Oggi il nostro itinerario cinematografico si inoltra fra i meandri di uno dei sobborghi più residenziali di Manhattan, Upper West Side, attraversando anche Riverside Park, il parco che si affaccia sul fiume Hudson. L’itinerario è abbastanza lungo e, se volete, potete accorciarlo un po’ utilizzando la metropolitana per alcuni spostamenti, ad esempio dalla tappa 2 alla 3, o dalla 11 alla 10.
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Indice
Mappa dell’itinerario
Riverside Park: le scene di Warriors
Forse per qualcuno il film d’azione del 1979 “I Guerrieri della Notte” può risultare anacronistico e crudo; tuttavia, per molti altri, questa pellicola rappresenta un vero e proprio cult movie, perché affresco di una New York “di piombo” dai contorni tetri, spogli ed insidiosi. In questa cornice si susseguono scontri violenti tra bande esponenti di differenti quartieri di New York.
In una celebre sequenza, i “Warriors” braccati dai rivali dei “Baseball Furies” (in uniforme da baseball, con tanto di mazze e cappellini ufficiali), fuggono dalla stazione metropolitana (8) 72 Street Station, fino a scavalcare impunemente il (1) Firemen’s Memorial, monumento sacro per tutti i newyorkesi perché dedicato al corpo dei pompieri, i “New York’s Bravest”.
La celebre scena del più grande e inedito raduno tra tutte le gang della città, non si svolge nel Bronx, come riferito nel film, bensì nel piccolo anfiteatro conosciuto oggi come (2) Dinosaur Playground, all’interno del Riverside Park.
C’è posta per te
Non c’è film più adatto per raccontare visivamente l’Upper West Side di “C’è Posta per te”, commedia romantica del 1998 diretta da Nora Ephron e remake di “Scrivimi fermo posta” (1940). La pellicola è un manifesto del quartiere che si estende per tutta la porzione ad ovest di Central Park. Al contrario della pellicola originale, la corrispondenza tra i due protagonisti avviene per via elettronica, nei primi anni in cui internet e le chat iniziavano ad imperversare.
- Vuoi conoscere meglio questo quartiere? Leggi la nostra guida all’Upper West Side di New York
L’(3) appartamento di Kathleen Kelly (Meg Ryan), ritratto più volte durante la storia, si trova al civico 328 della West 89th Street. Nelle scene la casa occupa i primi due piani di un palazzo in stile vittoriano ed è ancora molto simile a come è stata immortalata sul grande schermo.
Assaporate uova e pesce affumicato al leggendario locale di cucina ebraica (4) Barney Greengrass (541 Amsterdam Avenue), in cui, anche Kathleen, gusta un sandwich con l’anziana contabile della sua libreria per ragazzi. Presso il raffinato (5) Cafe Lalo, 201 West 83rd Street, Joe Fox (Tom Hanks), magnate delle omonime librerie, incontra fortuitamente la protagonista femminile in attesa del suo principe azzurro. Ancora, lo (6) Starbucks Coffee in cui entrambi i protagonisti fanno sosta quotidiana per la prima colazione, è al 2252 di Broadway.
L’angolo che si viene a formare dall’incrocio tra Broadway e Amsterdam Avenue, invece, prende il nome di (7) Verdi Square. In quest’area è stato ricavato una fazzoletto di verde in cui si staglia una statua dedicata all’omonimo compositore Italiano. Joe e Kathleen, ancora sconosciuti l’uno all’altra, percorrono casualmente i due diversi lati dello spiazzo quasi ogni mattina.
Il cigno nero, John Wick 2 e Wall Street
In lizza per il posto di prima ballerina della New York City Ballet, la protagonista de “Il Cigno Nero” (2010) Nina Sayers (Natalie Portman) si allena duramente presso il (9) Lincoln Center, sede della compagnia. Questo complesso di edifici ospita diverse organizzazioni artistiche e vanta moltissime sale da concerto, teatri e auditorium. La fermata della metropolitana che la danzatrice utilizza quotidianamente è quella della 66th Street, a due passi da Lincoln Center Plaza, ingresso principale del centro dedicato alle Performing Arts. L’immensa, profonda e appassionata interpretazione valse alla Portman il suo primo Oscar come Miglior attrice protagonista.
Nel secondo capitolo della saga del film d’azione, “John Wick 2” (2017), l’omonimo protagonista (Keanu Reeves), dopo aver eliminato con fatica un killer di dimensioni XXL, percorre ferito lo spiazzo antistante il Lincoln Center. Il complesso diventa quindi teatro di un feroce scontro che si apre con una sparatoria tra i getti d’acqua della Revson Fountain, che domina il centro della piazza.
Poco distante, al civico 43 della 65th Street, sorge uno dei ristoranti cinesi più “tradizionali” di New York, il (10) Shun Lee West. Questo ristorante ha aperto nel 1981 offrendo ai residenti del lato ovest di Manhattan un accesso più facile alla raffinata cucina cinese dell’originale Shun Lee Palace, inaugurato esattamente dieci anni prima sul lato opposto dell’isola. L’ospitale locale orientale appare in “Wall Street – Il denaro non dorme mai” (2010), sequel del cult movie “Wall Street” e firmato ancora un volta dall’eclettico, immenso e pluripremiato Oliver Stone.
Gordon Gekko (Michael Douglas), cerca, con l’aiuto del protagonista Jacob “Jake” Moore (Shia LaBeouf), di riconquistare l’affetto perduto della sua unica figlia Winnie (Carey Mulligan). In occasione della cena presso il Shun Lee West, l’egocentrico, cinico e incontrastato imperatore della borsa negli anni ottanta, per strappare un sorriso all’erede, scommette: “Fammi indovinare. Vuoi insalata di aragosta allo zenzero”.
Vanilla Sky, Chapter 27 e Eyes Wide Shut
Il ricco e viziato protagonista di “Vanilla Sky” (2001), David Aames Jr. (Tom Cruise), abita nell’edificio più esclusivo della parte ovest dell’isola di Manhattan: il (11) Dakota Building. Nella sequenza di apertura sbuca dal garage, la cui uscita si trova sulla West 73rd Street, a bordo di una Ferrari 250 GTO nera ed esageratamente attraente. Percorrendo poi la Central Park West direzione Middletown, si rende conto di essere il solo ed unico essere umano in una porzione dell’Upper West Side angosciosamente deserta.
Ma il Dakota Building è anche tristemente conosciuto per aver ospitato, tra le tante celebrità, anche John Lennon e la moglie Yoko Ono. L’ex Beatle fu assassinato la sera dell’8 dicembre 1980 proprio davanti all’ingresso principale del ricco progetto residenziale. Nel film del 2007 “Chapter 27”, incentrato sull’omicidio della star mondiale, molte scene sono ambientate all’esterno dell’edificio sito al civico 1 della 72nd Street. Il film ripercorre, dal punto di vista dello squilibrato assassino Mark David Chapman (Jared Leto), gli ultimi e drammatici giorni di vita dell’idolatrato artista britannico.
Tom Cruise, nei panni del benestante Dr. Bill Harford in “Eyes Wide Shut” (1999), si ritrova di nuovo ad abitare sulla Central Park West. Infatti, nell’ultimo capolavoro diretto da Stanley Kubrick, l’(12) Appartamento degli Harford’s si trova nel maestoso ed elegante condominio al civico 146. Il regista newyorkese risiedette davvero in quella casa durante gli anni sessanta e, per le riprese interne, utilizzò molti mobili e oggetti appartenuti a lui stesso.
Una notte al museo e altre pellicole girate al Museo di storia naturale
L’itinerario cinematografico si conclude con una delle icone dell’Upper West Side, l’(13) American Museum of Natural History. Oltre a film quali “Il Diavolo veste Prada” (2006), “Election” (1999), “Splash, una sirena a Mahattan” (1984) e “Man in Black II” (2002), questo museo ha prestato le proprie stanze per la quasi totalità delle sequenze di “Una Notte al Museo” (2006), divertente commedia guidata dal custode notturno Larry Daley (Ben Stiller).
I bizzarri personaggi storici e co-protagonisti della storia “abitano” tutti qui: Theodore “Teddy” Roosevelt (Robin Williams), Attila degli Unni (Patrick Gallagher), il Faraone egiziano Ahkmenrah (Rami Malek), Cristoforo Colombo (Pierfrancesco Favino), Ottavio (Steve Coogan) e Jedediah Smith (Owen Wilson). Basta il primo turno di lavoro a Larry per capire che: “Il museo è vivo!”. La commedia ha avuto due sequel: “Una notte al museo 2 – La fuga”, del 2009 e “Notte al museo – Il segreto del faraone”, uscito nel 2014.
