Fossil Freeway Nebraska South Dakota

Fossil Freeway: a caccia di fossili fra Nebraska e South Dakota

Febbraio 21, 2021 /

Molti non lo sanno ma l’area nord del Nebraska e quella a sud del South Dakota hanno da raccontare storie antiche, risalenti a milioni di anni fa, quando mammut e altre specie animali ormai estinte solcavano queste terre indisturbati. Per fortuna queste specie hanno lasciato abbondante traccia di sé, soprattutto nella regione di cui parliamo oggi, che conserva una quantità inestimabile di testimonianze preistoriche, tutte collegate idealmente da una strada maestra, la Fossil Freeway, l’arteria che ci permetterà di fare un autentico viaggio nel tempo.

Solcheremo le immense praterie delle Great Plains, incorniciate da calanchi imbiancati e canyon punteggiati di pini, incroceremo i pellegrini dell’Oregon Trail, ammireremo inusuali capolavori scolpiti da madre natura e, ovviamente, faremo incetta di fossili di ogni genere, da bisonti a mammut, alle specie estinte più improbabili.

Mappa

Ecco di seguito tutte le tappe dell’itinerario, ordinate da Nord a Sud, ovviamente niente vi impedisce di fare il percorso in senso inverso.

Mammoth Site (Hot Springs)

mammoth site

Cominciamo subito con l’attrazione che fa la parte del leone in questo itinerario dedicato ai fossili: Mammoth Site a Hot Springs, il sito con la più grande concentrazione di resti di mammut al mondo (ben 61 esemplari in tutto), con la particolarità che tutti questi esemplari sono maschi, finiti tutti insieme nella stessa dolina che si è rivelata per loro fatale.

All’interno del museo potrete addentrarvi all’interno della dolina e camminare fra i resti non solo dei mammut, ma anche di altri 87 animali appartenenti sempre all’Era Glaciale, nonché dare un’occhiata alle repliche in scala naturale dei mammut, e alle riproduzioni di Lyuba e Dima, le mummie di mammut scoperte in Siberia.

Il biglietto d’ingresso include una visita guidata di circa 30 minuti, oltre alla possibilità di vagare liberamente per le sale espositive e visitare il laboratorio dove si preparano i fossili. Per orari e prezzi consultate il sito ufficiale.

Toadstool Geologic Park

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Quest’area naturale è certamente una delle più sorprendenti perle nascoste del Nebraska, un’area geologica ricca di strane formazioni rocciose simili a funghi, che potrebbero essere tranquillamente usate come set per un film di fantascienza. I più esperti di viaggi on the road non si saranno fatti sfuggire i Toadstool in Utah, ebbene sappiate che quelli del Nebraska non sono da meno!

Per raggiungere il sito dovrai uscire dalla Highway 71 e imboccare la strada sterrata Toadstool Road, percorrerla per 18,5 km costeggiando i binari di una ferrovia, e poi attraversarla (fai attenzione perché non c’è un passaggio a livello). Ti sei perso? Ecco le coordinate della svolta.

Il sito è sempre aperto, ed è richiesto un piccolo pagamento per l’ingresso da lasciare direttamente sul sito (sito ufficiale).

Dopo aver parcheggiato l’auto puoi accontentarti di girellare liberamente per il parco, oppure percorrere il Toadstool Trail, un sentiero ad anello di 1,3 km a/r che ti permetterà di ammirare bizzarre conformazioni geologiche, calanchi suggestivi e fossili che testimoniano il passaggio di animali risalenti a 30 milioni di anni fa.

Se avete tempo e voglia di camminare esiste anche un altro sentiero, il Bison Trail, un percorso di quasi 10 km a/r (circa 100 metri di dislivello) che connette Toadstool Geologic Park alla prossima attrazione, Hudson-Meng Bison Kill.

Hudson-Meng Bison Kill

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Foto di SkybirdForever

A metà anni ’50 nelle terre dell’Oglala National Grasslands, l’allevatore Albert Meng stava cercando di ampliare una fonte per il proprio bestiame e, durante l’operazione, scoprì con grande sorpresa una notevole quantità di ossa. I rilievi archeologici successivi rivelarono i resti di ben 600 “bisonti antichi”, specie dalle dimensioni molto più grandi del bisonte americano attuale, risalenti a circa 10000 anni fa.

Da questa incredibile scoperta nacque il sito Hudson-Meng Bison Bone Bed (chiamato anche Hudson-Meng Bison Kill) la cui importanza risiede non solo nel fatto di essere il più grande sito di fossili di bisonte mai trovato, ma anche di aver avviato una serie di ricerche nelle aree circostanti che portarono a dissotterrare il Mammoth Site di Hot Springs.

Inizialmente si riteneva che questi bisonti fossero stati uccisi dall’uomo, tuttavia ci si è poi convinti che il motivo della morte sia da ricercare in cause naturali, ancora in realtà avvolte nel mistero. L’ingresso è a pagamento. Per prezzi e orari di apertura consultate il sito ufficiale.

Per raggiungere il sito in auto dovrete prendere la già citata Toadstool Road, prendere poi un’altra strada sterrata, Sandcreek Road, percorrerla per 10 km e girare a destra per raggiungere il sito. Lungo questa strada incontrerete anche una simpatica ricostruzione di villaggio di frontiera (High Plains Homestead), un’attrazione che abbiamo segnalato anche nel nostro ebook Real America in 17 giorni: in viaggio nel Great American West.

Come già accennato, esiste anche la possibilità di raggiungere il sito a piedi direttamente da Toadstool Geologic Park, percorrendo il sentiero Bison Trail.

Trailside Museum a Fort Robinson State Park

Fort Robinson fornì da base per le armate statunitensi durante le guerre con i nativi dal 1876 al 1890. Fra gli scontri più importanti che avvennero si possono ricordare la battaglia di Warbonnet Creek, che portò il leader dei Lakota Cavallo Pazzo alla sconfitta (una placca commemorativa ricorda il luogo della sua morte), e il Fort Robinson Massacre, uno dei momenti più tragici delle guerre indiane.

Ora, questo importante sito storico è inglobato nel Fort Robinson State Park, un’area naturale di circa 9000 ettari dove è possibile non solo visitare i vari locali storici del forte, ma anche percorrere i numerosi sentieri del parco e fare varie attività all’area aperta. Cosa c’entra tutto questo con i fossili? Beh, dovete sapere che uno degli edifici storici del forte (il vecchio teatro), ospita il Trailside Museum, che custodisce un autentico tesoro!

In queste terre, più di 10000 anni fa, si scontrarono 2 grandi mammut, e di questa sfida è rimasto un grande fossile, perfettamente conservato nella sala espositiva della mostra Clash of the Mammoths, dove si trova anche una ricostruzione in scala naturale dello scheletro di un mammut e il murales realizzato da Mark Marcuson che rimette in scena la titanica sfida. Lo stesso pittore ha curato anche i dipinti delle antiche specie di cui sono stati ritrovati i fossili in Nebraska.

L’ingresso al museo è a pagamento (essendo gestito dalla University of Nebraska non è accettata la tessera parchi), per orari e prezzi vi rimando al sito ufficiale.

Agate Fossil Beds National Monument

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Questo sito deve il suo principale motivo di interesse ai numerosi fossili di mammiferi del Miocene ritrovati nei pressi delle 2 colline ribattezzate Carnegie Hill e University Hill. Il Visitor Center (orari) funge anche da museo, includendo una bella esposizione che ricostruisce gli scheletri dei mammiferi del Miocene qui ritrovati, nonché la collezione di manufatti dei nativi americani che il capo degli indiani Oglala Lakota donò alla famiglia di James H. Cook, che in quest’area possedeva un ranch.

Ecco alcuni esempi di fossili di mammiferi qui ritrovati:

  • Menoceras: una sorta di rinoceronte più piccolo di quello moderno
  • Daphoenodon: un incrocio fra un cane e un orso
  • Daeodon: un entelodonte delle dimensioni di un bisonte
  • Moropus: un calicottero imparentato con l’odierno cavallo
  • Stenomylus: un incrocio fra un cammello e un’antilope
  • Palaeocastor: un “antico castoro” che scavava grandi tane sottoterra a forma di spirale

Si possono anche percorrere 2 facili sentieri che attraversando le praterie del sito conducono agli altipiani dove furono ritrovati i fossili:

  • Daemonelix Trail (1,6 km a/r), che include alcuni fossili, come la tana a spirale del Palaeocastor, e belle vedute dall’alto sulle High Plains e sullo storico Agate Springs Ranch di James H. Cook.
  • Fossil Hills Trail (Agate Fossil Beds Trail) (4,3 km a/r), un sentiero pavimentato adatto anche alla sedia a rotelle che porta alle cave storiche dove furono compiuti gli scavi all’inizio del 1900.

Scotts Bluff National Monument

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Sempre parte del complesso delle Wildcat Hills, questo imponente massiccio roccioso è stato un importante punto di riferimento nella storia prima per i nativi e poi per i pellegrini dell’Oregon Trail, il travagliato percorso di oltre 2000 miglia dal fiume Missouri all’Oregon intrapreso dai coloni durante l’800.

Potete visitare il sito in auto, percorrendo la Scotts Bluff Summit Road, una strada panoramica di 2,5 km che rappresenta un vero e proprio pezzo di storia del Nebraska: costruita nel 1933, è considerata la più antica strada in cemento dello Stato e, secondo alcune fonti, ospiterebbe gli unici 3 tunnel automobilistici che troverete in Nebraska; ma soprattutto, vi permetterà di arrivare alla cima del massiccio e ammirare il panorama circostante. Arrivati al parcheggio (Summit Parking Lot) troverete 2 punti panoramici, entrambi raggiungibili con brevi sentieri asfaltati:

  • South Overlook, un belvedere che affaccia sul Mitchell Pass, alcuni tratti dell’Oregon Trail e il Centro Visitatori. L’accesso è da sud del parcheggio e il sentiero per raggiungere il punto panoramico è alla portata di tutti (appena mezzo km a/r).
  • North Overlook, che regala una bella vista sulla North Platte River Valley e le cittadine di Scottsbluff e Gering. L’accesso è sempre dal parcheggio e il sentiero è lievemente più lungo di quello precedente (1 km a/r).

scotts-bluff-national-monument

Se avete più tempo potete optare per il Saddle Rock Trail un sentiero di circa 5 km a/r con un dislivello di 172 metri che potete imboccare al Centro Visitatori e che porta proprio al North Overlook.

Il parco è gratuito, ed è sempre aperto da mattina a sera, tuttavia la strada panoramica e il Visitor Center seguono orari precisi per cui vi consiglio di consultare la risorsa ufficiale.

Wildcat Hills State Recreation Area

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Poco prima di raggiungere Scottsbluff, 16 km a sud della cittadina di Gering, lungo la Highway 71, incontrerete un’area naturale di più di 300 ettari caratterizzata da aspri contrafforti di roccia bianca che emergono fra canyon verdeggianti ricoperti di pini; è possibile esplorare il sito anche in auto, facendo però attenzione perché in alcuni tratti la strada, oltre a essere sterrata, si rivela anche stretta, ripida e tortuosa, con alcune curve cieche.

Il Centro Visitatori e alcuni sentieri sono comunque facilmente accessibili senza doversi avventurare in strade complicate. Il Nature Center vi potrà dare molte informazioni sull’ecosistema locale e al tempo stesso la possibilità di osservare alcuni importanti fossili della zona, come ad esempio una zanna di tigre dai denti a sciabola.

Dal centro parte il Northlook Nature Trail, un breve e facile sentiero in falso piano di poco più di 1 km a/r; piuttosto semplice anche il Cedar Ridge Trail (1,6 km a/r con 65 metri di dislivello), che regala però viste più suggestive. Se avete più tempo potete invece percorrere il Turkey Run Trail, un percorso di 3 km a/r con un dislivello di una sessantina di metri.

Come inserire questo itinerario in un on the road?

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Anche se buona parte di questo itinerario si svolge lungo le praterie delle Great Plans del Nebraska, stato appartenente alla grande regione del Midwest, il modo più facile di inserirlo nel proprio itinerario di viaggio, è quello di organizzare un viaggio on the road nella Real America, visto che la Fossil Freeway scorre vicino al confine occidentale con il Wyoming e sconfina poi nel South Dakota, dove si trova Mammoth Site.

Se si proviene da Cheyenne, ad esempio, percorrendo l’itinerario da sud a nord in ordine inverso rispetto all’elenco sopra, può essere una buona idea passare di qui per poi raggiungere la zona delle Black Hills, dove troverete ad aspettarvi l’iconico Monte Rushmore e il suo contraltare indiano, il Crazy Horse Memorial. È questo il percorso che abbiamo proposto nel nostro itinerario in formato ebook: Real America in 17 Giorni: Viaggio nel Great American West.

Dove dormire in funzione dell’itinerario

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Ovviamente potete decidere di compiere questo itinerario nella sua interezza oppure fermarvi solo in qualche tappa (nel nostro ebook sulla Real America abbiamo inserito ad esempio solo Scott Bluff National Monument, Toadstool Geologic Park e Mammoth Site). Per meglio organizzarsi inserisco qui una serie di cittadine che possono essere utilizzate come sosta strategica durante il viaggio (in ordine da sud a nord):

  • Cheyenne (Wyoming): capitale dello Stato, è una cittadina interessante da visitare e buona come punto strategico per chi viene da sud, visto che dista 1:30 circa da Wildcat Hills State Recreation Area e Scotts Bluff National Monument. -> i nostri consigli per dormire a Cheyenne
  • Contea di Scottsbluff (Nebraska): i villaggi di Gering, Terrytown, Scottsbluff, Mitchell e Morrill sono ottimi come posizione per chi vuole dormire nei pressi delle 2 attrazioni sopra menzionate e non lontano da Agate Fossil Beds. Per cercare alloggio in questi piccole cittadine potete consultare questa pagina -> alloggi nella Contea di Scottsbluff
  • Alliance (Nebraska): vi richiedereà una deviazione rispetto al percorso originale ma può essere interessante da inserire nell’itinerario per alcune roadside attractions, ad esempio Carhenge, una Stonehenge fatta con auto d’epoca, e il villaggio d’epoca Dobby’s Frontier Town. -> gli alloggi di Alliance.
  • Contea di Dawes (Nebraska): qui trovate le cittadine di Chadron e Crawford, molto vicino ad attrazioni quali Fort Robison State Park, Toadstool Geologic Park e Hudson-Meng Bison Kill -> alloggi nella Contea di Dawes
  • Hot Springs (South Dakota): la cittadina di riferimento per visitare Mammoth Site. -> gli alloggi di Hot Springs

Per concludere, se percorrete questo itinerario per raggiungere le Black Hills, vi rimando al nostro approfondimento sulle cittadine più importanti della regione, dove potete cercare alloggio.

Consigli sulla sicurezza

Le grandi pianure in queste zone ospitano serpenti a sonagli, vi consiglio quindi, per le aree naturali indicate in questo itinerario, di fare attenzione, rimanendo sui sentieri tracciati e seguire alla lettera le indicazioni fornite dal personale dei parchi. Ecco ad esempio le linee guida dei ranger per il parco di Scotts Bluff National Monument.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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lorenzo puliti

Affascinato dagli States fin da piccolo ho poi scoperto che c’era molto altro da scoprire… e da lì non ho più smesso

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