Petrified Forest e Painted Desert. Erroneamente, per qualche motivo si tende a considerare queste due meraviglie della natura dell’Arizona come due parchi nazionali separati e distinti: il primo appare come una foresta pietrificata nel bel mezzo del nulla più assoluto, il secondo assomiglia più a un deserto dipinto da un pittore. La verità è che potrete visitarli ambedue in un colpo solo! Come, chiederete! E soprattutto: dove si trovano? Quanto tempo è necessario per visitare questo splendido angolo d’Arizona? Si può farlo in auto o si possono fare anche delle escursioni a piedi?
Indice
Dove si trova la Petrified Forest?
Se vi trovate nel bel mezzo di un tour della West Coast, dovrete lasciarvi alle spalle il poderoso Grand Canyon, la simpatica Flagstaff, la magica Sedona e l’impressionante Meteor Crater, continuando verso est sulla route 66 in Arizona fino ad arrivare a Holbrook, punto di riferimento per l’alloggio e i rifornimenti in zona.
Se invece volete tagliare tutta l’area della Petrified Forest da sud, dovrete superare Holbrook e imboccare la US-180 E. L’accesso sud alla Petrified Forest Road si trova sulla sinistra, in corrispondenza del Crystal Forest Museum & Gifts. Se avete paura di non riconoscere la strada giusta, contate 18 miglia a partire dal ponte sul Little Colorado River: ad ogni modo troverete ben visibili indicazioni.
L’indirizzo è 1 Park Road Petrified Forest, AZ 86028. Gli aeroporti di una certa rilevanza più vicini al parco sono quelli di Phoenix e Albuquerque.
Painted desert: alla scoperta del deserto dipinto d’Arizona
Cominciamo dall’entrata nord, e dirigiamoci subito a visitare Painted Desert, l’area forse più bizzarra del parco insieme a Blue Mesa: è molto nota, ma non ha niente a che fare con i fossili di alberi pietrificati che rendono indimenticabile questo parco. Painted Desert è un’arida e rada distesa desertica dai molteplici colori: le rocce formano un arcobaleno che va dal giallo all’azzurro al rosso al grigio, capace di evocare a un occhio attento paesaggi simili nel cuore della Death Valley, in special modo la Painter’s Palette. Il motivo geologico è sempre lo stesso, ovvero una particolare concentrazione di minerali come manganese e ferro nelle rocce della Chinle Formation: la differenza sostanziale è che qui la tavolozza del pittore è decisamente più ampia e fantasiosa. A questo proposito – rimanendo in Arizona – possiamo citare il ben più selvaggio Coal Mine Canyon, anche se la forma delle rocce è diversa e ancora più variegata.
Gli appassionati di fotografia sapranno in che modo valorizzare il panorama durante i vari momenti della giornata, che offrono sfumature cromatiche ogni volta differenti. Di questo potrete rendervi conto percorrendo le 6 miglia della Park Road, che corre su un’altipiano pronto a offrire splendidi scorci dello spettacolo dei calanchi variopinti del particolare deserto dipinto in Arizona. Sul bordo della strada troverete alcuni punti di osservazione ben segnalati: Tiponi Point, Tawa Point, Kachina Point – in corrispondenza del Painted Desert Inn, antico ricovero per chi percorreva la Route 66, dove oggi è possibile rifocillarsi e vedere alcuni oggetti museali -, Chinde Point, Pintado Point, Nizhoni Point, Whipple Point e Lacey Point. I punti citati vengono in ordine di percorrenza della Park Road e sono tutti dotati di un’area parcheggio che li rende ben riconoscibili. Non è necessario fare sentieri a piedi, se non per brevissimi tratti: i tutte le piazzole fungono praticamente da terrazze sul panorama sottostante.
Come visitare la foresta pietrificata d’Arizona? In quanto tempo?
Dopo aver percorso in auto l’anello panoramico di Painted Desert, attraverserete con un cavalcavia la Route 66 (anticipata dal relitto visibile di una Studebaker del 1932) ed entrerete nella Petrified Forest Road vera e propria. Il vostro percorso (28 miglia circa) sarà da nord a sud. Se siete preoccupati riguardo alle tempistiche di visita, voglio rassicurarvi: si riesce a visitare tutto il parco – compreso il deserto dipinto – anche in 3 ore. Ecco dunque cosa incontrerete:
Siti archeologici
Puerco Pueblo: un sito archeologico che ospita gli insediamenti dei nativi di ben oltre 6 secoli fa nel villaggio di Puerco. Il parcheggio corrispondente si trova dopo aver superato altri due cavalcavia. Il percorso è rapido e corredato di pannelli che spiegano significativamente la struttura urbana del villaggio.
- Newspaper Rock: appena un miglio dopo Puerco Pueblo ci sono ulteriori testimonianze delle civiltà ancestrali del luogo. Newspaper Rock vuole descrivere ironicamente un gruppo di 650 petroglifi incisi su alcune rocce circoscritte in una zona del parco. Difficile seguire la linea narrativa delle incisioni, ma ci sono alcuni telescopi gratuiti per vedere un po’ meglio.
Paesaggi alieni: Blue Mesa
Tornando sulla strada principale, vedrete che il panorama cambierà radicalmente: vi troverete in un paesaggio alieno, circondati da tozzi calanchi (badlands) dai colori pallidi: grigio, rosso, bianco, azzurro un po’ come immergersi nelle fredde tempere del pittore di Painted Desert. Vi sarà possibile addentrarvi in questo surreale scenario percorrendo la Blue Mesa Scenic Road, una strada secondaria che porta a un parcheggio. Di lì si snoda un impressionante e incontaminato sentiero a piedi lungo un miglio, che vi avvicinerà a queste bizzarre masse rocciose striate di blu, con sfumature di grigio e viola, dalle forme inquietanti. Qualcosa di davvero inedito, per quanto mi riguarda…
Sentieri nella foresta pietrificata
Dopo la Blue Mesa, arriviamo finalmente alla cosiddetta foresta pietrificata d’Arizona. Incontrerete – sulla sinistra – prima Agate Bridge, un grosso tronco d’albero pietrificato che unisce due sponde di un canalone. Successivamente troverete Jasper Forest, un punto panoramico dove è possibile vedere altri boschi pietrificati, e Crystal Forest: lungo un sentiero pedonale asfaltato di poco meno di un miglio, vedrete ciocchi e tronchi d’albero pietrificati, con cristalli di quarzo incastonati.
Arrivando finalmente all’estremità meridionale del parco troverete altri due sentieri che si spingono in lande desolate disseminate di scheletri pietrificati di alberi. Il Giant Logs parte dal Rainbow Forest Museum (un museo di fossili preistorici) e porta fino all’Old Faithful, il più grosso tronco pietrificato del parco. L’altro sentiero, in direzione est, è il Long Logs: un po’ più lungo, permette di raggiungere anche Agate House, un’antica casa di legno pietrificato.
Mappa del Petrified Forest National Park
Visitare le varie sezioni del parco è molto semplice, ma lo sarà ancor di più se vi studiate in anticipo la mappa, che vi verrà comunque consegnata quando entrerete nel parco.
Dove dormire nei pressi di Petrified Forest?
Dal momento che non è possibile dormire all’interno del parco, potete scegliere tra varie opzioni. Come abbiamo anticipato, il nucleo abitato più vicino al parco è Holbrook, cittadina sulla Mother road, dotata di un discreto numero di strutture ricettive, soprattutto motel. Il più famoso, reso celebre dal mito della Route 66, è Wigwam Motel, che offre alcuni sistemazioni in tepee indiani.
Se invece la foresta pietrificata d’Arizona è solo una tappa per voi, poteste trovare alloggio a Flagstaff (se andate a ovest in direzione Grand Canyon) o a Gallup, se state andando nella direzione opposta, verso il New Mexico; infine, se vi è più comodo, potete anche cercare un alloggio ad Albuquerque.