Petrified Forest e Painted Desert. Erroneamente, per qualche motivo si tende a considerare queste due meraviglie della natura dell’Arizona come due parchi nazionali separati e distinti: il primo appare come una foresta pietrificata nel bel mezzo del nulla più assoluto, il secondo assomiglia più a un deserto dipinto da un artista.
La verità è che potrete visitarli ambedue in un colpo solo! Come, chiederete! E soprattutto: dove si trovano? Quanto tempo è necessario per visitare questo splendido angolo d’Arizona? Si può farlo in auto o si possono fare anche delle escursioni a piedi? In questo articolo daremo risposta a tutti questi interrogativi e vi daremo qualche consiglio mirato per rendere la vostra esperienza indimenticabile.
Indice
- Dove si trova la Petrified Forest?
- Orari e prezzi
- Avvertenze preliminari sul clima
- Painted desert: alla scoperta del deserto dipinto d’Arizona
- Cosa vedere nella Petrified Forest?
- Quanto tempo ci vuole per visitare il parco?
- Mappa del Petrified Forest National Park
- Dove dormire nei pressi di Petrified Forest?
Dove si trova la Petrified Forest?
Se vi trovate nel bel mezzo di un tour della West Coast, dovrete lasciarvi alle spalle il maestoso Grand Canyon, l’iconica Flagstaff, la magica Sedona e l’impressionante Meteor Crater, guidando verso est in direzione New Mexico sulla route 66 in Arizona. Holbrook sarà il vostro punto di riferimento per l’alloggio e i rifornimenti di cibo e benzina in zona. Gli aeroporti di una certa rilevanza più vicini al parco sono quelli di Phoenix e Albuquerque.
La foresta pietrificata d’Arizona ha due accessi, uno a sud e uno a nord, più o meno equidistanti da Holbrook. Quale scegliere? Dipende da voi: se volete prima ammirare i panorami del Painted Desert e poi camminare lungo i sentieri della foresta pietrificata, scegliete la North Entrance. Se preferite la soluzione opposta, optate per la South Entrance. Ovviamente sulla decisione avrà una sua incidenza la tappa successiva del vostro itinerario.
- North Entrance: non dovrete entrare a Holbrook, ma solo proseguire sulla I-40 E (Route 66) per circa 45 km. Questo ingresso vi darà accesso come prima cosa alla breve strada che porta ai vari belvedere del Painted Desert, per poi attraversare la I-40 e continuare verso la Petrified Forest. Dunque se vorrete visitare le due sezioni del parco in quest’ordine, dovrete seguire queste indicazioni. Come punto di riferimento, potete mettere l’indirizzo del Visitor Center: 1 Park Rd, Petrified Forest National Park.
- South Entrance: se invece volete accedere alla Petrified Forest passando da sud e lasciando quindi la visita del Painted Desert alla fine, venendo da ovest dovrete superare Holbrook e guidare per 30 km sulla solitaria US-180 E, una strada nel deserto lungo la quale si vedono solo fabbriche e negozi che vendono pezzi di alberi pietrificati. L’accesso sud alla Petrified Forest Road si trova sulla sinistra, in corrispondenza del Crystal Forest Museum & Gifts, punto informazioni con tanto di dinosauri e la solita distesa di ciocchi di legno pietrificati. Non abbiate paura di perdervi: anche questo ingresso è perfettamente indicato. Come punto di riferimento, potete mettere l’indirizzo del Visitor Center vero e proprio, il Rainbow Forest Museum, che si trova poco più avanti: 6618 Petrified Forest Rd, Holbrook.
Orari e prezzi
Petrified Forest e Painted Desert sono dunque da considerare come un unico parco nazionale, accessibile quindi con la tessera parchi. Se non avete intenzione di acquistare la tessera, pagherete 25$ a veicolo.
Il parco è aperto tutti i giorni dall’anno eccetto Natale e Thanksgiving. Gli orari di apertura della scenic drive sono dalle 8 alle 17, ma l’orario può essere esteso nei periodi di alta stagione.
Avvertenze preliminari sul clima
Il parco presenta un clima semi-arido, con una grande variabilità nelle temperature. Le temperature possono superare i 38° C durante l’estate e scendere molto al di sotto dello zero in inverno. Durante la nostra ultima visita, avvenuta in marzo, tirava un fortissimo vento che, in alcuni momenti, ha reso un po’ disagevole camminare nei punti più esposti dei sentieri. Durante la stagione dei monsoni (dal 15 giugno al 30 settembre), si possono verificare temporali frequenti e violenti, con rischio di inondazioni improvvise e fulmini.
Secondo queste indicazioni, prima di visitare il parco procuratevi un vestiario adatto: in estate non dimenticate cappellino, occhiali da sole e crema solare, ma soprattutto portatevi molta acqua; nei mesi più freddi occorre tutelarsi contro il freddo e le folate di vento. La neve è un evento estremamente raro.
Painted desert: alla scoperta del deserto dipinto d’Arizona
Cominciamo dall’entrata nord, parlando del Painted Desert, un’area in cui la varietà cromatica è il tratto distintivo, un po’ come nel caso di Blue Mesa (che vedremo a breve). Il Painted Desert è molto apprezzato dai visitatori ma, nonostante la prossimità , ha poco a che fare con gli alberi pietrificati che rendono famoso questo parco nazionale.
Painted Desert è un’arida e rada distesa desertica dove il rosso è il colore prevalente: tuttavia, le rocce riescono a formare un arcobaleno di sfumature cromatiche che trova sempre il modo di sorprendere l’osservatore. Geologicamente parlando, questo fenomeno è dovuto a una particolare concentrazione di minerali come manganese e ferro nelle rocce della Chinle Formation: a questo proposito – rimanendo in Arizona – possiamo citare il ben più selvaggio Coal Mine Canyon, anche se la forma delle rocce è diversa e ancora più variegata. In ogni caso, gli appassionati di fotografia sapranno in che modo valorizzare il panorama durante i vari momenti della giornata, che offrono sfumature cromatiche ogni volta differenti.
Preparetevi dunque a guidare (con varie pause) lungo i circa 10 km della Park Road, che percorre un altopiano con molteplici affacci sui calanchi variopinti del particolare deserto dipinto in Arizona. Sul bordo della strada troverete alcuni numerosi punti di osservazione. A nostro parere, i migliori si trovano all’inizio della strada, poco dopo il Visitor Center. Mi riferisco soprattutto a Tiponi Point, Tawa Point, Nort No Name Point e Kachina Point, il quale si trova proprio accanto al caratteristico Painted Desert Inn, antico ricovero per chi percorreva la Route 66, dove oggi è possibile rifocillarsi e vedere alcuni oggetti museali.
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Continuando sulla strada, troverete anche altri punti di osservazione: Chinde Point, Pintado Point, Nizhoni Point, Whipple Point e Lacey Point. Tutti gli overlook citati in questi paragrafi vengono in ordine di percorrenza della Park Road e sono dotati di un’area parcheggio che li rende ben riconoscibili.
Non è necessario fare sentieri a piedi, se non per brevissimi tratti: tutte le piazzole fungono praticamente da terrazze sul panorama sottostante. Tuttavia, esiste un sentiero che va parallelo alla Scenic Drive: si chiama Painted Desert Rim Trail e va da Tawa Point a Kachina Point per un totale di appena 2 km (andata e ritorno).
Alla fine della Park Road troverete la congiunzione con la Route 66, annunciata dai resti di una nostalgica Studebaker del 1932: da questo punto in poi vi troverete nella Petrified Forest vera e propria.
Cosa vedere nella Petrified Forest?
Dopo il giro panoramico del deserto dipinto, vi aspetta un’altra avventura completamente differente alla scoperta della Petrified Forest. Lungo una strada di circa 50 km, che percorrerete da nord verso sud, troverete siti archeologici, punti di osservazione e sentieri incredibili tra distese infinite di alberi pietrificati e paesaggi a dir poco alieni.
Le prime due deviazioni dalla strada principale sono proprio di carattere archeologico, ma andiamo a vedere tutte le tappe nel dettaglio.
Puerco Pueblo e Newspaper Rock
Puerco Pueblo è un sito archeologico che ospita gli insediamenti dei nativi di ben oltre 6 secoli fa. Il parcheggio si trova dopo circa 8 km dall’incrocio con la Route 66. Il percorso sul breve sentiero asfaltato è rapido e ampiamente corredato di pannelli che spiegano significativamente la struttura urbana del villaggio.
Appena 1,4 km dopo Puerco Pueblo troverete ulteriori testimonianze delle civiltà ancestrali del luogo. Newspaper Rock, raggiungibile in mezzo minuto dal parcheggio dedicato, vuole descrivere un gruppo di 650 petroglifi incisi su alcune rocce circoscritte in una zona del parco. Difficile seguire la linea narrativa delle incisioni, ma ci sono alcuni telescopi gratuiti per vedere un po’ meglio.
Blue Mesa Trail
Tornando sulla strada principale vedrete che, man mano che procederete, il panorama comincerà a cambiare radicalmente: vi troverete in un paesaggio desertico a tratti alieno, e ogni tanto vedrete sorgere dal terreno collinette piramidali e tozzi calanchi (badlands) dai colori irreali: grigio, rosso, bianco, azzurro e mille altre sfumature. Le prime montagnole che vedrete sono chiamate The Tepees, proprio a rimarcare la somiglianza con delle tende indiane. Di lì a poco, farete un’esperienza incredibile.
Lasciate la strada principale in questo punto, seguendo le indicazioni per Blue Mesa. Imboccherete così la Blue Mesa Scenic Road, una breve strada secondaria che porta a un parcheggio. Da lì potrete iniziare un sentiero che vi permetterà di fare una facile passeggiata immersi nel contesto surreale che avete apprezzato guidando lungo la strada principale.
Il Blue Mesa Trail è un meraviglioso sentiero ad anello lungo appena 1,6 km: grazie a una ripida discesa che scende dal livello della strada su un percorso asfaltato, avrete accesso a una piccola valle disseminata di assurde formazioni rocciose striate di blu, con sfumature di grigio e viola malva.
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Dopo la discesa, il sentiero è tutto pianeggiante: camminerete esterrefatti alla ricerca dello scorcio più entusiasmante, provando a fare fotografie che (se non siete esperti fotografi) purtroppo non renderanno mai a dovere la bellezza insolita di questo paesaggio. Già lungo questo percorso vedrete degli alberi pietrificati, assoluti protagonisti di questa sezione del parco: verso la fine dell’anello (noi lo abbiamo fatto in senso antiorario, ma va bene anche orario) ne incontrerete uno iconico in bella vista, quasi come issato su un piedistallo naturale. Spot perfetto per una foto! La parte un po’ più faticosa del sentiero è il ritorno: la salita è piuttosto ripida e il caldo non aiuta, ma la Blue Mesa vale eccome questo sforzo!
Agate Bridge
Dopo il fantastico antipasto della Blue Mesa, siamo finalmente arrivati nel cuore della foresta pietrificata d’Arizona. Incontrerete, come prima tappa, l’imbocco di un brevissimo sentiero che vi porterà presso Agate Bridge, un grosso tronco d’albero pietrificato che veniva usato a mò di ponte, unendo due sponde di un canalone.
Crystal Forest Trail
Successivamente troverete le indicazioni per Jasper Forest, una terrazza panoramica da dove è possibile vedere altre centinaia di alberi pietrificati. Poco distante, si trova il parcheggio da cui inizia l’agile escursione sul Crystal Forest Trail, che vi consiglio di fare assolutamente: si tratta di un sentiero ad anello asfaltato e pianeggiante di circa 1.5 km, lungo il quale vedrete una moltitudine di ciocchi e tronchi d’albero pietrificati perfettamente sezionati e modellati dall’azione del tempo e degli agenti atmosferici.
Per capire quali sono gli effetti del processo millenario di mineralizzazione dei materiali organici del legno, avvicinatevi al tronco e ammirate gli stupendi cristalli di quarzo incastonati. Anche qui il deserto offre colori che possono ricordare la Blue Mesa, sebben quest’ultima sia decisamente più suggestiva.
I sentieri intorno al Rainbow Forest Museum
All’estremità meridionale del parco, vi consiglio di lasciare la macchina nell’ampio parcheggio del Rainbow Forest Museum, un piccolo e interessante museo di fossili che fa anche da Visitor Center.
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Nei suoi paraggi ci sono altri due sentieri che si offrono come perfetta sintesi di quanto visto finora (se invece iniziate la visita da sud, faranno da antipasto).
- il Giant Logs parte dal retro del museo e si estende per 1 km circa nel deserto disseminato di alberi pietrificati. Il più famoso (nonché il più grande del parco) è l’Old Faithful, che non farete fatica a individuarlo durante il cammino.
- Dall’altro lato del parcheggio si trova l’attacco dell’Agate House trail: si tratta di un percorso di 2,6 km round-trip che permette di raggiungere i resti della Agate House, un’antica casa di legno pietrificato ricostruita. Durante il tragitto potete decidere se andare direttamente alle rovine oppure allungare un po’ facendo un percorso ad anello secondario chiamato appunto Long Logs Trail. Questo è il punto in cui si trova la diramazione.
Quanto tempo ci vuole per visitare il parco?
Se siete preoccupati riguardo alle tempistiche di visita, voglio rasserenarvi: si riesce a visitare tutto il parco – compreso il Painted Desert – anche in 3-4 ore. Se volete fare un po’ di economia del tempo a disposizione, scegliete solo uno tra il Giant Logs e Long Logs Trail che, tutto sommato, offrono caratteristiche simili.
Mappa del Petrified Forest National Park
Qua sopra trovate una mappa interattiva dei luoghi citati. Visitare le varie sezioni del parco è molto semplice, ma lo sarà ancor di più se vi studiate in anticipo la mappa. Una mappa cartacea vi verrà comunque consegnata quando entrerete nel parco.
Dove dormire nei pressi di Petrified Forest?
Dal momento che non è possibile dormire all’interno del parco, potete scegliere tra varie opzioni. Come abbiamo anticipato, il nucleo abitato più vicino al parco è Holbrook, cittadina sulla Mother road, dotata di un discreto numero di strutture ricettive, soprattutto motel. Il più famoso, reso celebre dal mito della Route 66, è Wigwam Motel, che offre alcune sistemazioni in tepee indiani, con tanto d’auto d’epoca parcheggiate accanto.
Se invece la foresta pietrificata d’Arizona è solo una tappa per voi, poteste trovare alloggio a Flagstaff (se andate a ovest in direzione Grand Canyon) o a Gallup, se state andando nella direzione opposta, verso il New Mexico; infine, se vi è più comodo, potete anche cercare un alloggio ad Albuquerque.