Sono esposte tute spaziali di diverse epoche, spesso legate ad eventi significativi.

Ecco quali pezzi non dovreste perdervi:

  • tuta di isolamento di Michael Collins, uno dei tre astronauti dell’Apollo 11, la prima missione atterrata con successo sulla luna. Al ritorno, gli astronauti furono messi in quarantena e tenuti sotto stretta sorveglianza, per analizzare l’eventuale presenza di agenti contaminanti. Questa tuta serviva proprio da isolamento, per evitare di portare patogeni sulla Terra.
  • tuta spaziale di Pete Conrad, indossata durante la missione Apollo 12 e per camminare sul suolo lunare.
  • tuta spaziale STS-1 di John Young, indossata durante la missione inaugurale del programma Space Shuttle, il 12 aprile 1981
  • tuta di Sally Ride, che il 18 giugno 1983 è stata la prima donna americana ad andare nello spazio
  • prototipo di nuova generazione MK-3, disegnato per dare maggiore flessibilità e libertà di movimento.

E’ presente anche un Wall of Fame, che raccoglie i nomi di tutti gli astronauti della NASA, con foto e una breve biografia.

Presso lo Space Center Theater potrete assistere a proiezioni in 4k sulle ricerche e la vita nello spazio.

Mission Mars

L’area dedicata alla scoperta del Pianeta Rosso spiega come la NASA stia programmando il progetto, il cui fine ultimo è riuscire a portare gli uomini sul Pianeta Rosso.

E’ un’esposizione interattiva con diorami e modellini che illustrano le caratteristiche di Marte. Ci sono persino alcuni frammenti del pianeta, una roccia e alcuni meteoriti.

Vedrete come i ricercatori stanno affrontando le principali problematiche legate al viaggio e alla permanenza sul pianeta, per esempio lo sviluppo di tute che proteggano dalle radiazioni. Un’altra sfida sarà dare la possibilità agli astronauti di coltivare cibo su Marte, esattamente come nel film The Martian con Matt Damon.

Oltre a ciò, in questa sezione sono presenti anche

  • modellino di 13 metri (in scala 1:8) del razzo super-tecnologico Space Launch System, che avrà il compito di portare fisicamente gli astronauti a destinazione.
  • modulo di ricerca Orion a grandezza naturale, utilizzato per studiare le procedure di emergenza.
  • simulatore della capsula Orion, nel quale potrete entrare per vedere con i vostri occhi come sarà il primo viaggio su Marte.

International Space Station Gallery

ISS modellino

L’International Space Station (ISS) è la più grande struttura mai costruita nello spazio, e orbita attorno alla terra a più di 27,534 km/h. E’ stata costruita tra il 1998 e il 2011 in oltre 40 missioni, e con la collaborazione di 5 agenzie spaziali, tra cui anche l’europea ESA.

Ad oggi, sono ben 15 i paesi che collaborano al progetto con i propri astronauti, tra cui ricordiamo anche i nostri Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. E’ abitata in modo continuativo già dal Novembre del 2000 con un tempo medio di permanenza di 6 mesi, ma l’americano Scott Kelly e il russo Mikhail Kornienko hanno stabilito il record, con ben 340 giorni.

E’ sostanzialmente un enorme laboratorio di ricerca e sperimentazione, dove vengono condotti esperimenti che non sarebbero fattibili sulla terra. Questi sudi portano poi a nuove tecnologie, che utilizziamo anche noi tutti i giorni Per esempio, il sensore CMOS delle macchine fotografiche, i visori termografici a infrarossi usati dai vigili del fuoco, protesi per disabili sempre più performanti e leggere. Naturalmente, sta facendo anche da apripista per le missioni umane su Marte, grazie agli studi sul corpo umano.

Non mancate di ammirare la riproduzione della stazione spaziale, che pende dal soffitto sopra le vostre teste!

La ISS è il terzo oggetto più luminoso nello spazio e, se sapete dove e quando guardare, potrete vederla anche ad occhio nudo. Cliccate qui per scoprire come vederla in base alla vostra posizione.

Per scoprire come si vive e cosa si fa sulla ISS, partecipate alla presentazione Living in Space, della durata di 20 minuti circa. C’è una presentazione ogni ora, quindi avrete più opportunità di assistervi, verificate gli orari al vostro arrivo.

Esperienze VIP a pagamento

  • Space Expert Tour, una visita guidata della stazione spaziale e del museo. I tour cominciano alle 9.00, ed è necessario presentarsi al Guest Service Desk almeno 10 minuti prima. Il biglietto costa 69,95$, ed include l’ingresso al Johnson Space Center.
  • Pranzo con astronauta. In realtà, potrete sentire una breve conferenza di 30 minuti anche con il semplice biglietto di ingresso ogni venerdì e sabato, presso la Astronaut Gallery. In queste occasioni, un astronauta condivide le proprie avventure con il pubblico alle 11.30 e alle 13.20. Se invece preferite un’esperienza più intima, potete prenotare un pranzo con uno di loro, il quale sarà a disposizione per rispondere alle vostre domande. Il costo è 69,95$ per gli adulti, e 35,95$ per i ragazzi tra i 4e gli 11 anni, ed include l’ingresso al centro. Cliccate qui per prenotare.
  • Level 9 tour, la visita più completa dello Space Center. Dura 4-5 ore, e dà accesso riservato ad alcune aree non visitabili con il biglietto normale. Per esempio, potrete entrare nella struttura della Astronaut Training Facility, anziché vederla soltanto dalla passerella. Il tour si tiene dal lunedì al venerdì, è riservato ai maggiori di 14 anni, costa 179.95$ ed include l’ingresso alla base anche per il giorno successivo. Qui trovate tutte le info per prenotare.

Dove dormire

Galveston Centro
Galveston Downtown

Le due città più vicine sono Houston e Galveston.

Houston è una grande metropoli di oltre 2 milioni di abitanti, è molto estesa e scegliere dove pernottare può generare confusione. Due buone zone sono:

Ulteriori consigli sugli alloggi li trovate nel nostro approfondimento su dove dormire a Houston.

Tutti gli alloggi di Houston

Galveston è una località balneare della Costa del Golfo, sicuramente più a misura d’uomo rispetto a Houston. Qui potete scegliere una struttura sulla spiaggia, come il Best Western Plus Galveston Suites o l’Holiday Inn Resort on the Beach.

Tutti gli alloggi di Galveston

Dove mangiare

gumbo
Gumbo

A Houston c’è una scelta pressoché infinita di ristoranti, con qualsiasi cucina del mondo. Nella zona Uptown/Galleria, consiglio il Pappas Bros. Steakhouse, specializzato in carne, oppure Burger Palace, che serve hamburger in versione gourmet. In centro, provate l’Irma’s Southwest, un ristorante di cucina tex-mex, oppure il Jackosn Street Barbecue, specializzato in brisket, pulled pork e costine.

A Galveston potete approfittarne per assaggiare la cucina del sud degli Stati Uniti. Una specialità è per esempio il gumbo, una zuppa densa a base di okra servita tradizionalmente con gamberi e riso. Provatelo al Little Daddys’ Gumbo Bar, in centro. In alternativa consigliamo il Taquilo’s Tex-Mex Cantina ristorante messicano, e il Shark Shack Beach Bar & Grill, che serve un menu piuttosto vario che spazia dagli hamburger alle insalatone.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Valeria Rovellini

Sono Valeria, appassionata di viaggi negli USA e di tutto ciò che è America. Ho visitato gli States diverse volte, sempre organizzando tutto da sola, creando il mio personale programma di viaggio. Il mio viaggio preferito? La Route 66, attraverso l'America vera, a contatto con la gente del posto.

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