Storia di Los Angeles

Storia di Los Angeles: dalle origini ai giorni nostri

Gennaio 24, 2022 /

Le vicissitudini che ha attraversato la città di Los Angeles dalle origini ai giorni nostri, sono molto simili a quelle che hanno caratterizzato la storia di San Francisco. Dai primi insediamenti, all’arrivo dei coloni europei, passando attraverso le difficoltà della guerra, e delle calamità naturali, gli abitanti di questa zona della California non hanno mai avuto vita facile.

In questo articolo abbiamo cercato di riportare, in modo molto sintetico, gli eventi più rappresentativi che hanno contribuito a formare quella grande metropoli che tutti conosciamo sopratutto grazie all’industria cinematografica di Hollywood.

Il primo nucleo della città

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In questa parte della California abitavano originariamente le tribù dei nativi dei Tongva e dei Chumash.

Il primo esploratore europeo ad avventurarsi nell’area della futura Los Angeles fu il portoghese Juan Rodriguez Cabrillo nel 1542, ma per quasi due secoli non ci furono dei veri e propri tentativi di colonizzare la zona. Si dovette quindi aspettare fino al 2 agosto 1769 con la Spedizione Portorola per vedere la creazione di un primo vero e proprio insediamento stabile di persone non native nella zona.

Facenti parte di questa spedizione erano anche i padri francescani San Junípero Serra e Juan Crespí che, nel corso degli anni, contribuiranno a costruire tutta quella serie di missioni lungo la costa californiana che verranno conosciute come il Camino Real.

Quando i membri della spedizione giunsero nella zona in cui in futuro sorgerà il primo nucleo della metropoli, trovarono un fiume (oggi Los Angeles River) che fu ribattezzato con il nome di El Río de Nuestra Señora la Reina de los Ángeles de Porciúncula. Il piccolo avamposto iniziò a crescere considerevolmente soltanto qualche anno dopo quando, il 4 settembre 1781, arrivarono 44 coloni e 4 soldati dalle regioni di Sonora e Mazatlán (chiamati Los pobladores del pueblo de los Ángeles).

Visto che il primo nucleo della città si sviluppò proprio lungo il corso del fiume, il nome scelto per l’insediamento fu quello di El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de los Ángeles sobre el Río Porciúncula, successivamente abbreviato in El Pueblo de la Reina de los Ángeles.

Al giorno d’oggi la zona corrispondente a questo primo embrione della città è il quartiere di El Pueblo e Olvera Street.

Dal Messico agli Stati Uniti

Los Angles HistoryIl dominio spagnolo sulla California finì con la guerra di indipendenza Messicana e tutta l’area, compreso il Pueblo di Los Angeles, entrò a far parte del neonato stato del Messico. Il processo di crescita della città in questo periodo fu lento ma inesorabile tanto che, nel 1835, Los Angeles abbandonò lo status di semplice “pueblo” per essere promossa a quello di vera e propria città, diventando anche la capitale della California, e spodestando Monterey che lo era stata fino a quel momento.

Il periodo di pace fu interrotto già nel 1846, quando iniziarono le ostilità fra il Messico e gli Stati Uniti, anche se la zona di Los Angeles non fu testimone di grandi battaglie, bensì solo di piccole schermaglie. La resistenza delle truppe messicane fu poca cosa e, il 13 gennaio 1847, le forze armate americane conquistarono definitivamente la città. Poco più di un anno dopo, terminò anche la guerra stessa con la firma dei trattati di Guadalupe Hidalgo.

Oltre alla California gli Stati Uniti entravano in possesso degli stati del Texas, Utah, Nevada, New Mexico e la gran parte del territorio che un giorno sarebbe diventato Arizona, Oklahoma. Kansas, Wyoming e Colorado.

Gli anni turbolenti della Corsa all’Oro

Storia Los AngelesIl 1848 segò una data di svolta per la regione e la città stessa. La scoperta di giacimenti d’oro nell’area di Coloma nella zona nord dello stato, diede il via a quella che è nota come Gold Rush Californiana. Anche se geograficamente Los Angeles era abbastanza lontana dalle miniere e dall’attività di raccolta dei minerali, la città risentì positivamente del movimento economico e di persone che si verificò durante questo periodo.

In modo particolare Los Angeles beneficiò della grande domanda di viveri che richiedevano i lavoratori delle miniere. La città assunse per questo il soprannome di “Queen of the Cow Counties” dato la grande quantità di cibo che veniva prodotta in zona per essere poi spedita a nord. 

I successivi anni di espansione economica e demografica non portarono comunque solo benessere, ma anche nuovi e numerosi problemi che i cittadini di Los Angeles dovettero capire come affrontare. Primo fra tutti quello della violenza e della criminalità, esacerbata dalla mancanza di una vera e propria forza di polizia che garantisse l’ordine sociale. Per questi motivi Los Angeles divenne in questo periodo una delle città più violente e pericolose del Far West americano.

Per capre meglio questo fenomeno basti sapere che il tasso di omicidi che si verificarono a Los Angeles negli anni fra il 1847 e il 1870 arrivarono ad essere fino a 20 volte superiori rispetto a quelli di New York.

Los Angeles, nonostante la sua popolazione fosse in costante crescita, era comunque quasi completamente isolata dal resto della nazione, tanto da venir definita dalla scrittrice Mary Hunter Austin “un’isola sulla terraferma“. La città non disponeva infatti di uno sbocco sull’Oceano e di un porto, e mancavano delle riserve di acqua potabile tali da sostenere il costante afflusso di nuovi abitanti. Per raggiungerla era inoltre necessario superare catene montuose e vasti deserti.

Quale fu dunque il punto di svolta nello sviluppo urbano della città? La data importante è quella del 1876, quando venne completata la Southern Pacific Railroad che collegò la città a San Francisco e al resto della nazione.

Los Angeles, dopo quella dell’oro, in questo periodo sperimentò anche un’altra grande “corsa” ovvero la “Sick Rush“. Con questo termine ci si riferisce a tutte quelle persone che si riversarono in città attirati dal suo clima mite e temperato per dare ristoro al proprio fisico cagionevole. È da questo momento che si inizierà a costruire la mitologia del California Dream; venne persino fondata una rivista, chiamata Land of Sunshine, improntata a promuovere e celebrare le bellezze climatiche e naturali della zona. 

Los Angeles agli inizi del ‘900 e la nascita di Hollywood

La storia di HollywoodUna volta risolto il problema dei collegamenti più comodi e veloci con il resto della della nazione, rimase l’annoso problema dei rifornimenti idrici. L’idea risolutiva venne in mente all’ingegnere William Mulholland (a cui in seguito fu intitolata la celebre Mulholland Drive per celebrare la sua intuizione), che progettò un acquedotto in grado di recuperare l’acqua necessaria dall’Owens Lake che si trovava sulla Sierra Nevada, a più di 320 chilometri di distanza da Los Angeles. Nel 1905 iniziò quindi la costruzione del gigantesco acquedotto che avrebbe permesso negli anni a venire alla città di diventare la metropoli che conosciamo oggi.

L’opera di Mulholland provocò però molti attriti con i coltivatori delle terre attraversate dall’acquedotto. La tensione crebbe nel tempo in modo esponenziale e si verificarono numerosi episodi di violenza, tanto che alcune parti dell’acquedotto vennero addirittura sabotate utilizzando della dinamite. Questi scontri sono passati alla storia come la Water Wars.

Durante i primi anni del 900 in città iniziò a proliferare un particolare e nuovo tipo di industria, quella cinematografica. D.W. Griffith con il suo cortometraggio In Old California, fu uno dei primi registi che iniziò a lavorare nella zona di Los Angeles attirato dal clima più mite rispetto a quello di New York, e dalla possibilità di assumere lavoratori a basso costo rispetto alle altre zone della nazione. La disponibilità inoltre di avere a poca distanza dalla città deserti, catene montuose e litorali scenografici, contribuì notevolmente a incrementare il successo di Los Angeles come punto di riferimento dell’industria cinematografica.

Durante gli anni ’30 vennero prodotti a Hollywood più di 600 film all’anno, ed è proprio in questo periodo che il quartiere diventò quella dream factory che conosciamo anche oggi. La Hollywood Walk of Fame fu costruita 1958 come un tributo agli artisti che hanno contribuito a rendere celebre il cinema e lo show business americano.

Nel 1924 per la prima volta la popolazione di Los Angeles superò il milione di abitanti, e l’importanza internazionale della città fu sancita dalle Olimpiadi del 1932.

La ripresa economica durante gli anni della grande depressione fu relativamente rapida proprio grazie alla prosperità dell’industria cinematografica, allo sfruttamento dell’energia elettrica prodotta dalla diga di Hoover, e dalla vendita di armamenti bellici alla Gran Bretagna e alla Francia all’inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Anche gli anni successivi al conflitto mondiale portarono un notevole incremento demografico, favorito in modo particolare anche dalla scelta di molti soldati impiegati nel teatro del Pacifico a stabilirsi qui con le loro famiglie una volta finito il servizio militare.

Le tensioni sociali del dopoguerra

La storia di Los AngelesLa nuova ondata migratoria contribuì però a inacerbare quelle tensioni sociali che già da qualche anno covavano sotto la cenere. Nel 1943 infatti si erano già verificati dei fatti violenti noti con il nome di Zoot Suit Riots, che avevano visto coinvolti militari americani e giovani latinos, arrivati in massa in città dal Messico per sopperire alla mancanza di lavoratori causata dalla chiamata alle armi. 

Gli anni ’60 furono particolarmente violenti da questo punto di vista, e nel 1965 i Watts Riots, dal nome del distretto della città in cui avvennero i fatti più gravi, fecero sprofondare per 6 giorni Los Angeles in una nuova spirale di violenza e di paura. Alla fine degli scontri il bilancio delle vittime fu impressionante: 34 morti, più di mille feriti e quasi quattromila arresti.

Questi fatti contribuirono ad incrinare definitivamente l’immagine da cartolina di Los Angeles come un luogo idilliaco di pace e tranquillità. Iniziarono quindi ad essere messe sotto i riflettori dell’opinione pubblica tutte quelle contraddizioni e problematiche che negli anni successivi non si riuscirà mai a risolvere definitivamente.

Durante tutto il corso degli anni ’80 alle tensioni sociali si andò ad aggiungere il problema delle gang e del traffico di stupefacenti che portò la città ad essere conosciuta come la The Gang Capital of America

Los Angeles tornò alla ribalta per episodi di violenza e rivolte nel 1991 quando il tassista afroamericano Rodney King fu vittima di un violento pestaggio da parte di agenti del dipartimento di polizia di Los Angeles. Il comportamento degli agenti venne ripreso per caso da un videoamatore e fu trasmesso da tutti i notiziari americani. A far degenerare definitivamente la situazione contribuì l’assoluzione, un anno dopo, degli agenti coinvolti nel pestaggio. 

Le rivolte si estesero in breve tempo a macchia d’olio in tutta l’area metropolitana della città e, per sei giorni, a Los Angeles si verificarono innumerevoli saccheggi, incendi e violenze. La situazione era impossibile da tenere sotto controllo dalla polizia, tanto che dovettero intervenire non solo la Guardia Nazionale ma anche due divisioni dell’esercito americano.

Una volta riportata la calma il bilancio della rivolta fu impressionate: 63 morti, più di 12.000 arresti e 1 miliardo di dollari di danni.

Video documentario


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Filippo Nardelli
Filippo Nardelli

Laureato in Storia dell’America del Nord e da sempre innamorato degli Stati Uniti.

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