Fifth Avenue film

Le location cinematografiche della Quinta Avenue

Ottobre 12, 2023 /

La 5th Avenue, data la popolarità, il prestigio e l’immane quantità di attrattive presenti, necessita e merita un itinerario ad hoc. Lungo le sue 7 miglia circa, infatti, si trova ogni tipo di interesse e richiamo: dallo shopping, con innumerevoli boutique di lusso, alla tecnologia, grazie ad autorevoli centri commerciali Hi-tech, passando per la cultura, con musei di rilievo internazionale.

E poi, in merito all’universo food, mille caffetterie, diner, ristoranti e hamburgherie per tutti i gusti e tutte le tasche. L’ampia strada va dal quartiere di Harlem fino al Greenwich Village.

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Mappa dell’itinerario

Film girati all’Empire State Building: da King Kong a Independence Day

Empire State Building New York Cosa Vedere

Contrariamente al traffico stradale, che scorre a senso unico da nord a sud, l’itinerario di oggi andrà nella direzione opposta, partendo dal numero civico 350 (tra la 33rd e la 34th). Il consiglio infatti è quello di partire dal grattacelo più famoso, l’(1) Empire State Building, stella indiscussa dello skyline dell’intera isola di Manhattan e protagonista di tanti primi piani prestati al cinema.

Nel kolossal “King Kong” (1933), agli albori della cinematografia, il più celebre fotogramma è sicuramente rappresentato dall’immagine del mastodontico gorilla che si arrampica proprio sul gigantesco edificio in stile art déco. Attaccato degli stormi dell’aviazione riesce comunque a salvare la bella attrice Ann, legato ad essa da un affetto primordiale, posandola delicatamente su un cornicione del grattacielo.

L’edificio di 102 piani fa da sfondo anche alla celebre commedia romantica “Insonnia d’amore” (1993); sulla terrazza in cima sull’86° piano, i protagonisti, Sam Baldwin (Tom Hanks) e Annie Reed (Meg Ryan), si incontrano nelle battute finali della pellicola. Inutile dire cha dalla terrazza si gode di un panorama sconfinato e sbalorditivo su tutta la città.

Nel blockbuster di fine millennio “Independence Day” (1996), tra le tante immagini iconiche, c’è sicuramente anche quella relativa alla distruzione dell’Empire State Building attraverso un potente raggio laser che parte dalla navicella dei brutali invasori alieni.

Film girati alla New York Public Library: da Spiderman a Ghostbusters

New York Public Library cosa vedere

Proseguendo nel tragitto sulla 5th Avenue, tra la 40th e la 42nd, sorge un altro “monumento” cinematografico della Grande Mela come la (2) New York Public Library, che, oltre a conservare innumerevoli e preziosi scritti, è stata anche una gettonatissima comparsa per svariate riprese. Molti infatti i film gravitati in prossimità dell’edificio o all’interno delle sale di lettura, come, fra i tanti, “Colazione da Tiffany” (1961), “I guardiani del destino” (2011), “Spiderman” (2002) e “Sex and the City” (2008).

La pellicola a cui però la New York Public Library è maggiormente legata è sicuramente “Ghostbusters” (1984). Nella loro prima missione infatti, i tre ricercatori universitari di parapsicologia Peter, Ray ed Egon, impersonati rispettivamente da Bill Murray, Dan Aykroyd e Harold Ramis, vengono contattati dalla biblioteca per provare a risolvere un problema circa strani fenomeni paranormali.

Peter, inizialmente scettico sull’argomento, viene convinto da Ray a recarsi con lui alla biblioteca con questa frase:

Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi! L’ago è impazzito! Questa volta ci siamo vicini! Lo sento!”.

Esplorando infatti le sale tra gli scaffali stracolmi di libri, i tre colleghi per la prima volta stabiliscono un contatto diretto con uno spettro “a figura intera ed autentico!”.

I film di Bryant Park: da Misterioso omicidio a Manhattan a Frances Ha

Bryant Park

Alle spalle della biblioteca pubblica si estende il dinamico Bryant Park: in questa ombreggiata e lussureggiante oasi vale la pena sostare sorseggiando un caffè acquistato in uno dei tanti chioschi presenti. Nel grande prato centrale, d’estate sono proiettati film all’aperto, mentre, nella stagione invernale, vengono allestiti un mercatino ed una pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Oltre all’armonia del luogo, (3) Bryant Park è importante perché rappresenta l’ennesima opera di riqualificazione urbana in pieno stile newyorkese: negli anni ’70 e ’80, infatti, era conosciuto come “needle park”, il parco delle siringhe. Bryant Park ha fatto da cornice ad una scena della divertente commedia noir “Misterioso omicidio a Manhattan” (1993), in cui Larry (Woody Allen) cerca di placare lo spirito investigativo di sua moglie Carol (Diane Keaton) circa il mistero che avvolge l’improvvisa scomparsa della loro vicina di casa.

Oltre al film di Allen, anche nella commedia “Frances Ha” (2012), il parco appare nelle sequenze in cui Frances (Greta Gerwig), fra una chiacchiera e l’altra, mangia un boccone all’aria aperta insieme all’amica più intima, Sophie.

Da The Wolf of Wall Street a Colazione da Tiffany

Tiffany fifth avenue

Proseguendo sulla 5th Avenue in direzione nord fino al civico 725, si staglia la (4) Trump Tower, grattacelo di 58 piani ultimato nel 1983 che ospita sia uffici che appartamenti residenziali. Nonostante la sua edificazione abbia suscitato svariate polemiche, la torre è comunque un edificio emblematico nel panorama della città; Michael Jackson vi era solito soggiornare quando chiamato ad esibirsi a New York e la torre appare anche sulla copertina del famoso videogioco Grand Theft Auto.

Nel cinema, il “povero” Jordan Belfort (Leonardo DiCaprio), nel film “The Wolf of Wall Street” (2013), davanti allo sfarzoso ingresso dell’atrio della Trump Tower, viene accolto, con estremo vigore e totale risolutezza, dalla moglie Teresa (Cristin Milioti) dopo averlo sorpreso in compagnia della nuova fiamma Naomi (Margot Robbie).

Il negozio adiacente alla Trump Tower, all’angolo con la 57th Street, è la leggendaria gioielleria (5) Tiffany & Co. Immaginate la 5th Avenue semi-deserta, all’alba. Un taxi si avvicina al negozio e accosta poco più avanti. Dalla vettura scende la “diva con gli occhi da cerbiatta”, Audrey Hepburn, che recita la parte di Holly Golightly in “Colazione da Tiffany” (1961).

Veste un tubino nero, disegnato da Givenchy e battuto all’asta nel 2006 per 467.200 sterline. Indossa una collana di perle multi-filo in pendant con orecchini e fermacapelli. L’outfit è completato dagli introvabili occhiali da sole RayBan Wayfarer con la particolare montatura in tartaruga e le lenti di dimensioni più grandi. Si avvicina con passo deciso verso la gioielleria e si ferma davanti alle sue vetrine per osservare con attenzione i preziosi esposti.

Ed è proprio lì che si consuma la colazione più famosa del mondo a base di croissant e caffè bollente. Oggi la gioielleria con sedi in mezzo mondo deve molto del suo prestigio al successo planetario della pellicola scritta da Truman Capote, controverso ed enigmatico genio letterario.

Film girati da Grand Army Plaza: da Profumo di donna ad American Hustle

Grand Army Plaza

Oltrepassata la 58th Street, dopo aver camminato per lungo tempo in mezzo a svettanti edifici con una struttura massiccia, apparirà alla vostra sinistra una piccola frotta di alberi che produce, nelle calde giornate estive, una provvidenziale ombra sulla (6) Pulitzer Fountain, nel lato sud della Grand Army Plaza. La magnifica fontana appare nella commedia romantica “Bride Wars – La mia migliore nemica” (2009), con protagoniste Anne Hathaway e Kate Hudson.

Nonostante le due protagoniste, Liv ed Emma, siano amiche da sempre, entrano in conflitto per un futile motivo: per errore, il matrimonio di entrambe viene fissato nello stesso giorno e nello stesso luogo. L’armonia che governava il loro rapporto, si trasforma in una vera e propria guerra a colpi di piccoli e grandi dispetti perché nessuna delle due è disposta a rinunciare alla data delle proprie nozze.

Il giorno fatidico, si presentano entrambe al (7) Plaza Hotel, il luogo in cui da sempre avrebbero voluto sposarsi. Questo famoso hotel domina la Grand Army Plaza con il suo storico edificio dall’aspetto austero e caratterizzato da una coppia alta di timpani. Quando la sceneggiatura richiede lo svolgimento di alcune riprese in un albergo di lusso a Manhattan, il Plaza Hotel ed il Waldorf-Astoria sono sicuramente i più gettonati.

Infatti, nel film “Profumo di donna” (1992), il Tenente Colonnello Frank Slade (Al Pacino) consuma una sontuosa cena nello sfarzoso ristorante del Plaza durante l’imprudente fuga a Manhattan. L’hotel ha anche ospitato il piccolo Kevin McCallister (Macaulay Culkin) nel prolungato soggiorno a Manhattan durante le vacanze di Natale nel fortunato sequel del 1992 di “Mamma ho perso l’aereo”.

Nella spassosa commedia sono stati ripresi vari punti dell’albergo; le scalinate d’ingresso adornate da un tappeto rosso, la reception all’interno della grande hall e la camera prenotata dal ragazzino con l’attiguo corridoio del piano in cui gli spaventati inservienti scappano gattonando.

Anche alcune sequenze del film “American Hustle” (2013) sono state riprese sia in prossimità che all’interno del prestigioso Hotel. Il film, ambientato nella New York degli anni ’70 e basato su reali accadimenti, tratta dell’operazione condotta dall’FBI per porre un freno alla dilagante corruzione nel congresso. Pur ricevendo dieci candidature agli oscar, non è tuttavia riuscito a vincerne neanche uno.

Nel capolavoro dell’ex Monty Python, Terry Gilliam “La leggenda del Re Pescatore” (1991), l’ex DJ Jack Lucas (Jeff Bridges) siede sul marmo del monumento commemorativo dedicato a (8) William Tecumseh Sherman posto al centro della Grand Army Plaza. Intento a consumare l’ennesima bottiglia di alcool, sembra lontana l’ipostesi di una repentina uscita dalla spirale autodistruttiva in cui affoga da anni.

Rivolgendosi al suo “piccolo amico Italiano” (un burattino di legno raffigurante Pinocchio), spiega:

“Nietzsche dice che ci sono due tipi di persone al mondo: persone che sono destinate alla grandezza, come Walt Disney e Hitler, e poi ci sono quelli come noi: lui ci chiamava gli scarti di fabbrica. Siamo stuzzicati, a volte ci avviciniamo alla grandezza ma non ci arriviamo mai; siamo le masse senza valore, siamo gli articoli usa e getta, ci sbattono sotto i treni, ci capitano i cibi avariati, ci sparano per caso al supermercato. Vuoi sapere il titolo della mia biografia? “Non è stato un pic-nic la vita di Jack Lucas”.”.

Lasciando alle spalle la Grand Army Plaza e tornando sulla 5th Avenue, all’angolo con la 61st Street, c’è il (9) The Pierre, un altro lussuoso albergo della zona con una splendida vista sul lato est di Central Park.

Nella commedia “Un giorno di pioggia a New York” (2019), i giovani Gatsby Welles (Timothée Chalamet) e Ashleigh Enright (Elle Fanning), prenotano qui una stanza per passare un meraviglioso weekend, prendendosi una piccola pausa dagli studi. La ragazza rimane estasiata dopo aver notato l’eleganza degli arredi della camera e la spettacolare vista sul verde dell’immenso parco.

All’altezza della 60th Street, nell’Upper East Side, la Fifth Avenue serve da orlo orientale di Central Park accompagnandolo in tutta la sua lunghezza. Questa porzione è conosciuta come Museum Mile, data la presenza di almeno una decina di musei di elevato rango concentrati in circa un miglio.

I film del Metropolitan: da Ipotesi di reato a Wall Street

Metropolitan Museum of Art cosa vedere

Quello che più di ogni altro ha prestato le proprie fattezze al cinema è sicuramente il (10) Metropolitan Museum of Art (MET), all’incrocio con la 82nd Street. Sono state infatti girate molteplici sequenze sia in prossimità dell’ingresso del museo, specialmente sulla scalinata, sia all’interno di alcune sale.

Un’immagine celeberrima ripresa internamente nell’ala dedicata all’arte egizia, fotografa un frangente di uno dei tanti scambi di vedute tra Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan), nel capolavoro “Harry ti presento Sally” (1989). È presso il Tempio di Dendur, trasferito dall’Egitto negli anni Sessanta quando fu costruita la diga di Assuan, che Harry si lancia nel suo scioglilingua: “Cameriere, c’è troppo pepe nel mio paprikash…”, subito ripetuto anche da Sally per gioco. Il tempio ricostruito è posto appena prima di una vasta vetrata e appare anche nel film drammatico del 2002 “Ipotesi di reato”, con Samuel L. Jackson e Ben Affleck.

Woody Allen, sempre nella sua commedia “Un giorno di pioggia a New York” (2019), gira alcune scene nell’ala dedicata alla pittura europea. Gatsby, il protagonista perspicace e anticonformista figlio di una ricca coppia newyorkese, di fronte al celebre quadro “Madame X”, confida all’amica Shannon Tyrell (Selena Gomez): “Mia madre avrebbe adorato essere dipinta da Sargent in quella posa!”.

Il capolavoro del pittore francese ricevette più commenti di scherno che di apprezzamento al Salon di Parigi, a causa di una prima versione in cui la spallina della donna era leggermente abbassata. Sargent allora la ridipinse in posizione corretta e si tenne il quadro. Quando lo vendette al Metropolitan, affermò: “Ritengo sia la cosa migliore che io abbia mai fatto”. Come si intuisce dal nome del quadro, chiese al Museo di tener celato il nome della modella.

Anche la scalinata del museo è stata molto utilizzata nelle riprese cinematografiche. Oltre al già citato “Un giorno di pioggia a New York” (2019), anche i seguenti film hanno interessato il popolare ingesso del MET: “Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi” (1999), “Hitch – Lui sì che capisce le donne” (2005), “Delitto perfetto” (1998) e “Wall Street – Il denaro non dorme mai” (2010).

Uno degli angoli più affascinanti del museo è il roof garden, dal quale si può godere di una stupefacente vista sia sulla città sia su Central Park; la distesa infinita di folti alberi lascia sempre a bocca aperta.

La scena di Man in Black al Guggenheim

Guggenheim New York cosa vedere

All’altezza dell’89th Street, si erge un capolavoro la cui struttura colpirà il vostro immaginario: il (11) Guggenheim Museum; portato a termine nel 1959, il cui padre fondatore però, Frank Lloyd Wright, non ne vide la luce.

La bellezza della struttura architettonica mette quasi in ombra la raffinata collezione d’arte che ospita. In una sequenza iniziale del film “Man in Black” (1997), il futuro agente “J” (Will Smith) si lancia in un lungo inseguimento a piedi di un delinquente con poteri inumani. Mentre il fuggitivo si arrampica prodigiosamente sulla struttura esterna del Guggenheim fino ad arrivare al tetto, il povero agente, privo della stessa agilità, è costretto a salirvi passando dalle faticose rampe interne.

L’Avvocato del Diavolo

Church of the Heavenly Rest

Ultima tappa dell’itinerario la chiesa, (12) Church of the Heavenly Rest, sulla 90th Street, al cui interno si svolse una scena emblematica del thriller “L’Avvocato del Diavolo” (1997). Nelle battute finali della pellicola la moglie del brillante avvocato Kevin Lomax (Keanu Reeves) si rifugia in chiesa nel tentativo di ritrovare una pace sconvolta dal diabolico John Milton (Al Pacino).

Il giovane Lomax, peccando di superbia, egocentrismo e vanità stenta a credere nella reale fondatezza del terrore della moglie, scambiandolo per un futile disturbo della mente causato da stress. Come il Diavolo stesso confessa:

La vanità è decisamente il mio peccato preferito. Kevin è elementare. La vanità è l’oppiaceo più naturale

Leggi tutti gli altri itinerari cinematografici

Tour dei Film a New York

Se invece di programmare un itinerario in autonomia preferite affidarvi a una visita guidata che vi accompagni per circa 3 ore lungo i principali set cinematografici di New York con tanto di aneddoti e curiosità da "dietro le quinte" potete dare un'occhiata a questo tour:

Tour delle location cinematografiche di New York


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Ivan Tronconi
Ivan Tronconi

Appassionato di cinema, innamorato di viaggi on the road e in costante ricerca di fughe alternative nel continente Americano.

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