Il National Museum of the American Indian (NMAI) è un museo di New York dedicato alla cultura delle popolazioni indigene delle Americhe fondato nel 1989. Il museo appartiene allo Smithsonian e, oltre a quella presente nella Grande Mela presso il George Gustav Heye Center, ha altre due sedi: il National Museum of the American Indian sul National Mall di Washington DC e il Cultural Resources Center di Suitland in Maryland.
Scopriamo quindi cosa vedere e come organizzare una visita.
Indice
Cos’è il National Museum of the American Indian
La collezione presente oggi nei musei fu originariamente esposta al Museum of the American Indian di New York fondato nel 1916 e poi acquisito nel 1989 dallo Smithsonian. L’ente nel giugno del 1990 acquistò anche la collezione del George Gustav Heye Center, che rappresenta circa l’85% degli oggetti posseduti dal NMAI, e dopo varie controversie decise di mantenere tre diverse sedi inaugurando il nuovo museo di Washington ma lasciando aperta anche la sede di New York e in Maryland, allestendo due centri culturali che oggi sono visitabili e molto apprezzati.
Il George Gustav Heye Center di New York in particolare è ricchissimo di opere d’arte native e di oggetti molto particolari appartenenti a varie tribù, collezionati a partire dal 1903 proprio da George Gustav Heye.
Dove si trova e come arrivare
L’edificio che ospita questa sezione del National Museum of the American Indian ha un significativo valore storico: l’Alexander Hamilton U.S. Custom House si trova al numero 1 di Bowling Green a Lower Manhattan e fu costruito fra il 1902 e il 1907 per ospitare gli uffici doganali governativi del Porto di New York.
La fermata della metropolitana più vicina è quella di Bowling Green servita dalle linee 4 e 5. Per avere maggiori informazioni su come usare i mezzi pubblici della città vi invito a leggere il nostro articolo dedicato a come muoversi a New York.
Biglietti, orari e altre info
Come per la maggior parte dei musei Smithsonian l’entrata al National Museum of the American Indian di New York è completamente gratuita.
È possibile accedere al museo tutti i giorni della settimana dalle 10:00 alle 17:00. L’unico giorno di chiusura è per Natale.
Cosa vedere?
Data l’importanza storica dell’edificio è doveroso segnalare come la bellezza della sua facciata si debba al lavoro dell’architetto Cass Gilbert, rinomato per aver progettato fra gli altri anche la Corte Suprema, il Woolworth Building, il Saint Louis Art Museum e la Detroit Public Library.
L’ingresso principale è caratterizzato da una scalinata fiancheggiata da quattro statue scolpite da Daniel Chester French rappresentanti i quattro continenti, mentre sulla facciata ci sono motivi nautici e varie altre sculture realizzate da dodici diversi artisti.
Molto belle anche le colonne corinzie fra il secondo e il quarto piano, la cupola con lucernario e i soffitti affrescati da Reginald Marsh. Il George Gustav Heye Center occupa i primi due piani, mentre i rimanenti cinque piani superiori sono occupati da uffici governativi.
Le mostre permanenti del George Gustav Heye Center che potrai ammirare durante la tua visita sono le seguenti:
Infinity of Nations: Art and History in the Collections of the National Museum of the American Indian
Con oltre 700 opere d’arte nativa provenienti da tutto il territorio del continente americano avrai modo di scoprire la vastità della cultura artistica di queste popolazioni e l’importanza storica di molti di questi oggetti collezionati negli anni dal museo. La mostra si apre con un’esposizione di copricapi fra cui un magnifico copricapo cerimoniale krok-krok-ti Kayapò con piume di ara e airone.
Potrai poi vedere da vicino:
- una veste Apsàalooke,
- un bassorilievo Maya in pietra calcarea raffigurante un giocatore con una palla,
- una giacca Inuit finemente decorata realizzata per una madre con neonato,
- un tamburo kultrung Mapuche con la rappresentazione del cosmo,
- il copricapo indossato da Willie Seaweed con un’orca assassina dal cui dorso emerge un corvo,
- un particolare recipiente d’acqua proveniente dal Perù, un cesto Chumash,
- un antico mortaio proveniente da Pueblo Bonito in New Mexico,
- una zucca intagliata con dettagli della Battaglia di Arica realizzata dal Quechua Mariano Flores Kananga
- un antico abito Anishinaabe da uomo.
Molto spazio è dedicato anche alle opere d’arte di Alla Houser, della popolazione Chiricahua Apache di Warm Springs, e di Rick Bartow dei Mad River Wiyot.
Native New York
Si tratta di una mostra che racconta lo stretto legame fra New York e i popoli nativi. Scoprirai dodici luoghi dello stato di New York legati nel passato e nel presente ai nativi americani. Fra questi, ad esempio, gli iconici grattacieli di Manhattan che furono costruiti da operai del popolo irochese Haudenosaunee, oltre al valore per i nativi di Long Island o del territorio vicino alle cascate del Niagara.
Ancestral Connections
Questa parte del museo è dedicata a dieci artisti contemporanei nativi che uniscono il loro patrimonio culturale e la loro storia personale per creare opere d’arte innovative e suggestive. Alcune opere rievocano i territori e i paesaggi di origine, altre attingono alla tradizione artistica del passato e vogliono essere un tributo ai propri antenati.
Oltre alle mostre permanenti, il museo allestisce numerose mostre temporanee innovative dando spazio alla cultura e all’arte delle popolazioni native americane. Il George Gustave Heye Center è, quindi, una realtà in grado di sorprendere il visitatore con la sua eterogeneità di oggetti provenienti dal nord, centro e sud America e utilizzati per la vita di tutti i giorni, per le cerimonie o come elementi decorativi per esprimere una tradizione culturale che indubbiamente ha contribuito a formare quella che oggi definiamo cultura americana.
Il George Gustave Heye Center nella cultura popolare
Se l’edificio che ospita il National Museum of the American Indian di New York vi sembra familiare è dovuto al fatto che è in questo luogo che venne restaurato il dipinto di Vigo il Carpatico da Dana Barrett nel film Ghostbusters 2. Insieme alla caserma Hook&Ladder 8 e alla Public Library di New York è una delle location più conosciute del mitico film di Ivan Reitman.
Dove dormire in zona
Per trovare tutte gli alloggi presenti nelle vicinanze del George Gustave Heye Center potete dare un’occhiata cliccando sul sottostante.
Per conoscere invece i nostri consigli sulle zone migliori della città in cui cercare un albergo vi rimando al nostro articolo dedicato a dove dormire a New York.