National Museum of the American Indian Cosa Vedere

National Museum of the American Indian: guida alla visita

Novembre 7, 2023 /

Il National Museum of the American Indian di Washington D.C. è un museo che porta alla luce il valore troppo spesso dimenticato dei popoli nativi americani e che testimonia la loro presenza, importanza e il loro contributo a formare la cultura americana.

Andiamo quindi a scoprire cosa vedere e come organizzare una visita.

Cos’è il National Museum of the American Indian

National Museum of the American Indian Washington DC

Il museo dedicato ai Nativi Americani è uno dei musei dello Smithsonian che si trova fra Capitol Hill e il Washington Monument, a poca distanza dal Campidoglio e dal National Air and Space Museum. Al suo interno potrai ammirare una delle collezioni di manufatti legati agli indiani d’America più ampia al mondo. Gli oggetti che vedrai provengono da tutto l’emisfero occidentale coprendo un territorio che spazia dal circolo polare a nord fino a Tierra del Fuego a sud.

Dove si trova e come arrivare

Il National Museum of the American Indian si trova lungo il National Mall ed è, insieme all’East Building della National Gallery of Art, il museo più vicino al Campidoglio. L’entrata vera e propria del museo si trova all’incrocio fra la 3rd Street e Maryland Avenue.

La fermata della metropolitana più vicina (circa 10 minuti a piedi) è quella di L’Enfant Plaza servita dalle linee Blue, Orange, Green, Silver e Yellow. Ci sono anche molte fermate dell’autobus lungo Indipendence Avenue servite dalle linee 30, 32, 34 e 36.

Per altri consigli sui mezzi pubblici della città vi invito a leggere il nostro articolo dedicato a come muoversi a Washington DC.

Orari, biglietti e altre info

Come per tutti i musei lungo il National Mall non è necessario pagare un biglietto visto che l’ingresso è totalmente gratuito.

Cosa vedere?

National Museum of the American Indian Washington Cosa Vedere

Lo stupefacente edificio che ospita il National Museum of the American Indian evoca i canyon e le formazioni rocciose americane scolpite nei secoli dall’acqua e dal vento. Grazie alla sua forma curvilinea e al materiale utilizzato per costruirla, la struttura ricorda una mesa desolata battuta dal vento nel cuore di Washington DC, lasciando a bocca aperta i visitatori e chiunque passeggi lungo il National Mall.

Il complesso museale National Museum of the American Indian, spesso chiamato semplicemente con l’acronimo NMAI, è composto da tre strutture differenti: la sede di Washington inaugurata nel 2004, il George Gustav Heye Center di New York e il Cultural Resources Center in Suitland nel Maryland.

Vediamo insieme come è strutturato il suggestivo edificio del NMAI di Washington e cosa vedere al suo interno. L’ingresso principale del museo ti permette di accedere al Potomac Atrium dove potrai ammirare anche il totem Eagle and the Young Chief di Boxley del 2012. Su questo stesso piano trovi l’ufficio informazioni, un bar, un bancomat e il Mitsitam Native Foods Cafè se desideri mangiare qualcosa. Qui si trova anche il Rasmuson Theater, la sala teatro del museo che ospita spettacoli ed eventi speciali.

Al secondo piano potrai conoscere informazioni storiche e culturali sulle comunità native di Washington D.C. grazie alla mostra Return to a Native Place: Algonquian Peoples of the Chesapeake. Attraverso foto, mappe, manufatti utilizzati tutti i giorni o per cerimonie speciali conoscerai la cultura dei Nativi della Baia di Chesapeake, ovvero l’odierna area di Washington DC, Maryland, Virginia e Delaware. La mostra, curata da Gabrielle Tayac, mostra la storia e gli eventi più importanti che hanno avuto un impatto sulla vita delle tribù Nanticoke, Powhatan e Piscataway dal 1600 a oggi.

Nella Sealaska Gallery ascolterai le storie di alcuni nativi americani, compresi alcuni delle Hawaii e dell’Alaska, che hanno partecipato alle forze armate americane nella mostra Why we serve: Native Americans in the United States Armed Forces. Se si pensa al rapporto che hanno avuto nei secoli con il governo americano, questa mostra risulta particolarmente interessante per cercare di capire il punto di vista dei veterani nativi che decisero di arruolarsi nelle forze militari americane.

In questo stesso piano c’è un grande negozio di souvenir, dove potrai trovare davvero di tutto: il Roanoke Museum Store.

Al terzo piano la mostra Americans illustra le motivazioni per cui i nomi e le immagini degli Indiani d’America sono molto utilizzate e si trovano un po’ ovunque, sottolineando l’importanza dei popoli nativi nella creazione dell’identità della nazione americana, prima ancora che essa venisse fondata.

Il visitatore si trova immerso in tre storie: Pocahontas, la leggendaria Battaglia di Little Big Horn, avvenuta il 25 giugno del 1876 fra i Lakota (Sioux), gli Arapaho e i Cheyenne contro il Settimo Reggimento di Cavalleria Americano comandato dal colonnello Custer, e Trail of Tears, ovvero il Sentiero delle lacrime, nome con cui viene indicata la deportazione forzata dei nativi americani dalle loro terre.

Appena salite le scale, ti troverai davanti all’esposizione Window on Collections, con pannelli che vanno dal soffitto al pavimento e apprenderai molto di più sull’arte e la cultura dei nativi contemporanei in mostre temporanee dedicate. A questo piano generalmente vengono anche allestiti i laboratori per famiglie e bambini, nello spazio chiamato ImagiNATIONS Activity Center. La mostra Windows on Collections accoglie anche i visitatori del quarto e ultimo piano.

Luci e suoni raccontano la storia della scultura in bronzo Allies in War, Partners in Peace di Edward Hlavka del 2004, regalo della Nazione Indiana Oneida di New York. Da visitare su questo piano la mostra Nation to Nation: Treaties between the United States and American Indian Nations che illustra la storia degli sforzi diplomatici dei leader delle tribù indiane dal periodo coloniale a oggi.

Fra gli oggetti in esposizione segnaliamo

  • abiti di fattura strabiliante come il vestito di una donna Seneca del periodo 1830-1870 in cotone e seta
  • una gorgiera in conchiglia proveniente dal sito archeologico Castalian Springs in Tennessee realizzata fra il 1200 e il 1325,
  • una zuppiera Hopi del 1300 o la cintura del popolo Huron risalente al 1600
  • documenti storici di fondamentale importanza come il trattato di Canandaigua del 1794

Dove dormire in zona

I quartieri migliori della città in cui cercare un alloggio per essere il più possibile nelle vicinanze del museo sono la zona di Capitol Hill e l’area di L’Enfant Plaza vicino all’omonima fermata.

Nel caso vogliate una panoramica più dettagliata sulle zone migliori della città in cui dormire vi invito a leggere il nostro articolo dedicato cliccando sul link sottostante.


Un Consiglio Importante:
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Flora Lufrano
Flora Lufrano

Traduttrice, insegnante e copywriter, adoro viaggiare, conoscere persone e culture nuove e lasciarmi sorprendere dalla bellezza del nostro pianeta

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